NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ

DIREZIONE GENERALE

NOTE GENERALI DELLA 28a CONSULTA (straordinaria), 2-3 luglio 2024

Nomine della Santa Sede

In data 3.7.2024 il Santo Padre ha eretto la Diocesi di Bentiu (Sud Sudan), con territorio dismembrato dalla Diocesi di Malakal, rendendola suffraganea dell’Arcidiocesi Metropolita di Juba, e ha nominato suo primo Vescovo S.E. Mons. Christian Carlassare, M.C.C.J., finora Vescovo di Rumbek. Ci congratuliamo con Mons. Christian Carlassare e gli assicuriamo la nostra costante preghiera, ricordo e vicinanza nel suo nuovo ministero episcopale a Bentiu.

Nomine del Consiglio Generale

  • In data 2.7.2024 il CG ha nominato P. Otieno Onesmas Godfrey secondo formatore dello Scolasticato di Casavatore.
  • In data 2.7.2024 il CG ha nominato P. Zieliński Maciej Mikolaj membro tecnico del Consiglio di Economia (quale rappresentante delle province dell’APDESAM) per un secondo mandato, dal 1.7.2024 al 30.6.2027.

Intercapitolare 2025

Per permettere a tutti i Superiori di circoscrizione di programmare le attività istituzionali del prossimo anno, il CG comunica che lo svolgimento della prossima Assemblea Intercapitolare è fissato per il mese di settembre 2025. Dettagli sulle date esatte di inizio e fine dell’Assemblea e la bozza del programma saranno resi disponibili entro la fine dell’anno 2024.

Prossima Consulta in settembre

Poiché il Padre Generale dovrà partecipare alla seconda fase del Sinodo dei Vescovi, il CG ha anticipato la data della Consulta Ordinaria di autunno: dal 5 al 27 settembre. I provinciali che hanno questioni da sottoporre alla consulta sono pregati di farle pervenire per tempo a Roma.

Viaggi e assenze dei membri del Consiglio Generale

P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie

  • 29 settembre – 27 ottobre: partecipazione al Sinodo

Fr Alberto Lamana

  • 14 luglio – 5 agosto: visita alla Provincia del Mozambico
  • 26 – 31 agosto: Incontro Fratelli APDESAM a Nairobi
  • Tutto il mese di ottobre: visita alla Provincia d’Uganda

P. David Costa Domingues

  • 12 luglio – 22 agosto: visita alla Provincia del Brasile
  • 2 ottobre – 2 novembre: visita alla Delegazione dell’Asia

P. Luigi Codianni

  • 23 luglio – 6 agosto: visita alla Provincia del Mozambico
  • 5 ottobre – 2 novembre: visita alla London Province e Assemblea provinciali d’Europa

P. Elias Sindjalim Essognimam

  • 3 – 31 ottobre: visita alla Provincia del Congo

Professioni perpetue

Agnimaka Kodjovi Abraham

Lomé (TGB)

14.07.2024

Atsou Kokuvi Elom Joseph

Lomé (TGB)

14.07.2024

Awudi Atsu Augustine

Lomé (TGB)

14.07.2024

Dodor Yawovi Amétépé Jacques

Lomé (TGB)

14.07.2024

Ocloo Komla Elisée

Cacaveli (TGB)

14.07.2024

Likonye Emmanuel

Acornhoek (RSA)

16.07.2024

Vázquez Hernández Felipe de Jesús

Metlatonóc (MEX)

26.07.2024

Kangite Wolima François d’Assise

Yanonge (CN)

28.07.2024

Mumbere Kahongya Mapenzi

Yanonge (CN)

28.07.2024

Beyokomu Anotengo Remy

Yanonge (CN)

28.07.2024

Lokengi Mputu Jean Marie Vianney

Mungbere (CN)

04.08.2024

Mwangi Samuel Ngugi

Nairobi (KE)

23.08.2024

Masanjala Hendreson Halord

Lusaka (MZ)

24.08.2024


Opera del Redentore

Settembre: 01 – 15 NAP; 16 – 30 PCA
Ottobre: 01 – 07 RCA; 08 – 15 TCH; 16 – 31 RSA

Intenzioni di preghiera

Settembre – Per le Missionarie Secolari Comboniane che dal 20 settembre al 1° ottobre celebrano l’Assemblea generale straordinaria per l’approvazione delle Costituzioni, rivedute e aggiornate. Lo Spirito Santo le accompagni e San Daniele Comboni interceda perché l’evento sia segno di rinnovamento e nuova vitalità per la loro missione nella Chiesa e nel mondo. Preghiamo.

Ottobre – Perché la Chiesa sinodale, incoraggiata da Papa Francesco, rafforzi la vocazione e la partecipazione di ogni battezzato e, soprattutto, il nostro impegno missionario come Famiglia Comboniana. Preghiamo.

Calendario liturgico comboniano

SETTEMBRE

9

San Pietro Claver, sacerdote

Patrono dell’Istituto

Solennità


OTTOBRE

1

Santa Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della Chiesa, Patrona delle missioni

Festa

10

San Daniele Comboni, vescovo,

fondatore della Famiglia comboniana

Solennità

20

Beati Davide Okelo e Gildo Irwa, martiri

Mem. facolt.

