NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ

DIREZIONE GENERALE

NOTE GENERALI - Consulta di marzo-aprile 2019

1. Nomine

P. Medina Martinez Guillermo de Jesus è stato nominato membro del Consiglio di Economia per tre anni a partire dal 1° gennaio 2019.

P. Latorre Paolo è confermato membro del Consiglio di Economia per altri tre anni a partire dal 1° febbraio 2019.

P. Manuel Ferreira Horta è confermato consigliere tecnico per la revisione dei conti del Consiglio di Economia per un altro triennio dal 15 marzo 2019.

P. Manuel Augusto Lopes Ferreira è stato nominato direttore dello Studium Combonianum dal 1° maggio 2019.

P. De Iaco Cosimo è stato nominato Procuratore Generale dal 1° luglio 2019.

2. Consultazioni ed elezioni

Il CG invita tutti i confratelli ad accompagnare con grande spirito di discernimento il processo di consultazioni per la nomina dei Superiori di Circoscrizione. Questo esige da ogni confratello un impegno di preghiera personale e comunitario, consultazioni e dialoghi sinceri tra confratelli.

Il servizio di animare, coordinare e organizzare la nostra vita nelle nostre circoscrizioni richiede da chi è chiamato a questo servizio capacità intellettuali e organizzative, ma soprattutto una vita di fede profonda, un senso forte di appartenenza al nostro Istituto e alla missione, capacità di relazioni sane e umane con i confratelli, capacità di ascolto, di empatia e di decisione per il bene comune.

3. Ottobre 2019: Mese Missionario Straordinario

Il centenario della Lettera apostolica Maximum Illud ha dato lo spunto a Papa Francesco per proclamare il mese di ottobre 2019 Mese Missionario Straordinario. Il Papa si augura che questo mese possa «risvegliare maggiormente la consapevolezza della missio ad gentes e di riprendere con nuovo slancio la trasformazione missionaria della vita e della pastorale» (Lettera al Card. Filoni). Inoltre, il Mese Missionario Straordinario coinciderà con il Sinodo speciale per l’Amazzonia che si celebrerà a Roma e alla cui preparazione alcuni confratelli stanno partecipando attivamente. Siamo sicuri che ogni Circoscrizione celebrerà questo Mese nel modo più opportuno, nonostante questo sia l’anno dedicato all’interculturalità e le Circoscrizioni abbiano pianificato diverse attività su tale tema.

Il Segretariato Generale della Missione, per celebrare questo Mese Straordinario, ha proposto a tutte le Circoscrizioni due attività: 1) inviare una o due interviste (nella forma di brevi video di 3/4 minuti) in cui si risponde alla domanda: Perché è ancora necessaria la missione ad gentes oggi nel contesto dove ti trovi? e 2) scrivere alcune riflessioni e/o esperienze di vita vissuta sulla missione ad gentes. Questi contribuiti saranno pubblicati sui nostri siti. Confidiamo che i superiori di circoscrizione e i segretari della missione incoraggino i confratelli a realizzare queste proposte.

4. Solidarietà alle vittime del ciclone Idai in Mozambico, Malawi e Zimbabwe

Le cronache ci hanno raccontato la tragedia di centinaia di vittime e di migliaia di famiglie che hanno perso casa, beni e raccolti a causa del ciclone e dell’alluvione lungo il corso del fiume Zambesi. Alcune comunità comboniane sono presenti nelle zone in cui la violenza delle piogge ha mietuto più vittime. Anche la sede della nostra comunità di Beira e quella delle Suore Comboniane sono state gravemente danneggiate. Papa Francesco, lo scorso 20 marzo, ha richiamato l’attenzione della comunità internazionale sull’accaduto: “In questi giorni, grandi inondazioni hanno seminato lutti e devastazioni in diverse regioni del Mozambico, dello Zimbabwe e del Malawi. A quelle care popolazioni esprimo il mio dolore e la mia vicinanza. Affido le molte vittime e le loro famiglie alla misericordia di Dio e imploro conforto e sostegno per quanti sono colpiti da questa calamità”.

Il CG apprezza l’iniziativa presa da alcune province di aiutare economicamente le vittime e decide di stanziare una somma significativa che verrà affidata alle Province comboniane del Mozambico e del Malawi-Zambia, che si prenderanno cura di utilizzarla a favore della popolazione più colpita da questa tragedia. L’invito a prendere iniziative concrete di solidarietà viene esteso a tutte le circoscrizioni dell’Istituto. L’Economato Generale è a disposizione per facilitare l’invio degli aiuti raccolti.

