Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

 

XVIII CAPITOLO GENERALE

Discepoli missionari comboniani, chiamati a vivere

la gioia del Vangelo nel mondo di oggi

 

Sabato 3 ottobre si è concluso a Roma il XVIII Capitolo Generale. Il nuovo Superiore Generale è P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie che, nel guidare l’Istituto durante il prossimo sessennio (2015-2021), sarà affiancato dal nuovo Consiglio Generale, così composto: P. Pietro Ciuciulla, P. Jeremias dos Santos Martins, P. Rogelio Bustos Juárez e Fr. Alberto Lamana Cónsola.

Ripercorriamo qui di seguito le varie tappe dei lavori capitolari.

Settimana preparatoria

Il 31 agosto, sessantasette capitolari, di venti nazionalità, e dieci osservatori, hanno iniziato la settimana di preparazione al Capitolo.

La riflessione dei primi giorni ha avuto come punto di partenza l’esortazione apostolica Evangelii gaudium, con il contributo di Mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano.

Negli ultimi giorni della settimana, Fr. Enzo Biemmi, della Congregazione dei Fratelli della Sacra Famiglia, invitato a seguire come facilitatore i lavori capitolari, ha proposto ai capitolari il tema “Il Capitolo Generale evento di discernimento e di comunione”, sottolineando tra l’altro come si entra, come si vive e come si esce da un Capitolo.

La Commissione Precapitolare ha presentato la bozza dello Statuto e del Programma del Capitolo, come pure il documento “Sintesi tematica per il discernimento”.

Apertura del Capitolo

Il XVIII Capitolo Generale si è aperto a Roma, presso la Curia Generalizia, domenica 6 settembre alle ore 9.00, con la Messa solenne. Nell’omelia di apertura, il Superiore Generale, P. Enrique Sánchez G., ha detto: “soltanto nella misura in cui saremo capaci di mettere la persona [di Gesù] al centro della nostra riflessione, dei nostri interessi, delle nostre ricerche, il Capitolo diventerà un intenso momento di vita missionaria comboniana”.

Due curiosità. La prima: il 52% dei capitolari ha partecipato a questo evento per la prima volta; 34 sono di origine europea, 20 di origine africana e 13 americana.

La seconda: il Capitolo ha ricevuto dei doni! La provincia di lingua tedesca ha offerto un’icona di san Daniele Comboni, opera di P. Sieger Köder, mentre le Suore Missionarie Comboniane hanno donato una candela che “illuminerà” la sala capitolare durante i lavori.

Prima settimana

Lunedì, 7 settembre

P. Pietro Ciuciulla, uno dei membri della Commissione precapitolare, ha presentato lo Statuto del Capitolo, uno strumento che serve a pianificare le diverse fasi del Capitolo.

Dopo l’adozione del calendario dei lavori, sono stati eletti i confratelli addetti ai vari uffici e servizi durante il Capitolo: gli scrutatori; il consiglio di presidenza; i moderatori; la commissione speciale; la commissione centrale; l’ufficio stampa; la commissione liturgica; la commissione ricreativa e culturale.

Intervista del Superiore Generale

Mercoledì 9 settembre 2015, intervistato dalla Radio Vaticana, P. Enrique Sánchez G. ha detto: “Il nostro Capitolo è un momento molto particolare, sia per la vita dell’Istituto sia per la missione che portiamo avanti in quei Paesi in cui siamo presenti, in quei contesti dove la misericordia oggi è veramente una grande sfida, soprattutto in situazioni di violenza, di guerra, di persecuzione. Per Comboni l’Africa non è solo un continente o un’area geografica, ma è una realtà dell’umanità. In questo senso, ciò che Comboni chiamava la “nigrizia” – la situazione di povertà, di urgenza missionaria del suo tempo – oggi, noi Comboniani, la ritroviamo in tante altre parti del mondo”.

Venerdì, 11 settembre

In mattinata è stata presentata la Relazione del Consiglio Generale, in cui, seguendo l’ispirazione di papa Francesco, il Superiore Generale invita i Comboniani a un rinnovamento della missione evangelizzatrice a partire da scelte coraggiose, accettando con umiltà la nostra realtà.

