Scritti

Ricerca
Ricerca avanzata - Clicca qui per affinare la ricerca
N° scritto
Destinatario
Segn. (*)
Provenienza
Data
311
Mons. Massimiliano Tarnoczy
0
Cairo
7. 6.1869

A MONS. MASSIMILIANO TARNOCZY

AKS, 2 A 5010

W.J.M.J.

Gran Cairo, 7 giugno 1869

Altezza R.ma,

[1898]
La M. R. Madre Maria Michèle Abbadessa delle religiose Benedettine del Monastero di Nonnberg a Salisburgo mi ha fatto l'onore di manifestarmi con sua lettera 21 maggio p.p. i desideri dell'Altezza V. R.ma, che io accettassi nel mio Ist.o femminile del Cairo una moretta Giuseppina educata nel Convento delle Orsoline in Salisburgo, affinché ritornata in Africa possa consacrarsi nel bene de' suoi connazionali. Benché io abbia rifiutato più di 40 di queste povere morette educate nei vari Conventi d'Italia, Francia, e Germania, perché ho sufficienti soggetti per formare a suo tempo diverse case nell'Africa centrale, tuttavia un semplice desiderio di V. Altezza R.ma essendo per D. Comboni un assoluto comando, Le dichiaro che reputo ad onore e piacere di ricevere nel mio Ist.o di Cairo la detta moretta Giuseppina. Sono certo poi che essendo essa stata educata nei Conventi della Germania, e specialmente nella sua specchiatissima Arcidiocesi Primaziale, sarà sì bene fondata nello spirito della pietà e della fede da essere col solo suo buon esempio elemento di apostolato alle sue consorelle infedeli, come fu la piissima e brava Petronilla educata presso le Benedettine di Nonnberg.


[1899]
Quanto all'epoca di spedire detta moretta al Cairo l'Altezza V. R.ma disponga quando crede anche subito. La via più opportuna è quella di Trieste, ove sta il Procuratore delle Missioni Cattoliche, l'Ill.mo Cav. Napoli, che presterà tutti gli aiuti necessari per l'imbarco per Alessandria.

Che se trova conveniente di aspettare fino a che combino la spedizione di due Suore nel prossimo agosto, e forse prima, che piglieranno la via di Trieste, allora io mi farò un dovere di renderne avvertita V. Altezza R.ma sull'epoca precisa della partenza.


[1900]
Dichiarandomi sempre pronto a compiere i desideri di V. A. R.ma, la supplico di pregare e far pregare per l'esito felicissimo dell'Opera della Rigenerazione dell'Africa centrale, e dei tre primi Istituti che ho testé fondati in Egitto, e che coll'aiuto del cielo fanno molte conversioni. L'impresa è fra le più difficili del mondo: ma io sono disposto mille volte a morire per riuscirvi; e vi riuscirò coll'aiuto di quella mano divina, quae nondum abbreviata est mercé il novello piano che ho proposto alla S. Sede, e che venne lodato da innumerevoli Vescovi, e da tutti i Capi delle Missioni Africane.


[1901]
La compianta Petronilla ha contribuito a fare diverse conversioni di morette infedeli; era profondamente educata nella pietà e timore di Dio; e mi ha dato una bella idea della sua riuscita del rispettabile Monastero, che l'accolse e l'educò.

Mentre la supplico ad accordarmi la sua pastorale benedizione, le bacio le sacre mani, e mi dichiaro con tutto il rispetto, la riconoscenza e la venerazione

di V. Altezza R.ma um.o e dev.mo servit.re.



D. Daniele Comboni

Miss.o Ap.co dell'Africa Centrale

Superiore degli Istituti dei negri in Egitto.






312
Abbadessa M. Michela Muller
0
Cairo
9. 6.1869

ALL'ABBADESSA MARIA MICHELA MUELLER

AMN, Salisburgo

Cairo, 9 giugno 1869

Mia Reverendissima Madre,

[1902]
Ho ricevuto il suo gradito scritto del 21 maggio e ad esso già le rispondo dopo pochi giorni.

Proprio ora ho scritto a Sua Altezza il Rev.ma Arcivescovo di Salisburgo, per dirgli che accetto nel mio Istituto la nera in questione, poiché non posso negare nulla a un Principe della Chiesa così degno di venerazione


[1903]
La nostra cara Petronilla partì per il cielo il 31 gennaio 1869 alle 6´ di sera. Per essa abbiamo celebrato 58 (dico cinquantotto) Sante Messe di suffragio, 50 delle quali sono state celebrate dai miei cari compagni Stanislao Carcereri e P. Franceschini, che assieme alla Superiora delle Suore di S. Giuseppe e alle mie negre l'assistettero nell'ora della morte.