Segnalando la consistenza dell’aiuto raccolto entro la fine di aprile, si permetterà alle province del Mozambico e del Malawi-Zambia di programmare e organizzare meglio l’intervento.

5. Regola di Vita

Com’era stato programmato, la commissione ristretta (due segretari e il coordinatore) per la Revisione della Regola di Vita si è riunita a Roma dal 4 all’8 marzo. P. Markus Körber, uno dei segretari, per motivi di salute non ha potuto partecipare; al suo posto è venuto P. Benito De Marchi.

La commissione ha potuto constatare che la maggior parte delle circoscrizioni ha inviato alla commissione delle osservazioni e dei suggerimenti per eventuali correzioni alla Regola di Vita. Ha ricevuto anche alcune proposte inviate dai confratelli a titolo personale. Numerose sono state le osservazioni prese in considerazione e trascritte in forma di testi alternativi da parte della commissione. Continueremo a ricevere, entro la data stabilita (15 maggio), i lavori di quelle circoscrizioni che per ragioni diverse non hanno ancora inviato le loro proposte.

Il coordinatore della commissione centrale, P. Víctor-Hugo Castillo Matarrita, ha consegnato al Consiglio Generale tutto il lavoro fatto in questi giorni. Assieme hanno accolto la proposta di coinvolgere, a questo punto del cammino, i segretariati generali affinché, ciascuno nel proprio settore, lavori sugli elementi fondamentali che dovrebbero essere inclusi nei testi della Regola di Vita. Questo lavoro dovrà essere nuovamente inviato alla commissione non oltre il 15 maggio.

Per la riunione prevista dal 10 al 15 giugno, la commissione centrale spera di poter contare su una bozza che comprenda tutte le proposte suggerite dalla base. Sarà un documento di lavoro per la commissione che lo condividerà, a sua volta, con i consulenti comboniani.

6. L’importanza di un discernimento fatto insieme sull’idoneità dei nostri Scolastici/Fratelli in formazione iniziale

Il Consiglio Generale ha notato che stanno aumentando i casi di tensione e di serie divergenze fra i Superiori di Circoscrizione e i Formatori nel discernimento sull’idoneità di Scolastici/Fratelli in formazione iniziale. Questa difficoltà è accresciuta dalla mancanza di reciproca e continua comunicazione tra gli interessati, con il risultato che i Formatori manifestano grossi problemi nel cammino dei candidati solo alla fine dello scolasticato/CIF. In alcuni casi, il discernimento dei Superiori di Circoscrizioni e dei Formatori arriva a conclusioni opposte. Per correggere questa situazione, il Consiglio Generale invita tutti i confratelli interessati a:

- Mettere in pratica quanto viene stabilito dalla nostra Ratio Fundamentalis n. 490 che parla dell’importanza di un discernimento fatto insieme da parte dei superiori maggiori e dei formatori; del frequente e regolare scambio d’informazione sul cammino formativo dei candidati; del dovere dei formatori di segnalare per tempo alle autorità competenti qualsiasi grave difficoltà dei candidati perché siano affrontate insieme e puntualmente con uno spirito di dialogo e discernimento aperto e chiaro; del peso da dare alle valutazioni e ai suggerimenti dei formatori.

- Evitare interferenze e dissensi che creano tensioni nocive all’ambiente formativo.

Il Consiglio Generale ha seguito da vicino alcuni Scolastici/Fratelli che hanno dovuto interrompere il loro cammino formativo a causa di certe mancanze personali. L’Istituto soffre per questo e perciò il Consiglio Generale insiste anche sulla corresponsabilità di tutti i confratelli per promuovere il bene e il cammino formativo dei nostri candidati in formazione iniziale e per sostenere la reputazione delle nostre comunità e del nostro Istituto davanti alla Chiesa, alla società e alle autorità locali.