(Nord Uganda)


Ricorrenze significative

SETTEMBRE

9

San Pietro Claver, sacerdote

Patrono dell’Istituto

Ciad

Colombia

14

Esaltazione della Santa Croce

ovunque


OTTOBRE

12

Nossa Senhora Aparecida

Brasile

16

Santa Margherita Maria Alacoque, vergine

 

19

Santi Giovanni di Brébeuf e Isacco Jogues, sacerdoti e compagni, martiri

Stati Uniti

e Canada


Pubblicazioni

Guido Oliana, mccj, The Liturgy – Source and Summit of the Life of the Church. Explorations in Liturgical Theology, Paulines Publications Africa, Nairobi, 2024, 515 pagine. Questo volume si occupa fondamentalmente di due dimensioni teologiche: la rivelazione e l’attualizzazione del mistero di Cristo. In una parola, affronta la “rivelazione in azione”. Le vive realtà su cui la teologia sistematica o dogmatica riflette – quali il Dio Uno e Trino, Cristo, lo Spirito, la Chiesa, la grazia, l'antropologia, la creazione, l’escatologia, ecc. – sono presenti come energie spirituali efficaci nella celebrazione della liturgia, nei frutti spirituali che la preparano, che da essa derivano e che perdurano anche dopo di essa. L’interazione tra liturgia e teologia è espressa tradizionalmente dal termine mistagogia, cioè “l’iniziazione ai misteri” attraverso un cammino esperienziale che introduce al mistero di Cristo nella sua doppia modalità di rivelazione e attualizzazione nella celebrazione liturgica.

CURIA

Riunione della Commissione centrale del Codice di condotta

La Commissione centrale del Codice di condotta si è riunita via zoom il 5 luglio 2024 alle 5.00 PM, ora di Roma. Erano presenti padre Rafael Gonzalez Ponce, padre Jeremias dos Santos Martins, padre Fidèle Katsan Fodagni, padre Markus Lorenz Körber, padre David Costa Domingues (Vicario Generale).

Dopo la preghiera condotta da David, i membri hanno seguito l’ordine del giorno proposto dal coordinatore della Commissione, padre Rafael.

Il Vicario Generale ha salutato i presenti e ha fornito alcune informazioni concernenti il processo, in corso, della revisione del nostro Codice di condotta. I punti principali affrontati in questa riunione sono stati:

1. La lettura e correzione di un testo proposto da padre Jeremias sulla base dei vari suggerimenti fatti dai membri della Commissione.

2. La discussione dei suggerimenti presentati da padre Rafael per l’elaborazione di una Guida (protocollo) riguardo ai casi di abuso su minori.

La commissione si è concentrata soprattutto sul primo punto. Il documento proposto è stato letto e corretto fino al n° 103. Il lavoro di correzione è stato facilitato da una lettera preparata da padre Jeremias, con le indicazioni sul testo.

In vista della prossima riunione, ad alcuni membri della commissione sono stati affidati i seguenti compiti: la preparazione di un testo sul fenomeno dell’omosessualità, che tenga conto della posizione della Chiesa e mostri l’orientamento del nostro Istituto; la preparazione di un testo sull’abuso spirituale e di coscienza; il controllo delle citazioni.

La commissione ha concluso la riunione alle 8:15 PM, dopo tre ore di lavoro, con la preghiera, condotta da padre Rafael, alla Madonna di Guadalupe. La prossima riunione via zoom si terrà il 4 settembre 2024. (Padre Fidèle Katsan, mccj)

SEGRETARIATO GENERALE DELLA FORMAZIONE

Assemblea Generale della Formazione

Dall’8 al 27 luglio, presso la Curia Generalizia a Roma, si è svolta l’Assemblea Generale della Formazione (AGF). Vi hanno partecipato i formatori degli scolasticati e dei noviziati assieme a rappresentanti dei formatori dei postulati. L’assemblea si è data questo tema: “La revisione della formazione come percorso, per essere radicati in Cristo sulle orme di Comboni”.

Padre Tesfaye Tadesse, Superiore Generale, dando il benvenuto ai partecipanti, ha augurato che «questa assemblea sia un incontro di mutua conoscenza e di fraternità tra i formatori, per trovare linee comuni di azione che rispondano alle esigenze attuali della formazione dei nostri giovani candidati nei diversi contesti formativi».

Il Segretario Generale della Formazione, padre José de Jesús Villaseñor Gálvez, ricordando come l’ultimo Capitolo Generale (2022) abbia chiesto «la revisione della formazione in vista della missione», ha detto: «Dovremo pertanto mettere a fuoco gli elementi del nostro cammino formativo che hanno bisogno di un cambiamento in vista di una maggiore efficacia della missione oggi, nella fedeltà al nostro carisma comboniano».

Nella mattinata del secondo giorno, gli interventi dei membri del Consiglio Generale hanno delineato gli impegni dell’Istituto nell’ambito della formazione alla luce dei documenti capitolari. È stata presentata la lettera che il CG ha inviato ai formatori e ai superiori provinciali, con l’auspicio che venga portata a conoscenza di tutti i confratelli. La lettera riconosce come il settore della formazione sia segnato da alcune sfide, tra cui: spiritualità debole, scarsa identificazione missionaria comboniana, vita comunitaria povera, dipendenze, dimensione affettiva poco matura, difficoltà ad assumere servizi qualificati, dimensione economica... Da qui, l’urgenza di continuare il cammino di revisione e di verifica della formazione di base.

Nel pomeriggio, il Segretario Generale, fratel Daniele Giusti, si è focalizzato sul sistema informativo della formazione, sottolineando l’importanza del fatto che le informazioni devono essere curate nel dettaglio, documentate e trasmesse nel modo giusto, al tempo giusto e alla persona giusta.

