[1987]
Dopo un anno di rispettoso silenzio, io mi presento di nuovo innanzi all'Em.za V. R.ma in questo dì sacro alle glorie del nostro inclito Protettore S. Francesco Saverio, nella certezza di ritrovarvi quel cuore magnanimo di padre, che Ella racchiude anche per l'infimo degli operai che lavorano per le sante missioni.
[1988]
Davanti a certi avvenimenti della vita ci conviene assai volte di adorare e tacere: la Provvidenza divina sa compiere fino all'ultima sillaba il diligentibus Deum omnia cooperantur in bonum. Benché fino dal mio primo esordire nella vita apostolica io mi fossi preparato con piena rassegnazione a tutto soffrire per la gloria di Dio e per la salvezza dei poveri negri, tuttavia era ben lungi dall'aspettarmi che, dopo la nota bufera suscitatami in Roma da parte di Mgr. C... ex V. G..., mi avesse ad incogliere poco dopo in missione la tempesta provocatami da chi edebat pane meos, quique magnificavit super me supplantationem. Ambedue queste procelle mirarono a scuotere la nascente Opera della rigenerazione dei negri.
[1989]
Ma come nella prima in Roma, così nella seconda in Egitto io mi sono gettato interamente fra le braccia amorose della Provvidenza, disposto a fare e patire quello che meglio sarebbe piaciuto al Signore nella piena certezza che si sarebbe adempiuta alla lettera la volontà di Dio; perché il primo conflitto dovea sciogliersi dall'infallibile magistero della S. C.ne del S. Ufficio, il secondo dovea giudicarsi dall'E. V. R.ma e dall'oculatissimo mio Vic.o Ap.lico, alla cui sapienza e prudenza sarebbe riuscito di diradarne le tenebre, e farne brillare e trionfare la verità della situazione.
[1990]
Lieto perciò di quanto io stesso, i miei zelanti compagni camilliani, e la nascente Opera abbiam traversato e sostenuto, benedicendo sempre il Signore, e disposto ad attraversare e soffrire il centuplo in avvenire per la salvezza dei poveri negri, dopo un sì lungo silenzio, imprendo in questi dì sì solenni e sì sacri pel Cattolicesimo a vergarle queste due linee, per raccomandarle con tutto il fervore e le forze la parte dell'umanità la più povera, la più necessitosa, e la più derelitta del mondo, l'infelice Nigrizia, e di favorire nella sua sapienza tutti i ragionevoli sforzi di coloro che si studiano di cooperare all'apostolato della medesima.
[1991]
A qual punto si trovi la nascente mia Opera, quale ne sia l'importanza, le difficoltà, le speranze, l'Em. V. il saprà dall'incomparabile veneratissimo nostro Vic.o Ap.co Mgr. Ciurcia, alla cui sapienza e protezione è dovuto quello che, attraverso a tanti ostacoli e dolorose vicissitudini, colla grazia divina s'è fatto. Io aggiungo che quest'Opera, malgrado tutte le opposizioni che per ogni lato incontra, piglierà ferme radici e progredirà mirabilmente, se la Provvidenza ci conserverà a lungo questo eminente Prelato, che più di tutti ha compreso nella sua estensione e varietà di elementi l'importante e delicata missione dell'Egitto ove si è procacciato il rispetto e l'ascendente di tutti, nonché delle autorità governative e consolari, e dello stesso Khedive malgrado lo spirito anticattolico e massonico che regna in queste parti.
[1992]
Sarà d'uopo di una grande abnegazione, prudenza e longanimità per vincere i secolari pregiudizi e tutte le difficoltà che si attraversano alla redenzione dei poveri negri in Egitto: ma vi si riuscirà colla grazia di Dio; tanto più se la Propaganda spiegherà una particolare attenzione e per le missioni dell'Africa centrale, e per la condizione infelicissima dei negri in Egitto, pei quali noi vedremmo opportunissima l'organizzazione di uno speciale apostolato, che a suo tempo darebbe frutti rilevantissimi.
L'E. V. comprende bene quanto importi il buon esito e sviluppo della nascente Opera, la quale, organizzata secondo il concetto prefisso, dee produrre un felice risultato e del suo fine essenziale e primario, cioè l'evangelizzazione di immense tribù nell'Africa centrale, e del suo fine accessorio e secondario, cioè l'apostolato dei negri in Egitto. Anche questo solo fine accessorio e secondario, del quale si occupa attualmente l'Opera entro i confini della più prudente riserbatezza, costituisce da sé solo un'importante missione.
[1993]
Non credo inutile di segnalare all'attenzione di V. E. un fatto che sta per compiersi, e che può aver serii rapporti coi futuri interessi del cattolicesimo nell'Africa centrale. Sir Samuel Baker anglicano e scopritore di una parte delle sorgenti del Nilo è incaricato dal Vicerè d'Egitto (e credesi dal Sultano) di una spedizione al Fiume Bianco e fra le interne tribù della Nigrizia, per sottomettere quei popoli all'Egitto. Il Khedive vuol far credere all'Europa che egli intraprende questa conquista per abolire la schiavitú (?!!?!) in quelle parti. Questo celebre viaggiatore è partito l'altro ieri dal Cairo, dopo avermi assicurato di avere a sua disposizione sette grandi vapori, moltissime barche, armi e cannoni, e 3600 soldati, e denari a profusione. Egli fu creato Pascià e Governatore generale delle tribù negre già conquistate e da conquistarsi.
[1994]
Chiudo questo foglio con una preghiera. La nascente Opera essendo ancor poverissima di oggetti di culto, io imploro dall'E. V. la grazia di accordarmi alcun che dell'Opera apostolica di Roma, e specialmente di quelle generose oblazioni di tal genere, che nella prossima apertura del Concilio verran presentate al S. Padre per le missioni da alcune Società di Dame del Belgio, Olanda, Irlanda, Canadà etc., come annunziarono parecchi giornali cattolici. Confido che, qualora si verifichi una tale offerta, l'E. V. esaudirà l'umile mia petizione.
Noi facciamo voti i più ardenti per la felice apertura del Concilio ecumenico e pel suo prospero compimento. Esso sarà fecondo d'immensi vantaggi, e porterà un farmaco salutare alla vulnerata moderna Società. Le nostre preghiere filiali sono innalzate in modo speciale per l'E. V., che tanta parte avrà in questo venerando Consesso.
Accetti intanto l'E. V. gli umili e rispettosi ossequi di me, dei miei carissimi compagni Carcereri, Rolleri, e Franceschini, mentre baciandole la S. Porpora, passo all'onore di segnarmi nei SS. Cuori di G. e di M.
di V. E. R.ma
um.o ubb.mo indeg.mo figlio
D. Daniele Comboni M.o A.o