La relazione presenta un’analisi critica e realistica della situazione dell’Istituto dal 2009 a oggi.

Nel pomeriggio, P. John Baptist Opargiw e P. Fermo Bernasconi, responsabili della Formazione di Base e Permanente, hanno presentato le loro relazioni.

Sabato 12 settembre

Sono state presentate le Relazioni degli altri Segretariati Generali: Economia; Evangelizzazione (EV) e Animazione missionaria (AM). A queste, si sono aggiunte quelle degli incaricati di Giustizia, Pace e Cura del creato (JPIC) e dei Laici missionari comboniani (LMC); del Segretario generale, del Postulatore per le Cause dei santi e del Procuratore generale. A proposito dei segretariati di EV, AM, GPIC e LMC, è stato proposto il loro accorpamento in un unico segretariato, idea che, oltre a contribuire allo snellimento della Curia, risponderebbe meglio a una visione della missione sempre più contestualizzata.

Seconda settimana

Lunedì 14 e martedì 15 settembre

Sono state presentate le Relazioni Continentali: Africa francofona, America e Asia, Africa anglofona ed Europa.

Fase del “vedere”

La fase del vedere ha offerto ai delegati l’opportunità di avere una visione della complessa realtà del nostro Istituto, con le preoccupazioni, le problematiche e i sogni dei nostri confratelli impegnati in vari campi della missione in diverse parti del mondo. Sono state evidenziate le gravi situazioni di guerra in Sud Sudan, Centrafrica e nel nord-est del Congo, dove i confratelli danno una testimonianza di saper ‘fare causa comune’ con la gente, valore fondamentale del carisma comboniano. Dalle relazioni sono anche emersi segni di vitalità come la crescita di comunità cristiane impegnate nell’annuncio del Vangelo e nella promozione umana.

Interessanti sono stati gli interventi di Mons. Giuseppe Franzelli, della superiora generale delle Comboniane, suor Luzia Premoli, della superiora generale delle Secolari Comboniane, Isabella d’Alessandro, e del coordinatore internazionale dei Laici Missionari Comboniani, Alberto de la Portilla. La loro condivisione ci ha fatto comprendere ancora meglio la necessità di un maggiore scambio d’informazioni e collaborazione tra i membri della famiglia comboniana.

Mercoledì 16 settembre 2015

Fase del “giudicare”

Conclusa la fase del “vedere”, che è consistita nell’ascolto delle relazioni, e della sintesi tematica (instrumentum laboris) preparata dalla commissione precapitolare, è iniziato il tempo di un discernimento collettivo (“giudicare”), per cogliere le priorità e le sfide principali della missione comboniana.

Messaggio dei Delegati Capitolari a sostegno di P. Alex Zanotelli

Nella stessa giornata di mercoledì 16 settembre, 62 Delegati Capitolari hanno firmato e inviato un messaggio di solidarietà e di sostegno a P. Alex Zanotelli, che da anni lavora accanto agli abitanti del “Rione Sanità” di Napoli, battendosi a favore dei loro diritti e denunciando apertamente la camorra, come ha fatto di recente, durante il funerale di un ragazzo, vittima del crimine organizzato.

Giovedì 17 e venerdì 18 settembre

I delegati hanno scelto tre tematiche sulle quali il Capitolo è chiamato a fare un discernimento: Missione, Persona e Riorganizzazione. Si sono poi suddivisi in tre gruppi di lavoro, in base alla loro preferenza per uno di questi temi. Dopo una condivisione in aula delle riflessioni nei gruppi, i capitolari hanno affidato alla commissione speciale il compito di redigere un testo su Missione, Persona e Riorganizzazione, evidenziando di ciascun tema la situazione attuale e gli appelli dello Spirito alla conversione. I gruppi di lavoro si sono concentrati sulle scelte operative che riguardano ogni tema.

Sabato, 19 settembre

È stata una giornata di pausa. 67 confratelli si sono recati ad Assisi, dove prima di tutto hanno assistito alla S. Messa nella Basilica superiore, dove è sepolto S. Francesco. La giornata è poi proseguita con la visita alle altre chiese e ai luoghi francescani.

