Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

DIREZIONE GENERALE

Segretariato per l’Evangelizzazione – Ratio Missionis
Africa anglofona e Mozambico: assemblea sub-continentale

I delegati delle province del sub-continente dell’Africa anglofona e Mozambico si sono riuniti a Gulu (Uganda) per discutere e decidere sui punti salienti delle relazioni provinciali sulla Ratio Missionis, preparate dai vari rappresentanti, che dovrebbero costituire la bozza della Ratio Missionis da presentare all’Assemblea Intercapitolare.
P. Fernando Zolli ha animato l’incontro con l’aiuto del “comitato direttivo” costituito dai membri della commissione: P. Sebhatleab Ayele Tesemma (delegato dell’ER, nominato confratello responsabile per l’evangelizzazione per i provinciali dell’Africa anglofona e Mozambico), P. Simon Mbuthia Mwaura (membro della commissione ristretta, dall’EG) e P. John Baptist Opargiw Keraryo (membro della commissione allargata, dal MZ). Gli altri membri che rappresentavano le diverse province del sub-continente erano: P. Alfredo Luis Estrada Meza (SS), P. Enrique Ibarra Hernández (MO), P. Elia Pampaloni e P. José Carlos Rodríguez Soto (U), P. Ivo Martins do Vale e P. Julio Ocaña Iglesias (ET), P. Mussie Abraham Keflezghi (ER), P. José Luis Román Medina (RSA), P. Rafael Rico Hernández (KE) e P. Salvatore Marrone (KH).
Per aiutare a mettere a fuoco la discussione, il segretario generale per l’evangelizzazione aveva preparato e distribuito una sintesi delle relazioni delle varie province e delegazioni.
I partecipanti hanno nominato P. Alfredo Estrada e P. Julio Ocaña segretari dell’assemblea e P. Ivo do Vale incaricato degli orari.
L’incontro è stato arricchito da alcune visite, programmate in precedenza, nei dintorni di Gulu: campi profughi, Istituto Vocazionale tenuto dai Fratelli Comboniani e Centro di Santa Monica, un istituto di suore locali che ospita e si prende cura di ragazze e altre persone che hanno subito le violenze della guerriglia in questa zona dell’Uganda.
I momenti di preghiera hanno dato ai partecipanti l’opportunità di pregare per un coinvolgimento totale di tutti i Missionari Comboniani in questo cammino di conversione e di rinnovamento che è il processo della Ratio Missionis. Molto importante è stata anche l’Eucaristia concelebrata assieme all’arcivescovo di Gulu, Mons. John Baptist Odama.

Prime professioni
Sc. Plinga Menguo-Mana (Job) (TG) Cotonou (T) 13-05-2006
Sc. Fessou Kokou Hola (Maurice) (TG) Cotonou (T) 13-05-2006
Sc. Labite Komi Maté (Anicet) (TG) Cotonou (T) 13-05-2006
Sc. Dohou Igor Memonso (BC) Cotonou (T) 13-05-2006
Sc. Sekyiamah Hammond Kojo (GH) Cotonou (T) 13-05-2006
Sc. Kodo Alexis (TC) Cotonou (T) 13-05-2006

Professioni perpetue
Sc. Jemil Araya Jemil (ER) Elstree (GB) 28-04-2006
Sc. Paucar Simbaña Sergio Ivan (EC) Pietermartizburg (RSA) 30-04-2006
Sc. Tesfaab Bekit Sliman (ER) Pietermaritzburg (RSA) 30-04-2006

Opera del Redentore
Giugno
01 – 15 KE 16 – 30 KH
Luglio 01 – 07 LP 08 – 15 CO 16 – 31 MZ

Intenzioni di preghiera
Giugno
- Perché la contemplazione del Cuore trafitto del Buon Pastore sia scuola di mitezza e umiltà nelle contrarietà, di compassione verso i deboli e di misericordia nel giudizio. Preghiamo.
Luglio - Per i confratelli e le consorelle impegnati nella promozione, discernimento e accompagnamento vocazionale dei giovani e delle giovani, perché il Padrone della Messe faccia fruttificare il loro lavoro. Preghiamo.

