NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ
DIREZIONE GENERALE
Comunicato del Consiglio Generale a tutti i Superiori di circoscrizione sull’attentato a Mons. Carlassare (26 aprile)
Caro Confratello, il Consiglio Generale è stato informato che nella notte di oggi, 26 aprile, il nostro confratello Mons. Christian Carlassare, nominato vescovo di Rumbek da Papa Francesco l’8 marzo scorso, mentre si trovava nella sua residenza, è stato ferito alle gambe da assalitori sconosciuti che hanno esploso contro di lui alcuni colpi di arma da fuoco. Non è nota al momento né l’identità degli assalitori e neppure le ragioni di questa aggressione. Abbiamo appreso dal Provinciale del Sud Sudan che le condizioni di Mons. Carlassare sono al momento stabili: sembra che la ferita riguardi solo i tessuti molli di entrambe le gambe e che il danno si sia limitato apparentemente ad una importante perdita di sangue che ha richiesto una trasfusione. I medici del CUAMM presenti all’Ospedale di Rumbek lo stanno curando nell’attesa del suo trasferimento a Juba. Mons. Carlassare ha chiesto di rassicurare tutti i confratelli facendo sapere che sta abbastanza bene e ci invita a pregare soprattutto per la gente di Rumbek che – nelle sue parole - “sta soffrendo più di lui”. Ha aggiunto che perdona i suoi aggressori.
Ci uniamo al sentimento dei tanti che stanno esprimendo il loro sgomento per questo ennesimo episodio di violenza contro persone inermi e innocenti. Seguendo l’invito di Mons. Carlassare preghiamo per le tante persone di buona volontà che, nel Sud Sudan, soffrono per il perdurare dell’insicurezza e della violenza. Preghiamo anche per la rapida guarigione di Mons. Carlassare così da permettergli di essere consacrato vescovo, come previsto, il giorno 23 maggio prossimo, e riprendere il suo ministero apostolico al servizio della Chiesa e del popolo del Sud Sudan. San Daniele Comboni continui a proteggere i suoi confratelli e interceda perché la nostra preghiera affretti la pace e la concordia in questa terra da lui tanto amata.
Comunicato del Consiglio Generale sull’aggressione a Mons. Carlassare (27 aprile)
In merito alle informazioni che stanno apparendo su vari organi di stampa riguardo all’aggressione subita da Mons. Carlassare, alle sue cause e ai suoi mandanti, il Consiglio Generale dei Missionari Comboniani è grato e fiducioso nel lavoro che stanno svolgendo gli organi di polizia e le autorità competenti.
È significativo a questo proposito che la più alta autorità civile del Paese si sia pronunciata auspicando che le indagini proseguano rapide, approfondite e imparziali. Anche se dolorosa, la verità accertata è sempre un punto di partenza per la guarigione delle ferite da parte di chi le ha subite come da parte di chi le ha inflitte. Attendiamo con vigile fiducia i risultati dell’inchiesta.
Siamo grati a Dio che le ferite riportate da Mons Carlassare non mettano in pericolo la sua vita. Siamo particolarmente grati a lui per averci indicato con quali sentimenti vivere, come cristiani e come missionari, quanto accaduto: misericordia verso i colpevoli e solidarietà con le persone semplici e di buon cuore, che rappresentano la maggioranza della popolazione a Rumbek come altrove, vittime ogni giorno, nel silenzio e lontano dai riflettori dei mezzi di comunicazione di massa, di un clima di violenza e di intimidazione che è diventato troppo consueto nei rapporti tra le diverse espressioni della società sud-sudanese e, purtroppo, non soltanto di questa.
Preghiamo soprattutto perché non prevalga nel cuore di tutti il desiderio di vendetta. Affidiamo questa nostra preghiera all’intercessione di San Daniele Comboni, che in questo momento drammatico della vita della Chiesa e del popolo sud-sudanese mostri la sua cura paterna suscitando in tutti la speranza di pace e di giustizia che la Resurrezione di Cristo fa albeggiare su ogni vicenda dolorosa e complessa.
NOTE GENERALI 55a Consulta
Durante la 55a Consulta che si è tenuta dal 12 al 16 aprile il Consiglio Generale ha esaminato le seguenti questioni, preso le decisioni e fornito le indicazioni qui di seguito dettagliate.