Giovedì 11 luglio, padre Elias Sindjalim, Assistente Generale, ha presen-tato la sintesi delle risposte del questionario sulla formazione, preparato in vista dell’ultimo Capitolo Generale, precisando: «Il contesto della nostra Assemblea è l’ascolto della realtà della formazione comboniana da diversi punti di vista: il Consiglio Generale, la relazione con Dio, con noi stessi e con i giovani in formazione; il questionario, nel quale i confratelli hanno riportato la loro riflessione sulla nostra formazione; il XIX Capitolo Generale e le Assemblee Continentali della Formazione; il punto di vista di questa Assemblea, così come si svilupperà nel corso dei prossimi giorni».

La giornata di venerdì 12 è stata guidata dal Segretariato Generale della Missione. Tre i temi presentati: la missione nel XIX Capitolo Generale e la formazione (padre Fernando González Galarza, Segretario Generale della Missione); la missione e l’ecologia integrale (fratel Alberto Parise); i mezzi di comunicazione e la formazione comboniana (padre Arlindo Pinto). È stato presentato il sito www.combonimission.net, gestito dal Segretariato della Missione, che offre risorse di varia natura ed è uno spazio per la riflessione tra i comboniani. Vi si trova anche una guida per aderire alla Piattaforma Laudato Si’ e alcune utili schede sull’ecologia Integrale.

Sabato mattina, 13 luglio, fratel Alberto Lamana, Assistente Generale, ha presentato una riflessione sulla realtà e la prospettiva futura dei Fratelli comboniani oggi. Sono seguite due testimonianze: a) quella di fratel Abel Dimanche, sul ruolo svolto dall’“Opera Comboniana di Promozione Umana (OCPU)” in Guayaquil (Ecuador) nei settori dell’animazione missionaria, della pastorale Afro e GPIC; b) quella di fratel Christopher Yata, sulla realtà attuale dei “Fratelli in Africa” e i loro impegni nell’educazione, salute, formazione, sviluppo umano, giovani, amministrazione, animazione missionaria, e comunicazione.

La seconda settimana è stata incentrata sulla formazione permanente. Padre Fernando ha ribadito «l’urgenza di un nuovo slancio della formazione, che passa attraverso una testimonianza credibile che va oltre la catechesi o un programma formativo-accademico. Siamo chiamati a “sentire con il cuore” i bisogni dei giovani in formazione, i quali gridano e chiedono nuovi strumenti di formazione».

I primi due giorni della settimana si sono incentrati su due temi: la sinodalità e il mondo digitale. Ad animare le due giornate, sono stati invitati due esperti esterni. La professoressa Serena Noceti ha sollecitato i partecipanti a formarsi e formare «in una Chiesa sinodale e per una Chiesa sinodale», ribandendo con forza che la sinodalità è una dimensione essenziale della Chiesa: «Dobbiamo passare da un’idea di formazione centrata sul singolo a una formazione “sinodale”, cioè centrata sulla comunità e sul camminare insieme». Dopo la prof.ssa Noceti, padre Elias Sindjalim ha tenuto a sottolineare l’importanza di formare l’interiorità della persona in formazione, seguendo il Metodo Educativo dell’Integrazione (MEI), che è il metodo adottato dall’Istituto comboniano.

Martedì 16 luglio, Donato Lacedonio, salesiano, docente di Scienze della Comunicazione Sociale presso l’Università Pontificia Salesiana, ha trattato il tema “Formazione e mondo digitale: rischi e opportunità”. Ha affermato che «il digitale è una grande conquista, ma serve un’etica; i giovani sono i protagonisti di questo mondo sempre più connesso, dove, tramite i social, si sta costruendo una cittadinanza digitale». Lacedonio si è soffermato sui social network e sul panorama che essi offrono: da un lato, essi facilitano i rapporti umani; dall’altro, «possono portare a polarizzazioni e divisioni tra individui e gruppi». Di fronte a ciò, bisogna «scegliere come usarli, per avvicinarsi o allontanarsi dal prossimo».

La mattina del 17 luglio, padre Alberto de Oliveira Silva, coordinatore della formazione permanente a Roma, ha esposto la visione della formazione permanente a livello d’Istituto, ricordando che «tutta la formazione è connessa: formazione permanente e formazione di base si richiamano a vicenda. La formazione permanente è necessaria per tutta la vita, nelle varie fasi della vita, in chiara continuità con la formazione di base».

Dal pomeriggio del 17 fino alla sera di venerdì 19, i rappresentanti di ciascuna casa di formazione hanno presentato una relazione sulla vita e sulle attività svolte nella propria comunità, seguendo le domande suggerite dal Segretario Generale della Formazione in preparazione a questa Assemblea.

Durante la terza settimana (22-27 agosto), i partecipanti all’assemblea hanno identificato le priorità più importanti emerse nei lavori dei gruppi e durante le sessioni plenarie: spiritualità, identità missionaria e formazione; riqualificazione della formazione; costante discernimento, sia nella fase della promozione vocazionale che lungo le successive tappe formative; Modello Educativo dell’Integrazione; la formazione dei fratelli. Oltre a queste cinque priorità principali, ne sono state scelte altre tre, uscite dal dibattito in assemblea: formazione all’economia per vivere il voto di povertà in modo evangelico; formazione ai mezzi di comunicazione e al loro uso sapienziale, responsabile e missionario; formazione permanente dei formatori. Divisi in gruppi a seconda delle tematiche, i formatori hanno elaborato proposte concrete, poi riprese, dibattute e votate in assemblea plenaria.

