Comboni, in questo giorno

In lettera a Elisabetta Girelli (1870) da Verona si legge:
Noi siamo uniti nel Sacratissimo Cuore di Gesù sulla terra per poi unirci in Paradiso per sempre. È necessario correre a gran passi nelle vie di Dio e nella santità, per non arrestarci che in Paradiso.

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Provenienza
Data
911
Nota
0
Roma
02.1880

N. 911; (868) - NOTA SU LETTERA IN TEDESCO

ACR, A, c. 20/56 n. 4

Febbraio 1880

912
Card. Luigi di Canossa
0
Roma
01. 03. 1880

N. 912; (869) – AL CARD. LUIGI DI CANOSSA

ACVV, XVII, 5, B

Roma, Hotel anglo-americano,

1 marzo 1880

Eminenza R.ma,

[5927]

Mi perdoni del ritardo; ma io andai subito a casa 14 Via Principe Amadeo, e bussai col mio cameriere a tutti i dieci appartamenti ond'è composto il palazzo, ma non vi trovai il C.te Concastelli: finalmente tentai questa mattina, e trovai che abita a pian terreno in casa d'una istitutrice: egli era assente alla Società Geografica, e consegnai la sua lettera a due sue sorelle mantovane, e lor dissi che venga pure da me: è un giovane di 22 anni mi dissero, ed è ancora studente, e suo padre è a Bologna.


[5928]

Fui poi al Ministero della Pubblica Istruzione, e parlai per più di un'ora col gentilissimo Comm. Girolamo Nisio capo del Gabinetto del Ministro, e fu molto sensibile alla squisita gentilezza di V. Em.za nel cercare informazioni sul suo conto e sulla sua posizione, e mi parlò di Lei con entusiasmo, e con grande stima anche del bravo professore Prefetto Monsig.r Stegagnini e del Professor Bianchi, i quali due sono, disse, cime di professori, e molto bravi. Mi diede quindi per V. Em.za e per me due suoi biglietti, dicendomi di essere pronto a compiacere V. Em.za e me in tutto quello che noi bramassimo. Mi pare un bravo uomo, ed è, pare, molto contento della sua posizione.


[5929]

Le rinnovo i miei ringraziamenti per tutto. Sono stracco assai. Al Concistoro pei 5 cappelli cardinalizi v'erano oltre a tutti i Cardinali presenti in Curia, più di 70 Vescovi delle cinque parti del mondo con tutti gli ambasciatori etc. Mgr. Cataldi fa da Maestro delle Cerimonie in luogo di Mgr. Martinucci, che fu per morire (mel disse egli stesso) perché la podagra gli andò alla testa.

Tanti ossequi al M.se Ottavio, a D. Vincenzo etc. etc., mentre inclinato al bacio della S. Porpora, mi rassegno coll'ossequio più profondo


di V. Em. R.ma d.mo um.o figlio

+ Daniele Vescovo e Vic. Ap.


[5930]

Lo scopo per cui fui chiamato dall'E.mo Simeoni per ordine del S. Padre, è per tracciare e delimitare due nuovi Vicariati ap.lici nell'Africa. La si stringe da tutti i lati; è d'uopo che finisca per piegare la crappa davanti alla Croce. Haec inter nos.


[5931]

Mi saluti il valentissimo Can. Parracchini, e gli dica che chiederò pel giorno del bravo Economo S. Gius. l'ap.lica benedizione per lui e pei buoni veronesi. Anche Omodei predica stupendamente al Gesù con grande concorso. Perbacco! Appena giunto a Roma mi dissero molti e in Vaticano e in Roma che alla 1ª domenica di Quaresima ha parlato di me e di Monsig. Massaia dal pergamo al Gesù!!!! Mio Dio! non ebbi ancora il coraggio di andare a dir messa colà. L'Africa, e la sua conquista alla Croce interessa tutti, e colla potenza della preghiera cadrà sotto il vessillo di X.sto.


913
Card. Luigi di Canossa
0
Roma
07. 03. 1880

N. 913; (870) – AL CARD. LUIGI DI CANOSSA

ACR, A, c. 14/102

Roma, 7 marzo 1880

E.mo e R.mo Principe,

[5932]

Monsig.r Bacilieri mi scrisse a nome di V. E. dandomi il glorioso e gradito incarico di rappresentare V. E. pel solenne omaggio e solenne festività d'oggi di S. Tommaso d'Aquino in adesione pienissima e sincerissima all'Enciclica Aeterni Patris, come pure di rappresentare l'ampl.o Capitolo insigne della Cattedrale di Verona ed il nostro Seminario Vescovile degnamente governato dal suddetto nostro caro Bacilieri.