1. Il Cammino verso il Capitolo Generale
1.1. Elezione dei Capitolari
Il processo di elezione dei Capitolari Delegati è terminato il giorno 10 aprile con l’elezione dell’ultimo delegato.
Ecco la lista finale dei Capitolari:
1 CG P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie Diritto
2 CG P. Jeremias dos Santos Martins Diritto
3 CG Fr. Alberto Lamana Cónsola Diritto
4 CG P. Alcides Costa Diritto
5 CG P. Ciuciulla Pietro Diritto
6 A P. David Costa Domingues Eletto
7 BR P. Amaxsandro Feitosa da Silva Eletto
8 BR P. Bossi Dario Diritto
9 BR Fr. João Paulo da Rocha Martins Eletto
10 BR P. Raimundo N. Rocha dos Santos Eletto
11 C P. Marek Tomasz Eletto
12 C Fr. Parise Alberto Eletto
13 CN P. Dimonekene Sungu Edmond Eletto
14 CN Fr. Kakule Silusawa Lwanga Eletto
15 CN P. Kobo Badianga Jean Claude Eletto
16 CN P. Ndjadi Ndjate Léonard Diritto
17 CO P. Villarino Rodriguez Antonio Eletto
18 DSP Fr. Bernardi Ivan Eletto
19 DSP P. Grabmann Hubert Diritto
20 DSP P. Turyamureeba Roberto Eletto
21 E P. Llamazares G. Miguel Ángel Eletto
22 E P. Pedro Andrés Miguel Diritto
23 EC P. Jaramillo Arias Pablo Eduardo Eletto
24 EC P. Poletto Ottorino Diritto
25 EGSD P. Kyankaaga J. Richard Diritto
26 EGSD P. Mbuthia Simon Mwara Eletto
27 ER P. Habtu Teklay Tiluq Eletto
28 ET P. Agostini Sisto Diritto
29 ET P. Asfaha Yohannes Weldeghiorghis Eletto
30 I P. Baldan Fabio Carlo Diritto
31 I P. Codianni Luigi Fernando Eletto
32 I P. Ivardi Ganapini Filippo Eletto
33 I P. Moschetti Daniele Eletto
34 I Fr. Soffientini Antonio Eletto
35 KE P. Radol Odhiambo Austine Diritto
36 KE P. Wanjohi Thumbi Andrew Eletto
37 LP P. Devenish Martin James Eletto
38 LP P. Pelucchi Alberto Diritto
39 M Fr. Cruz Reyes Joel Eletto
40 M P. Guitrón Torres Rafael Eletto
41 M P. Sánchez González Enrique Diritto
42 M P. Villaseñor Gálvez José de Jesús Eletto
43 MO P. António M. Bogaio Constantino Diritto
44 MO P. José Joaquim Luis Pedro Eletto
45 MZ Fr. Gédéon Ngunza Mboma Eletto
46 MZ P. Guarino Antonio Eletto
47 MZ P. Mumba Michael Nyowani Diritto
48 NAP P. Ezama Ruffino Diritto
49 NAP P. Ochoa Gracián Jorge Elias Eletto
50 P P. Fernando Domingues Diritto
51 P P. Manuel A. da Silva Machado Eletto
52 PCA P. Calderón Vargas Juan Diego Diritto
53 PCA P. Romeo Barrios Morales Eletto
54 PE P. Carbonero Mogollón Pedro Percy Eletto
55 PE P. Martín Vargas Francisco José Diritto
56 RCA P. Longba G. Godefroy-Médard Eletto
57 RSA P. Burgers Jude Eugene Diritto
58 RSA P. Mkhari Antony Abednego Eletto
59 SS P. Maku Joseph Eletto
60 SS P. Okot Ochermoi Louis Tony Diritto
61 SS Fr. Pomykacz Jacek Andrzej Eletto
62 T P. Agboli John Hanson P. K. Eletto
63 T P. Hounaké Kouassi Timothée Diritto
64 T P. Plinga Menguo-Mana (Job) Eletto
65 TCH P. Fidèle Katsan Eletto
66 U P. Alenyo John Peter Eletto
67 U P. Kibira Anthony Kimbowa Eletto
68 U P. Kiwanuka Achilles Kasozi Diritto
69 U Fr. Lumami Mwanza Patrick Eletto
1.2. Sostituti dei Delegati Capitolari
Il Consiglio Generale incoraggia le circoscrizioni che ancora non lo hanno fatto a procedere rapidamente alla elezione dei sostituti, laddove il secondo più votato non ha raggiunto i voti sufficienti per qualificarsi come sostituto.