Un secondo piccolo gruppo di confratelli – venuti in Italia per la prima volta – è stato accompagnato a Limone per una visita alla casa natale del Fondatore e ai confratelli che vi abitano.

Terza settimana

Lunedì 21 e martedì 22 settembre

I gruppi hanno lavorato per preparare uno schema dei punti essenziali delle tre tematiche scelte. Lo schema è stato poi sottoposto al dibattito in assemblea.

Sulla Missione è stata evidenziata la sfida della Evangelii gaudium di una “Chiesa in uscita” per essere più vicina agli ultimi e il fatto che le specializzazioni devono essere orientate in base alle urgenze dell’evangelizzazione. È stato confermato l’impegno per la riconciliazione, la giustizia, la pace e la cura della ‘Casa comune’ come parte integrante dell’annuncio evangelico.

Per quanto riguarda la Persona, il gruppo ha individuato l’aspetto della crescente internazionalizzazione del nostro Istituto, che richiede una formazione di base che aiuti ad accogliere il dono e la sfida della multiculturalità nel dialogo e nel rispetto reciproco.

Sulla Riorganizzazione sono state sottolineate le sfide della “nuova missione” e la diminuzione del personale, nella consapevolezza che, per continuare a rendere un servizio qualificato alla Chiesa e alla società, è necessario riorganizzare l’Istituto a tutti i livelli.

Testo base degli Atti Capitolari

Alla fine della settimana è stato discusso in assemblea il testo base degli Atti Capitolari 2015, preparato dalla commissione speciale. I gruppi hanno poi lavorato sul testo apportando miglioramenti anche in base ai suggerimenti proposti in aula.

Domenica, 27 settembre

Il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha presieduto l’Eucarestia e, nella sua riflessione, ha messo in relazione la Evangelii gaudium e il tema del Capitolo.

“Con il vostro invito – ha detto il Cardinale – mi avete offerto l’occasione per manifestarvi la più profonda gratitudine e il più vivo apprezzamento per il servizio che rendete al Vangelo, alla Chiesa e ai poveri, proprio in consonanza con le ben note parole di Gesù: ai poveri è predicata la buona novella (Mt 11,5)”.

Quarta settimana

Lunedì 28 settembre

Il testo base, rivisto, è stato nuovamente presentato in aula e votato – punto per punto – a maggioranza assoluta, comprese le mozioni presentate dai singoli delegati.

Il testo s’ispira alla Evangelii gaudium di papa Francesco e, pur non contenendo novità rivoluzionarie, cerca di esprimere con un linguaggio nuovo i tre aspetti fondamentali suggeriti dal Capitolo: Missione, Persona e Riorganizzazione.

Innanzitutto, il documento invita a rivedere la Missione alla luce di alcuni criteri come la vicinanza ai poveri, l’attenzione ai segni dei tempi, la realtà di ogni circoscrizione, la semplicità dello stile di vita, lanciando la provocazione a considerare nuove forme di ministerialità che, superando i confini territoriali, abbraccino impegni più specializzati nel campo della giustizia, pace e cura del creato (JPIC), fra le etnie di pastoralisti, le popolazioni indigene e nelle periferie urbane. Anche l’Europa – è stato confermato – è terra di missione come gli altri continenti.

Sul tema della Persona il documento evidenzia due aspetti di fondo: primo, la crescente multiculturalità dell’Istituto, che ci spinge a rivivere il carisma in chiave internazionale come voleva san Daniele Comboni: le nostre circoscrizioni e comunità siano luoghi dove impariamo a vivere le sfide della diversità. Per quanto riguarda il secondo aspetto – il rinnovamento dell’Istituto e dei suoi membri – è necessario riappropriarsi della specificità della spiritualità comboniana che s’ispira all’immagine di Gesù Buon Pastore che dona la propria vita.

Sulla Riorganizzazione dell’Istituto, il documento evidenzia, in linea con i Capitoli precedenti, l’urgenza di un equilibrio tra persone e impegni. Ciò comporterà la riduzione del numero delle nostre comunità e il graduale accorpamento delle province.