BRASIL NORDESTE

Segretariato ampliato di Evangelizzazione e Animazione Missionaria

L’incontro si è svolto dal 26 al 27 aprile 2006 nella comunità di Fortaleza e vi hanno partecipato otto confratelli in rappresentanza di alcuni settori di lavoro della provincia. I temi trattati sono stati: i giovani e Giustizia e Pace, corsi per situazioni di periferia, ECOS che è il nostro bollettino di animazione missionaria, presentazione e discussione dei dati della “macro-diagnosi”, meta della nostra Programmazione Sessennale.
Il questionario applicato anche ad altri settori attraverso interviste individuali ha consentito di ottenere informazioni qualificate per elaborare un progetto socio-pastorale che includa le linee-guida presenti nel suddetto piano.
Tutte le risposte giunte dalle comunità interessate dalla ricerca rivelano ampiamente che la metodologia contestualizzata nell’oggi è orientata da una lettura costante delle sfide della realtà, in vista di una maggiore partecipazione comunitaria e allo scopo di definire obiettivi, priorità e programma delle attività collettive. Allo stesso modo indicano una carenza metodologica per quanto riguarda la comunità, la memoria storica e l’efficacia delle nostre attività.

Visita di P. Teresino Serra
Dall’8 al 23 maggio la nostra provincia ha ricevuto la visita di P. Teresino Serra. È stato un momento intenso di comunione con l’Istituto, di presa di coscienza e di studio della Ratio Missionis. Negli incontri di settore (Fortaleza, Balsas, São Luís) P. Teresino ha avuto l’opportunità di incontrare i confratelli ed incoraggiarli a fare del processo della Ratio uno strumento di conversione e revisione personale e comunitaria.
Alla fine della visita ha incontrato il consiglio provinciale condividendo le sue impressioni e animando la provincia a continuare sul cammino di una riqualificazione della vita personale, comunitaria e dell’Istituto, tenendo presente il contesto della missione oggi.
Ringraziamo Dio e P. Teresino per averci confermato nell’esercizio del nostro servizio missionario.

ECUADOR

Nuova parrocchia "San Daniele Comboni" a Guasmo-Guayaquil

La domenica di Pasqua è stata eretta, benedetta e consacrata una nuova chiesa dipendente dalla parrocchia Stella Maris di Guasmo, affidata ai Missionari di Maria Stella del Mare, Istituto fondato da Mons. Olindo Spagnolo MCCJ, vescovo emerito di Guayaquil. È bene ricordare il suo encomiabile lavoro di pioniere dell’evangelizzazione e della fondazione della Chiesa, in questa vasta zona urbana vicina al principale porto dell’Ecuador.
Alla commovente cerimonia erano presenti l’arcivescovo di Guayaquil, Mons. Antonio Arregui, il vicario di Guasmo, Mons. Longinos Schmidt SVD (responsabile principale della costruzione di questo nuovo centro), le religiose di Stella Maris, e un folto gruppo di persone. Mons. Olindo non ha potuto essere presente alla cerimonia a causa delle sue precarie condizioni di salute.
Il parroco, P. Giancarlo Freundt, e il suo assistente, P. Alberto Sinche, si prenderanno cura di questa parte del popolo di Dio caratterizzata da una presenza afro-ecuadoriana piuttosto significativa.
P. Ramón Alberto Vargas Egüez, a nome dei Comboniani, si è complimentato ed ha ringraziato la comunità per la felice iniziativa di mettere la parrocchia sotto il patrocinio di questo santo missionario e fondatore, il cui esempio e fervore per la missione a favore della popolazione afro sono stati così illuminanti.

ITALIA

Le Suore Missionarie Comboniane lasciano Casa Madre

Il 25 aprile la comunità di Casa Madre di Verona ha dato il saluto e un cordiale ringraziamento alle Suore Missionarie Comboniane che, per mancanza di personale, hanno deciso di concludere la loro presenza dopo 50 anni di servizio, iniziato esattamente il 10 gennaio 1956.
La giornata ha avuto due momenti significativi: prima, la celebrazione eucaristica il giorno della festa di San Marco, durante la quale P. Romeo Ballan, superiore della comunità, ha letto una breve cronistoria dei 50 anni, elaborata da P. Lorenzo Gaiga. Alla fine, Sr. Carmela Coter, provinciale della provincia veneta, ha sottolineato che anche se finisce una forma di collaborazione, quest’ultima continua con altre modalità. Da parte sua, P. Alberto Pelucchi, provinciale d’Italia, ha messo in evidenza l'importante servizio missionario svolto dalle Suore in questi dieci lustri.
Nel secondo momento, la festa è proseguita in refettorio, con un pranzo di fraternità, al quale erano presenti anche i confratelli anziani e ammalati del CAA. Durante il pranzo, è stato consegnato un regalo personale alle ultime tre suore che lasciano la Casa Madre e alle altre consorelle presenti alla festa, fra cui alcune che vi avevano lavorato in precedenza.