1.3. Osservatori e Ospiti
Per quanto riguarda la partecipazione di osservatori e ospiti invitati, una volta raggiunta la decisione finale sulla data del Capitolo, si procederà anche alla identificazione dei possibili osservatori e degli invitati.
1.4. Nomina della Commissione Precapitolare
Durante la consulta si è fatto un discernimento sulla scelta dei confratelli che faranno parte della Commissione Precapitolare e sul Capitolare che farà da coordinatore della commissione. Sono elencati qui in ordine alfabetico i confratelli nominati:
A loro va il ringraziamento del Consiglio a nome di tutti i confratelli per aver accettato questo servizio complesso e gravoso. Il Consiglio assicura il suo sostegno e accompagnamento durante il percorso da qui al Capitolo.
1.5. Cronologia degli incontri telematici e in presenza in preparazione del Capitolo
Il Consiglio Generale organizzerà una serie di incontri telematici e, quando possibile, in presenza per interagire con:
• La Commissione Precapitolare: il giorno 13 maggio verso metà giornata, per via telematica, allo scopo di favorire la mutua conoscenza, per valutare e meglio focalizzare e dettagliare i termini di riferimento della commissione e per un discernimento sulla tempistica del calendario del processo verso il Capitolo
• I membri della Direzione Generale: il giorno 17 maggio in presenza, alle ore 9.00 in sala capitolare con il seguente Ordine del Giorno: informazione sul cammino verso il Capitolo, orientamenti per la relazione della direzione generale, segretariati e uffici.
• Tutti i Capitolari, per via telematica, in giugno; in questo incontro si dialogherà in vista della decisione finale sulla data del Capitolo.
1.6. Consulta di giugno
La Consulta di giugno avrà come scopo, oltre agli altri punti usuali dell’agenda, la trattazione delle questioni legate al Capitolo Generale, i.e.:
Nella decisione riguardante la data del Capitolo, occorrerà tener presente che quest’ultima potrebbe condizionare la disponibilità di Fr. Biemmi a partecipare al nostro Capitolo. Nel frattempo, il Consiglio Generale incoraggia i confratelli che non hanno ancora risposto al questionario a rispondere e ad utilizzare tutti i mezzi, inclusi quelli telematici, per i processi di incontro e assemblea in vista della preparazione delle relazioni.
2. Formazione (SGF)
2.1. Destinazione di Novizi agli Scolasticati e CIF
Il Consiglio ha destinato 37 novizi finalisti agli Scolasticati e CIF. In alcuni casi si è dovuto tener conto anche della situazione locale dell’epidemia di Covid-19 e relativi problemi di viaggio e di rilascio dei visti.
2.2. Granada
Il numero degli scolastici che faranno i primi voti quest’anno supererà la capienza dei nostri Scolasticati attuali. Per questa ragione, tenuto conto del dialogo fatto in passato con i superiori di circoscrizione durante l’Assemblea dei nuovi eletti nel 2020 per una situazione analoga, il CG ha deciso di assegnare 4 scolastici alla comunità di Granada, in Spagna, dove saranno accolti e faranno il loro cammino con un formatore la cui nomina verrà fatta nei prossimi mesi. La comunità di Granada, infatti, può accogliere un gruppo di scolastici in un contesto in cui sono facilmente accessibili una istituzione accademica e altre utili strutture di sostegno formativo, oltre a buone occasioni di impegno pastorale per il nostro gruppo di scolastici.
3. SGE (Economia)
3.1. Investimenti
L’Economato Generale e il Consiglio Generale hanno dedicato un tempo alla valutazione attenta della situazione dei nostri investimenti a fronte delle conseguenze della pandemia di Covid-19 e del suo effetto sui mercati e sull’economia.
3.2. Nomina del nuovo membro del Consiglio di Economia
A fronte della necessità di nominare un nuovo membro al Consiglio di economia in rappresentanza delle circoscrizioni della APDESAM, dopo previa consulta dei superiori di circoscrizione, il CG nomina P. Zieliński Maciej Mikolaj, Economo Provinciale del Kenya, quale nuovo membro del Consiglio di Economia per tre anni.