Sondaggi ed elezioni del Superiore Generale e suo Consiglio

Martedì 29 settembre sono iniziate le consultazioni e i sondaggi per l’elezione del Superiore Generale e dei quattro Assistenti. Per prepararsi a questa importante fase finale dei lavori, l’Assemblea capitolare ha avuto una mattinata di ritiro guidato da P. David Glenday su autorità e servizio.

Elezione del Superiore Generale

Mercoledì 30 settembre è stato eletto Superiore Generale, dalla quasi totalità dei capitolari, P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie, 46 anni, nato il 22 settembre 1969 a Harar, Etiopia. Ordinato sacerdote nel 1995, ha fatto esperienza missionaria in Egitto, Khartoum ed Etiopia; dal 2009 era Assistente Generale in Curia. È il primo africano a ricoprire l’incarico di Superiore Generale.

Subito dopo la votazione, P. Tesfaye ha voluto evidenziare tre punti: ringraziamenti, piccolezza e rispetto. “Grazie per la fiducia e la misericordia che mi state dimostrando. Sia nella votazione sia nei dialoghi personali con alcuni, mi avete dimostrato fiducia, solidarietà e appoggio: grazie di cuore. Vorrei dire grazie anche ai confratelli che hanno espresso le loro riserve, i loro tentennamenti. Sono d'accordo con voi. Grazie, perché anch'io ho paura, ho le mie riserve e le mie esitazioni, quindi, grazie per il vostro realismo.

Mi sento piccolo. Il nostro Istituto, a partire da san Daniele Comboni, è grandissimo, è una bella famiglia di discepoli e di martiri per la missione, per l'Africa e al fianco dei poveri. Ha anche i suoi problemi. Davanti a questo, mi sento piccolo, un confratello piccolo, che ha fatto l'esperienza del grande perdono di Dio e dei confratelli. Mi sento piccolo davanti alla grandezza del nostro Istituto.

  • . Il Capitolo Generale, fra l’altro, deve anche dare all’Istituto un Consiglio Generale e adesso ha dovuto eleggere il coordinatore di questo Consiglio Generale. Io rispetto il dialogo, il discernimento e la votazione fatta. Per rispetto verso chi mi ha votato e per quello che rappresentano queste votazioni, dopo aver pregato, aver contattato il mio direttore spirituale e altri, e soprattutto dopo l'incoraggiamento di P. Enrique e degli assistenti generali ad andare avanti, io, per la gloria di Dio e fiducioso nell'aiuto di Dio e del Consiglio Generale, della Direzione Generale qui a Roma e di voi superiori di circoscrizione, umilmente chiedendo misericordia, accetto di servire come Superiore Generale”.

Poi, in consonanza con la procedura delle elezioni prevista dallo Statuto, P. Enrique Sánchez G. ha detto: “Avendo, il Rev. P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie, riportato il numero sufficiente di voti, a nome del Capitolo, io, Enrique Sánchez G., dichiaro eletto il Rev. P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie Superiore Generale dell’Istituto dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.

Elezione degli Assistenti generali

Dopo la pausa del pranzo, i delegati si sono nuovamente riuniti nell’aula capitolare per eleggere, uno a uno, gli altri quattro membri del Consiglio Generale. Sono stati eletti P. Pietro Ciuciulla, italiano, delegato del Ciad, P. Jeremias dos Santos Martins, portoghese, provinciale del Sudafrica, P. Rogelio Bustos Juárez, messicano, superiore del CAM di Città del Messico, e Fr. Alberto Lamana Cónsola, spagnolo, della rivista Mundo Negro.

La foto di gruppo del nuovo Consiglio Generale sarà presto inviata a tutte le comunità dell’Istituto.

L’udienza con il Papa

Giovedì 1 ottobre, Papa Francesco ha ricevuto in udienza tutti i capitolari, nella Sala Clementina in Vaticano. P. Enrique Sánchez González, Superiore Generale uscente, ha presentato al Papa il nuovo Superiore Generale e i membri del suo Consiglio.