Visita del Cardinale Emmanuel Wamala a Verona
In occasione di una visita di alcuni giorni a Verona e dintorni, il Cardinale Emmanuel Wamala, arcivescovo di Kampala, ha fatto visita alla comunità della nostra Casa Madre. Durante la celebrazione eucaristica, il cardinale ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro missionario svolto dai Comboniani in Uganda e si è pregato in modo particolare per la pace e la solidarietà nel Nord di quella nazione. Dopo il pranzo, il Cardinale Wamala ha salutato e benedetto uno ad uno gli anziani ed ammalati del CAA, intrattenendosi in particolare con quelli che hanno lavorato in Uganda.

Commissione Immigrati
L’incontro annuale organizzato dalla Commissione Immigrati della provincia italiana ha avuto luogo a Pacognano di Vico Equense (NA) dal 10 al 12 maggio.
Tema della riflessione: “L’accoglienza e l’integrazione dell’immigrato”. Il venezuelano Edgar Serrano, professore di sociologia all’Università di Padova e assessore al comune, ci ha aiutato a cogliere i vari aspetti dell’immigrazione in Italia. Mentre in altre nazioni dell’Unione Europea i flussi migratori sono etnicamente omogenei, in Italia si contano ben 168 nazionalità. Il professor Serrano ha illustrato gli indicatori di integrazione (positivo, negativo e ostile) presenti nella nostra società, per farci riflettere sul modello di integrazione che la consulta nazionale ha elaborato per cercare di dare una risposta concreta al dramma di tante persone che approdano in Italia.
Da questo punto di partenza, si è passati a riflettere sulle esperienze di alcune comunità e presenze comboniane (Castel Volturno, Lecce, Bari, Firenze e Licata) impegnate nell’accoglienza degli immigrati. Importante e positivo è stato il contributo e la presenza di diversi laici, immigrati e italiani, che collaborano con i Comboniani.

Riapertura del Museo Africano di Verona
Non sembrava l’inaugurazione di un museo, la festa organizzata presso la Casa Madre il 19 maggio scorso per la riapertura del Museo africano dei Comboniani. Per tutti i partecipanti (confratelli, autorità civili, professionisti, patrocinatori del museo, africani di diverse nazionalità e una grande folla di amici e simpatizzanti del nostro Istituto) è stata una variopinta celebrazione dell’Africa che vive, danza, canta e desidera esprimere la propria energia e voglia di vivere. Erano molti i confratelli e le persone vicine ai Comboniani che da tempo chiedevano la riapertura del Museo: una dimostrazione, questa, della stima e della fama goduta, nel corso degli anni, da questa bella iniziativa. Sorto ufficialmente e aperto al pubblico nel 1938, il Museo Africano dei Comboniani era stato concepito poco dopo la morte di San Daniele Comboni, allorquando, nel 1882, il suo primo successore, Mons. Francesco Sogaro, scriveva a P. Sembianti di “istituire in Verona un Museo africano, per raccogliere gli oggetti interessanti, la scienza o la curiosità che dall’Africa saranno spediti dai missionari”.
Dopo la chiusura del Museo, cinque anni fa, era come se un aspetto molto importante della tradizione comboniana fosse venuto a mancare, e da molte parti veniva espresso il desiderio di ricomporre il mosaico multimediale del Centro Comboni Africa (CCA) ridando vita appunto al Museo, ribattezzato Museo Africano (MA), sigla impressa in un logo molto originale, all’interno del quale è stata incastonata la sagoma del continente.
Nel suo breve intervento di apertura, il sindaco di Verona, Paolo Zanotto, che ci ha voluto onorare della sua presenza accompagnato da tre assessori della giunta comunale, ha espresso in modo incisivo il suo apprezzamento, dicendo tra l’altro: “Questo è un regalo che i Missionari Comboniani hanno fatto a Verona”. Così ha elogiato il gran numero di missionari veronesi, considerando veronese d’adozione anche il nostro fondatore che “guardò all’Africa non solo come cristiano ma come persona ammirata per la grandezza della sua cultura”.
Il vice-provinciale, P. Giacomo Palagi, dal canto suo, ha sottolineato che “riaprire il Museo africano oggi, per noi Comboniani, significa riaffermare la nostra vocazione ad essere ponte tra la nostra cultura e le culture africane. Un ponte a doppio senso, che permette l’incontro delle persone, oggi vicine anche geograficamente, che vivono e si esprimono in queste culture. Il Museo così concepito – ha proseguito P. Palagi – intende radicarsi sempre di più nell’ambiente, ormai multietnico e multiculturale, di Verona e di tutto il Veneto, continuando ad offrire il suo tradizionale servizio di strumento di conoscenza e dialogo con l’Africa, per diventare luogo privilegiato di convivialità nel rispetto delle differenze”.
P. Giuseppe Cavallini, direttore del MA, concludeva poi i brevi interventi illustrando alcune caratteristiche del nuovo allestimento del Museo: una grande scultura dell’Africa che emana una luce intensa all’entrata del Museo, una vivacità estrema di colori che adornano le vetrine dell’esposizione, l’attualizzazione della realtà africana attraverso proiezioni continue su schermi di grandi e piccole dimensioni di scene e immagini dell’Africa di oggi ed infine una mostra fotografica di attualità africana, esposta nella capiente aula polivalente adiacente al Museo. La prima di una serie di mostre monotematiche che saranno organizzate con regolarità nel corso dell’anno. Tutti, a cominciare dal sindaco, si sono detti ammirati per il nuovo allestimento, specie per la bellezza dei colori, la luminosità e l’ordinata sequenza in cui sono esposti gli oggetti che narrano il “ciclo della vita” in Africa, a partire dalla maternità e dalla nascita, per concludersi con l’esperienza religiosa e il ritorno agli antenati e all’Essere Supremo, che accomunano il sentire tradizionale di ogni nazione e popolo dell’Africa.
Il Museo, che durante l’estate rimarrà aperto dal giovedì al sabato e col nuovo anno scolastico (settembre) inizierà l’orario regolare dal martedì alla domenica, avrà, tra le sue caratteristiche, quella di organizzare iniziative di natura culturale, formativa e di animazione missionaria in collaborazione con Nigrizia, Piemme e Fatmo, come pure con Casa Madre per quanto riguarda la possibilità di visitare la Cappella Comboni e l’adiacente mostra permanente.
Un ringraziamento sentito va alla provincia italiana per il sostegno dato e soprattutto a Fr. Umberto Martinuzzo e a tutti coloro, soprattutto volontari laici, che hanno speso tempo ed energie testimoniando anche a tutti noi di Casa Madre il loro amore per la missione e per noi Comboniani.