4. Nota per i confratelli rientranti dall’estero nel loro Paese di origine
4.1. Disposizioni generali
Il Consiglio Generale ricorda a tutti i confratelli che il perdurare della situazione di pandemia, che continua ad imperversare ed è ancora ben lontana dalla soluzione, rende tuttora sconsigliabile ogni spostamento internazionale che non sia motivato da solide, indifferibili e verificate ragioni. Sottolinea perciò la necessità – già prevista dai direttori – che tutti i confratelli che intendono spostarsi da una circoscrizione all’altra ne parlino previamente al proprio superiore di circoscrizione. Tocca infatti a questi entrare in dialogo col superiore di circoscrizione dove il confratello intende recarsi per valutare eventuali restrizioni circa vaccinazioni, quarantena o altre disposizioni sulla libertà di movimento all’interno del paese da raggiungere, anche se e quando questo è il paese di origine del confratello. È necessario, infatti, indentificare in anticipo il luogo dove può avvenire la quarantena, qualora questa si rendesse necessaria. Non tutte le comunità e molto spesso neanche i familiari sono in grado di rispettare le disposizioni normative della quarantena.
4.2. Disposizioni specifiche per rientri sanitari in Italia
Per quanto riguarda i rientri in Italia per i confratelli che vi si recano per comprovate e verificate ragioni di salute, la Provincia Italiana ha previsto un percorso specifico legato alle motivazioni sanitarie, che prevede il coinvolgimento del Vice-superiore provinciale incaricato dei malati e del confratello supervisore della Commissione Anziani e Ammalati (CANAM). Salvo che per le situazioni di emergenza, occorre che la notifica della intenzione del rientro avvenga per tempo, poiché la capacità ricettiva delle comunità preposte all’assistenza dei malati è limitata dalle norme sanitarie delle varie regioni, che sono in continua evoluzione e vanno verificate in tempo reale. I contatti dei confratelli incaricati sono reperibili sull’Annuario Comboniano.
5. Nomina del nuovo Vescovo di Callao (Perù)
Il Santo Padre ha nominato vescovo della diocesi di Callao (Perù) S.E. Mons. Luis Alberto Barrera Pacheco, M.C.C.J., trasferendolo dalla diocesi di Tarma.
Ordinazioni sacerdotali
P. Turinawe Vicent (UG) Kabale (U) 10.04.2021
La Sudan University of Science and Technology ha conferito a P. Jorge Naranjo il PhD in Education and Quality Management (Educazione e Gestione di Qualità) martedì 6 aprile 2021 presso la sede centrale dell’Alto Consiglio per la Qualità e l’Eccellenza di Khartoum.
Il titolo della ricerca di P. Naranjo è “Evaluation of the Educational Quality of Comboni Schools in the Light of the European Foundation for Quality Management Excellence Model in Khartoum State” (Valutazione della qualità educativa delle Scuole Comboniane nello Stato di Khartoum alla luce della Fondazione Europea per i Modelli di Gestione di Qualità ed Eccellenza).
P. Naranjo sì è qualificato con il massimo dei voti. Nella sua menzione, il comitato accademico che ha esaminato la ricerca ha suggerito all’Università di pubblicare il lavoro completo per l’importanza dell’argomento trattato, per il carattere innovativo dell’approccio e per la diversa prospettiva offerta da uno straniero sulla storia dell’educazione in Sudan.
Giovedì 15 aprile 2021 P. Stefano Giudici ha difeso con successo, presso l’Università Cattolica dell’Africa Orientale – Collegio Universitario di Tangaza – Istituto di Trasformazione Sociale a Nairobi (KE), la tesi dal titolo “Exploration of the relationship between social critical consciousness and pastoral ministry in International Missionary Congregations: a case study of the Comboni Family in Kenya”. La tesi ha per scopo il conferimento del titolo di “PhD in Social Transformation with specialization in Pastoral Ministry”.
Opera del Redentore
Maggio 01 – 15 ET 16 – 31 I
Giugno 01 – 07 ER 08 – 15 LP 16 – 30 P
Intenzioni di preghiera
Maggio – Perché come Maria, “donna della cura”, le nazioni uniscano gli sforzi per rispondere alla crisi umanitaria mondiale, contribuendo a ripristinare la salute, la sicurezza e l'istruzione alle persone impoverite da conflitti e disastri. Preghiamo.
Giugno – Perché lo Spirito Santo ci aiuti a discernere quale sia la volontà di Dio per il nostro ministero pastorale e ad essere sempre testimoni di collaborazione e di comunione. Preghiamo.
