Bulletin mensuel des Missionnaires Comboniens du Cœur de Jésus

DIREZIONE GENERALE

Incontri e Raduni

-  Raduno dei responsabili comboniani della formazione permanente a livello europeo: 27-30 giugno 2011 a Roma.

-  Incontro dei vescovi comboniani: 21-30 luglio nel centro di spiritualità delle missionarie comboniane di Betania, nei pressi di Gerusalemme.

-  Assemblea di Animazione Missionaria di America/Asia (con 20 confratelli): 6-21 luglio a Quito (Ecuador).

-  Assemblea generale dei formatori dei Noviziati, dei Centri Fratelli e degli Scolasticati: 10-30 luglio 2011 a Palencia (Spagna).

-  Workshop di Formazione Continentale e Assemblea dell’Africa di lingua inglese e Mozambico: (con 23 confratelli): 8-28 agosto 2011 a Nairobi (Kenya).

-  Assemblea degli Economi delle Province Comboniane dell’America e Asia: 15-21 agosto 2011 a Bogotá (Colombia).

Assemblea Continentale di AM: America/Asia

Verso il Piano Continentale di Animazione Missionaria

Nella casa provincializia di Quito, Ecuador, si è celebrata dal 6 al 12 luglio l’Assemblea Continentale di Animazione Missionaria dell’America e Asia.

Venti Comboniani hanno partecipato all’incontro, che aveva come uno dei suoi obiettivi principali la formulazione del Piano Continentale di AM.

Nella prima parte, dedicata alle relazioni delle circoscrizioni, mass media e centri di AM, sono state presenti anche le Missionarie Comboniane e le Secolari Comboniane.

Durante la seconda giornata di lavoro, P. Jorge O. García Castillo, segretario generale dell’AM, ha presentato il tema “Quale AM per America/Asia oggi? Alcuni elementi ispiratori”. Facendo riferimento all’ultimo Capitolo Generale, ha detto che, anche se non ci sono state delle novità “assolute”, sono state dette cose molto importanti. Ad esempio, se ci “professiamo appassionati della missione”, non possiamo non “contagiare le Chiese locali su questo argomento”; siamo eredi del carisma di san Daniele Comboni che ha come uno dei suoi elementi fondamentali l’AM e, ancora, noi Comboniani riaffermiamo la nostra opzione preferenziale per i poveri, un tema che ci porta a sensibilizzare la Chiesa e quanti lavorano per la promozione umana affinché s’impegnino in questa direzione. Il pomeriggio dello stesso giorno, P. Alcides Costa, provinciale del Brasile Sud e incaricato continentale per l’AM, ha fatto un’ampia introduzione sul Piano Continentale di AM e ha suggerito alcune idee per la sua realizzazione definitiva.

Uno dei momenti più intensi dell’incontro è stata la mattinata dedicata alla formazione permanente. Il tema principale è stato sviluppato da Mons. Eugenio Arellano Fernández, vescovo comboniano di Esmeraldas, Ecuador. Per la sua presentazione si è ispirato al numero 379 dei Documenti di Aparecida che invita i cattolici del continente affinché “molti discepoli delle nostre chiese vadano a evangelizzare l’altra sponda”, in modo che “nel nostro continente entriamo in una nuova primavera della missione ad gentes”. Il resto dell’assemblea è stato dedicato all’elaborazione del Piano Continentale.

La valutazione globale dell’incontro, nonostante l’assenza di alcuni confratelli, è stata molto positiva a motivo del clima sereno e propositivo, del renderci conto delle numerose iniziative di AM che portiamo avanti in America/Asia, della partecipazione delle Comboniane e delle Secolari Comboniane e della sensibilità verso due assi trasversali che percorrono l’AM: la promozione vocazionale e il lavoro per la giustizia, la pace e l’integrità del creato.

Incontro dei Vescovi Comboniani

Appello a favore dell’Africa

In occasione del loro incontro a Gerusalemme, i vescovi missionari comboniani, provenienti dall’America Latina (3) e dall’Africa (9), presenti anche il Padre Generale e la Madre Generale dei due Istituti Comboniani, hanno avvertito fortemente l’esigenza di lanciare un appello a favore dell’Africa. Riportiamo parte del loro appello.