PERÚ-CHILE

Congresso Internazionale su San Toribio di Mogrovejo

Dal 24 al 28 aprile, l’Arcidiocesi di Lima ha festosamente celebrato i 400 anni dalla morte del suo secondo vescovo. Una figura di spicco, i cui meriti sono stati messi in evidenza da interventi di alto livello. Alcuni anni fa, Papa Giovanni Paolo II lo aveva nominato Patrono dell’Episcopato Latinoamericano per le sue grandi doti missionarie e pastorali. In lui riconosciamo uno degli iniziatori della Chiesa in queste terre dell’America.
Il congresso è stato celebrato nell’Auditorio del Collegio San Agustín, con la partecipazione, ogni giorno, di circa 1.200 persone. Fra coloro che ci hanno aiutato a scoprire i vari aspetti del vescovo di Lima, ricordiamo P. Fidel González Fernández, che ha presentato il tema Santo Toribio, modelo de pastor en la Iglesia de su tiempo. Le sue parole sono state molto apprezzate. Fra gli ascoltatori vi erano il Nunzio Apostolico in Perù, diversi vescovi peruviani e di altre parti del mondo e personalità del mondo accademico che hanno sottolineato la serietà delle sue argomentazioni e, soprattutto, la passione con cui sono state presentate. Abbiamo chiesto, per intercessione di San Toribio, di poter migliorare il nostro lavoro missionario nei campi dell’inculturazione, dell’attenzione verso gli indigeni e dello zelo per portare il vangelo ai nostri fratelli.

Prima professione dei novizi
Il 6 maggio ha avuto luogo la prima professione religiosa di quattro novizi a Huánuco: José Félix Leytón Espinoza, Huver Ernesto Navarro Vigo, Carlos Alberto Nieto Gallego e Mauricio Castillo Contreras. I primi due della provincia del Perú-Chile e gli altri due della delegazione della Colombia.
La celebrazione è stata presieduta dal provinciale, P. Rogelio Bustos Juárez, e concelebrata da P. José Antonio Girau Pellicer, delegato della Colombia, il quale si è recato in Perù proprio per accompagnare questi giovani che per la prima volta emettevano i voti. Alla cerimonia hanno partecipato circa venti concelebranti che sono stati accolti alla parrocchia di San Pedro da un gran numero di fedeli, fra cui parenti e amici dei neoprofessi.
Alla vigilia della domenica del Buon Pastore, quando si prega in particolare per le vocazioni sacerdotali e religiose, ringraziamo Dio per il dono di questi quattro giovani che hanno accettato le sfide della vita missionaria. Allo stesso tempo, ringraziamo le loro famiglie e i responsabili della loro formazione.
Carlos e Mauricio sono stati assegnati allo scolasticato di Kinshasa, Huver a Nairobi e José Félix a São Paulo. Felicitazioni!

