Una Pasqua portatrice di Vita

“Giunse intanto anche Simone Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario –che era stato sul suo capo- non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compresso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti”. (Gv 20, 6-9)

Cari fratelli,

Alla fine del cammino quaresimale, ci incontriamo adesso all’inizio del tempo che ci porterà a contemplare e a vivere il mistero della passione, della morte  e della risurrezione del Signore. Sono giorni che ci invitano al silenzio, alla preghiera e a lasciarci trasformare dall’amore di Dio che ci viene offerto gratuitamente con il desiderio di condividere con noi il suo progetto di vita.

Come missionari non possiamo dimenticare la passione di Cristo che continua oggi nel tempo e nella carne di tanti fratelli e sorelle che soffrono la violenza, l’indifferenza, il rigetto e che sono dimenticati nel nostro mondo soddisfatto di sé stesso. Non possiamo dimenticare la morte di Cristo che diventa attuale oggi nella morte di tantissimi innocenti, vittime delle guerre, delle nostre paure a riconoscerci fratelli, delle nostre ambizioni egoistiche…

Pero, aldilà di tutto, non possiamo dimenticarci del Cristo Risorto, del Cristo vivo con cui ci troviamo ogni giorno nell’incontro di tante persone che ci arricchiscono con la loro esperienza di fede, di speranza, di fiducia, di gioia. E’ il Cristo vivo che, come missionari, vogliamo portare al cuore della nostra umanità affinché viva in pienezza.

A tutti voi, vogliamo augurarvi una Settimana Santa serena e piena di Dio e una Pasqua portatrice della Vita che soltanto il Signore è in misura da offrirci.

Con i nostri migliori auguri.

P. Enrique Sánchez G.
P. Alberto Pelucchi
P. Antonio Villarino R.
P. Tesfaye Tadesse G.
Hno. Daniele Giusti