7. Vademecum

Nella Consulta di ottobre 2018 il Consiglio Generale ha approvato il “Vademecum per la gestione di alcune situazioni riguardanti i membri dell’Istituto”. Questo strumento è stato tradotto nelle lingue ufficiali dell’Istituto ed è a disposizione di tutti, anche se è particolarmente utile ai Superiori di Circoscrizione che devono affrontare le situazioni canoniche riguardanti i membri dell’Istituto. Questo Vademecum era parte del Direttorio della Direzione Generale ed era indicato come “situazioni particolari dei confratelli”. Il CG ha deciso di separarlo dal resto del Direttorio prima di tutto perché queste norme sono per tutti e non solo per la Direzione Generale e, in secondo luogo, per offrire ai provinciali uno strumento pratico per fare i passi essenziali nelle situazioni trattate. Il CG chiede a tutti che queste norme siano conosciute, seguite e applicate nella giustizia e nella carità.

8. Codice Deontologico

L’approvazione della versione aggiornata del Codice è prevista per il prossimo mese di giugno, dopo che il Consiglio Generale avrà preso visione dei risultati delle riunioni del Santo Padre con i presidenti delle conferenze episcopali di tutto il mondo e con alcuni membri degli istituti religiosi.

9. Anno Comboniano

Il prossimo 19 settembre avrà inizio la 19a edizione dell’Anno Comboniano di Formazione Permanente (ACFP). I confratelli iscritti sono quattordici, otto dei quali non parlano l’italiano; per questo arriveranno a Roma tre mesi prima per lo studio della lingua. Alle precedenti edizioni hanno preso parte in totale 314 confratelli. Questa iniziativa di formazione permanente è frutto della decisione del Capitolo Generale del 1991, confermata nel Capitolo del 1997 e definita dal Capitolo del 2003 come ‘parte integrante del cammino formativo di ogni Comboniano’ (n. 62.2) dopo 10-15 anni di servizio missionario. L’ACFP offre ad ogni partecipante un’opportunità privilegiata per rileggere la propria esperienza di missione attraverso un incontro più profondo con Dio, con sé stessi, con S. Daniele Comboni e con i confratelli, per un servizio missionario rinnovato.

10. Novizi finalisti e loro assegnazione

Quest’anno ci sono 31 novizi finalisti nei nostri noviziati: 13 a Cotonou, 8 a Lusaka, 6 a Xochimilco e 4 a Nampula, fra cui due candidati Fratelli. Le prime professioni religiose sono previste per il 4 maggio a Cotonou (Benin) e a Lusaka (Zambia), per l’11 maggio a Xochimilco (Messico) e per il 25 maggio a Nampula (Mozambico).

In dialogo con i formatori, i Superiori di Circoscrizione e il Segretario Generale della Formazione, il Consiglio Generale ha assegnato questi finalisti ai diversi Scolasticati/CIF: 2 a Cape Coast, 3 a Casavatore, 6 a Kinshasa, 2 a Lima, 7 a Nairobi, 5 a Pietermaritzburg, 4 a São Paulo, 1 al CBC di Nairobi e 1 al CIF di Bogotá. Per origine, 25 neo-professi provengono dall’Africa, 5 dall’America e 1 dall’Asia. L’Istituto accoglie con gioia questi candidati che il Signore ci dona e li accompagna con la preghiera.

11. GPIC nella Formazione

Il Foro Sociale Comboniano 2018 aveva proposto di introdurre il tema di GPIC nella formazione. Il Segretario Generale della Formazione e il Segretario della Missione si sono incontrati per vedere come implementare questo progetto. L'orientamento è di creare del materiale che sarà utilizzato nelle case di formazione. Per questo è opportuno che i formatori e i responsabili di GPIC di ogni Circoscrizione diano il loro contributo per l'elaborazione di questo materiale. P. Daniele Moschetti, Fr. Alberto Parise e P. Fernando Zolli costituiscono la commissione che preparerà una prima bozza. Presenteranno una proposta di temi, che sarà poi condivisa per essere arricchita. Il CG vede l'importanza di questo tema che risponde ad un chiaro orientamento capitolare per continuare e approfondire la missione comboniana nel campo di GPIC.