“Nessuno può chiudere gli occhi su ciò che sta avvenendo sul terreno. Tutto è basato sulla menzogna. Sistematica è la mancanza di informazione su quanto avviene nel settore estrattivo e dell’approvvigionamento delle risorse. Sconcertante è il disprezzo per le condizioni di vita sempre peggiori delle popolazioni che sono presenti sul luogo. Arroganti e violente sono le espropriazioni selvagge di terre, a scapito specialmente dei più poveri come i contadini. Numerosi pure sono i conflitti fondiari e sociali con frequente perdita di vite umane. Graduale è la sparizione dei valori della solidarietà a vantaggio di un profitto individuale, sfrenato e senza regole. Impressionante è l’aumento della corruzione a tutti i livelli, tale da intaccare e stravolgere la mentalità della gente. Il degrado insomma non è solo sociale ma etico e morale: prostituzione, soprattutto tra i giovani, in preoccupante aumento; situazione di estrema debolezza della famiglia, minata da casi d’infedeltà sempre più frequenti a causa del facile denaro; abbandono da parte del marito dei suoi impegni familiari a scapito della donna lasciata sola; conflitto di competenza tra i genitori e abdicazione dai loro impegni familiari ed educativi ecc. Le nuove ricchezze dunque, invece di contribuire alla lotta contro la povertà, sono servite e servono apertamente al degrado, alla sperequazione, all’acquisto delle armi, alimentando così conflitti interminabili. Al posto di essere una benedizione, sono divenute disgraziatamente una maledizione per la maggior parte della popolazione.

Un intervento della Chiesa s’impone. L’Africa si è già messa in moto e la Chiesa si muove con lei offrendole la luce del Vangelo. Le acque possono essere burrascose, ma con lo sguardo puntato su Cristo Signore arriveremo al sicuro porto della giustizia e della pace(Messaggio conclusivo del II Sinodo Africano, n. 42)”.

Sito Comboniano (www.comboni.org)

-  Il sito è in fase finale di ristrutturazione e di attualizzazione dei dati.

-  Per quanto riguarda gli Scritti di Comboni, la ricerca ora funziona correttamente in cinque lingue (mancano ancora il tedesco e il polacco).

-  Si pregano le province di informare la persona incaricata del sito comboniano ogni qualvolta ci siano dei cambiamenti nei dati che appaiono sul sito. Controllare se i dati attuali sono corretti e debitamente aggiornati.

-  Informiamo che ogni testo che appare sul sito ha la possibilità di un campo per ognuna delle sette lingue in uso nell’Istituto. Se ritenete che alcuni testi siano importanti e desiderate che appaiano anche in altre lingue, per favore traduceteli nella lingua a voi familiare e inviatelo alla persona responsabile. Il testo tradotto sarà prontamente inserito sul sito. Questa possibilità è valida per tutti i membri della Famiglia Comboniana.

Specializzazioni

P. Patrick Benywanira ha ottenuto la Licenza in Filosofia presso l’Università Urbaniana di Roma, con la specializzazione in filosofia morale ed etica sociale. Titolo della tesi: The Concept of communicative ethics and its relevance in guiding action: a study based on Argen Habermas’s contribution to the current debate in ethics. Questa “etica comunicativa” è una teoria proposta da Júrgen Habermas che sostiene che ora viviamo nell’era “post-metafisica”, dove Dio, la Scrittura e la religione non dovrebbero intervenire nella “sfera pubblica”. Secondo Habermas, non esistono valori supremi, e le regole morali le facciamo noi. P. Patrick sostiene che la negazione di valori assoluti è erronea sia socialmente sia politicamente, specialmente nel contesto africano. Patrick ha difeso la tesi il 28 giugno 2011, ottenendo “magna cum laude”.

