Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

DIREZIONE GENERALE

Segreteria Generale

Il segretario generale ringrazia vivamente tutti i confratelli che hanno risposto alla sua richiesta riguardante i titoli di studio e le lingue conosciute. Chiediamo a coloro che non lo avessero ancora fatto di rispondere appena possibile.

Opera del Redentore

Ottobre               01 – 15 P               16 – 31 RSA

Novembre           01 – 07 SS            08 – 15 TC          16 – 30 T

Intenzioni di preghiera

Ottobre – Perché conformiamo sempre più la nostra vita personale e il nostro servizio missionario alla testimonianza di vita del nostro Fondatore, san Daniele Comboni, mentre invochiamo con fiducia la sua intercessione presso il Padre. Preghiamo.

Novembre – Perché, ricordando nell’eucaristia e nella preghiera i nostri confratelli e consorelle defunti, teniamo viva la memoria della loro vita, delle loro opere e della loro testimonianza di fedeltà e di perseveranza fino alla fine. Preghiamo.

BRASIL DO SUL

Comboniano partecipa alla sessione della Corte dei Diritti Umani

Il comboniano P. Saverio Paolillo, che lavora nella Pastorale dei Minori dell´Arcidiocesi di Vitória, Espírito Santo (Brasile), il 25 agosto 2011 si è recato a Bogotá, in Colombia, su invito della Corte Interamericana dei Diritti Umani (CIDH), per descrivere la situazione nelle carceri minorili di Vitória, a seguito di un processo aperto dai Comboniani e culminato il 25 febbraio scorso con l´imposizione al Brasile, da parte della Corte, di adottare misure cautelari per garantire l´integrità fisica e psicologica degli adolescenti rinchiusi nel carcere.

Il Brasile e lo Stato dell’Espírito Santo chiedevano alla Corte la revoca delle misure cautelari sostenendo di aver risolto tutti i problemi, ma la Corte non ha accolto la loro richiesta e, dopo aver ascoltato con attenzione gli argomenti presentati dal Centro di Difesa dei Diritti Umani di Serra, ha deciso di stabilire un termine di 30 giorni per esaminare le prove presentate dalle due parti e prendere una decisione.

Lo Stato, per superare il processo alla Corte Interamericana, aveva adottato la tecnica del trasferimento in massa, passando dagli oltre 200 adolescenti all´inizio dell´anno agli attuali 37. Ora, sia nel vecchio carcere sia nelle nuove carceri, sono decine le denunce di violenza fisica e psicologica ai danni dei ragazzi. Per questo abbiamo chiesto non solo il mantenimento delle misure cautelari, ma la loro estensione a tutte le carceri minorili dello stato dell’Espírito Santo, soprattutto a quelle in cui sono stati trasferiti i ragazzi che erano rinchiusi nel carcere di Vitória.

Nel rapporto del Centro di Difesa dei Diritti Umani di Serra sono stati presentati 84 casi di violazioni soltanto nel periodo di vigenza delle misure cautelari. Le denunce più gravi sono quelle riguardanti adolescenti ammanettati alle grate delle celle in posizione di crocifissione e il caso di Jefferson, un ragazzo di 13 anni che, durante tutto il periodo della sua permanenza nel carcere minorile, è stato sottoposto a sevizie e altre forme di tortura da parte dei suoi compagni di cella senza che la direzione prendesse provvedimenti.

“Nel rinviare la sua decisione, la Corte ha rivelato di avere seri dubbi. Questa per noi è già una vittoria. Il nostro scopo è di obbligare tutte le istituzioni a impegnarsi seriamente per risolvere i problemi e per sconfiggere definitivamente la pratica della tortura. Siamo pronti a portare avanti il nostro impegno di fiscalizzazione e di collaborazione con l’obiettivo di costruire un sistema socio-educativo che aiuti questi ragazzi a superare il loro coinvolgimento nella criminalità e a inserirsi nella società come cittadini che esercitano i loro diritti in armonia con quelli degli altri”.

COLOMBIA

Assemblea degli economi dell’America e Asia

Dal 15 al 21 agosto 2011 si è svolta a Bogotà (Colombia) l’assemblea degli Economi delle Province Comboniane dell’America e Asia. Tra i temi trattati c’è stata anche la realizzazione delle decisioni capitolari, in particolare dell’adozione del Fondo Comune Totale.

