AL P. CAMILLO GUARDI
AGCR, 1700/38
J.M.J. Nº. 3
Berber, 3 gennaio 1876
R.mo P. Generale,
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Ho ricevuto con sommo piacere la pregiatissima sua 11 Novembre p.p. in Khartum. Da alcuni giorni mi trovo qui a Berber diretto per Cairo. Fu con sommo stupore che qui trovai il nostro carissimo P. Stanislao aver già fatto un ricorso alla V. P. R.ma per distaccarsi dall'apostolato dell'Africa Centrale, per la quale ha sudato con zelo e coraggio non comune; e mi ha molto colpito, che un tal passo egli abbia fatto per divergenze e malintesi avuti con me. Il fino accorgimento di V. P. R.ma avrà certo rimarcato che il demonio solo è l'autore di ogni inconveniente, e che cerca di seminare fra noi la discordia, perché vede qui minacciato il suo regno, e non vorrebbe che la Croce di Cristo schiacciasse le sue corna. Ma Cristo deve trionfare.
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Io ho esaminato minutamente col buon P. Stanislao ogni cosa, abbiamo discusso tutti i punti, e ci siamo messi ambedue in perfetto accordo, in guisa che il P. Stanislao si è giustamente convinto di pregare V. P. R.ma a riguardare come non avvenuto l'incidente in questione ed il passo da lui fatto presso di Lei. Con queste due righe io Le faccio la stessa preghiera, in modo che io La supplico caldamente a scrivere tosto a questo suo e mio figlio, che ha tanti meriti, a consolarlo e a dichiarargli che riguarda come non avvenuto il di lui passo e ricorso. A dirle il vero, mi sarebbe di troppa pena il perdere il mio primogenito, con cui ho diviso tante gioie e tante pene per la redenzione della Nigrizia.
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Nella certezza che il cuore paterno di V. P. R.ma approverà quanto noi abbiamo deciso di fare dopo ponderata ogni cosa, io ho pregato caldamente il P. Stanislao ad assumere attualmente la direzione ed il governo della Missione di Gebel Nuba per darle un consolidamento forte, missione la più importante del Vicariato, e che tanto ama il P. Stanislao, e che preme tanto a noi tutti, e che è di tanta gloria di Dio. Il P. Stanislao ha accettato il mio invito, e sulla mia piena e totale responsabilità presso V. P. R.ma, egli partirà quanto prima per Khartum, Cordofan, e Gebel Nuba. La supplico quindi a fargli trovare in una delle suddette Missioni del Vicariato una lettera preziosa di V. P. R.ma che l'assicuri della sua santa Benedizione anche per questa nuova impresa a lui affidata. La sua paterna benedizione lo fortificherà nell'apostolica sua missione. Del resto spero che in due mesi io potrò venire a Roma, ove........
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V. P. R.ma resterà soddisfatta, e concerteremo ogni cosa pel massimo bene dell'infelice Nigrizia. Intanto, dietro l'avviso del P. Stanislao, ho dato ordine al buon P. Alfonso Chiarelli di lasciare subito il Cordofan per venire a Berber. Io domani parto per Suakin sul Mar Rosso, ove forse concerterò, se sarà opportuno, una piccola Residenza Camilliana; s'intende che esaminerò il luogo, e poi assoggetterò tutto a V. P., e decideremo a Roma.
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La Casa Camilliana di Berber è adattissima allo scopo per cui è eretta. Qui si vive da veri Religiosi in perfetta quiete e libertà, molto meglio che in Italia sotto il beatissimo regno. Il P. Gio. Batta Carcereri, che sarà il Rappresentante del P. Stanislao in sua assenza, acerrime incumbit studio Arabicae linguae, ed ha fatto buoni progressi nella lingua letterale, che è il fondamento della volgare.
Rinnovandole le mie preghiere, R.mo Padre, ho il piacere di significarle che presto spero, a Dio piacendo, di presto vederla in Roma.
Intanto coi sensi della più verace stima e venerazione mi dichiaro nei SS. CC. di G. e M.
di V. P. R.ma d.mo ed aff.mo servitor vero
Daniele Comboni
Pro-Vic.o Ap.lico dell'Africa C.le