11. Viaggi e impegni del CG

P. Tesfaye Tadesse G.

28 aprile – 1 maggio:            seminario residenziale ad Ariccia (al SEDOS)

5 – 19 maggio:                       Esercizi Spirituali ai confratelli della NAP

P. Jeremias dos Santos Martins

16 aprile – 8 maggio:            Visita a RSA

17 – 29 maggio:                     in Portogallo

P. Pietro Ciuciulla

7 – 11 aprile:   in Libano

15 – 24 aprile:                       in Sicilia

27 aprile – 8 maggio:           in Togo-Ghana-Bénin

11 – 20 maggio:                     a Nairobi

P. Alcides Costa

8 – 21 maggio:                       visita al Messico

29 giugno – 10 agosto:         a Lima e in Brasile

Fr. Alberto Lamana Cónsola

29 aprile – 2 maggio:           a Pesaro per l’incontro dei Fratelli

20 – 25 maggio:                    a Layibi (U) per assemblea Fratelli APDESAM

27 – 31 maggio:                     a Maia (P) per l’incontro Mass Media

Ordinazioni sacerdotali

P. Luna Sánchez Jonathan Alejandro (PE)   Lima (PE)   16/03/2019

Opera del Redentore

Aprile     01 – 15 CN                    16 – 30 EC

Maggio   01 – 15 ET 16 – 31 I

Intenzioni di preghiera

Aprile – Perché la celebrazione della passione e della risurrezione di Gesù risani e riunisca i popoli di tutte le culture e dia loro la forza di superare le barriere che ostacolano la loro pacifica convivenza. Preghiamo.

Maggio – Perché la donna sia sempre più consapevole della sua specificità e ricchezza e possa partecipare pienamente alla vita e alla leadership della Chiesa. Preghiamo.

Pubblicazioni

Mateus Dziobkowski, L’opzione preferenziale per i poveri nella luce della vita e testimonianza di Ezechiele Ramin, dissertazione per la Licenza in Teologia della vita cristiana, indirizzo morale, presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi, Napoli, Anno accademico 2017-2018. Accompagnato dall’affermazione “interrogante” di Gesù – beati i poveri – davanti alla quale “sono tante volte rimasto perplesso”, l'ex scolastico Mateus spiega nell’Introduzione la sua decisione di dedicare l’elaborato al tema della povertà, alle persone povere che lo hanno accompagnato, ai santi e a quanti hanno scelto di dedicarsi ai poveri avendo come guida Papa Francesco.

Enzo Santangelo, A Mulher que mudou a Historia, Alô Mundo, São Paulo, febbraio 2019. L’autore immagina che Maria racconti varie tappe della vita della sua Famiglia, dalla città di Nazaret fino alla venuta dello Spirito Santo e, come si sottolinea nella Presentazione, obbediente alle norme emanate dal Concilio, ha avuto cura di evitare sia le false esagerazioni che un’eccessiva ristrettezza di spirito.

Adriana e Gianfranco Caporossi, Suor Maria Rosa Venturelli, Un’avventura di solidarietà, Roma 2019. “il nostro desiderio – scrivono gli autori nella Premessa – era scrivere la storia dell’Acse e dell’amore per l’Africa e i giovani di P. Renato Bresciani, da una prospettiva di collaboratori ieri e responsabili della sua opera oggi”. Il loro, spiegano, è stato un lavoro di interviste, lunghe telefonate e stralci di documenti, riportati fedelmente, in sequenza temporale, con i sentimenti e le esperienze di chi ha vissuto a fianco di P. Bresciani in quegli anni meravigliosi.

Martina Spadoni, Le bambine soldato accolte dalla St. Monica Girls’ Tailoring Centre: studio della resilienza sviluppata, Università di Bologna Alma Mater Studiorum. Questa tesi di laurea in scienze infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative è “frutto di un viaggio intrapreso per conoscere da vicino la storia di queste bambine soldato, vittime della guerra civile”, dopo l’incontro (avvenuto in Italia) dell’autrice con suor Rosemary Nyirumbe, direttrice della scuola, e “con la sua storia di relazioni intessute con le bambine… voci per troppo tempo inascoltate e che hanno il compito di scuotere le nostre coscienze”.

BRASILE

Stato di Roraima: contraddizioni e sfide

Roraima, attualmente, è un luogo di contraddizioni e sfide che il contesto politico sfavorevole, nazionale e internazionale, presenta alla missione comboniana.

Quasi la metà della popolazione di Roraima è indigena. I popoli Macuxi, Wapichana, Turepang, Wai Wai, Patamona e Yanomami sono molto ben organizzati. Vari indigeni sono professionalmente qualificati e preparati: medici, infermieri, avvocati, molti insegnanti con istruzione superiore.