L’assemblea è stata un momento importante nel cammino del gruppo comboniano nel continente verso una maggiore condivisione e testimonianza responsabile.

Per la riflessione sul tema “Economia Solidale”, hanno offerto il loro contributo rappresentanti di varie organizzazioni civili della società colombiana.

CURIA

Anno Comboniano di Formazione Permanente

Il 23 settembre 2011 è iniziata la 15ª edizione dell’Anno Comboniano di Formazione Permanente (ACFP), la prima a Roma, nel centro di formazione permanente del nostro Istituto, che occupa gli spazi che in passato erano dello scolasticato. Le edizioni anteriori, alle quali hanno partecipato in totale 232 missionari, erano state realizzate a Città del Messico (otto) e in Sudafrica (sei).

L’ultimo Capitolo Generale ha deciso di trasferire l’ACFP a Roma e di alternarlo con il Corso Comboniano di Rinnovamento. Inizia così una nuova tappa di questa iniziativa di formazione permanente che è offerta a tutti i comboniani che hanno 10-15 anni di servizio missionario.

I confratelli che prendono parte all’attuale edizione sono diciannove, dei quali undici latino-americani, cinque africani e tre europei. Quindici hanno lavorato in Africa, tre in America e uno a Macao in Cina. L’equipe di coordinamento è costituita da P. Danilo Cimitan, Fr. Guillermo Casas Rosell e P. Siro Stocchetti che con P. Manuel João Pereira Correia costituiscono la Commissione Centrale di Formazione Permanente.

Nell’incontro iniziale ogni partecipante, oltre a presentarsi, ha espresso i sentimenti che lo accompagnano nell’iniziare il corso e le sue aspettative. La maggioranza ha detto di essere contento e grato per questa opportunità che è dono di Dio attraverso l’Istituto. Dopo l’intenso lavoro missionario degli ultimi anni, tutti hanno detto di sentire il bisogno di fermarsi, per recuperare le energie fisiche e psicologiche, approfondire la vita spirituale, ravvivare l’entusiasmo iniziale e, se necessario, curare le ferite che possono essere parte della vita missionaria.

Alcuni hanno fatto presente che non era nei loro piani fare questo corso, ma che, stando qui, potranno trarre vantaggio da questo tempo sabbatico per una crescita spirituale ed umana. L’Eucaristia che ha aperto ufficialmente il corso è stata presieduta da P. Antonio Villarino, Assistente Generale, che ha dato il benvenuto ai partecipanti da parte del Consiglio Generale, invitandoli ad approfittare nel modo migliore di questo periodo per il bene personale e della missione.

ETHIOPIA

Emergenza in Etiopia

Mark Banga, laico missionario comboniano (LMC-NAP) che lavora con la moglie Maggie nel sud dell’Etiopia, ha inviato un aggiornamento sui programmi di emergenza in corso di attuazione da parte del Vicariato di Awassa.

“Faccio parte dell’equipe di emergenza cui è stato chiesto di pianificare la risposta della Chiesa cattolica tramite il segretariato cattolico di Awassa, l’ufficio centrale di coordinamento per il Vicariato. Anche un’altra LMC della NAP, Tracy Doyle, arrivata di recente nella provincia, fa parte di questa equipe. Abbiamo portato a termine tre valutazioni diverse delle esigenze e ora abbiamo finalizzato i nostri progetti per cominciare ad attuare tre programmi di emergenza a partire da subito. Mia moglie Maggie, che è un’operatrice sanitaria, andrà al centro medico di Dadim, nella zona dei Borana, per i prossimi due mesi per dare inizio ai programmi di alimentazione di emergenza per i bambini e le donne incinte o che allattano. Le Suore della Carità che lavorano lì sono veramente straordinarie ma hanno un grande compito, per cui hanno chiesto a Maggie di andare ad aiutarle. Per quanto riguarda Tracy e me, continueremo a lavorare all’amministrazione e gestione dei progetti qui ad Awassa”.

Nella loro relazione, questi tre LMC hanno espresso la loro gratitudine per le donazioni ricevute e ringraziano per i sacrifici compiuti finora per aiutare i nostri fratelli e sorelle nel bisogno.