Petronilla è andata sicuramente in cielo! Le assicuro che noi siamo profondamente afflitti per la sua morte. Essa ha ancora contribuito alla conversione di tante negre. Il suo bianco velo battesimale ci servì subito al nostro arrivo in Egitto per il rivestimento del Tabernacolo, ed il suo bianco vestito battesimale ci è servito già due volte per ornare le nuove convertite nel giorno del loro santo Battesimo, come anche in quello della loro prima S. Comunione.

Essa aveva una devozione straordinariamente grande per il Santissimo Sacramento e per il Sacratissimo Cuore di Gesù, per la Santissima Vergine e per S. Stanislao.

Essa inoltre conservò sempre una infinita riconoscenza per il suo monastero, e fu proprio essa che assistette Padre Olivieri nel momento della sua morte, quando spirò sulla nuda terra. Essa fu sempre profondamente commossa per quell'atto di amore e di pietà del suo Padre Olivieri.


[1904]
Le invio tre annate della Società di Colonia. Vorrei pregarla di far pervenire l'ultima di queste annate, cioè la quindicesima, a S. M. l'Imperatrice Carolina, dopo che lei e il Rev.mo Signor Arcivescovo l'avranno letta. La prego di leggere anche le altre, per es. a pagina 7 e seg. della 14.ma annata. Vi si parla anche di Salisburgo e vi si nomina anche P. Olivieri etc.



D. Daniele Comboni Miss. Ap.

Oh! preghi vivamente per me. Pensi che il 10 giugno ho aperto il mio terzo Istituto.



Traduzione dal tedesco






313
Mons. Luigi di Canossa
0
Cairo
9. 6.1869

A MONS. LUIGI DI CANOSSA

ACR, A, c. 14/67

Sia lod.o Gesù e Maria. In eterno così sia.

Cairo Vecchio. Istit. dei neri, 9 giugno 1869

Eccellenza Illustrissima e Rev.ma!

[1905]
Permetta, Monsignore, che all'avvicinarsi del faustissimo giorno Onomastico di V. E. Ill.ma e Rev.ma, i suoi figli dell'Africa si presentino anch'essi in quest'anno per disfogare un affetto di amore e riconoscenza filiale, con augurarglielo apportatore di tutti quei beni e celestiali conforti, di cui Ella potesse mai abbisognare. Nella fiducia che anche la nostra voce, sortendo dalle fauci riarse dell'ardente Sahhàra, possa farsi udire al piè del trono di Dio, e nella certezza che l'Altissimo, appo cui non v'ha accettazion di persone, non meno benigno riguarderà ai nostri volti abbronzati in questa terra dei neri, noi li solleviamo fidenti per dimandare sopra del nostro amorosissimo Padre ogni felicità e ogni divina benedizione. Già sotto gli auspici paterni di V. E. Ill.ma e R.ma, la povera Nigrizia conta due Istituti che si occupano del vero suo bene: ed essa sta per averne un terzo fra pochi giorni.


[1906]
Da alcuno potè dirsi che noi viviamo in un ozio noioso, ma sotto la sua protezione noi abbiamo di già potuto inviare al cielo quattro infelici, che sarebbero altrimenti periti: altri vi si stanno preparando in una vita di meriti, che sarebbe stata altrimenti vita di colpa: ed altri sospirano nei giorni della istruzione e della prova la grazia del Battesimo, che prima avversavano come la più grande sventura. Se Iddio, come noi lo preghiamo, donerà a V. E. prospera salute, vigoria, attività e zelo, com'ebbe in questi due anni, chi sa quanto maggior bene potrà ricavarne la nostra troppo infelice Nigrizia? Noi adunque desideriamo e preghiamo a V. E. Ill.ma e R.ma tutto questo, e quel molto di più che Iddio sa poter concorrere al suo vero conforto e al maggior vantaggio di questa nostra Missione dei neri.


