Roma, lunedì 16 luglio 2012
L’ottimismo e la fiducia nel futuro hanno segnato a Rumbek la cerimonia religiosa per ricordare monsignor Cesare Mazzolari, vescovo di questa città del Sud Sudan scomparso un anno fa: lo dice alla MISNA padre Bosco Ochieng, direttore del’emittente diocesana Radio Good News.
“Il piazzale antistante la cattedrale – sottolinea padre Ochieng – era stracolmo di fedeli venuti a rendere omaggio a monsignor Mazzolari, un grande uomo che ha fatto tanto per la nascita del Sud Sudan e rimane nei cuori di tutti”. Secondo il direttore di Radio Good News, la “solennità” della celebrazione non ha impedito a ciascuno di esprimere gioia e riconoscenza per le tante iniziative promosse dal vescovo di origini bresciane a sostegno dello sviluppo umano in un paese devastato dalla guerra civile. “Una donna che ha chiamato il suo primogenito Cesare – racconta padre Ochieng – ha invitato gli altri genitori a fare lo stesso con i propri figli affinché il vescovo resti per sempre insieme con le famiglie”.
Monsignor Mazzolari, un missionario comboniano, era arrivato in Sudan due anni prima che cominciasse la guerra civile combattuta tra il 1983 e il 2005. La sua morte, causata da un malore improvviso mentre celebrava la messa, aveva seguito di una settimana la nascita di uno Stato del Sud indipendente da Khartoum. “Le date sono l’ultima conferma della forza del legame tra il vescovo e la sua gente, fondato sull’insegnamento della pace, della comunione e del perdono” ha detto alla MISNA padre Fernando Colombo, l’amministratore della diocesi di Rumbek che ieri ha presieduto la messa di suffragio.