L’assemblea si è conclusa sabato 27, con la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta da Padre Tesfaye Tadesse, in Vaticano, nella Basilica di San Pietro, proprio dove, nel 1864, San Daniele Comboni ebbe una “illuminazione dall’alto”, mentre pregava sulla tomba di San Pietro, ed elaborò il suo Piano per la rigenerazione dell’Africa, animato dal motto “Salvare l’Africa con l’Africa”.

Gli “Atti dell’Assemblea” saranno presentati al Consiglio Generale nella prossima consulta di settembre per l’approvazione. Tale strumento prezioso sarà poi presentato all’Assemblea Inter-Capitolare del 2025. Un secondo passo sarà la preparazione di un testo finale su quanto avvenuto, discusso e suggerito dall’Assemblea, che conterrà i nuovi orientamenti della formazione nei prossimi anni, quali punti di riferimento su quale cammino l’Istituto intende compiere in questo settore, così che tutti i confratelli li possano conoscere, seguire e applicare. Lo scopo è di offrire formazione di qualità ai giovani che entreranno da noi per offrire la loro vita per la missione.

BRASIL

P. David Costa Domingues, Vicario Generale, in visita alla Provincia

La Provincia comboniana del Brasile ha ricevuto la visita di padre David Costa Domingues, Vicario Generale, dal 13 luglio al 22 agosto. Padre David ha visitato e animato i Padri e i Fratelli Comboniani, e altri membri della Famiglia comboniana, ha incontrato i responsabili delle parrocchie e dei vari progetti sociali sviluppati dai Missionari Comboniani e dai loro collaboratori. La Provincia lo ringrazia per questa visita e per il sostegno che riceve da tutto il Consiglio Generale.

P. Ezechiele Ramin: amico dei piccoli e difensore dei poveri

La Provincia e la diocesi di Ji-Paraná, nello stato di Rondônia, nell’Amazzonia brasiliana, il 21 luglio 2024 hanno organizzato il IX Pellegrinaggio per padre Ezechiele Ramin, a Rondolândia, nello stato del Mato Grosso. Questo evento è già una tradizione nel calendario della diocesi di Ji-Paraná e della Famiglia comboniana in Brasile. È un’iniziativa della Chiesa locale di Ji-Paraná che vede la collaborazione dei comboniani, di altri agenti pastorali e dell’Istituto “P. Ezechiele Ramin” per ricordare insieme il sogno, la lotta e la testimonianza lasciati da padre Ezechiele.

Nativo di Padova (Italia), Ezechiele era arrivato in Brasile nel 1980. Lui e altri missionari hanno svolto la loro missione dove, in comunione con la Chiesa locale, hanno cercato di testimoniare il Vangelo della vita, dell’amore, della giustizia e della pace in una regione segnata da molte disuguaglianze sociali, conflitti e violenze.

A causa del suo impegno in difesa della vita e della dignità dei piccoli e dei poveri, in particolare dei contadini senza terra e delle comunità indigene della Rondônia, padre Ezechiele è stato brutalmente assassinato all'età di 32 anni, il 24 luglio 1985, mentre tornava da una missione di pace a Rondolândia, nel Mato Grosso.

Martire, Servo di Dio, amico dei piccoli e difensore dei poveri: così il Popolo di Dio di tante comunità cristiane ha ricordato questo giovane missionario durante il cammino. Si stima che più di 1600 persone abbiano partecipato al pellegrinaggio.

L’Eucaristia celebrata a conclusione del pellegrinaggio è stata presieduta da mons. Zenildo Luiz Pereira da Silva, Vescovo di Borba e missionario Redentorista, che conosceva padre Ezechiele ed era a Cacoal il giorno in cui il missionario fu ucciso. Mons. Zenildo ha detto nella sua omelia che “ciò che ha ucciso padre Ezechiele è stata l’ingiustizia, l’egoismo e l’avidità”. La sua vita, la sua missione e la sua testimonianza non possono essere dimenticate.

Al pellegrinaggio ha partecipato anche il Vescovo di Ji-Paraná, mons. Norberto Foerster, dei Missionari del Verbo Divino. Oltre ai due vescovi, molti sacerdoti, religiosi e religiose hanno camminato con la gente delle tante comunità venute da lontano per celebrare la memoria del sacerdote missionario e martire. Tra i pellegrini c’erano molti giovani che credono nel sogno e nella testimonianza di padre Ezechiele.

La sua causa di beatificazione è stata avviata alcuni anni fa e per questo il suo titolo è Servo di Dio. Nel 2019, in occasione del Sinodo per l’Amazzonia, 200 vescovi brasiliani hanno inviato una lettera chiedendo a Papa Francesco di riconoscere il missionario comboniano Ezechiele Ramin come martire ed esprimendo sostegno alla causa della sua beatificazione, che rimane aperta.

Il IX pellegrinaggio si è concluso con la Santa Messa domenica 21 luglio 2024. Al termine della celebrazione sono stati annunciati il X Pellegrinag­gio e il 40º anniversario del martirio di padre Ezechiele, che si celebrerà il 27 luglio 2025 a Rondolândia. Padre Ezechiele, amico dei piccoli e di­fensore dei poveri, è vivo!