Professioni perpetue

Sc. Amlon Ketekle Attiogbe Koffivi (T)

Lomé (T)

01.07.2011

Sc. Domara Komlan Alagbé (Bernard) (T)

Lomé (T)

01.07.2011

Sc. Fessou Kokou Hola (Maurice) (T)

Lomé (T)

01.07.2011

Sc. Soedjede Kossi (Augustin) (T)

Lomé (T)

01.07.2011

Sc. Lokwang Koryang Casimiro (U)

Ombaci (U)

18.08.2011

Ordinazioni sacerdotali

P. Ivardi Ganapini Filippo (I)

Parma (I)

09.07.2011

Opera del Redentore

Settembre          01 – 15 NAP           16 – 30 PE

Ottobre              01 – 15 P               16 – 31 RSA

Intenzioni di preghiera

Settembre – Perché tutti i membri dell’Istituto partecipino attivamente all’attuazione delle decisioni capitolari, vedendo in questo impegno la volontà di Dio che ci ha parlato anche per mezzo dell’ultimo Capitolo Generale. Preghiamo.

Ottobre – Perché conformiamo sempre più la nostra vita personale e il nostro servizio missionario alla testimonianza di vita del nostro Fondatore, san Daniele Comboni, mentre invochiamo con fiducia la sua intercessione presso il Padre. Preghiamo.

Pubblicazioni

Graziano Pesenti: Fratel Giosuè Dei Cas, lebbroso tra i lebbrosi. Prefazione di P. Francesco Pierli. Editrice Velar. Libriccino di 48 pagine con numerose foto. È la biografia del nostro confratello comboniano che ha lavorato quattordici anni in Sudan, a Tonga e a Lul tra gli Shilluk, prima di essere ammesso ai primi voti (1921). Due anni dopo venne dichiarato affetto da lebbra e fu costruita per lui una casetta con annessa una chiesetta nei pressi del lebbrosario di Kormalàn, vicino a Wau. Fratel Giosuè è vissuto fino all’ultimo (1932) martire della carità, offrendo la propria vita per la guarigione di un altro confratello moribondo. Il libretto è disponibile per i Comboniani a € 1,50 (un Euro e cinquanta centesimi) tramite la segreteria generale.

P. Enzo (Vincenzo) Santangelo, missionario in Brasile Sud da 38 anni, ha pubblicato 55 libri in portoghese. Per maggiori informazioni, rimandiamo al sito www.combonianos.org.br (sezione “livros”).

Qui elenchiamo solo le pubblicazioni più recenti:

- O Cristo de Pedro (2010)

- Eu serei o amor (2010)

- O Jesus de Paulo (2009)

- Maria de Nazaré (2009)

- Daniel Comboni, a ousadia de um santo (2008).

 

ITALIA

Giubileo d’oro

Un gruppo di nove Comboniani, ordinati nel 1961, hanno celebrato il 50° di sacerdozio il 1º luglio, festa del Sacro Cuore, nella Casa Madre di Verona, assieme ai confratelli della comunità, ad altri sacerdoti e numerosi amici. Alla festa si sono aggiunti tre confratelli che quest'anno festeggiano il 60º di ordinazione.

Dei 29 comboniani ordinati 50 anni fa, 19 sono ancora viventi e continuano la strada intrapresa; cinque sono morti mentre altri cinque hanno scelto vie differenti. Dei diciannove viventi, solo nove hanno potuto trovarsi assieme a Limone e a Verona.

La celebrazione è stata preceduta da tre giorni trascorsi nella Casa Natale di san Daniele Comboni, a Limone sul Garda. Sono state giornate di preghiera e di condivisione di esperienze e riflessioni, con l’ausilio anche di alcune proposte offerte da Don Mario Trebeschi, P. Carmelo Casile e P. Andrea Polati. L'ultimo giorno, il gruppo è andato in pellegrinaggio al santuario mariano di Pietralba (Maria Weißenstein), in visita ai confratelli di Bressanone, al monastero agostiniano di Novacella (sui passi del canonico Mitterrutzner, amico e benefattore di Comboni) e ha fatto una sosta per stare con i confratelli di Arco.

Il sentimento predominante, più volte espresso, è stato di ringraziamento al Signore per la sua chiamata e la sua fedeltà, all’Istituto comboniano per la formazione ricevuta, alle comunità di missione e alla provincia italiana.