[5933]

Ora le annunzio che oggi io stesso fui dei primi Vescovi a presentarmi ai piedi del nostro Santo Padre Leone XIII in presenza di quasi tutti gli E.mi Cardinali presenti in Curia, di oltre a settanta Vescovi, e delle rappresentanze delle Accademie Università e Seminari numerosissimi di tutto il mondo, Australia, America, Asia, Africa, Europa etc. ed offersi gli omaggi:

1º. di Vostra Eminenza

2º. dell'amplissimo Capitolo di Verona, di cui consegnai nelle mani del S. P. il magnifico Indirizzo, che poi consegnò a Monsig.r Gaudenzi.

3º. del Venerabile Seminario Vescovile di Verona, di cui presentai pure il bel indirizzo dicendogli che Mgr. Rettore ed altri Professori hanno fatto la teologia in Roma al Collegio Romano, e il Santo Padre ne mostrò sommo piacere, e soddisfazione.


[5934]

4º. Gli presentai i miei omaggi in iscritto in adesione all'Enciclica Aeterni Patris rappresentando poi la devozione nostra usque ad sanguinis effusionem, del Collegio delle Missioni pella Nigrizia in Verona e in Egitto, e di tutti i missionari del Vicariato Ap.lico dell'Africa Centrale; ciò che il Santo Padre gradì sommamente, salutando e benedicendo l'Em.za Vostra di tutto cuore, e benedicendo di cuore l'amplissimo Capitolo di Verona il Seminario, l'Africa, ed il venerabile Istituto delle Stimmate di Verona, per cui chiesi una speciale benedizione ed una specialissima pel R.mo Preposito Generale Vignola ed il P. Sembianti. Pel Capitolo e Seminario telegrafai al bravo Bacilieri.


[5935]

Il Santo Padre dopo l'indirizzo generale per tutti letto da Monsig.r Tripepi, si alzò in piedi e fece uno stupendo discorso in latino ciceroniano, che commosse tutti, e spiegò in un modo meraviglioso e da Papa il più sapiente i sensi sublimi dell'Enciclica etc. etc. che leggerà: impiegò nel discorso 42 minuti a punta d'orologio.

Poi gran parte de' teologi (fra cui indegnissimamente hanno voluto che figuri anch'io, cui vogliono nominare membro dell'Accademia di S. Tommaso) ci condussero nel giardino, e ci hanno fotografato.

Io fui commosso e piansi nell'udire dalle labbra del Pontefice il magnifico classico discorso del Papa, nel quale annunciò che presto pubblicherà lettere Pontificie colle quali proclamerà S. Tommaso Patrono delle Accademie ed Università Cattoliche di tutto il mondo.


[5936]

Ieri intervenni all'Accademia presieduta dal Card. Parocchi (che la saluta di cuore e parte stasera per Bologna), e fu un vero trionfo mondiale. Gigante fra tutti senza paragone fu il discorso letto dal P. Cornoldi, che riscosse gli applausi di tutti i Cardinali e Vescovi e dotti dell'Assemblea, etc. etc.

Andai due volte dai C.ti Concastelli e venner da me etc.; ma di ciò altra volta. Il cappello è fatto ed è pronto: vi è anche il cordone cardinalizio. Ho dato un lavabo a Morani, causa del ritardo.


[5937]

Sembra che non piacque troppo a D. Falezza la mia lettera, perché mi scrisse essere ora ammalato e non potersi occupare di Scapolare etc. e mi pregava di trovare uno che agisse quando io sarei partito da Roma etc. Scrissi a lui che nessuno può meglio servirlo del P. Cirino dei Teatini, che ha gran zelo. Ma appunto anche il P. Cirino mi disse essere un affare brutto e imbrogliato. Il piano da me scritto a V. E. per un nuovo scapolare è l'unica soluzione per uscire dal guaio che sovrasta.

Sono molto stracco. Porterò meco la Gerarchia Cattolica. Le bacio la Sacra Porpora



Suo ubb.mo um. figlio

+ Daniele Vescovo


[5938]

In questo punto certo Gius. Graziani (4 pom. 7 marzo) mi porta la sua pregiatissima 29 p.p. febbraio, ed una di D. Vincenzo: dice che domani mi porterà ancora un pacco etc. Farò tutto quanto m'ingiunge. Ieri ebbi conferenza col P. Filippino Calenzio che pregai di andare innanzi co' Vescovi, e passarne più che è possibile, e non sei soli. Ma vi fu chi avversò e ci mise il naso da fuori di Roma, pare. Ma vi andrò ancora, e le scriverò tutto.


914
Suo Padre
0
Roma
08. 03. 1880

N. 914; (871) – A SUO PADRE

ACR, A, c. 14/119

J.M.J.

