AL CARD. ALESSANDRO BARNABO'
AP SOCG, v. 1003, ff. 718-719
J.M.J.
Cairo Vecchio, 15 ottobre 1872
E.mo e R.mo Principe,
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Nella speranza che l'E. V. avrà ricevuta l'ultima mia scrittale da questa capitale, vengo ora ad esporre e sottometterle il modo, col quale intenderei di attuare la prossima spedizione nell'Africa Centrale, essendo già bene avviato il negozio di un Firmano di protezione, che S. A. il Kedive sta per concedermi.
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Innanzi tutto debbo prenotarle che a Khartum vi è l'antica Stazione con un grande giardino, da un lato del quale sorge la vasta dimora dei missionari, e dall'altro la casa cosìddetta Casolani, perché vi abitarono i Missionari da Casolani a Gostner (dal 1848 al 1855). In quest'ultima vi sono attualmente circa trenta morette senza nessuna direttrice adatta. Parimenti ad El-Obeïd nel Cordofan abbiamo un vasto giardino, ove trovansi sparpagliate quattro piccole case, in una delle quali sonvi i quattro esploratori con alcuni moretti; ed in un'altra vi stanno alcune morette catecumene, una delle quali è una vecchia quasi senza denti, che fa da Madre Superiora.
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Tanto a Khartum che in Cordofan i cristiani di diverse sette, ed anche musulmani chiedono con insistenza che si aprano scuole.
Dopo aver ben ponderate tutte le circostanze, e caldamente supplicato il Signore a ben regolarmi in sì rilevante negozio, io sono convinto che sarebbe necessario di scegliere fin d'ora dai due Istituti di Cairo alcuni soggetti fra i più provati e maturi per occupare Khartum, che è provveduta del necessario; e dopo aver quivi stabilite e sufficientemente avviate due case, io mi recherei nel Cordofan con due sacerdoti e due fratelli laici per istabilir bene quella Stazione e prepararvi anche una casa femminile per installarvi a tempo opportuno le Suore e Maestre negre.
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Quindi è che io crederei opportuno di scegliere dagli Istituti preparatori del Cairo:
1º. Nº. 5 Sacerdoti già acclimatizzati con Nº 3 catechisti e pii artigiani europei.
2º. Nº. 4 Suore con sette o otto Istitutrici negre provette.
La piccola famiglia maschile imbarcherei in una dahhabía, o nave con camere abbastanza comode. La famiglia femminile imbarcherei in altra ancor più comoda dahhabía. Le due barche camminirebbero sempre a piccola distanza l'una dell'altra, e così farebbesi il viaggio da Cairo ad Assuan, da Scellal a Corosco, e da Berber a Khartum.
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Per compiere poi il viaggio del Deserto da Corosco a Berber (da Assuan a Scellal non vi sono che due ore) eccone il modo. I cammelli sarebbero spartiti in due piccole carovane, l'una a dieci minuti dall'altra distante. Quella che andrebbe innanzi sarebbe la maschile; quella che starebbe addietro sarebbe la femminile, la quale sarebbe a certa distanza seguita da due Hhabir, o guide governative ottenute appositamente dal Gran Capo del Deserto. La notte poi le piccole carovane cattoliche sarebbero ricoverate sotto due grandi tende, che ora andiam preparando. In tal guisa io sono d'avviso che si compierà un viaggio sotto ogni aspetto conveniente, ed in modo affatto sicuro.
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Sotto l'amministrazione dei miei Predecessori Knoblecher e Kirchner si mangiò sempre al sabato di grasso, quando ne avevamo, per mancanza di olio. Dalle facoltà, che la S. C. si è degnata di accordarmi, non risulta per nulla l'indulto di mangiar di grasso il sabato. Certo i miei Predecessori n'avran ricevuto il permesso con documento particolare. Anzi a quei tempi mi si diceva che la S. C. aveva dispensato dal magro anche il venerdì, perché nell'Africa Centrale non esiste olio, e nel Fiume Bianco non si fa burro. Adunque per mia tranquillità di coscienza (non potendo la consuetudine avere forza di legge in una Chiesa bambina) supplico l'E. V. ad ottenermene speciale indulto da S. S. previa l'assicurazione che ne userò con tutta cautela e prudenza.
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La settimana scorsa fui in Alessandria ad ossequiare Monsig.r Ciurcia, che mi consegnò l'inventario di Scellal. Non è di buona salute, benché vi sia qualche miglioramento. Noi preghiamo il Signore perché si degni conservare a sí difficile e spinoso ufficio questo distinto Prelato, che difficilmente potrà avere un successore simile a Lui.
Nella fiducia di aver presto l'onore di ricevere venerati suoi scritti, le bacio la S. Porpora, e mi dichiaro colla più profonda venerazione
di V. E. R.ma u.mo, ubb.mo d.mo figlio
Daniele Comboni
Prov.o Ap.co
N. 471 (440) - A P. VENANZIO DA S. VENANZIO
AFDC, Lettere antiche
Cairo, 22 ottobre 1872
Dichiarazione sui beni di Scellal.