ITALIA

In ricordo di P. Pietro Zuani

A trent’anni dalla morte del confratello P. Pietro Zuani, domenica 11 settembre, la comunità di Peri (Verona) – nel cui cimitero P. Pietro è sepolto – ha voluto ricordarlo con una celebrazione a lui dedicata. La sua famiglia e gli amici che non lo hanno dimenticato hanno chiesto che un comboniano presiedesse la celebrazione. Così, durante la Messa domenicale, P. Elio Boscaini, venuto dalla Casa Madre, durante l’omelia ha brevemente ricordato la figura del missionario che in Uganda, tra il popolo madi, diede il meglio di sé, consacrandosi alle visite e alla formazione di comunità cristiane. L’Istituto gli chiese prima un servizio come maestro dei novizi ad Ardrossan (Scozia), poi come formatore dei postulanti a Alokolum, in Uganda, e infine come padre maestro. Ma non poté assumere quest’ultimo incarico, perché proprio allora si manifestò il male che lo avrebbe portato alla morte il 10 settembre 1981, a soli 45 anni. P. Elio ha ricordato che le famiglie di allora, in genere contadine e povere, erano coscienti che il miglior regalo che potessero fare ai popoli dell’Africa era il dono della fede cristiana. Quanti missionari quelle famiglie hanno dato alla Chiesa missionaria! Alla sua radice contadina, P. Pietro rimase sempre legato: non solo per il suo amore per i campi, i fiori, le piante… ma anche per il saper attendere, per la pazienza, per il senso della Provvidenza che non arriva mai in ritardo.

A conclusione, si è pregato perché il Signore chiami ancora dei giovani a seguirlo nel servizio missionario.

KHARTOUM

Inaugurata una Scuola Comboni alla periferia della capitale

Il 9 settembre 2011 l’Arcivescovo di Khartoum, il cardinale Gabriel Zubeir Wako, ha benedetto una grande scuola elementare, costruita sul luogo di una grande discarica-letamaio, alla periferia di Khartoum Nord. Dai diamanti, qualcuno ha detto, non nasce nulla; ma da un letamaio possono nascere fiori bellissimi e quindi... anche una grande scuola come questa di Izba. Il progetto risale ad alcuni anni fa, nel contesto di un più vasto piano pastorale di ristrutturazione e riorganizzazione della parrocchia di Khartoum North e dei suoi centri. I Missionari Comboniani hanno seguito tutto il tormentato processo, affrontando innumerevoli ostacoli, alcuni dei quali ancora persistono. Le suore della Carità di Santa Giovanna Antida hanno accettato la sfida di assumere la direzione della nuova struttura scolastica, destinata ai residenti di quest’area emarginata (perlopiù Nubani e Darfuriani, sia cristiani sia musulmani). Nella fedeltà alla visione ispiratrice di san Daniele, il progetto vuole promuovere la rigenerazione e la promozione dei più poveri e abbandonati della società.

La notizia può sorprendere perché, in seguito alla dichiarazione di indipendenza del Sud Sudan, circolano voci secondo le quali, essendo i cristiani andati al Sud, le scuole Comboni, cioè della Chiesa, dovrebbero chiudere o spostarsi al Sud.

È vero, molti cristiani sono andati al Sud e molte delle scuole che erano state aperte per loro (quando erano venuti al Nord a causa della lunga guerra civile del 1983-2005), ora sono chiuse. Ma non tutti i cristiani sudanesi si sono trasferiti al Sud e una quindicina di scuole primarie e secondarie e un collegio universitario sono rimasti aperti al Nord, sia per i cristiani che per i musulmani. Si spera che il governo non metta ostacoli a questo prezioso esperimento di pluralismo etico, culturale e religioso.

Consacrazione dell’arcidiocesi di Khartoum al Sacro Cuore

Proseguendo una tradizione che ha origine con il nostro fondatore san Daniele Comboni, il Cardinale Gabriel Zubeir Wako, nel corso di una grande celebrazione eucaristica cui hanno partecipato fedeli di tutte le parrocchie della capitale, ha rinnovato la consacrazione dell’Arcidiocesi di Khartoum al Sacro Cuore. Il Cardinale ha ricordato che la consacrazione fatta da Daniele Comboni riguarda tutto il Sudan e dovrebbe essere rinnovata e tenuta viva da tutte le diocesi in Sudan.