[1907]
Ci compatirà se il voto nostro risente di un po' di egoismo; ma come sente il cuore, così parla la lingua, e noi sappiamo che felicitandoLa pel bene di questa povera Africa, Le facciamo cosa gradita, giacché l'interessamento, con cui ha preso a patrocinarne la Rigenerazione, mostra ch'essa non tiene già l'ultimo posto nel paterno suo cuore. Ah! che Iddio ci esaudisca, mentre noi sospiriamo di felicitarLa un altro dì più allegramente da qualche punto dell'Equatore, dove, se Iddio vorrà, ci troveremo condotti, dopo avere nei nostri ozii noiosi percorso tutta la infelice Nigrizia nel nome, colla grazia e al fianco di Gesù "benefaciendo et sanando omnes". Del resto, Monsignore, noi non intendiamo punto di escludere dalla presente nostra felicitazione Onomastica tutti gli altri obietti, anzi ricusiamo di specificarne alcuno, perché vogliamo comprenderli tutti interni ed esterni, presenti e futuri, temporali ed eterni; ed invochiamo dal cielo tutte le grazie e divina benedizioni alle sante intenzioni ed imprese, in che V. E. si trova occupata alla maggior gloria di Dio.

Si degni V. E. Ill.ma e R.ma di gradire questi umili e doverosi nostri sentimenti insieme all'affetto con cui li accompagnamo, e rinnovandoci la sua preziosa paterna benedizione, ci voglia credere quali con tutta riverenza e profondo rispetto e col bacio del Sacro Anello abbiamo l'onore di raffermarci



Di Vostra eccellenza Ill.ma e R.ma

Umilissimi Ubb.mi Oss.mi Obblig.mi Servi e figli

D. Daniele Comboni

Stanislao Carcereri d. M.I.I. Miss. Ap.lico

Bartolomeo Rolleri Mis.o Ap.lico

Giuseppe Franceschini d. M.I.I. Mis. Ap.lico

Fr. Giacomo Rossi Cat.

I due catecumeni illetterati


[1908]
N.B. Ho alloggiato nel nostro Istituto due santi Vescovi dell'India, uno Cappuccino, l'altro Gesuita. Rimasero soddisfatissimi dell'andamento dei nostri Istituti. Il Vescovo Cappuccino, che è di Cesena spontaneamente mi disse che vuol parlare a Barnabò perché mi faccia assistere colla Propagazione della Fede. L'altro Gesuita, che è prussiano, parlerà all'Arcivescovo di Colonia ed alla Società. Li ho accompagnati alle piramidi, e partirono, dicendo al P. Pietro: "Abbiamo veduto abbastanza, ci penseremo noi a parlare in favore" Io ho contato loro miserie: ma li ho trattati bene. Il Cappuccino è un modello di umiltà: il Gesuita è un distinto uomo.



La lettera è di altra mano: il poscritto è di Comboni che data la lettera alla fine 10/6 69.






314
Mons. Luigi Ciurcia
0
Cairo
10. 6.1869

A MONS. LUIGI CIURCIA

AVAE, c. 23

W.J.M.J.

Cairo Vecchio, 10 giugno 1869

Eccellenza R.ma,

[1909]
Chieggo perdono all'estrema bontà di V. E. R. per aver tanto ritardato a scriverle, come io doveva.

Ho ricevuto addì 29 la venerata sua lettera contenente la cambiale di 1000 franchi, che era il complemento dell'assegno accordatomi di 5000 franchi dalla Prop.ne della Fede pel 1868, mercé la caritatevolissima intercessione di V. E. R.ma; e gliene rendo mille grazie.


[1910]
Ho ricevuto parimenti la veneratissima sua missiva con cui Ella si degna di autorizzarmi in via di esperimento ad aprire la nota scuola. Già prima ancora il veneratissimo P. Pietro e noi avevamo fatte premurose ricerche per trovare una piccola casa opportuna: ma fra alcune che ci si presentarono, abbiam dato la preferenza alla casa di Terra Santa annessa alla residenza Parrocchiale, perché sta più presso e sotto gli occhi del P. Pietro. Siccome questa avea bisogno di considerevoli riparazioni, così ci siam messi con tutto l'impegno all'opera; e già i lavori sono presso al suo termine, sì che entro la settimana ventura M. Caterina potrà installarsi con alcune morette, e aprire la scuola.