Tutti i popoli indigeni, così come noi comboniani, sono molto preoccupati per le dichiarazioni e le prime azioni del governo federale del Brasile. Il presidente ha dichiarato che nessun centimetro di terra sarà assegnato alla comunità indigena e agli afrodiscendenti.

La nostra comunità comboniana assiste una regione già riconosciuta ufficialmente come terra indigena, ma anche un’altra non ancora riconosciuta, presa di mira da molti fazendeiros installati nelle vicinanze.

Noi ci impegniamo – e questo è parte della nostra pastorale – assieme alla pastorale indigenista di Roraima, nella difesa dei diritti degli indigeni e nella tutela dei loro territori.

In questi giorni, sta aumentando la violenza al confine tra Venezuela, Colombia e Brasile. Le organizzazioni e i movimenti sociali di Boa Vista seguono con apprensione questi fatti e si stanno organizzando in base ai diversi scenari possibili. Il fatto che maggiormente ci preoccupa è la decisione del Gruppo di Lima di aumentare ulteriormente le misure di embargo commerciale nei confronti del Venezuela.

Intanto, negli ultimi mesi è continuato il flusso di migranti attraverso la frontiera con il Brasile. La maggior parte di loro rimane per molto tempo a Boa Vista.

Abbiamo iniziato a collaborare con l’assistenza ai venezuelani nei luoghi di accoglienza della città, anche a sostegno degli indigeni Waraos; ma ora questi luoghi di accoglienza vengono amministrati dall'esercito e non abbiamo la possibilità di entrare.

La Caritas sta facendo un servizio prezioso per i migranti: il progetto "Cammini di Solidarietà” facilita il flusso dei migranti verso l’interno del Brasile, col sostegno di diverse diocesi e parrocchie del paese, disposte ad accogliere venezuelani per un periodo di inserimento di 2-4 mesi. È un segno importante di solidarietà e di speranza.

La comunità comboniana offre assistenza spirituale e supporto sanitario ed è disponibile per le emergenze. Abbiamo messo a disposizione anche la nostra casa e costruito due piccole stanze e un bagno che sono già servite per accogliere, per un breve periodo, alcuni venezuelani.

CONGO

Visita di P. Tesfaye e Fr. Lamana

P. Tesfaye Tadesse, Superiore Generale, e Fr. Alberto Lamana, Assistente Generale, hanno fatto una vera e propria “maratona” per visitare l’immensa provincia comboniana di un vasto paese, la Repubblica Democratica del Congo, dove i Comboniani sono arrivati nel 1963. La visita si è svolta in due tempi.

Il primo, dal 29 gennaio al 16 febbraio, è cominciato nella zona orientale del Paese, teatro di abusi e violenze di ogni genere, con un’insicurezza in continuo aumento. P. Tesfaye e Fr. Alberto hanno fatto visita ai confratelli di Butembo, dove c’è anche il postulato dei Fratelli e la propedeutica. Hanno poi partecipato all’assemblea provinciale, che si svolge ogni due anni, a Kisangani, che è anche sede del postulato per i candidati al sacerdozio. P. Tesfaye ha presieduto la messa inaugurale della nuova cappella del postulato, ha visitato le comunità e dialogato con i confratelli del posto e con i laici missionari comboniani. Domenica 10 febbraio ha celebrato la messa nella parrocchia Malkia wa Mashaidi tenuta dai comboniani.

Il secondo tempo della visita si è svolto dal 26 febbraio all’8 marzo, nella regione di Kinshasa. Al suo arrivo, P. Tesfaye è stato accolto dal superiore provinciale, P. Joseph Mumbere. A Kinshasa vi sono quattro comunità. La casa provinciale è anche sede della rivista Afriquespoir. Dopo aver incontrato personalmente ogni confratello, il Padre Generale ha visitato la comunità di Bibwa, con la parrocchia di Notre Dame du Bon Secours e, il 1° marzo, la comunità di Kimwenza con la parrocchia della Divina Misericordia, affidata ai comboniani dal 2015, anno della sua erezione. Lunedì 4 marzo P. Tesfaye ha visitato lo scolasticato Bienheureux Isidore Bakanja, nel comune di Kintambo. Nella messa conclusiva ha conferito il lettorato e l’accolitato ad alcuni scolastici.

ITALIA

Il giubileo dell’Acse

Continuano le iniziative per il Giubileo dell’Acse. Il 28 febbraio si è svolto un incontro nella sala capitolare dei Comboniani di Via Lilio, dove nel 1969 il Capitolo decise ufficialmente l’impegno per gli immigranti.