La cerimonia si è svolta domenica 11 settembre, anticipando di pochi giorni la Festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Durante l’omelia, il Cardinale Zubeir ha spiegato il senso della Consacrazione e come ogni cristiano possa viverla nella propria vita quotidiana. Ha ricordato anche come Comboni abbia compiuto questo gesto di fiducia e di affidamento in momenti veramente drammatici per la vita della Chiesa, non molto diversi da quelli che ancora oggi stanno vivendo la Chiesa e i cristiani in Sudan. Nonostante il grande esodo verso il Sud Sudan degli ultimi mesi, la gente ha partecipato numerosa e con immensa devozione e partecipazione alla gioiosa e ben animata celebrazione.

MOÇAMBIQUE

Anno di memoria della presenza comboniana in Mozambico

Il 24 agosto i Missionari Comboniani in Mozambico hanno iniziato un anno di memoria della loro presenza missionaria in territorio mozambicano, la cui conclusione sarà celebrata il 24 agosto 2012, data del ventesimo anniversario della morte di Fr. Alfredo Fiorini, missionario comboniano medico, ucciso dai guerriglieri nel 1992. P. José Luis Rodríguez López, superiore provinciale, ha scritto ai suoi confratelli chiedendo loro di cogliere quest’opportunità per consolidare lo spirito missionario, commemorando le vicende storiche della presenza comboniana in questo paese affacciato sull’oceano indiano.

P. José Luis si è rivolto ai suoi missionari con le seguenti parole: “Ogni momento che passiamo in missione, percorriamo un cammino e tracciamo una storia. Naturalmente queste esperienze rimangono impresse nella nostra mente e, in particolare, nel nostro cuore. Abbiamo bisogno di rinforzare la nostra comunione provinciale attraverso gli eventi che hanno segnato le linee di lavoro della nostra presenza missionaria in questa Chiesa mozambicana fin dall’inizio. Com’era stato detto durante le mie visite alle comunità, il prossimo anno (24 agosto 2012) celebreremo il 20° anniversario della morte-martirio di Fr. Alfredo Fiorini. Vogliamo prendere questo evento per consolidare il nostro spirito missionario e dare continuità alla memoria storica e carismatica della nostra circoscrizione, proponendola come mezzo di animazione e di formazione (Atti Capitolari 2009, n. 12.3). Per questo motivo, vogliamo iniziare un anno di preghiera e di comunione provinciale, facendo memoria degli avvenimenti storici della nostra presenza missionaria in Mozambico”.

Incontro dei LMC che lavorano in Mozambico

L’incontro dei laici missionari che lavorano in Mozambico si è svolto quest’anno dal 28 al 31 luglio nella casa comboniana di Cabaceira, a poca distanza dalla storica Ilha de Moçambique, a nord di Nampula. L’incontro ha affrontato diversi argomenti fra cui: ‘La vocazione dei LMC’ a cura di P. Alfredo de Sousa; la lettura delle relazioni delle comunità dei LMC di Maputo e di Carapira; la revisione del Direttorio dei LMC del Mozambico; la formazione dei LMC mozambicani; l’elezione del nuovo coordinatore dei LMC del Mozambico; la partecipazione al 1° incontro dei LMC dell’Africa, in Uganda, in dicembre e, infine, i nuovi arrivi e partenze dei LMC.

Fra quanto detto sui vari temi in agenda, desideriamo sottolineare due punti.

1. Attività delle comunità dei LMC di Carapira e Maputo. La comunità di Carapira è costituita da Lourdes Vieira (Brasile Sud) e da Carlos Barros (Portogallo), la cui priorità di lavoro è la Scuola Industriale. La comunità di Maputo è formata da Vanessa Pereira (Brasile Sud) e da Liliana Ferreira (Portogallo). Vanessa lavora nell’Escolinha Comboni-Marinette, Liliana insegna informatica nell’Escola Comunitária S. Francisco Xavier.

2. Formazione dei LMC mozambicani. Si è vista la necessità di rivedere il Direttorio dei LMC perché tenga conto non solo dei laici provenienti da altri paesi ma anche dei laici mozambicani. È stato anche fatto un progetto di formazione per i LMC autoctoni, che prevede due anni di formazione e uno di esperienza comunitaria in una delle comunità dei LMC.