In memoria di P. Antonio Dutto († 2003)

Domenica 31 luglio 2011 la comunità di S. Mauro di Boves, in provincia e diocesi di Cuneo, era in festa per la sagra annuale e per far memoria del compaesano P. Antonio Dutto, comboniano, che ha lavorato per quasi cinquant’anni in Uganda. P. Antonio fu costretto a lasciare l’Uganda a causa di un attentato, in cui rimase gravemente ferito e a seguito del quale gli fu amputata una gamba. Alla memoria di P. Dutto, il comune ha dedicato una piazzetta davanti alla chiesa e la famiglia ha allestito un’interessante mostra fotografica sulla vita del missionario, scegliendo tra le numerose foto che era solito mandare a casa.

Per partecipare alla festa, sono giunti da Verona P. Primo Silvestri e P. Romeo Ballan, che ha tenuto l’omelia di commemorazione. Numerosi sono stati i partecipanti alla festa, assieme alle autorità locali, ai giovani che hanno organizzato competizioni sportive e alla banda.

MEXICO

La Chiesa cattolica si fa conoscere meglio

Il 25 e 26 giugno 2011, la comunità dei Missionari Comboniani di Monterrey, Nuevo León, è stata presente con uno stand presso il centro esposizioni della città, Cintermex, per partecipare ad “Asercat”, un evento dell’arcidiocesi di Monterrey realizzato per offrire alla gente la possibilità di avvicinarsi alla Chiesa e conoscere più da vicino il suo orizzonte culturale e religioso. L’esposizione ha visto la partecipazione di 32mila visitatori e 110 espositori dell’arcidiocesi, in rappresentanza del mondo giovanile, della famiglia, della catechesi, delle congregazioni e istituti di vita consacrata, della liturgia, della pastorale sociale, delle librerie cattoliche e di altre realtà. Per due giorni, nei vari padiglioni, si sono alternate conferenze, messe, seminari, lectio divina, adorazione del Santissimo, confessioni, rosari, giochi per i bambini, rappresentazioni artistiche, proiezioni di filmati, mostre d’arte, architettura e musica. In questa occasione, il nostro Istituto ha espresso la sua realtà, ricchezza e carisma: la possibilità di incontrare gente che non conosceva la nostra vocazione, dialogare con queste persone e testimoniare la nostra gioia di essere missionari. Da sottolineare, la partecipazione di P. Vittorio Moretto, contattato per l’organizzazione dell’evento, che ha tenuto un seminario sul tema: “Vivi la Messa nella sua pienezza”. La mostra ha avuto un grande successo, motivo per cui sarà riproposta anche il prossimo anno.

NAP

Missionario Comboniano alla Casa Bianca

La prima Conferenza di Politica Ispanica organizzata dalla Casa Bianca si è svolta nel mese di luglio. Oltre 150 leader ispanici si sono incontrati con 100 funzionari dell'amministrazione per discutere l'agenda del presidente Barack Obama e il suo impatto sulla comunità ispanica e, soprattutto, per mettere a punto insieme le strategie sul modo migliore di proseguire uniti per migliorare i risultati e le opportunità della comunità ispanica.

Il futuro degli Stati Uniti dipende dal successo (o insuccesso) di questa comunità. Con 54 milioni di persone, in rapida crescita e sparsa in tutti gli Stati dell'Unione, questa parte della popolazione è fondamentale per ogni aspetto della crescita degli Stati Uniti.

Il comboniano P. Jorge E. Ochoa Gracián, cappellano dell'Ohio per la Lega dei Cittadini Latinoamericani, ha partecipato alla Conferenza. Il presidente ha detto ai partecipanti che senza un sincero sforzo da parte del paese per educare, costruire competenze professionali, affrontare i problemi di un vasto e disgregato sistema d’immigrazione, il futuro sarà cupo e il sogno americano svanirà. P. Ochoa si è detto d’accordo: "Senza uno sforzo congiunto per affrontare tali questioni, il paese in pratica si darà la zappa sui piedi. La Conferenza è stata molto importante, ma questo deve essere solo l'inizio. Questo tipo di dinamica deve continuare”.