Il tema dell’incontro è stato “Quale salute oggi per i migranti?”. Hanno partecipato ben sei relatori, medici impegnati con gli immigranti. Particolare rilievo è stato dato al dott. Giuseppe Teofili, direttore dello studio odontoiatrico dell’Acse.

Il 25 marzo, nella grande chiesa di S. Ignazio di Loyola, sempre a Roma, c’è stato il partecipato incontro sul tema “L’accoglienza che rigenera”. Sono intervenuti P. Alex Zanotelli e Domenico Lucano, sindaco di Riace. Ha introdotto l’incontro Mons. Paolo Lojudice, ausiliare di Roma e segretario della Commissione episcopale della CEI per i Migranti. Moderatore dell’evento è stato P. Venanzio Milani, presidente dell’Acse.

Laboratorio di GPIC a Pesaro

La commissione di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC) della provincia italiana ha realizzato dal 18 al 20 marzo 2019 a Pesaro il laboratorio sul tema “Ricerca di alcuni strumenti di analisi della realtà e la svolta dell’enciclica Laudato si’ per una conversione ecologica”.

Undici comunità comboniane erano rappresentate da una ventina di missionari che lavorano in questo settore. Il lavoro è stato facilitato da Francuccio Gesualdi, direttore del Centro “Nuovo modello di sviluppo”, che, la mattina del primo giorno, ha tracciato le chiavi di lettura delle due crisi che il nostro mondo attraversa: quella politico-economica e quella ecologica. In serata, P. Alex Zanotelli ha condiviso la sua lettura sapienziale dei segni dei tempi.

La sera del 19 marzo, P. Filippo Ivardi, recentemente ritornato dal Ciad, ha condiviso l’importanza del dialogo e il coinvolgimento dei giovani cristiani e musulmani ad Abeché, con iniziative di promozione del bene comune per la gente dei villaggi.

P. Daniele Moschetti ha sottolineato l’importanza dell’inserimento in situazioni di conflitto come in Sud Sudan e della cura delle ferite delle persone – anche quelle psicologiche – che hanno bisogno di accompagnamento e di rigenerazione.

Infine, P. Claudio Zendron ha messo in evidenza il dramma del popolo venezuelano.

La mattina del 20 marzo, partendo dall’enciclica Laudato si’, P. Domenico Guarino ha aiutato l’assemblea a cogliere l’importanza della conversione ecologica.

I partecipanti hanno apprezzato molto questo laboratorio. Per i nuovi confratelli arrivati in Provincia è stata un’occasione per comprendere meglio la complessità della realtà da prendere in considerazione per la missione in Italia. Molto apprezzata è stata anche la partecipazione dei due postulanti della comunità di Padova.

MOZAMBICO

Apertura dell’anno accademico nel Postulato comboniano

Il 9 marzo si è aperto l’anno accademico 2019 nel Postulato comboniano di Matola. La Messa di apertura è stata presieduta dal superiore provinciale, P. António Manuel Bogaio Constantino, e concelebrata dai confratelli della zona sud. P. Constantino, dopo aver ascoltato la richiesta di entrare in Postulato da parte dei 13 giovani, ha dato loro il benvenuto. Questi giovani vanno ad aggiungersi ai 15 postulanti che iniziano il secondo anno.

Nell’omelia il provinciale ha esortato i postulanti e l’assemblea a confidare sempre nel Signore che è colui che ci sazia nell’aridità della nostra vita e ridà vigore al nostro corpo e ha ricordato che la chiamata alla vita missionaria è un’iniziativa di Gesù.

Quale gesto visibile dell’ammisione al Postulato, ha consegnato a ciascuno dei nuovi postulanti la “Carta Educativa” e ha dato a tutti un rosario per chiedere alla Madonna la perseveranza nella vocazione.

All’offertorio, i fedeli delle varie parrocchie di Matola hanno portato in dono dei generi alimentari per sostenere le necessità della comunità dei missionari. Fra i presenti vi erano anche degli ex-seminaristi comboniani, il gruppo “amici di Comboni”, il “Gruppo Comboni” della comunità di Santa Josefina Bakhita e diversi invitati. Prima della Messa, tutti i presenti hanno avuto un incontro con i formatori.