PORTUGAL

Venticinquesimo anniversario di ordinazione sacerdotale

P. Luís Filipe da Costa Dias ha celebrato il suo 25° anniversario sacerdotale il 28 agosto, in comunione con i suoi confratelli, i suoi amici e la sua comunità parrocchiale di Gosende, Castro Daire (Portogallo). Hanno preso parte alla festa un buon numero di fedeli, venuti dalle parrocchie e diocesi di Aveiro, dove il missionario ha esercitato il suo ministero sacerdotale per un anno. è stata una manifestazione di apprezzamento e amicizia. Durante l’Eucarestia, P. Luís Filipe ha fatto memoria del cammino vocazionale percorso durante gli ultimi venticinque anni e ha reso grazie al Signore per la Sua fedeltà. Attualmente, P. Luís Filipe lavora nell’animazione missionaria presso la comunità di Famalicão, nel nord del Portogallo.

Con P. Luís Filipe quel giorno era stato ordinato sacerdote anche il comboniano P. Avelino Gonçalves da Silva Maravilha che il 21 agosto 2011 ha celebrato l’Eucaristia di ringraziamento per i suoi 25 anni di sacerdozio missionario. Il luogo scelto è stato la sua prima parrocchia di missione, Doba, nel Chad, dove era stato parroco dall’ottobre 1993 al giugno 1996. “In questi 25 anni ci sono stati problemi, difficoltà, tempeste, ma tutto è stato superato ed è divenuto grazia. La bontà di Dio è molto grande!”. P. Avelino, nato a Penude, Portogallo, in occasione del suo 25 anniversario di vita sacerdotale e missionaria, ha scritto agli amici invitandoli a ringraziare insieme Dio per il suo sacerdozio: "Era il 30 agosto 1986, nella cattedrale di Lamego, quando sono stato ordinato sacerdote. Sono passati ormai 25 anni... il tempo vola! Le bellezze della giovinezza e le forze sono diminuite, la barba è più bianca, anzi quasi tutta bianca, i capelli più bianchi e più radi, tuttavia è ancora con più gioia, forza ed entusiasmo che vivo e ringrazio Dio per il dono del mio sacerdozio".

Assemblea provinciale

Sul tema “Comunità comboniana - animatrice vocazionale”, si è svolta a Maia, dal 5 all’8 settembre, l’assemblea provinciale dei missionari comboniani che lavorano in Portogallo. Oltre ai padri, fratelli e novizi, all’incontro hanno partecipato anche alcuni laici, rappresentanti degli ex alunni comboniani, dell’animazione missionaria e della pastorale giovanile e vocazionale.

La prima giornata è stata dedicata alla formazione permanente e guidata dal gesuita e maestro di novizi, P. Carlos Carneiro, per il quale “ciò che genera la possibilità della chiamata è la testimonianza vocazionale che la comunità religiosa dà di sé”.

La provincia portoghese dei missionari comboniani sta facendo una profonda riflessione sulla pastorale delle vocazioni in un momento in cui la Chiesa, in generale, e l’Istituto, in particolare, si trovano ad affrontare la crescente diminuzione delle vocazioni. È in questo contesto che è stato lanciato l’Anno Vocazionale Comboniano, un’iniziativa che richiama i cristiani e gli stessi comboniani sulla problematica vocazionale. L’obiettivo di quest’anno non è solo quello di suscitare nuove vocazioni ma anche di far sì che le comunità comboniane s’interroghino sulla loro coerenza di vita e la loro testimonianza vocazionale. Per questo, si ritiene importante e necessario migliorare la qualità delle relazioni interne delle nostre comunità e rinsaldare i vincoli comunitari più fraterni tra i confratelli.

Il fatto che quest’anno (2011) due giovani siano stati ammessi al postulato e altri tre siano entrati nel noviziato di Santarém, portando a sette il totale dei novizi oriundi del Portogallo, Spagna, Italia e Polonia, è un segnale positivo e di speranza per l’Istituto comboniano in Europa.

L’assemblea provinciale ha ribadito il desiderio di coinvolgere il laicato nelle attività dell’animazione missionaria comboniana. Il superiore provinciale, P. Alberto Silva, ha esortato i missionari a creare e anche a seguire i “Cenacoli di Preghiera Missionaria” e i gruppi missionari parrocchiali, giacché fanno parte delle priorità pastorali della provincia portoghese per il presente sessennio.