Incontro con i missionari

I nostri amici della zona di Cincinnati hanno avuto l'opportunità di incontrare i Missionari Comboniani che si trovano negli Stati Uniti per le giornate missionarie. La serata ha fornito l’occasione ai missionari di presentarsi e di trascorrere il tempo con gli ospiti, rispondendo alle loro domande e raccontando le loro esperienze missionarie. I missionari che hanno partecipato erano P. Austine Odhiambo Radol, P. Jesto Michael Bwalya, P. Alberto José Guzmán Pimentel, P. Markus Lorenz Körber e P. Sebhatleab Ayele Tesemma. Durante la settimana di orientamento, preparata e diretta da P. Brian J. Quigley, hanno potuto incontrare i direttori degli Uffici provinciali e il responsabile delle risorse di Giustizia e Pace, con grande beneficio ed esperienza di apprendimento per tutte le persone coinvolte.

Parrocchia comboniana consegnata all’arcidiocesi di Chicago

Nel mese di luglio, la parrocchia di San Donato a Blue Island, Illinois, sotto la guida pastorale dei Missionari Comboniani dal 1991, è stata consegnata all'arcidiocesi di Chicago.

Iniziata come un piccolo gruppo d’immigrati italiani alla fine del 1800, è ora una grande, attiva e unita comunità di fede. Dopo una grande crescita, con il passare del tempo, le generazioni dei giovani italoamericani hanno cominciato a varcare i confini della parrocchia di San Donato, attratti da migliori posti di lavoro, da maggiori opportunità, da nuove scuole e anche dall’avventura. Così, per un certo periodo, i parrocchiani sono diminuiti e quelli rimasti hanno dovuto impegnarsi molto per mantenere in vita la parrocchia.

Questa storia è comune a tante parrocchie di antica fondazione negli Stati Uniti e troppo spesso il risultato finale diventa la fusione con altre o la chiusura. Nel caso di San Donato, però, le cose sono andate diversamente. Infatti, i Missionari Comboniani, sempre pronti ad assumersi progetti a rischio, nel 1991 si misero d’accordo con il cardinale Joseph Bernardin per farsi carico di San Donato e lavorare per rilanciare la parrocchia.

P. Domingo Campdepadrós Ayinés, il primo parroco comboniano, trovò una comunità cristiana in calo, formata quasi esclusivamente d’italiani, benché nel corso degli anni il quartiere fosse diventato una comunità formata prevalentemente da immigrati ispanici. Insieme a P. Robert M. Kleiner, iniziarono a celebrare una Messa domenicale in spagnolo. E bisogna dire che da una dozzina di persone, presenti a quella prima Messa, la partecipazione è cresciuta fino alle attuali liturgie, dove a volte capita che non ci siano più posti a sedere. Ora italiani e ispanici lavorano attivamente insieme per il bene della parrocchia.

Impiegata comboniana in Sud Sudan il Giorno dell’Indipendenza

Roxanne Schorbach, responsabile del Centro Missionario di Covina, California, nel mese di luglio è andata a Juba, Sud Sudan, per partecipare alla Giornata dell’Indipendenza. È stata ospite di Teresa Juk, la figlia del defunto capo Benjamin Juk dei Dinka, nel Kwajok. Come ha detto lei stessa, è stata un’esperienza indimenticabile. Le bellissime fotografie che ha fatto saranno utili per condividere con molte altre persone l’importanza di questo evento.

PORTUGAL

Pellegrinaggio della Famiglia comboniana

L’ultimo sabato del mese di luglio oltre 2000 persone hanno partecipato a Fatima al pellegrinaggio annuale della Famiglia comboniana che quest’anno aveva come tema “Portogallo in missione da cuore a cuore”, con riferimento alla lettera pastorale dei vescovi portoghesi: “Fate come io ho fatto a voi – per un volto missionario della Chiesa in Portogallo”.