Dopo la celebrazione eucaristica, la festa è proseguita nel giardino del seminario, dove si è condiviso il pranzo, rallegrato da musica e danze.

Il punto della situazione

Il passaggio del Ciclone Idai, con il vento che ha raggiunto fra i 120 e i 220 km orari e le piogge intense, ha lasciato nella città di Beira e nei dintorni uno scenario di distruzione mai visto prima nella storia del Mozambico. In poco tempo la città è apparsa come una città fantasma: macerie ovunque, case, ospedali e chiese distrutte, alberi caduti, centraline elettriche e telefoniche abbattute.

Nella città di Chiveve un blackout ha colpito il 95% degli edifici; solo l’aeroporto locale è stato risparmiato ed è lì che hanno trovato riparo la gente del posto e gli stranieri venuti ad aiutare. I quartieri periferici di Munhava, Muchatazina, Vaz, Chota, Ndunda oltre alla distruzione delle case, hanno subito anche inondazioni.

L’unica via di comunicazione è stata interrotta dalla furia delle acque dei fiumi Pungue, Búzi e Muda e dei loro affluenti, che sono esondati causando il panico nei distretti di Dondo, Búzi, Nhamatanda e Chibabava nella provincia di Sofala. Anche Beira è rimasta isolata per il crollo di una diga a Dondo, che ha fatto cedere la Estrada n° 6, appena riaperta e unica via che la collega alle altre città. Gli abitanti di Beira sono rimasti completamente isolati per una settimana. Cominciavano a scarseggiare i generi di prima necessità e continuava a piovere.

La comunità internazionale venuta in soccorso ha deciso di traferire a Beira la popolazione dei distretti circostanti; per questo sono stati approntati dei centri di alloggio in vari punti della città.

I dati riguardanti le zone colpite sono ancora incerti. Sappiamo che sono andate distrutte 3.140 aule scolastiche frequentate da 90.756 alunni; 19.730 le case distrutte. I morti nella zona sono più di 500. Non si sa ancora il numero dei dispersi.

Per quanto riguarda noi Comboniani, a Beira, lavoriamo nella zona suburbana di Chota, dove vivono oltre 70 mila persone. 270 famiglie hanno avuto la casa distrutta e 170 hanno bisogno urgente di cibo e di generi di prima necessità. In un primo momento, il nostro intervento sarà di sostegno a queste famiglie.

In una seconda fase, le aiuteremo a ricostruire le loro casette e a costruire una piccola scuola e un centro giovanile parrocchiale: quello che c’era prima era stato costruito con un materiale fragile ed è stato completamente distrutto dal ciclone. Vogliamo che questo centro ridia speranza ai bambini, agli adolescenti e ai giovani colpiti e abbia una struttura solida e resistente. Desideriamo anche attuare un programma di educazione sanitaria e nutrizionale per le mamme.

Nella zona di Chota circa 200 persone sono state colpite dal colera, ma il numero potrebbe aumentare. Presto inizierà una campagna di vaccinazione. Il quartiere è in massima allerta. La malaria è un’altra preoccupazione immediata. Quindici giorni dopo il ciclone, le acque stagnanti e le pozzanghere sono fonte di incubazione delle zanzare che provocano questa malattia.

Per quanto riguarda Muxúngue (la parrocchia è a circa 350 km da Beira), le zone più colpite sono state Nhahápua, Goonda Madjaka e Gurudja dove scorrono i fiumi Muda e Búzi. Secondo i calcoli fatti dai missionari della zona, i nuclei familiari – ognuno ha in media sei figli – colpiti sono oltre 120. In questo momento sono le autorità civili a portare aiuto. (P. Constantino Bogaio, superiore provinciale)

POLONIA

Incontro dei superiori provinciali dell’Europa

Dal 26 al 28 febbraio, i superiori delle circoscrizioni comboniane dell’Europa si sono riuniti per la loro assemblea annuale nella città polacca di Cracovia. All’incontro hanno partecipato anche P. Tomasz Marek, rappresentante del vicario generale per la Polonia, e Fr. Alberto Lamana, assistente generale.

Fra gli argomenti trattati, si sottolineano la condivisione sulla realtà attuale in ognuna delle circoscrizioni – Polonia, Italia, Spagna, Portogallo, Provincia di Lingua Tedesca (DSP) e London Province (LP) –, e la riflessione sulla riqualificazione della presenza missionaria comboniana in Europa.