SOUTH AFRICA

Raduno dei coordinatori per la formazione permanente

I coordinatori della formazione permanente (FP) delle nostre quattordici province e delegazioni dell’Africa si sono ritrovati a Pretoria (Sudafrica) dal 1° al 6 agosto 2011. Si trattava del raduno del “consiglio continentale della FP”. I partecipanti erano sedici: un rappresentante per ogni circoscrizione e due membri della commissione centrale della FP (P. Siro Stocchetti e P. Manuel João Pereira Correia). Scopo principale dell’incontro era di dare un nuovo impulso alla FP e potenziare il lavoro di animazione delle commissioni provinciali della FP, come auspicato dal Capitolo Generale.

I lavori sono stati aperti e moderati da P. Girolamo Miante e da P. Tesfamariam Ghebrecristos W., coordinatori continentali della FP per l’Africa francofona e anglofona, rispettivamente.

Il programma, dopo una giornata d’introduzione per prendere visione della realtà delle singole province e delegazioni, ha proposto la riflessione su due temi principali: la spiritualità comboniana e l’animazione comunitaria.

L’incontro è stato fraterno e molto proficuo. Ci sono state anche alcune difficoltà pratiche, come quella della comunicazione, poiché i confratelli provenivano da tre contesti linguistici diversi (francese, inglese e portoghese). I partecipanti sono partiti col desiderio generoso di fare del loro meglio per animare le rispettive province e delegazioni, sperando di trovare nei superiori e consigli provinciali o di delegazione dei collaboratori diretti in questo delicato servizio che il Capitolo ha definito “il cardine del nostro rinnovamento” (AC 2009, n. 137).

Visita del Superiore Generale e di P. Tesfaye Tadesse

Noi Comboniani in Sudafrica abbiamo avuto la visita del Superiore Generale, P. Enrique Sánchez G., e dell’assistente generale, P. Tesfaye Tadesse G. La loro visita è iniziata con gli esercizi predicati da P. Tesfaye dal 5 all’11 settembre a Pretoria. Questa visita ci ha arricchiti ed è stata un segno di comunione tra noi.

Fin dall’inizio, P. Tesfaye ci ha detto chiaramente che ci avrebbe ricordato cose che già conosciamo e viviamo. Nel corso degli esercizi, imperniati sul tema “Per Lui, con Lui e in Lui”, ci ha aiutati a vedere, ancora una volta, la vita di Gesù e di san Daniele Comboni come modello per la nostra vita. Inoltre, in maniera semplice ma profonda, ci ha guidati ad apprezzare la nostra vocazione come dono che merita di essere celebrato e condiviso con la gente. La sua cordialità e il suo senso dell’umorismo hanno contribuito molto a rendere gli esercizi un’esperienza vivificante.

Successivamente, abbiamo ascoltato le parole di P. Enrique. La prima parte della sua presentazione è stata di carattere formativo, mentre la seconda ha affrontato la realtà odierna dell’Istituto e il suo futuro. P. Enrique ha riconosciuto che, nonostante le difficoltà, molte cose positive si stanno sviluppando e ci ha fatto notare che all’interno dell’Istituto è fortemente sentito il richiamo a un rinnovamento radicale per potenziare la nostra vita missionaria e il nostro servizio.

Infine, ha sottolineato quattro punti fondamentali che potrebbero facilitare questo rinnovamento, per noi così necessario: la preghiera, la vita comunitaria, i consigli evangelici e la missione (una mentalità ad extra). è stato un richiamo a tornare alle fondamenta del nostro essere missionari.

Durante la loro visita alla provincia, P. Enrique e P. Tesfaye ci hanno presentato anche le priorità della loro amministrazione e come meglio realizzarle a livello locale. Felici per questa visita, desideriamo affrontare assieme il futuro con coraggio e con fede.

Preghiamo per i nostri defunti

LA MADRE: Ana María, di P. Gerardo Díaz Jiménez (M); Prassede, di P. Giorgio Giboli (MO).

IL FRATELLO: P. Leo, di P. Marco Martinelli (I); Teodoro, di P. Armando Ciappa (I); Gianni, di P. Alessandro Pizzi (†).

LA SORELLA: Amalia, di P. Ramón Arturo Orendáin Camacho (T).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Vittoriosa Moretti; Sr. Teresa Rosa Corti.

LA SECOLARE COMBONIANA: Teresina Gasparini.