Pubblicazioni
P. Daniel Cerezo Ruiz, La cortina de bambú. La misión del encuentro en China, ed. Mundo Negro, Madrid 2021. Dietro la cortina di bambù, P. Xie Minghao (com’è stato ribattezzato P. Cerezo in Cina) ci presenta “un mosaico di storie degne dei migliori libri di viaggi di tutti i tempi – leggiamo nel prologo – anche se l’autore va più in là avvicinandoci alla gente”. Alcuni protagonisti hanno passato anni e decenni in carcere o nei campi di concentramento, senza un’accusa né un processo, dando un esempio di forza e serenità sostenute dalla fede. Altri vivono la fede nella clandestinità e nella paura, altri ancora lavorano nelle residenze per anziani e nei centri di accoglienza. Emerge una dimensione di misericordia e di carità della fede che colpisce sempre di più quanti si avvicinano al cristianesimo.
Justo Bolekia Boleká, Cuando se narraban los cuentos en África. Sabiduría bubi de ayer y hoy, ed. Mundo Negro, Madrid 2021, pp. 246, illustrazioni di Fernando Noriega. “Entrare nel mondo bubi – secondo l’autore – vuol dire accedere a uno degli ambienti africani più antichi e dinamici”. Il lettore troverà qui alcune storie nelle quali è descritta la vita, dai rapporti più semplici (padri-figli, marito-moglie) a quelli più complessi, fra l’uomo e il suo ambiente, “con tutti gli insegnamenti che gli adulti trasmettono o impongono alle giovani generazioni”.
Il libro (che non è un libro di storie per bambini, bensì un libro per adulti) è in vendita al costo di 15 euro e può essere richiesto all’amministrazione di Mundo Negro.
Ritiro online
Dal 5 al 9 aprile, P. David Glenday ha tenuto un ritiro online per i confratelli della NAP sul tema “Aventi un comun Padre” (Comboni, S 2742), chiedendo la grazia di essere figli nella missione oggi.
Chi è interessato alla registrazione può mettersi in contatto con P. David scrivendo al suo indirizzo mail dkglenday@gmail.com
CONGO
50 anni di donazione
Giovedì 8 aprile, P. Alfredo Ribeiro Neres ha celebrato il suo 50° di sacerdozio. La celebrazione eucaristica, seguita dalla festa, ha avuto luogo nella cappella del noviziato comboniano di Magambe, Isiro, alla presenza della Famiglia comboniana, religiosi e religiose, i dipendenti di Magambe e alcuni amici. Il vescovo di Isiro-Niangara, Mons. Julien Andavo, ha voluto partecipare personalmente all’eucaristia di rendimento di grazie, presieduta da P. Alfredo.
Nella sua omelia e testimonianza, P. Alfredo ha raccontato la “preistoria” e la storia della sua vocazione. Nella preistoria, ha rivelato che i suoi genitori, dopo il matrimonio, nel 1930, si erano accordati per pregare ogni giorno affinché il Signore scegliesse uno dei loro figli perché diventasse sacerdote. “Non lo sapevo. Nessuno lo sapeva. Hanno mantenuto questo segreto fino al giorno della mia ordinazione”. Riguardo al suo desiderio di venire in Congo, ha raccontato: “Quando avevo diciotto anni, ho saputo che sette giovani belgi che stavano andando in Congo come missionari laici erano morti in un incidente aereo. Mi sono offerto al Signore per sostituirne uno e andare in Congo. Col tempo, avevo dimenticato la mia promessa ma il Signore non l’aveva dimenticata”. Alfredo lavorava a Lisbona in una società di cosmetici, era responsabile capo di un settore importante dell’azienda e aveva un ottimo salario quando prese la decisione di lasciare tutto per “andare ad annunciare il vangelo”. Ascoltando infatti la lettura del Vangelo di Marco (16,17-20) e le parole di P. Angelo La Salandra, durante la Messa dell’Ascensione, nel maggio del 1859, prese la decisione di diventare missionario comboniano.
Dopo cinquanta anni, dice: “Mi sento colmo di gioia per ciò che il Signore ha compiuto nella mia vita. Anche i momenti più difficili e dolorosi mi danno pace e gioia nel cuore. Per questo sono chiamato a trasmettere, a dare, a condividere, a rendere viva questa gioia con la gente che il Signore mi fa incontrare ogni giorno. Sento di amare le persone, ed è l’Amore di Cristo stesso che ricevo e trasmetto. Spingo la gente ad amare il Signore e la Vergine Maria. Bisogna continuare con lo stesso slancio senza aver paura del futuro”.