Padre Ettore Frisotti: memoria e gratitudine

Il Centro di Pastorale Afro Heitor Frisotti (CENPAH) ha tenuto il 26° Seminario, dal 26 al 29 agosto, presso la sua sede, nel quartiere di Sussuarana, a Salvador, sul tema della sofferenza umana, che è stato affrontato da rappresentanti del cristianesimo, del buddismo, dello sciamanesimo e del candomblé. Il CENPAH è uno spazio per l’aggregazione di varie iniziative nel campo culturale, interreligioso, del dialogo, della lotta al razzismo, dell’uguaglianza e della promozione dei diritti umani. La Provincia ringrazia tutte le persone che mantengono viva la memoria di padre Frisotti e abbracciano la causa degli afro-discendenti.

CONGO

Quattro nuovi professi perpetui e diaconi

Motivo di grande gioia per la famiglia comboniana dell’RD Congo sono state la professione perpetua e l’ordinazione diaconale di quattro scolastici al termine della loro esperienza di servizio missionario.

Il 28 luglio, c’è stata la professione perpetua di tre scolastici – Kangite Wolima François d’Assise, Mumbere Kahongya Mapenzi e Beyokomu Anotengo Remy –, a Yanonge, alla presenza di padre Eméry-Justine Kakule Muvawa, superiore provinciale. Il 4 agosto 2024, Lokengi Mputu Jean Marie Vianney ha pronunciato i voti perpetui a Mungbere, davanti a padre Franco Barin, rappresentante del superiore generale, padre Tesfaye Tadesse.

Due settimane dopo, il giorno 17 agosto, Jean Marie Vianney è stato ordinato diacono a Mungbere. Domenica 18, François d’Assise, Mapenzi e Remy, a Kisangani, sono diventati diaconi per le mani dell’arcivescovo locale, mons. Marcel Utembi Tapa. Alla cerimonia era presente anche mons. Léonard Ndjadi Ndjate, mccj, vescovo ausiliare della diocesi.

ETHIOPIA

Ritiro annuale – “La Famiglia Comboniana prega con Bartimeo”

Dalla sera del 21 luglio al mattino del 29 luglio, tredici suore missionarie comboniane (Cms), tra cui la loro coordinatrice in Eritrea, due religiose delle Ancelle della Chiesa (del Vicariato di Hawassa) e sette missionari comboniani (un fratello e sei sacerdoti) hanno trascorso insieme otto giorni di ritiro caratterizzati da una atmosfera di riposo, meditazione e preghiera. A guidare e animare gli otto giorni è stata chiamata suor Adele Brambilla, cms, superiora della comunità di Karak, in Giordania. Originaria di Milano (Italia) ed entrata nell’Istituto nel 1973 con la professione religiosa, è stata anche Superiora generale dal 1998 al 2010. Subito dopo, suor Adele è tornata in Giordania per riprendere il suo ministero di infermiera. Presentandosi, ha detto di non essere né una teologa né una biblista, ma di voler solo condividere umilmente con i presenti la sua esperienza di vita missionaria e il suo incontro con la spiritualità di San Daniele Comboni. Ha aggiunto: «Durante i prossimi sette giorni che trascorreremo insieme, vi invito a compiere con me un viaggio verso Gerico e a incontrare Gesù seguendo i passi compiuti da Bartimeo nella sua esperienza di fede».

Il ritiro ha avuto luogo al Centro di Formazione Umana San Giovanni, a Bishan Gurracha, situato sulla sponda settentrionale del lago di Hawas-sa, nel Vicariato di Meki. Inaugurato un anno fa (e non del tutto comple-tato), il Centro offre davvero un ambiente che induce alla meditazione e alla preghiera: è silenzioso, avvolto nel verde, ricco di alberi e fiori, e visitato da numerose specie di uccelli variopinti. È possibile anche vedere ippopotami che escono dall’acqua e mangiano l’erba lungo le rive del lago e pescatori nelle loro barche intenti a pescare tilapia.

I guji, il gruppo etnico locale, nella loro profonda saggezza, affermano che «il silenzio raggiunge Dio». I partecipanti al ritiro non hanno potuto fare a meno di convenire con questo adagio guji: lontani dalla solita routine per un’intera settimana, in dialogo silenzioso con Dio attraverso la sua Parola e la sua creazione, si sono sentiti più vicini al loro Creatore.

Alla fine delle sue meditazioni (dettate) suor Adele ha invitato i partecipanti a fare ritorno alle loro rispettive “Galilee”, dove il Signore Risorto li sta sempre aspettando. (Padre José Vieira, mccj)

ITALIA

Comboniani celebrano i 60 anni di servizio sacerdotale missionario

Dei 54 missionari comboniani ordinati nel 1964, ne sono rimasti ancora 17. Alcuni di loro si trovano a Castel d’Azzano, mentre una decina è ancora in attività nelle missioni o nelle rispettive province. Otto di loro si sono riuniti il 2 luglio nella Casa Madre a Verona, per solennizzare il sessantesimo anniversario di ordinazione con la celebrazione eucaristica nella Cappella san Daniele Comboni.

Il giorno seguente, sono andati a Castel d’Azzano per celebrare la messa e incontrare sia i compagni del 1964 che gli altri confratelli di quella comunità, condividendo la gioia dell’evento. Nel pomeriggio hanno fatto visita alle numerose suore della comunità di Cesiolo, con molte delle quali avevano condiviso la missione.

Si sono poi recati a Limone, nella casa natale di san Daniele Comboni, dal quale hanno ricevuto l’ispirazione e la forza della loro vocazione e missione. Infine, il venerdì, hanno celebrato la messa della comunità di Casa Madre di Verona.