[1911]
Col prossimo vapore francese, se a Dio piacerà, partirà per Marsiglia la Suora Maria Defiche, che la madre Assistente dell'Ospitale intendeva di mettere come Superiora del nostro Ist.o di Cairo Vecchio. Con tutta la pazienza, calma, e silenzio, abbiam potuto indurre la Madre Assistente a liberarci da questo cataplasma, che non si prestava opportuno per la nostra Opera. Siccome la Madre Assistente non ha certo piacere che io parli a V. E. di un tal soggetto, così io le dico ciò in confidenza, perché nulla deve essere ignoto al nostro veneratissimo Padre e pastore, riserbandomi poi a dettagliarle tutti i motivi che mi indussero a procurare l'allontanamento di questa Suora, primo dei quali è la mancanza in lei dello spirito religioso.

Io ringrazio infinitamente l'E. V. della somma bontà ed indulgenza e carità che usa per noi. Noi cercheremo con tutto l'impegno di corrispondervi. Appena tutto sarà terminato il lavoro per la nuova casa, le scriverò su tutto, e su quello che converremo col P. Pietro sulla casa, e sull'avviamento della scuola.

Le offro i filiali ossequi di noi tutti, che stiamo benissimo. Invochiamo la santa sua benedizione e specialmente sull'infimo e devotis.o suo figlio



D. Daniele Comboni






315
P. Luigi Artini
0
Cairo
10. 6.1869

AL PADRE LUIGI ARTINI

AGCR, n. 1700/13

W.J.M.J.

Cairo, 10/6 69

Reverend.mo e mio venerato Padre,

[1912]
All'approssimarsi del suo giorno Onomastico mi è d'uopo secondare l'impulso del mio cuore che mi spinge ad offrirle i miei voti più sinceri, e gli auguri di vera e perenne felicità ch'io son lieto di porgerle. Se le potenze infernali scatenatesi contro la Sposa di Cristo hanno portato un colpo tremendo al suo cuore coll'iniqua legge 7 luglio 1866, il Signore le preparerà nuove e più soprabbondanti consolazioni nel vedere a suo tempo sorgere più fiorito e brillante l'edificio religioso che le costò tante cure e tanti sudori: e non ultima sarà la consolazione di vedere fra non molto (ciò che è l'oggetto de miei caldi sospiri) sorgere nella classica terra d'Egitto una casa di S. Camillo, che sarà il punto d'appoggio d'una generosa Missione che i figli di S. Camillo pianteranno per salvare dall'ugne del dragone d'abisso qualche milione di anime nella Nigrizia interiore. I nostri due cari Stanislao e Franceschini veri figli di S. Camillo non sospirano che questa meta. Il Signore conservando nel loro cuore tutto lo spirito del gran Santo lor fondatore, ha di più comunicato loro quello del mio caro S. Francesco Saverio. Essi sono chiamati da Dio ad essere Camilliani missionari della Nigrizia.


[1913]
L'impresa quanto è più difficile e vasta altrettanto è degna delle loro anime, dei loro cuori, e dell'eroica vocazione camilliana. Quindi confido, mio caro Padre, che Ella e il sagacissimo e venerato P. Guardi, mossi da Dio e da S. Camillo, seconderanno quest'Opera col preparare a poco a poco nuovi elementi e soggetti per venire in soccorso dell'Africa, e mandando frequenti benedizioni a questi due fratelli del mio cuore. Se l'apparire di qualche nube a Roma alla Propaganda ha sconcertato l'animo di qualcheduno, non ha però scosso per nulla lo spirito di questi due cari suoi figli e miei fratelli, i quali conoscendo per esperienza che i trattati di Cristo son più sicuri che tutti i trattati dei sovrani del mondo, e di quello del 1815, e 1856, e anche della Convenzione del 15 sett.e 1864 etc. etc., si sono rivolti a fermare il trattato del petite et accipietis, pulsate et aperietur vobis colle dovute clausole della fede, confidenza, gloria di Dio etc. Ora noi preghiamo e pregheremo sempre per questo scopo; e noi siamo certi e sicuri di ottenere l'effetto, perché Cristo è un galantuomo.

Offra i miei ossequi al P. Bresciani, Perretti, Tomelleri e tutti tutti e F. Bonzanini (che io prego a pregare pel nostro scopo, e baciandole affettuosamente la mano mi dichiaro



Suo um.o e devotiss.o

D. Daniele Comboni






316
Mons. Luigi Ciurcia
0
Cairo
20. 6.1869

A MONS. LUIGI CIURCIA

AVAE, c. 23

W.J.M.J.