ITALIA
Mandato missionario
Sabato 10 aprile, nella chiesa parrocchiale di Milland, a Bressanone, dedicata al missionario ladino san Giuseppe Freinademetz, P. Stefano Trevisan, comboniano, 37 anni, ha ricevuto il mandato missionario dopo un percorso di formazione e studio che tra l’altro lo ha portato per sei mesi in Irlanda. P. Trevisan è chiamato a svolgere il suo servizio in Sud Sudan.
La celebrazione è stata presieduta dal vescovo Ivo Muser, che ha consegnato al giovane la croce missionaria. Il 28 giugno 2020 Mons. Muser lo aveva ordinato sacerdote nel duomo di Bressanone. P. Stefano, originario di San Vigilio di Marebbe, ex maestro di sci, dopo un viaggio in Africa nel 2009, aveva deciso di intraprendere la strada del sacerdozio e della missione fra i comboniani.
“Che il tuo servizio in missione – gli ha augurato Mons. Muser – sia segnato dall’impegno per la giustizia, la pace e la cura del pianeta Terra come nostra casa comune. E che, sull’esempio di san Daniele Comboni, tu possa fare sempre tutto non solo per le persone ma con le persone, in modo che diventino esse stesse protagoniste della loro vita”.
Nella sua omelia “di commiato” P. Stefano ha letto un passaggio della predica di san Freinademetz prima della partenza per la Cina: “Il Signore mi invita ad andare via con lui da questi nostri fratelli al di là del mare… Pesante è anche per me abbandonare i miei amati genitori… ma l’uomo non è per questo mondo. Egli è per qualcosa di più; non per goder la vita, ma per lavorare ovunque il Signore lo chiami. Perciò pieno di fiducia e tranquillo vado dove egli mi chiama”.
Si è poi soffermato sul significato del partire attraverso le parole dell’arcivescovo brasiliano Hélder Câmara: “Partire è smetterla di girare in tondo intorno a noi, come se fossimo al centro del mondo e della vita. L’umanità è più grande ed è essa che dobbiamo servire. Partire è anzitutto aprirci agli altri, scoprirli, farci loro incontro. Aprirci alle idee, comprese quelle contrarie alle nostre. Un buon camminatore si preoccupa dei compagni scoraggiati e stanchi. Li prende dove li trova. Li ascolta, con intelligenza e delicatezza, soprattutto con amore, ridà coraggio. Partire è mettersi in marcia e aiutare gli altri a cominciare la stessa marcia per costruire un mondo più giusto e umano”.
Omaggio a Comboni nella Guinea-Bissau
Nella cattedrale di Verona, il vescovo Mons. Giuseppe Zenti ha presieduto, la sera del 30 aprile, la Messa di suffragio nel 30° della morte di Mons. Pedro Zilli, missionario brasiliano del PIME, vescovo di Bafatá (Guinea-Bissau) dal 2001. Tre comboniani hanno partecipato alla concelebrazione, perché Mons. Zilli è stato un vescovo missionario molto legato al carisma di Daniele Comboni, come ha spiegato P. Romeo Ballan durante la Messa. Infatti, appena pochi mesi dopo la canonizzazione del nostro Fondatore (2003), Mons. Zilli creò nel 2004 una nuova parrocchia a Bafatá e la dedicò subito a san Daniele Comboni, affidandola poi ai sacerdoti Fidei Donum della diocesi di Verona. È stata, molto probabilmente, la prima parrocchia intitolata al nuovo santo, e per di più in una nazione africana lontana dalle terre dove operano i comboniani. Quando Mons. Zilli visitò la nostra Casa Madre nel 2010, la comunità gli fece omaggio di un quadro grande del Comboni per i fedeli di Bafatá.
PORTUGAL
Ritiro provinciale 2021
Quest’anno, a causa della situazione della pandemia, il ritiro annuale della Provincia Portoghese (guidato da P. Adelino Ascenso, superiore generale della Sociedade Missionária da Boa Nova) si è svolto in maniera particolare: ad ogni comunità è stato suggerito un orario affinché ci sentissimo uniti spiritualmente e le riflessioni sono state fatte via zoom. Così è stata possibile anche la partecipazione dei confratelli della Provincia di Spagna.