Sono stati giorni belli e significativi di condivisione dei tanti anni di servizio missionario, in cui hanno voluto ringraziare il Signore, Comboni e l’Istituto per la loro vocazione missionaria, riconfermandosi ancora una volta comboniani al servizio del Regno di Dio. Un sincero grazie alle comunità che li hanno accolti.

Elimu – African Summer School a Firenze

Dal 24 al 28 luglio 2024, Firenze ha ospitato un campus residenziale universitario dedicato all'approfondimento delle complesse realtà del continente africano, con l’obiettivo di sfatare stereotipi e promuovere una comprensione più articolata del tema.

L’evento è stato organizzato dalla comunità dei Comboniani di Firenze (padre John Hammond e padre Fernando Zolli) in collaborazione con Fondazione Nigrizia, l’Afrobrix Festival di Brescia (padre Fabrizio Colombo) e il centro culturale artistico Recovery Plan di Firenze. Una ventina di partecipanti hanno preso parte al campus, che ha offerto un ampio ventaglio di attività formative.

Il programma ha incluso un corso fondamentale – “Rinascimento Africano ed Economia” – tenuto dal Prof. Mahougnon Venance Sinsin dell'Università Pontificia Salesiana di Roma, un workshop di economia finanziaria condotto dalla Prof.ssa Chiwele Kasongo dell’Università Europea di Firenze, e un dialogo sull’arte afrodiscendente in Italia con gli esperti Mistura Allison e Justin Randolph Thompson di Recovery Plan Firenze.

Gli studenti, una ventina circa, sono stati seguiti quotidianamente dalla Prof.ssa Assita Kone, esperta finanziaria presso la Commissione Europea, che ha introdotto il Mogoya Business Model Canvas. Questo strumento, ispirato alla filosofia africana e adattato alle sfide della digitalizzazione e della sostenibilità, ha stimolato i partecipanti a sviluppare idee imprenditoriali innovative. Al termine del campus, gli studenti hanno presentato progetti competitivi e sostenibili, frutto del lavoro svolto durante la settimana.

KENYA

Professione perpetua e diaconato di Samuel Ngugi Mwangi

Il 23 agosto, nella cappella della casa provinciale di Nairobi, lo scolastico Samuel Ngugi Mwangi ha fatto la sua professione religiosa perpetua davanti a padre Andrew Wanjohi, superiore provinciale dei missionari comboniani in Kenya. Il giorno seguente è stato ordinato diacono, assieme ad altri scolastici della Congregazione di San Patrizio, nella parrocchia di Utawala, uno dei sobborghi periferici della capitale Nairobi.

A presiedere la celebrazione è stato chiamato il vescovo Rodrigo Mejia Saldarriaga, vicario apostolico emerito di Soddo, Etiopia, molto noto e rispettato in Kenya. Il punto focale della sua omelia ha colpito profondamente sia i nove candidati che l’intera assemblea, composta da gente proveniente da ogni parte del paese.

Scandendo le sue parole e rivolgendosi direttamente ai neo-diaconi, Mons. Rodrigo ha detto: «Il vostro diaconato, che è una chiamata al servizio, non è una fase di transizione del vostro ministero, bensì un aspetto fondamentale che dovrà durare tutta la vostra vita: dovrete essere sempre servitori».

Padre Wanjohi non ha mancato di ringraziare tutti coloro che hanno partecipato all’evento, notando come la loro massiccia presenza avesse reso la cerimonia un vero successo. Poi, rivolgendosi a Samuel, gli ha rivelato il luogo del primo incarico di servizio: la missione di Amakuriat, nel distretto del West Pokot, nella diocesi di Kitale, Kenya. Ha spiegato: «Questo segna l’inizio del tuo ministero, e potrai iniziare ad applicare il ruolo che oggi ti è stato assegnato per sempre: servire la gente di Amakuriat. Questo, del resto, è l’impegno che il nostro Istituto ha assunto dal suo nascere: raggiungere e fare causa comune con i gruppi meno fortunati del mondo». (Padre Christopher Silwembe, mccj)

MÉXICO

Assemblea provinciale

Dal 20 al 22 agosto, nella casa provinciale di Xochimilco, si è celebrata l’Assemblea provinciale, con la partecipazione di circa 40 confratelli, con una età compresa tra i 28 e gli 88 anni. Durante la settimana precedente, numerosi confratelli, sempre nella stessa sede, avevano partecipato a un corso di esercizi spirituali guidati da padre Jorge Ochoa, comboniano messicano impegnato negli Stati Uniti.

La prima giornata dell’assemblea è stata dedicata alla formazione permanente. Il tema è stato apprezzato da tutti: “La salute integrale del missionario”. La teologa e psicopedagogista Wanda Marissa Rodriguez ci ha aiutato a comprendere meglio l’importanza della “cultura della cura di sé” a livello di corpo, mente e spirito. Godere di una buona salute a livello fisico, di emozioni (mente e spirito) e di comunità è fondamentale per una vita felice e un ministero esercitato nella gioia.

La prima giornata si è conclusa con l’Eucaristia presieduta da Mons. Andrés Vargas Peña, vescovo di Xochimilco, che, come è sua abitudine, ha accettato di condividere un momento con noi. Gli siamo molto grati per l’affetto che nutre nei nostri confronti. Nell’omelia, ha parlato di San Bernardo Abate (era la memoria liturgica) e di San Daniele Comboni, sottolineando in loro la passione che si traduceva in azione. Ci ha invitato a lavorare sempre in comunione, sia con le culture che con le Chiese locali. Citando il Documento di Aparecida, il vescovo ha insistito sul fatto che «la comunione è missionaria e non c’è missione senza comunione».