Roma, 8 marzo 1880

Mio caro Padre,

[5939]

Bramo sapere come state. Sono contentissimo che abbiate scritto alla Virginia. Il mio domestico americano è fortunatissimo nel lotto; prende un ambo quasi ogni settimana, e sabato guadagnò un terno di 50 talleri, e subito oggi mi portò per l'Africa 110 lire: seguita a pregar S. Giuseppe per vincere al lotto.

Qual rappresentante dell'Africa Centrale, dell'E.mo Cardinale Vescovo di Verona, del Capitolo dei Canonici di Verona, del Seminario Vescovile di Verona, e dei miei stabilimenti, come pure di alcune Accademie, alla presenza degli E.mi Cardinali e Vescovi presenti in Curia e dei più illustri scienziati e dotti dell'universo, ho presentato ieri al gran Papa Leone XIII gli omaggi, e tra le altre cose gli ho chiesto la benedizione per voi e parenti. Pronunciò un discorso sì elegante e sublime in perfetto latino, che fece stupire tutti, ed esaltò la scienza cristiano-filosofica di S. Tommaso d'Aquino che propose a maestro dei sapienti cattolici, e protettore delle accademie e dell'Università cristiane.


[5940]

Io fui nominato membro e socio dell'Accademia di S. Tommaso d'Aquino, e di più fui nominato quest'oggi membro e Socio dell'Accademia degli Arcadi.

Domani alle quattro tutti gli accademici saremo fotografati in Vaticano. Ma ciò che vale di più di tutti questi santi fumi accademici e scientifici è l'arrosto della salvezza dell'anima. Se salveremo l'anima, avremo fatto tutto. E' qui in Roma il mio Segretario D. Geremia Properzi venuto da Sestri Levante. Salutatemi Teresa. Dite a Teresa che scriva a Virginia. Ha bisogno di conforto, perché è afflitta. Il maestro col fratello di Virginia abitano già il casino annesso alle Suore. Fiat.

Tanti saluti ai parenti, D. Luigi, Rettore etc. etc.


Aff.mo V.o figlio

+ Daniele Vescovo e Vic. Ap.


[5941]

Il mio economo, benché il marzo sia il suo mese, fa ora il sordo con me: bisogna restituirgli l'udito.






915
Card. Giovanni Simeoni
0
Roma
10. 03. 1880

N. 915; (872) – AL CARD. GIOVANNI SIMEONI

AP SC Afr. C., v. 8, ff. 1051-1052

Roma, 10 marzo 1880

 

E.mo e R.mo Principe,

[5942]

Monsig. Matteo Kirchner di Bamberga già Provicario Ap.lico dell'Africa Centrale dal 1858 al 1861, fu nominato nel 1861 Cameriere Segreto di S. S. Pio IX di s. m. titolo di cui fu decorato fino alla morte del compianto Sommo Pontefice.

In patria compì lodevolissimamente l'ufficio di Rettore del Seminario di Bamberga, e fu per molti anni Deputato del Centro nel Parlamento Germanico a Berlino a rinforzare il corpo dei 94 deputati Cattolici; e poi da alcuni anni è Arciprete Decano del Decanato di Sessltitz nell'Arcidiocesi di Bamberga in Baviera, ove con apostolico zelo, e da vero prete cattolico apostolico romano papale funge l'alto suo ufficio.


[5943]

Come successore al sudd. Matteo Kirchner nel governo dell'Africa Centrale, eccitato da probatissimi ecclesiastici suoi e miei amici, imploro dall'E. V. R.ma che dalla Santità del regnante Pontefice Leone XIII gli venga confermato il titolo di Cameriere Segreto Sopran. che prima aveva, o meglio ancora se fosse elevato alla dignità di Prelato Domestico. Egli inoltre dalla S. C.ne ebbe nel 1861 il titolo di Missionario Ap.lico ad. hon., ed è dotto, zelante, e pio, e ne verrebbe splendore al suo Decanato.

Nella certezza, che S. E. il Nunzio Ap.lico di Baviera approverà la verità dei fatti, spero dalla bontà di V. E. R.ma il buon esito dell'umile mia preghiera.

Che della grazia etc.

+ Daniele Comboni Vesc. e Vic. Ap.


916
M.me A. H. De Villeneuve
0
Roma
15. 03. 1880

N. 916; (873) – A M.me ANNA H. DE VILLENEUVE

AFV, Versailles

15 marzo 1880

Breve biglietto.

917
Card. Giovanni Simeoni
0
Roma
15. 03. 1880

N. 917; (874) – AL CARD. GIOVANNI SIMEONI

AP SC Afr. C., v. 8, f. 1053

Roma, 15 marzo 1880


Richiesta di viaggi gratuiti.

918
Card. Luigi di Canossa
0
Roma
17. 03. 1880

N. 918; (875) – AL CARD. LUIGI DI CANOSSA

ACVV, XVII, 5, B

Lod. G. e M. in et. e c.s.