È stato un momento di grazia! Data l’esperienza missionaria di P. Adelino (che è stato missionario in Giappone), la cultura e l’esperienza asiatica della fede sono state in primo piano e alla base della sua condivisione… L’invito a “dissodare terre inospitali e a scalare montagne” per poi “con il silenzio di Dio e la decostruzione e ricostruzione dell’immagine di Cristo” scendere col fuoco nella periferia… avendo come icona il Buon Samaritano. In tutto questo percorso, teniamo conto della presenza di “sassolini” che entrano nell’ingranaggio della nostra vita e rendono difficile questo processo: “il pericolo della mancanza di anima; l’intorpidimento della passione; la paura di guardare in profondità; la sfida dell’interculturalità e dell’intergenerazionalità”.
Nella sua conclusione, ci ha suggerito un atteggiamento di fondo: “atteggiamento di umile ascolto: che cosa ci sta dicendo lo Spirito in mezzo a tutte le nostre perdite e a tutte le nostre ricerche? Che cosa lo Spirito sta dicendo a ciascuno di noi, in mezzo a questa sconfortante situazione di pandemia? Gesù è Colui che guida il nostro sguardo e ci incoraggia a rischiare tutto nell’arte di essere, sorprendendoci e meravigliandoci con la bellezza che ci viene dalla forza del primo amore”.
Ringraziamo P. Adelino per la sua condivisione, per l’ispirazione e per averci aiutati a scoprire “l’immagine di un Cristo debole, amico e compassionevole”.
TOGO-GHANA-BENIN
Giubileo d’oro sacerdotale
Sabato 24 aprile, nella chiesa parrocchiale Marie, Mère du Rédempteur, si è svolta una Messa solenne per celebrare i 50 anni di sacerdozio di P. Sandro Cadei, un momento di grande gioia che ha visto riuniti religiose e religiosi, sacerdoti e laici, ciascuno segnato dalla persona e dal servizio missionario di P. Sandro.
Nel corso della sua omelia, P. Severin Gakpe, uno dei “figli” di P. Sandro, ha invitato i fedeli innanzitutto a ringraziare per le sue meraviglie Dio, che sceglie chi vuole, e che ha scelto P. Sandro per perpetuare il dono di sé che Gesù ha fatto al mondo attraverso il sacrificio eucaristico.
P. Gakpe ha fatto poi una panoramica degli anni passati da P. Sandro nelle varie missioni della provincia comboniana del Togo-Ghana-Benin e altrove, per concludere che la sua vita è stata profezia e incarnazione dell’amore di Dio. Sempre disponibile a servire e accogliente, ha vissuto e vive tuttora le opere di misericordia nel vero senso del termine. Ciò che gli permette di farlo, secondo lui, è il suo “folle amore” per Dio: P. Sandro “è pazzo di Dio” e questo lo ha accompagnato in tutti i servizi che ha compiuto nell’Istituto: pastorale, formazione, amministrazione.
Il provinciale, P. Timothée Hounaké, ringraziando gli invitati, non ha risparmiato parole sulla bontà e la disponibilità del festeggiato, sottolineando che sono l’amore per la preghiera personale, l’adorazione del Santissimo Sacramento e la formazione permanente che hanno permesso a P. Sandro di incarnare queste due virtù.
P. Sandro, con tono gioioso, ha fatto notare la sua “somiglianza” con il Fondatore: entrambi sono della provincia di Brescia, sono stati ordinati e venuti in missione più o meno alla stessa età, e anche lui auspica di potersi incamminare verso la santità, anche se “in questo campo san Daniele Comboni lo supera di gran lunga”.
La celebrazione si è conclusa con una bella festa, nel rispetto delle misure di sicurezza per il covid-19.
LA MADRE: Cesira, di P. Daniele Moschetti (I).
IL FRATELLO: Lorenzo, di P. Egidio Tocalli (I).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Luisa Emilia Zoia, Sr. Santina Lena Pagani, Sr. M. Grazia Teruzzi, Sr. Sandra Lisa Campedelli, Sr. Italina Serato, Sr. Rosalba M. Bertoni, Sr. Giannantonia Comencini, Sr. Ezia Sala, Sr. M. Domenica Calligaro, Sr. Pier Stella Agostini.