La mattinata seguente, animata dall’economo provinciale e dal segretariato dell’economia, è stata dedicata alla riflessione sulla situazione economica della provincia. Nel pomeriggio, invece, si è discusso sul Piano sessennale elaborato nell’assemblea dello scorso anno, chiedendoci in che modo lo si sta attuando, sia a livello personale che di segretariato. Dopo cena, c’è stato un momento di gioiosa convivialità fraterna.

Durante il terzo giorno si sono esaminate e discusse le proposte emerse dalla riflessione sul Piano sessennale compiuta dai diversi settori. Il Consiglio provinciale, spaziando su tutti gli aspetti della vita della Provincia, ha condiviso la sua opinione sul progresso sia della Provincia stessa che del Piano sessennale.

L’assemblea si è conclusa con una messa di ringraziamento presieduta dal superiore provinciale, padre Rafael Güitrón, durante la quale è stato celebrato il rito di benedizione e di invio di alcuni partenti per la missione dopo una vacanza in famiglia e di un piccolo gruppo di seminaristi che si apprestano a entrare nel seminario di Sahuayo. (Padre Ismael Piñón, mccj)

PERU

Nuova sede dello scolasticato di Lima

L’8 giugno 2024 abbiamo avuto la gioia di celebrare la festa del Sacro Cuore come Famiglia comboniana assieme ai nostri parrocchiani di Chorrillos e alla comunità dello scolasticato di Lima. Abbiamo avuto anche la benedizione e l’inaugurazione della nuova sede dello scolasticato “Santa Rosa de Lima”, potendo condividere questa gioia nella fraternità e con tanti amici che ci motivano a crescere nel nostro processo formativo con la loro vicinanza, familiarità e solidarietà.

La solenne celebrazione eucaristica è stata presieduta da padre Mitchell Sandoval Nelson Edgar, superiore provinciale, accompagnato dai comboniani delle comunità di Lima. La celebrazione è stata preceduta da alcune iniziative di animazione, fra cui una conferenza di padre Pedro Andrés Miguel, che ha sottolineato la bellezza di vivere tutti insieme la comunità come un unico cuore “che accoglie e invia”.

Sono stati momenti molto belli, venati anche di una certa nostalgia per il trasferimento dalla nostra vecchia sede – di oltre quarant’anni – dello Scolasticato, dove sono passati tanti missionari che hanno lasciato la loro impronta positiva.

Ora, noi quindici scolastici con i formatori cominciamo una nuova tappa nella nuova casa, dove continueremo la nostra esperienza formativa e comunitaria sempre uniti dal sogno del nostro fondatore Daniele Comboni: dare mille vite per la missione. (Scolastico Yeison Morales, mccj)

PROVINCIA DE CENTRO AMÉRICA – COSTA RICA

La CAM compie 30 anni

Esattamente 30 anni or sono, il 15 agosto 1994, i missionari comboniani, già presenti in Costa Rica dal 1979, inaugurarono la nuova Casa di Animazione Missionaria (CAM), dedicata a Daniele Comboni e situata sul Paseo Colón, una delle strade principali e più belle della città di San José.

L’idea di animazione missionaria di una Chiesa locale era una novità nell’arcidiocesi di San José, quando il nostro Istituto vi arrivò. Essa, però, era parte integrante – irrinunciabile, quindi – del nostro stile di missione, e s’incominciò subito a tradurla nella pratica con l’acquisto di un ufficio preso in affitto nella capitale. Da allora, che una Chiesa locale debba essere di per sé “missionaria”, con orizzonti vasti come il mondo, non è più un’idea peregrina, inusitata, se non addirittura stravagante, bensì compresa e accolta. Per arrivare a questo, è innegabile che l’apertura della CAM abbia giocato un ruolo non secondario. Ecco perché è nata l’idea di “celebrarne” l’anniversario.

I festeggiamenti sono iniziati il 12 agosto, con un folto gruppo di missionari comboniani recatisi ai piedi della “Negrita”, patrona del Costa Rica, nella Cattedrale di Cartago, per una solenne Eucaristia. Padre Carlos Humberto, superiore della comunità della CAM, ha così spiegato questa scelta: «Ci siamo messi sotto la protezione della nostra Madre celeste e siamo andati in pellegrinaggio ai suoi piedi per rafforzare la nostra testimonianza di comunione missionaria in Costa Rica e quella di tutta la Famiglia comboniana».

La domenica successiva, 18 agosto, la festa è proseguita con la celebrazione dell’Eucaristia di ringraziamento, presieduta dal vescovo ausiliare di San José de Costa Rica, mons. Daniel Francisco Blanco Méndez, presso il Santuario Nazionale “Dulce Nombre de Jesús”. Alla celebrazione sono stati presenti mons. Vittorino Girardi, mccj, numerosi missionari e suore comboniane, alcuni Laici Comboniani (LMC), come pure un buon numero di amici e benefattori.

Tra gli altri eventi, molto significativa è stata l’inaugurazione di una mostra di oltre trenta pannelli sulla vita di Comboni e dei missionari comboniani nel mondo. Padre Carlos ha detto: «Questa mostra, non solo ha spiegato il perché di queste celebrazioni, ma anche servirà a far conoscere nelle parrocchie la nostra opera nel mondo. Così, abbiamo reso grazie a Dio per i 30 anni della CAM, per i 45 anni di presenza comboniana in Costa Rica, e per i frutti che il nostro servizio missionario ha prodotto».