Cairo Vecchio, 20/6 69

Eccellenza R.ma,

[1914]
Non ho parole che bastino ad esprimere la sincera e profonda gratitudine mia e de' miei compagni verso l'E. V. R.ma nel comunicarmi la lettera della S. C. di Propaganda, e nell'inviarmi la venerata sua lettera 13 corr.te, che è un nuovo monumento dell'incomparabile sua carità verso di noi.

Secondando il suo prudente pensiero di prender tempo e maturare bene coi miei compagni la risposta che io devo dare a tutti i punti, di cui l'E. V. si degna chiedermi succose ed esatte informazioni, mi limito per ora a dichiarare:

1º. che entro lo spazio di 20 giorni sortiremo tutti dalla Casa Bahhri in cui ora ci troviamo, e, colla piena approvazione del veneratissimo nostro P. Pietro, l'Ist.o maschile abiterà in una piccola casa distante alcune centinaia di passi da quella dell'Ist.o femminile presieduto dalle Suore di S. Giuseppe.


[1915]
2º. Che io non ho mai fatto alcun passo coll'inclito Ordine di S. Camillo. Sebbene è qualche tempo che l'andamento delle cose in Roma sembra che mi porti a conchiudere che sarà opportuno forse di farne qualcheduno più tardi; ma solo quando l'E. V. R.ma giudicherà conveniente, e se approverà quello che dopo matura riflessione noi saremo per esporle, sempre pel maggiore vantaggio dell'apostolato della Nigrizia.


[1916]
3º. Che il Vescovo di Verona, per quanto io mi sappia, non ha mai fatto alcun passo col sudd.o Ordine. Solamente io so che, in base al suo verbale accordo colla medesima Santità di Pio IX, al Pontificio Rescritto 5 luglio 1867, noto a V. E., che permetteva ai Padri Carcereri, Tezza, e Franceschini di dedicarsi alla nostra Opera, ed alla sua qualità di Visitatore Ap.lico della Provincia Lombardo-Veneta dei Ministri degli Infermi, Egli ebbe a trattare col R.mo P. Guardi, perché avesse ad avere il suo pieno effetto il Rescritto Pontificio a favore del degnissimo P. Tezza.


[1917]
Del resto, ho tutta la confidenza in quel Dio, che ebbe eguale sapienza e nel creare l'Universo e nel fabbricare la Croce, che fortificati dal potentissimo e generoso appoggio di V. E. R.ma noi riusciremo a vincere tutti quegli ostacoli, da cui la Provvidenza nell'infinito suo amore ha permesso che noi siamo imbarazzati, e che sotto le ali del suo valido patrocinio, incoraggiati dalla croce di G. C. vedremo un giorno la nostra Opera su ferme e solide fondamenta stabilita.


[1918]
Ricorrendo la onomastica sua Festa di S. Luigi Gonzaga, noi saremo lieti domani d'invocare in modo peculiare dal Dator d'ogni bene tutte le benedizioni spirituali e temporali sul capo venerando di V. E. R.ma; ed offriremo il Divin Sacrificio, e le Suore e morette faranno la S. Comunione pel nostro veneratissimo ed amatissimo Padre, alla cui coraggiosa carità, dopo Dio, i nostri piccoli Istituti devono la loro esistenza e conservazione.

Mentre sono interprete dei sentimenti anche de' miei amati compagni, io la supplico ad accordarci la pastoral sua benedizione; e baciandole rispettoso il sacro anello, ho l'onore di dichiararmi nei SS. Cuori di G. e M.

Di V. Ecc. R.ma

umilissimo, d.mo, indeg.mo figlio

D. Daniele Comboni M.o A.o


[1919]
P.S. La nostra buona Madre francescana Caterina Valerio si unisce a noi nell'augurarle felicissima la Festa del suo Onomastico, e così pure il nostro caro P. Pietro. Mi permetto di accluderle ancora due lettere, l'una della Superiora, l'altra delle morette; ed ancora una pel degnissimo P. Guardiano d'Ales.a






317
Mons. Massimiliano Tarnoczy
0
Cairo
2. 7.1869

A MONS. MASSIMILIANO TARNOCZY

AKS, 2 A 5010

W.J.M.J.