Poi papa Francesco ha letto il suo saluto: “Voi vi chiamate – e siete! – Missionari Comboniani del Cuore di Gesù. Queste parole sono il vostro nome e la vostra identità. Come missionari, siete servitori e messaggeri del Vangelo, specialmente per coloro che non lo conoscono o lo hanno dimenticato. Come Comboniani del Cuore di Gesù, contribuite con gioia alla missione della Chiesa, testimoniando il carisma di san Daniele Comboni, che trova un punto qualificante nell’amore misericordioso del Cuore di Cristo per gli uomini indifesi... Quel Cuore che ha tanto amato gli uomini vi spinge alle periferie della società per testimoniare la perseveranza dell’amore paziente e fedele. Dalla contemplazione del Cuore ferito di Gesù si possa sempre rinnovare in voi la passione per gli uomini del nostro tempo, che si esprime con amore gratuito nell’impegno di solidarietà, specialmente verso i più deboli e disagiati. Così potrete continuare a promuovere la giustizia e la pace, il rispetto e la dignità di ogni persona”.

Prima del saluto finale, papa Francesco ha voluto esprimere la sua ammirazione per il nostro Istituto e, parlando a braccio, ha detto: “Prima di impartire la mia benedizione, vorrei dire una cosa che non è scritta qui, ma è quello che sento: io sempre, sempre, ho avuto una grande ammirazione per voi – e voglio dirlo così – per il lavoro che fate, per i rischi che affrontate, e ho sentito sempre quest’ammirazione grande. Grazie!”.

Celebrazione eucaristica conclusiva

Il 3 ottobre è stato l’ultimo giorno del Capitolo. Nella seduta del mattino P. Enrique Sánchez ha letto il decreto di chiusura del Capitolo.

Alle 11.30 è iniziata la celebrazione eucaristica conclusiva. Durante l’omelia, il Superiore Generale uscente, P. Enrique Sánchez ha detto: “Adesso è il momento di portare il Capitolo nella vita dell’Istituto”.

P. Enrique si è soffermato su tre parole: coraggio, gioia e speranza, invitando ciascuno a rinnovare l’esperienza dell’amore di Dio, fonte del nostro impegno missionario, per portare con gioia ancora più grande l’annuncio del vangelo ai più poveri.

Al termine della celebrazione, il neoeletto Superiore Generale, P. Tesfaye Tadesse, ha ringraziato P. Enrique e il Consiglio uscente per la dedizione e l’entusiasmo alla guida dell’Istituto in questi ultimi sei anni. La Superiora Generale delle Suore Comboniane, Luzia Premoli, che ha partecipato all’Eucarestia con alcune consorelle, ha espresso gratitudine per la collaborazione sperimentata con la Direzione Generale dei Comboniani.

Messaggio ai confratelli

Il 3 ottobre, i capitolari hanno voluto inviare una lettera a tutti i confratelli nel desiderio di condividere con loro “un messaggio di comunione e speranza”. Il Capitolo – scrivono – è stato “una celebrazione di fraternità e di passione condivisa per la missione. Ci ha accompagnato la sofferenza della gente con cui facciamo causa comune. È stata un’esperienza di gioia e di unità che ha stupito noi stessi: abbiamo riscoperto la bellezza della nostra vocazione missionaria comboniana”. E concludono: “Quando riceverete gli Atti Capitolari potrete star sicuri che sono veramente vostri: noi siamo stati strumenti di Dio. Tutti insieme possiamo incarnarli in atteggiamenti missionari pieni della gioia del Vangelo che oggi il mondo chiede con insistenza”.

Atti Capitolari

1.  Il 1° ottobre era stato approvato dal Capitolo il testo base, relativamente breve e che verte sugli aspetti essenziali delle tematiche scelte.

2.  La Commissione post-capitolare, scelta dal Capitolo il 2 ottobre, si è impegnata a preparare il testo finale entro la metà di ottobre. Seguiranno, quanto prima, il lavoro di grafica e la stampa.

3.  L’entrata in vigore delle decisioni capitolari è stata fissata per il 1° gennaio 2016.

Incontro dei due Consigli con i provinciali e delegati

Prima di ritornare nelle loro province, i provinciali e delegati hanno incontrato, individualmente, il nuovo Consiglio Generale e quello uscente. Quest’ultimo, come stabilito dal Capitolo del 2009 (AC ’09, n. 131.1), rimarrà in carica per trenta giorni dopo la chiusura del Capitolo, cioè fino al 3 novembre prossimo.