Ha poi aggiunto: «La comunità della CAM ha molto lavorato per celebrare questo anniversario e la vogliamo ringraziare. Ma il nostro grazie va anche a tutti i missionari comboniani che hanno lavorato con zelo nella CAM, a tutti i benefattori, amici e gruppi locali che hanno collaborato con noi durante questi ultimi 30 anni».

Con un briciolo di sano orgoglio, ha concluso: «Le celebrazioni hanno dimostrato, ancora una volta, che il carisma comboniano appartiene a tutta la Chiesa e che la sua “novità” continua a “contagiare” tutti».

SOUTH AFRICA

Professione perpetua e diaconato di Emmanuel Likonye

Il 16 agosto 2024, nella parrocchia di Maria Assunta, ad Acornhoek, nella diocesi di Witbank, c’è stata la professione religiosa perpetua di Emmanuel Likonye, originario di Chiradzulu (Malawi), attualmente impegnato nel suo servizio missionario in questa parrocchia. La cerimonia è stata presieduta da padre John Baptist Opargiw, superiore provinciale, che ha ricevuto i voti a nome del superiore generale, alla presenza di alcuni confratelli, suore e parrocchiani.

Durante l’omelia, padre Opargiw ha parlato della consacrazione religiosa come «un gesto gratuito e immeritato dell’amore di Dio, un dono prezioso simile a un “tesoro in un vaso di argilla”». Dopo aver ricordato l’importanza di rinnovare quotidianamente il proprio “sì” a Dio, ha paragonato la chiamata di Emmanuel a quella ricevuta da figure bibliche quali Abramo, Mosè, Pietro e Paolo, o da San Daniele Comboni. La professione perpetua è «un invito a offrire a Dio ciò che di meglio possiamo, un sacrificio vivente, puro e incontaminato… È una questione d’amore: l’amore per Dio e per il prossimo ci aiuta a vivere la castità come dono totale di sé, l’obbedienza come riconoscimento del primato della volontà di Dio sulla mia e del bene comune sui miei personali interessi, e la povertà come distacco dai beni materiali e radicale dipendenza da Dio e dalla comunità».

Al termine della messa, tutti i presenti hanno partecipato a un pasto preparato dalla comunità comboniana di Acornhoek.

Il 18 agosto, domenica, nella stessa parrocchia, si è celebrata l’ordinazione diaconale di Emmanuel, per le mani del vescovo di Witbank, Mons. Thaddaeus Xolelo Kumalo, con la partecipazione di numerosi sacerdoti comboniani e diocesani, religiosi e religiose, e un gran numero di parrocchiani, che hanno reso la celebrazione vibrante, partecipata e abbellita da danze liturgiche al ritmo delle melodie Xitsonga.

Il nuovo diacono ha ringraziato tutte le persone che lo hanno accompagnato e guidato nel suo percorso formativo. Padre Opargiw l’ha incoraggiato «a praticare ciò che predica» e ad accogliere il dono dell’ordinazione diaconale con «autorità senza pretese e disciplina spirituale». Padre José Luis Román Medina, superiore della comunità di Acornhoek, lo ha esortato a inserirsi sempre più nella vita e nel programma pastorale della comunità.

Mons. Kumalo si è detto felice di poter ordinare diacono Emmanuel, chiamandolo scherzosamente “Zaccheo” per la sua bassa statura. Poi, citando un proverbio africano, ha esortato tutti a non essere come le rane, che si sentono a loro agio sia sulla terra che nell’acqua, bensì come pesci, consci che la loro vita e sicurezza sono intrinsecamente legate all’acqua. Fuori metafora, ha spiegato: «La posta in gioco è smettere di vivere in due mondi, ma concentrarsi su Cristo, come opzione fondamentale della nostra vita».

La cerimonia si è conclusa con un pranzo per tutti i presenti. È stata una vera esperienza di Chiesa come Famiglia di Dio, grazie alla partecipa-zione di rappresentanti delle comunità bianche e indiane, frammiste alla maggioranza nera, rimaste presenti per tutta la durata dell’evento. (Padri John Baptist Keraryo Opargiw e Robert Ndungu, mccj)

PREGHIAMO PER I NOSTRI DEFUNTI

IL PADRE: Caesario Omona, di padre Idro Kenyi Denis (U); Leonardo, di padre Hector Peña Sánchez (M).

LA MADRE: Estefania, di padre Ruben Padilla Rocha (LP); Teresa, di padre Benedetto Giupponi (I).

IL FRATELLO: Giovanni, di fratel Emilio Prevedello (†); Domenico, di padre Bruno Bordonali (I); Manuel, di fratel João da Silva Ferreira e fratel Bernardino da Silva Ferreira (P); Emilio, di padre Marillo Spagnolo (I); Mario Alberto, di padre Rodolfo Heriberto Valdez Ponce (M).

LA SORELLA: Giuseppina, di padre Fernando Zolli (I); Mariuccia, di padre Claudio Gasbarro (†); Sr. Anna Lucia, di mons. Camillo Ballin (†); Luz María, di padre Enrique Ibarra Hernández (M).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Mary Paul Lonergan, Sr. Elda Merlo, Sr. Rosalena Pagan Griso; Sr. Gianna Bianca Bertacco; Sr. Rosa Castelnovo; Sr. Elena M. Meregalli; Sr. Lina Soso; Sr. M. Agnese Campagnolo.

LE MISSIONARIE SECOLARI COMBONIANE: Bordignon Silvana.