Mons. Ilidio Leandro, Vescovo di Viseu, ha presieduto l’Eucaristia e nell’omelia ha detto di essere pastore di una diocesi nella quale i Missionari Comboniani si sono stabiliti per la prima volta 60 anni fa. L’Eucaristia è stata concelebrata da circa trenta sacerdoti comboniani. All’offertorio è stato offerto un ramo di fiori, per indicare la varietà dei doni e dei servizi che esistono nella Chiesa, e una tovaglia, simbolo del servizio gratuito che deve essere la caratteristica di tutti i cristiani.

Nel pomeriggio, la Famiglia comboniana si è riunita di nuovo nella stessa chiesa per una celebrazione mariana fatta di testimonianze missionarie, la recita del rosario missionario e l’invio di due missionari in Africa.

Le testimonianze sono state presentate dalla laica comboniana Susana Vilas Boas, che ha lavorato nella Repubblica Centrafricana, e dal comboniano P. João Rodrigues da Costa, che lavora in Ciad, i quali hanno condiviso episodi della loro vita missionaria.

Il rosario missionario, con la lettura di brani del Vangelo e della lettera dei vescovi, è stato guidato dalle Missionarie Comboniane

Sotto il segno della missione in Portogallo e oltremare, la Famiglia comboniana ha partecipato all’invio di due missionari che partiranno presto per l’Africa: P. Marcelo Fonseca Oliveira (Congo) e P. Germano Joaquim dos Santos Serra (Uganda).

PERÚ-CHILE

Benedizione della casa di Huánuco

“Il convento di San Pietro fu costruito con ampi criteri; doveva ospitare non solo i padri che lavoravano nella parrocchia di San Pietro, ma essere anche un centro per tutti: casa provinciale, casa per i ritiri, luogo di riposo e di vacanze… oltre che sede del Noviziato interprovinciale dal 1983” (cfr. Misioneros Combonianos: 50 años en el Perú). Scritto profetico su quello che avrebbe dovuto essere “il convento” dei Comboniani di Huánuco e su quello che effettivamente divenne.

Ora, il 13 maggio 2011, 46 anni dopo aver ricevuto la prima benedizione ufficiale dall’allora vescovo di Huánuco, Mons. Francisco Rubén Berroa, e a conclusione dei lavori di ristrutturazione, il convento ha ricevuto una seconda benedizione ufficiale dall’attuale vescovo di Huánuco, ex-parroco di San Pietro, Mons. Jaime Rodríguez Salazar. Il convento è stata ristrutturato e adattato alle esigenze sia dei confratelli in servizio alla parrocchia, sia di quelli che, dopo aver dedicato parte della loro vita alla provincia, data l’età avanzata, desiderano godere dei benefici climatici di questa bella terra “della nobilissima e leale città dei cavalieri di León de Huánuco”. Il vescovo attuale, P. Jaimito – come la gente continua affettuosamente a chiamarlo – emozionato, rivolgendosi alla comunità comboniana a Huánuco riunita per questo evento con il provinciale P. Luis Barrera Pacheco, che ha fatto il noviziato in questa casa, ha detto: “I comboniani qui rappresentano la Chiesa universale, impegnata a mostrare al mondo che la missione evangelizzatrice è compito di tutti. Dal loro arrivo ufficiale a Huánuco nel 1952, sono stati e continueranno a essere, con il loro esempio e la loro dedizione, i pilastri del lavoro di evangelizzazione della Chiesa in questa parte del mondo”.

Celebrazione della festa del Sacro Cuore

Le comunità di Lima, le suore comboniane, i postulanti e i laici, riuniti tutti assieme nella casa provinciale, hanno festeggiato nella gioia la festa del Sacro Cuore di Gesù. Al mattino, P. Manuel Pinheiro ha animato la mezza giornata di preghiera aiutando ad approfondire la lettera del Superiore Generale sulla festa del Sacro Cuore. Dopo la Messa e la rinnovazione dei voti, c’è stato un pranzo fraterno.