I provinciali hanno fatto il punto della situazione riguardo alle attività in corso nei seguenti settori: Formazione, Mass Media, Economia, Laici Missionari Comboniani (LMC), Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC), Migranti e Gruppo Europeo di Riflessione Teologica (GERT). Durante lo svolgimento dei lavori, hanno:

  • analizzato il programma per il primo Laboratorio Europeo della Missione, che si svolgerà dal 1 al 6 luglio, a Verona, sul tema dell’Interculturalità;
  • valutato le tre possibilità presentate dalla commissione per realizzare la cosiddetta Opera Comboniana di Promozione Umana in Europa in contesti sociali ad elevato flusso migratorio: Camarate (Portogallo), Granada (Spagna) e Roma (Italia);
  • rivisto il progetto di Limone come spazio comboniano per un’esperienza personale di contatto con il Fondatore e il centro di pastorale vocazionale giovanile, integrato nel cammino da Verona a Limone e che è importante mantenere a livello europeo;
  • approvato la proposta di un incontro per comboniani giovani che lavorano in Europa, in chiave di interculturalità, da tenersi a Norimberga (Germania) in settembre;
  • fatto il punto della situazione per quanto riguarda il sito www.combonieurope.org, che intende servire da piattaforma comune per le riviste, le pagine web delle province e la pastorale comboniana giovanile in Europa.

Due momenti particolarmente significativi sono stati il pellegrinaggio al Santuario di Jasna Gora (Częstochowa), per chiedere l’intercessione della Madonna Nera, e la visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau.

SUD SUDAN

Assemblea dei comboniani impegnati nel settore di GPIC

I responsabili del settore di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC) delle circoscrizioni comboniane dell’Africa anglofona (APDESAM) e francofona (ASCAF) si sono riuniti in assemblea dal 1 al 7 aprile 2019, presso il Centro per la Pace Buon Pastore, a sudest di Juba, nel Sud Sudan, per riflettere sulla “Risposta cattolica alle questioni di Giustizia e Pace in un’Africa in continuo cambiamento”.

Dieci delle 13 circoscrizioni hanno inviato i propri rappresentanti. Erano assenti “giustificate” la Repubblica Centrafricana, l’Eritrea e il Mozambico. Da Roma, a rappresentare il Segretariato Generale della Missione, era presente P. Arlindo Pinto. Il moderatore è stato Aloys Ojore, docente dell’Università Tangaza di Nairobi (Kenya).

Alla fine dell’assemblea, organizzata da P. Louis Okot, superiore provinciale del Sud Sudan e responsabile del settore di GPIC dell’APDESAM, in collaborazione con il Segretariato Generale della Missione, i missionari hanno redatto un messaggio rivolto a tutti i confratelli che lavorano in Africa. Il messaggio si conclude con 12 proposte di possibili passi da compiere, come comboniani, per una effettiva riconciliazione e pace e per una maggiore giustizia sociale e ambientale nel continente africano. È consultabile sul sito comboni.org.

PREGHIAMO PER I NOSTRI DEFUNTI

IL PADRE: Mariano, di P. Rodolfo Hilaje Coaquira (NAP); José, di P. Joaquim José Moreira da Silva (ET).

LA MADRE: Josefina, di P. José Alfonso Pérez Aritzmendi (M).

IL FRATELLO: Karl, di Fr. Friedbert Tremmel (KE); José Javier, di P. Vicente Luis Reig Bellver (E); Virgílio, di Fr. António Almeida Borges (P); José Luis, di P. Jerónimo Alberto Vieira da Costa (P).

LA SORELLA: Lucia, di P. Piergiorgio Prandina (C), María Manuela, di P. Daniel Villaverde (E); Maria, di P. Elia Ciapetti (I); Carla, di P. Davide Ferraboschi (EGSD).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Anna Rita Santoro, Sr. Redenzialma Beretta, Sr. M. Elena Binetti, Sr. Lia Pia Moro, Sr. María Adela Prieto Calzada, Sr. Rosalucia Vinco, Sr. Regina Assunta Zenere, Sr. Adelaide M. Muhur.

P. Adalberto Del Nero, ex-comboniano, incardinato nella Diocesi di Como il 30 novembre 1996. Aveva lavorato per alcuni anni in Equador. È deceduto il 5 aprile a Morbegno (Sondrio, Italia).