Cairo, 2 luglio 1869

Altezza R.ma

[1920]
Siccome la spedizione, che ebbi l'onore di citarle nell'ultima mia, andrà a protrarsi verso il fine dell'anno, così trovo opportuno di annunciare a V. A. R. di spedire la moretta delle Monache Orsoline quando crede meglio, ed anche subito. Solo prego V. A. R. a farmi sapere una settimana prima quando partirà da Trieste, affinché io possa spedire due mie Suore in Alessandria a riceverla.


[1921]
Scrivo alla Superiora delle Benedettine, Maria Michèle, per darle le istruzioni necessarie pel viaggio della buona moretta.

Imploro dalla sua bontà la grazia di pregare e far pregare per l'Opera della Conversione della Nigrizia interiore. In soli 18 mesi Dio m'ha dato la grazia di fondare tre piccoli Istituti, che fanno già delle buone conversioni: spero che sia veramente opera di Dio

Le bacio il sacro anello, e passo all'onore di segnarmi nei SS. Cuori di Gesù e di Maria, chiedendo la sua santa benedizione

di V. A. R.ma um.o ubb.o d.mo servo

D. Daniele Comboni

Miss.o Ap.co Sup.re degli Ist.i dei negri






318
Abbadessa M. Michela Muller
0
Cairo
3. 7.1869

ALL'ABBADESSA MARIA MICHELA MUELLER

AMN, Salisburgo

Cairo, 3/7 = 69

Mia R.da Madre,

[1922]
ho appena scritto a S. A. R.ma per spedire subito la moretta in Egitto, poiché la spedizione, di cui le avevo scritto, non avrà luogo che più tardi. Bisogna scrivere al nostro zelante agente delle Missioni a Trieste Sig. Luigi Napoli, comandante del S. Gregorio il Grande, affinché raccomandi la moretta al capitano del Lloyd e a qualche pia signora o a qualche Suora, fino ad Alessandria dove verranno a riceverla le Suore dell'Egitto per condurla al mio Istituto al Cairo. Occorre che io lo sappia una settimana prima della partenza della moretta da Trieste. I piroscafi del Lloyd austriaco partono tutte le domeniche da Trieste per Alessandria. Poi ci sono i dettagli necessari.


[1923]
Le sono molto riconoscente per le preghiere e per l'obolo che mi ha promesso. Lei potrà rendere un grande servizio alla mia Missione che è fra le più importanti del Cattolicesimo, se lei invocherà per me qualche aiuto presso qualche insigne benefattore, come Sua Maestà l'Imperatrice Carolina, il Convento delle Orsoline dove si trova Giuseppina, ecc.

Lei sa che ho qui in Egitto tre Istituti molto importanti:

1º l'Istituto del Sacro Cuore di Gesù (missionari)

2º l'Istituto del Sacro Cuore di Maria (Suore di S. Giuseppe)

3º l'Istituto della Sacra Famiglia che ho da poco fondato, ove c'è una scuola frequentata da molti scismatici, musulmani e infedeli e dove le maestre nere insegnano la Religione cattolica.


[1924]
Al tutto, come al Seminario di Verona per le Missioni dell'Africa e dei neri, deve provvedere questo povero Don Comboni che è sovente molto in difficoltà. Dunque, io mi raccomando alla sua intercessione. Nella barba del Padre Eterno vi sono molti Napoleoni d'oro. Gesù Cristo ha sempre mantenuto la sua Parola; Egli ha detto: "Chiedete e otterrete". Ebbene, noi preghiamo instancabilmente perché siano efficaci la sua intercessione e le sue pratiche.

Porga i miei saluti e tutte le sue Figlie religiose e io mi raccomando alle loro incessanti preghiere. Si ricordi che il nostro legame sacro è piantato nel Cuore di Gesù ed è consacrato dalla vita e dal sacrificio della nostra cara Petronilla, alla quale lei ha donato la vita spirituale che io ho conservato con cura, fino a quando l'ho presentata davanti al trono di Dio.

Gradisca tutto dal



Suo d.mo Don Daniele Comboni

Sarebbe bene che S. A. R.ma raccomandasse anche la moretta a Mons. Vescovo di Trieste che è molto buono.



Traduzione dal francese.






319
Don Giovanni Fochesato
0
Cairo
9. 7.1869

A DON GIOVANNI FOCHESATO

AMV, Cart. "Missione Africana"

W.J.M.J.