SOUTH SUDAN

Juba: ritiro annuale

Dal 6 al 12 giugno quindici confratelli, insieme a due Suore Comboniane e un sacerdote degli Apostoli di Gesù, hanno partecipato al ritiro annuale a Juba. P. Francesco Pierli ha sviluppato il tema del “ministero” in Sud Sudan in undici riflessioni molto pertinenti e pratiche. Durante l’Eucaristia conclusiva, i partecipanti hanno rinnovato il loro impegno a vita per la missione.

Celebrazioni per l’indipendenza

Il Sud Sudan ha celebrato il Giorno dell’Indipendenza il 9 luglio 2011, diventando così il 54° Stato dell’Unione Africana. La celebrazione principale si è svolta a Juba. La città è stata oggetto di una serie di operazioni di pulizia generale e l’aeroporto è stato ingrandito con un nuovo terminal per i passeggeri e luci per i voli notturni: tutto questo anche per accogliere gli oltre 1.000 invitati alla cerimonia.

Tra questi, anche P. Enrique Sánchez González, Superiore Generale, quale riconoscimento del ruolo avuto dai Missionari Comboniani durante la lotta di liberazione.

Nel corso della cerimonia, il presidente Salva Kiir Mayardit si è rivolto ai presenti insistendo sull’unità della nazione: “Voi siete Zande, Kakwa, Lutuko, Nuer, Dinka o Shilluk, ma ricordatevi che prima di tutto siete sudanesi del Sud Sudan”.

Il 14 luglio 2011 l’Assemblea Generale dell’ONU ha ufficialmente incluso la RSS come il 193° stato-membro delle Nazioni Unite. La Repubblica del Sud Sudan ha raggiunto l’indipendenza anche grazie al sostegno del mondo occidentale. E ora, all’inizio del cammino, ci si chiede se questo sostegno, fondamentale per la sopravvivenza del Nord e del Sud Sudan, continuerà.

Simposio

La Chiesa cattolica in Sud Sudan sta organizzando un simposio di tre giorni per riflettere sul suo passato, presente e futuro, integrato nel programma del Giorno dell’Indipendenza della Nazione. Il simposio, previsto dal 13 al 16 ottobre 2011, a Juba, ha come tema “Una Chiesa da ogni tribù, lingua e popolo”.

Il simposio ha lo scopo di ricordare ai partecipanti il ruolo profetico che la Chiesa ha avuto già da prima del 1956 fino alla nascita della Repubblica del Sud Sudan e di riflettere sulle sfide che la Chiesa ha dovuto e continua ad affrontare. Affronterà anche il ruolo della Chiesa nell’evangelizzazione, nell’erogazione di servizi e nel ministero della riconciliazione, della giustizia e della pace.

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE: Miguel, di P. Senén Hipólito Pedro (CN); Salvador, di P. Elías Arroyo Román (BR).

LA MADRE: María, di P. Francisco José Martín Vargas (E); Paula, di P. Rafael Huerta Carbajal (M).

IL FRATELLO: Pio, di P. Eugenio Rossi (I); Henri, di P. Léonard Ndjadi Ndjate (CA); Vincent, dello scolastico Augustin Soedjede Kossi (T); Luigi, di Fr. Giuseppe Manara (I); Liberio, di P. Efrem Angelini (EC).

LA SORELLA: Ma. da Graça, di P. Manuel Lopes Ribeiro (MO); Ester, di P. Alessandro (†) e P. Vittorio (†) Trabucchi; Imelda, di Mons. Agostino Baroni (†); Cristina, di P. Renzo Piazza (I); Maria, di Fr. Giuseppe Lagattolla.

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Rosa Maria Vago; Sr. M. Lucilia Cori; Sr. Venturina Ferrari; Sr. M. Eugenia Facheris; Sr. María Consolación Correa Martínez; Sr. Eliana Poletti; Sr. M. Giuseppina Galbiati; Sr. M. Claudia Mombelli; Sr. Emanuella Casiroli; Sr. Teresilde Pirovano.

LA MISSIONARIA SECOLARE COMBONIANA: Julia De Oliveira Coelho (Portogallo).

P. Rufin Waway Kimbanda (CN) (21.11.1959 – 18.08.2011)

Deceduto a Belo Horizonte (Brasile). Viveva fuori comunità.