Consulta

Il nuovo CG ha deciso che la prossima Consulta di questa amministrazione si terrà dal 9 al 20 novembre 2015, preceduta da tre giorni (5-7) di ritiro a Limone sotto la guida di P. Enrique Sánchez.

Opera del Redentore

Ottobre            01 – 07 RCA        08 – 15 TCH           16 – 31 RSA

Novembre        01 – 15 SS           16 – 30 T

Intenzioni di preghiera

Ottobre – Perché san Daniele Comboni ci ottenga di imitarlo nello zelo e nella donazione totale alla missione. Preghiamo.

Novembre – Perché possiamo contribuire a rendere più solidale la società in cui viviamo mediante la condivisione dei beni materiali e spirituali. Preghiamo.

Pubblicazioni

Les Missionnaires Comboniens en République Centrafricaine, Fondazione Nigrizia Onlus, Bangui 2015, 384 pagine. “È un piccolo lavoro – si legge nella presentazione – rivolto a quanti sono interessati agli aspetti salienti del lavoro svolto dai Missionari Comboniani nella Repubblica Centrafricana, dal loro arrivo (1966) fino al 2012”. Per facilitare una visione d’insieme, la storia dell’evangelizzazione e delle varie missioni è preceduta da una descrizione della geografia e della storia di questo “grande e bel Paese”.

P. Estifanos Helafu, Familiarizing with the Gospel (Familiarizzando con il Vangelo). Il libro è scritto in tigrino (????). Si propone di far conoscere meglio i valori evangelici. È stato stampato ad Asmara nel 2015, pp. 298. Di P. Estifanos Helafu era già stato stampato ad Asmara, nel 2012, il libro Vocational Journey (Cammino Vocazionale), pp. 264, sempre scritto in tigrino (????), uno strumento a uso delle case di formazione e dei seminari, sia diocesani sia religiosi.

COLOMBIA

Diploma di laurea

Fr. Tomasz Basi?ski ha ottenuto il diploma di laurea in Mezzi di comunicazione sociale magna cum laude presso l’Università Santo Tomasz di Bogotá. Come tesi, ha presentato un libro di cronache sulla vita delle donne afro nel conflitto della città di Buenaventura, sulla costa del Pacifico colombiano. Il 22 settembre Fr. Tomasz è rientrato in Polonia, per collaborare alla rivista e in altri campi della comunicazione.

Incontro di Pastorale Afroamericana

Il XIII Incontro Continentale di Pastorale Afroamericana si è svolto dal 20 al 26 luglio 2015 a Haiti, nella cittadina di Camp-Perrin, in una struttura degli Oblati. Hanno partecipato un centinaio di delegati di vari paesi e un centinaio di delegati haitiani.

È stato approfondito il seguente tema: evangelizzazione e solidarietà trasformatrice. Si è fatto riferimento alla situazione del Paese e alla ripresa dopo il terremoto del 2010.

I Comboniani e le Comboniane che si sono incontrati in occasione dell’evento hanno pubblicato un messaggio nel quale, come commissione continentale, esprimono la loro solidarietà con il popolo haitiano nel suo cammino per una vita dignitosa e per la sua autodeterminazione. Convinti della grande importanza di continuare ad accompagnare la popolazione afro del continente, hanno avanzato la proposta di una cooperazione fra Istituti e la creazione di una rete di collaborazione e di scambio di materiale.

DSP

Picnic multiculturale

Il 22 agosto, nella casa comboniana di Ellwangen, il Centro di Accoglienza per i richiedenti asilo e i rifugiati ha organizzato il “picnic internazionale”, divenuto ormai una tradizione. All’incontro, pensato per socializzare ed esercitare la vera ospitalità, sono stati invitati tutti i richiedenti asilo e i rifugiati che hanno già la residenza temporanea nella città. Naturalmente il picnic era aperto a tutti, in particolare a quanti lavorano con i rifugiati – e sono parecchi – visto che il Centro prevedeva di ospitare mille persone mentre oggi gli ospiti sono già duemila e cinquecento.