Cairo, 9 luglio 1869

Mio caro D. Giovanni,

[1925]
Colgo una propizia occasione per inviare i miei saluti a lei e a tutti i membri dell'Istituto di S. Carlo e Canterane. Dopo che ho lasciato Verona ho scritto due volte nell'Istituto; ma nessuno mi diede alcuna notizia: mi è mancato molto nella perdita di D. Dalbosco che mi dava frequenti ragguagli degli antichi miei cari. Dica a D. Poggiani che presto mi ricorderò di lui e di Hans; e la pregherei ancora di ricordare a D. Tomba o a D. Beltrame della promessa, che mi hanno fatto di spedirmi la copia dei viaggi che abbiamo fatto nel Fiume Bianco. Promissio boni viri, est obbl..... Si ricordi di offerire i miei cordiali ossequi alla generosa e buona famiglia Morelli, ed assicuri quel galantuomo, che mai l'ho dimenticato un giorno.


[1926]
Quanto a me e all'opera mia, le dirò che ho molto sofferto, goduto, e lavorato, e che il Signore va benedicendo sotto i miei occhi. Ciò che mi dà un'immensa consolazione è il terzo Istituto che ho testé fondato per ordine di S. E. R.ma Mgr. Arciv.o d'Irenopoli Delegato Ap.lico dell'Egitto, Istituto che fa un gran bene in mezzo ai 25,000 abitanti, ond'è popolato il Cairo vecchio. Questa scuola femminile diretta dalla M.e Caterina Valerio, aiutata da 4 maestre more, tra cui v'è Domitilla, è frequentata da giovani di tutte le religioni, anche da musulmane, che imparano il catechismo e la morale cristiana.


[1927]
Oltre all'esercizio che fanno le maestre more, questa scuola ha fatto grande impressione in Cairo per essere more le maestre: è un mezzo per rialzare nella riputazione la razza negra calpestata da tutti. Taccio delle frequenti conversioni, e delle anime che ogni settimana si mandano in paradiso, o si convertono per opera dei tre Istituti, a cui ho dato questi nomi:

Al 1º. masch. Ist.o del S. Cuore di G.

2º. femm. Ist.o del S. Cuore di M.

3º. Ist.o della Sacra Famiglia.


[1928]
Dal febbraio p.p. fino a ieri, fatto il calcolo, ho speso 116,000 piastre in tanti Napoleoni d'oro. Ho la consolazione di essere protetto dall'eminente Arciv.o nostro Delegato Ap.lico, il quale veggendo i frutti, ama assai tutti e tre gli Istituti, e li ha difesi contro gli attacchi e la guerra che sostennero da malintenzionati, che giunsero a perseguitarmi in Propaganda, e fino dal Papa. Ma io sono come quel tedesco che diceva: "endrìo ti e anche muro." I trattati di Cristo sono più fermi e sicuri che i trattati di tutti i sovrani del mondo; dunque il petite et accipietis etc. è più solido dei trattati di Vienna, Parigi, Londra, Nikolsburg, Praga, e anche della Convenzione dei 15 sett.e. Atqui più di 200 Monasteri e Istituti pregano pel buon esito della mia Opera; ergo sic dunque io riuscirò in essa, e nessuna potenza al mondo e neanche Satanasso potrà atterrarmi... Ne so o non ne so di quella maledetta filosofia??... Ho però al mio fianco una colonna nel P. Stanislao Carcereri che comprende il mio Piano meglio che io nol comprendo, e che ha una costanza e uno spirito, che la Propaganda non troverà l'eguale. Dio me lo conservi!...


[1929]
Mi saluti D. Tomba, D. Beltrame, quella sb... di D. Poggiani, Filippozzi, il Parroco di S. Stefano, D. Guella, Sig.r Luigi, D. Aldegheri, tutti, tutti, Betta, Rubelli etc. Riceva i doveri delle morette, che mi si sono raccomandate peculiarmente: preghi per i miei Istituti e pel



Suo affez.mo nel Sig.

D. Daniele

Ebbi visita di due Vescovi dell'India, uno Gesuita Vesc.o di Bombay: li alloggiai per 2 giorni e li condussi alle Piramidi: soddisfattissimi dell'andamento degli Istituti si prefiggono di parlarne al Papa e alla Propaganda. Oggi ne ho in casa tre di Vescovi, uno delle Indie e due della Cina.






320
Orario Ist. S.Famiglia
1
Cairo
20. 7.1869
ORARIO PER L'IST. SACRA FAMIGLIA, CAIRO

ACR, A, c. 13/6



Cairo, 20 luglio 1869