25° anniversario della parrocchia di Palca
Il 15 maggio, la parrocchia di Santo Domingo di Palca (vicina alla città di Tarma), ha festeggiato le sue “nozze d’argento”. Una serie di attività erano state organizzate in precedenza perché questa importante data non passasse inosservata.
Il 15 è stato il giorno centrale, con la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Richard Alarcón Urrutia, vescovo di Tarma, e concelebrata da dieci sacerdoti del clero religioso e diocesano. Vi sono state numerose testimonianze di ringraziamento per l’arduo lavoro realizzato dai Missionari Comboniani in questi 25 anni di attività. In particolare, è stato ricordato P. Hubert Unterberger, primo parroco e grande promotore di opere di evangelizzazione e di promozione umana. P. Hubert, dalla Germania, ha inviato un messaggio che è stato letto alla presenza delle autorità civili e religiose.
Attualmente lavorano in questa comunità P. Eduard Falk (parroco), P. Hans Hieber e P. Hilmar Gulba, che hanno preparato un programma di vasta portata che sarà strumento di animazione missionaria e rinnovamento spirituale per i cristiani con i quali lavorano. Grazie per la loro testimonianza apostolica!

SUD AFRICA

Prime professioni perpetue a Pietermaritzburg

Tesfaab Bekit Sliman, dall’Eritrea, e Sergio Ivan Paucar Simbaña, dall’Ecuador, facevano parte del primo gruppo di scolastici che avevano iniziato lo scolasticato in Sud Africa nel 2002. Il 30 aprile 2006 hanno fatto la professione perpetua nella parrocchia di San Martino de Porres a Woodlands. Anche i parrocchiani della vicina chiesa di Santa Giovanna d’Arco, dove è situato lo scolasticato, si sono uniti alla celebrazione. Queste due parrocchie sono state affidate ai Comboniani. La presenza e l’attiva partecipazione della gente hanno dimostrato l’apprezzamento e l’amore verso i missionari che sono presenti nella parrocchia solo da quattro anni.
Le due comunità cristiane erano state coinvolte nella preparazione della celebrazione e hanno potuto partecipare per la prima volta ad un evento così significativo. La gente si è profondamente commossa in particolare per il significato della celebrazione, ovvero la consacrazione totale di due giovani a Dio.
Le parole di Daniele Comboni: “Il giorno e la notte, il sole e la pioggia, mi troveranno egualmente e sempre pronto ai vostri spirituali bisogni. Il vostro bene sarà il mio e le vostre pene saranno pure le mie” erano state scelte dai due scolastici per ricordare il loro impegno verso Dio e i più poveri ed abbandonati della terra.
P. John Converset ha presieduto alla celebrazione eucaristica come rappresentante del provinciale del Sud Africa. Era presente alla cerimonia anche P. Bruno Bordonali, provinciale dell’Ecuador. La loro presenza ha contribuito alla gioia degli scolastici in questa felice occasione.
Il giorno seguente, primo maggio, gli altri scolastici hanno rinnovato i voti temporanei in una semplice cerimonia nella casa dello scolasticato.

IN PACE CHRISTI

P. Battista Rebucini (14.01.1921 - 09.05.2006)
P. Günter Brosig (07.10.1924 - 16.05.2006)

(Per il necrologio v. la sezione “NELLA CASA DEL PADRE”)

Preghiamo per i nostri defunti
IL PADRE
: di P. Célestin Ngoré Gali (TC); di P. Juan Martin Torres Alférez (M); Sabas di P. Paulino Sánchez Rodríguez (E).
LA MADRE: Elvira Roa de Pesquera, di P. Eduardo Pesquera Roa (CN); Regine, dello Sc. Donatien Atitse Kokou (T).
IL FRATELLO: Dino, di P. Alessandro Preda (†); Augusto, di P. Giovanni Cervelloni (†); Don Antonio Tosi, di Fr. Guido Tosi (†).
LA SORELLA: Concettina, di P. Gennaro Campochiaro (I); Franziska di Fr. Ludwig Kästel (DSP); Merci, dello Sc. Claude Yadjimadji Ondongar (TC).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Clemente Girardi; Sr. Blessilla Borghetti; Sr. Maria Ulderica Marcolegio; Sr. Maria Stella Fortuna.
Familia Comboniana n° 632