AL CARD. ALESSANDRO BARNABO'
AP SC Afr. C., v. 8, ff. 55-56v
W.J.M.J.
Verona, 27/12 71
E.mo Principe,
[2634]
L'ossequiato foglio 21 corr.te che l'E. V. si è degnata inviarmi, lungi dallo sconfortarmi, mi impresse anzi il massimo coraggio, perché in esso vi scorgo chiaramente l'interesse vivo che il cuore apostolico di V. E. nutre per l'infelice Nigrizia.
[2635]
Io ho venduto la mia volontà, la mia vita, e tutto me stesso alla S. Sede, cioè, al Vicario di Cristo, all'E.mo Card. Prefetto di Propaganda ed ai loro venerati Rappresentanti, ed intendo di lavorare unicamente, e direi ciecamente, sotto la sacra loro guida ed autorità, e mi rifiuterei anche a convertire, se lo potessi colla grazia di Dio, tutto il mondo, ove non lo fosse per comando ed autorità della S. Sede e dei suoi Rappresentanti, fonte unica di benedizione e di vita. Per me la divina Provvidenza è unicamente l'autorità della S. Sede, a cui fu detto: qui vos audit, me audit.
[2636]
Quanto agli esploratori del Cordofan, che è cosa di lievissimo momento, perché non si tratta che di aver più chiari lumi sulla condizione dei negri attuale, senza dei quali non posso esporre all'E. V. R.ma un esatto e pieno Rapporto sulla domanda di una missione nel Centro, sarò lieto fra breve di renderle ostensibile il documento autografo del Rappresentante del veneratissimo mio Vicario Ap.lico a riguardo a me ed ai miei Istituti. I quattro esploratori sono felicemente arrivati al deserto in pieno vigore di salute. Io conosco a fondo il perché andarono falliti i tentativi per l'Africa Centrale fatti dal 1847 fino ad oggi. Edotti dagli errori dei nostri predecessori, dalla lunga esperienza fatta, e dagli studi profondi che si sono fatti, colla grazia di Dio, volendolo la S. Sede, noi riusciremo felicemente nell'ardua intrapresa.
[2637]
Siccome le ammonizioni dell'E. V. e della Propaganda, fossero i più duri rimproveri, mi sono più cari che tutti gli elogi del mondo, io la supplico caldamente ad usar meco l'argue e l'increpa dell'Apostolo: ciò sarà sempre per me e pei miei compagni una salvaguardia per operare secondo la volontà di Dio, e colla massima prudenza, e sotto la perpetua direzione dei Rappresentanti di Dio.
[2638]
Dallo spirito delle Regole dell'Istituto di Verona, che ho redatte dopo lunghi studi, autorevoli consultazioni, ed una non lieve esperienza e cognizione dell'ardua Opera che ho tra mano, e che è l'oggetto delle mie veglie e lunghi sospiri, l'E. V. sarà convinta che non si procede alla leggera, ma che si riflette incessantemente, e si cammina coi calzari di piombo.
[2639]
Argue, increpa, et benedic a questo povero ed inutile, ma fedele usque ad mortem servo, che ha l'onore di segnarsi nei SS. Cuori
di V. R. R.ma u.mo indeg.mo figlio
D. Daniele Comboni