Roma, 17/3 80

E.mo e R.mo Principe,

[5944]

Andai da Giomini, e gli ordinai un nuovo cappello senza cordone, secondo le venerate istruzioni di V. E. 20/17 e non 19/16´ come il primo. Il cappello costa 18 e il cordone 14. Quanto al cappello che le ho spedito, se altri lo vogliono costa 18; e se non lo vogliono lo tenga e lo manderà colla prima occasione che è pronto a riceverlo indietro; se poi nemmeno vuole il cordone, lo mandi pure indietro che pur lo riceverà, avendo io così convenuto. Il nuovo cappello poi sarà pronto pella settimana ventura, e lo porterò io a Verona quando ritornerò che sarà presto, a meno che non mi si presenti subito propizia occasione prima. Lasciai a casa di Mgr. Tripepi la sua lettera perché non v'era. L'ho poi incontrato tornando a casa, e mi disse che leggerà volentieri la sua, e farà ciò che brama.


[5945]

Con mio dispiacere non posso trovarmi a Verona pel giorno di S. Giuseppe. Mi scusi perciò presso D. Vincenzo, a cui avea promesso, che qualora fossi stato a Verona avrei fatto la funzione a S. Maria in Organo.


[5946]

Sono stato a visitare l'E.mo de Falloux, e usando della datami facoltà, lo ho pregato a nome di V. E. di presentargli i suoi due nipoti C.ti Concastelli, affinché all'uopo li copra colla sua alta protezione. Mi rispose salutandola caramente, e dicendomi che un desiderio del suo caro e venerando collega E.mo Card. di Canossa è per lui un comando; e che glieli presenti pure, che farà loro accettevole accoglienza.


[5947]

Intanto le bacio la sacra Porpora. Sono lietissimo che il buon Padre Sembianti s'installi definitivamente all'Ist.o africano nel bel dì di S. Giuseppe; e stamane dopo udita la predica del P. Eusebio davanti al Papa, ho combinato che il S. Padre in quel giorno gli accordi l'apostolica benedizione.

Suo ubb.o figlio + Daniele Vescovo


919
Suo Padre
0
Roma
18. 03. 1880

N. 919; (876) – A SUO PADRE

ACR, A, c. 14/120

J.M.J.

Roma, Hotel anglo-americano, 18/3 80

Mio caro Padre,

[5948]

Ricevetti la vostra 15 marzo, e sento con piacere che avete scritto a Virginia; io l'ho spinta ad accettare di andare al casino che comunica internamente coll'Istituto, anzi è parte dell'Istituto, perché da mia parte non voglio mettere un capello e porre il minimo ostacolo al Superiore nuovo, affinché regoli l'Istituto a suo modo. Egli è un vero santo, e spero che mi darà ottimi e splendidi soggetti. Perciò, benché sia certo che fu vinto dalle mene segrete di chi non vuole che si studi l'arabo perché non l'ha studiato egli stesso né in Verona né in Egitto, e non vuole che si facciano osservazioni sull'economia ch'egli non conosce etc. perciò brigò affinché il maestro arabo se ne vada via; ma siccome il maestro non va via senza la maestra alla quale è stato affidato da' suoi genitori, così si fece lo stesso della maestra.


[5949]

Ma ha fatto male i suoi conti, perché il nuovo Rettore obbediente ai miei voleri non solo conservò i miei ordini pello studio dell'arabo, ma dopo pasqua e gli esami lo aumenterà di un ora di più nelle domeniche e feste. E di più i poveracci hanno fatto in modo da indurre il Rettore che anche voi colla Teresa andiate al casino ad abitare quando vi sarò io; e se il posto non sarà sufficiente (è più che sufficiente) il maestro passerà provvisoriamente in una camera dell'Ist.o maschile. Insomma, coraggio: sono meteore che passano: ma mi duole che Virginia, a cui la missione dell'Africa e gl'Istituti di Verona vanno debitori di tanti servigi, e che ha esposto tante volte la vita e che mi fu la più fedele nelle questioni, soffra: ma quando io tornerò a Verona, vedrò tutto co' miei occhi, e vedrò il da farsi. Intanto voi e Teresa pregate, e scrivetele spesso per confortarla.


[5950]

Spero che il raffreddore sarà momentaneo e che passerà o sarà passato.

Dall'Africa ho buone notizie, meno quel briccone di francese ladro, e uno dei laici bergamaschi, che D. Luigi ha scacciato definitivamente dalla missione: e in Verona facean bene. Fò di tutto per essere a Verona in dieci o dodici giorni. Benedico tutti


+ Daniele Vescovo


920
Suo Padre
0
Roma
25. 03. 1880

N. 920; (877) – A SUO PADRE

ACR, A, c. 14/121

Roma, 25 marzo 1880

Breve biglietto.