È stata una bella occasione per migliorare la conoscenza reciproca tra persone di diverse nazionalità e cultura e dimostrare che è possibile fare festa quando c’è una vera apertura verso l’altro.

PORTUGAL

Incontro dei Vescovi comboniani

Diciassette Vescovi comboniani si sono riuniti a Fatima dal 24 al 31 agosto. Erano presenti anche P. Angel Lafita, in qualità di rappresentante della Direzione Generale, e P. Victor Dias, vice-provinciale.

A parte qualche contrattempo riguardo ai voli e ai bagagli, tutti sono arrivati bene. L’accoglienza al Santuario è stata ottima e i partecipanti hanno avuto un trattamento da “vescovi”, con soggiorno gratuito e macchina a disposizione. Il rettore del Santuario, P. Carlos Cabecinhas, ha fatto sì che tutti si sentissero a proprio agio e ha donato più di 5.000 rosari.

Mons. Odelir José Magri, vescovo di Chapecó, Brasile, ha presieduto la messa domenicale sul piazzale. Nel corso della settimana i vescovi hanno presieduto varie cerimonie religiose nella Cappellina delle Apparizioni.

I primi tre giorni dell’incontro sono stati dedicati alla condivisione delle realtà sociali ed ecclesiali delle diocesi in cui servono i diversi vescovi. Nelle altre giornate si sono svolti incontri sul “fenomeno Fatima” e sull’attualità del suo messaggio per la Chiesa di oggi.

I vescovi hanno anche visitato Aljustrel, dove vivevano i tre pastorelli, e la casa comboniana di Viseu.

Gli incontri con il vescovo della diocesi, Mons. António Marto, e con il rettore del Santuario, P. Cabecinhas, sono stati molto apprezzati da tutti.

SUD SUDAN

P. Majambo ferito dai ribelli

P. Placide Majambo Lutumba è stato ferito venerdì 11 settembre, verso le 18.00, lungo la strada tra Rumbek e Mapuordit, mentre viaggiava sulla macchina della missione. Con lui c’erano Fr. Hernán Romero, Fr. Andrés Gaspar e altre persone del posto. Improvvisamente sono comparsi ai bordi della strada tre uomini armati. Uno di loro indossava una divisa militare. Hanno fatto segno alla vettura di fermarsi ma l’autista ha preferito accelerare, sapendo di avere a bordo tre passeggeri appartenenti a una diversa tribù. I banditi hanno sparato e colpito il vetro della porta posteriore. Un proiettile ha raggiunto P. Placide nella regione lombare, fermandosi tra le costole. Il confratello ha ricevuto le prime cure all’ospedale di Mapuordit, poi, il 17 settembre è stato trasportato in aereo a Nairobi per l’estrazione del proiettile.

50° anniversario del martirio di P. Barnaba Deng

Il 23 agosto 2015, la Provincia ha ricordato il cinquantesimo del martirio di P. Barnaba Deng. Una messa è stata organizzata nella comunità del pre-postulato a Moroyok. È stata un’occasione di animazione missionaria e vocazionale per i giovani delle parrocchie e delle scuole superiori della città. I giovani hanno partecipato in buon numero, e con loro la popolazione locale, in maggioranza di etnia Mundari.

P. Barnaba Deng era nato vicino a Kwajok, in Bahr El Ghazal. Impressionato dal fatto che i missionari bianchi fossero venuti da lontano per portare il Vangelo agli africani, aveva chiesto di entrare in seminario e, successivamente, di diventare comboniano. Ordinato sacerdote nel 1962 a Milano, era rientrato in Sud Sudan, prestando la sua opera in varie missioni. All’espulsione dei missionari nel 1964 il vescovo Ireneo Dud gli aveva affidato la cura pastorale di tre missioni: Aweil, Gordhiim e Nyamleel. Erano anni difficili per il Sud Sudan, con la guerra civile che contrapponeva i sudisti agli arabi. P. Barnaba non aveva esitato a prendere le difese della sua gente di fronte agli abusi dell’esercito. Così i soldati decisero di liberarsene. P. Barnaba si trovava a Wau per parlare con il Vescovo; una mattina andò a far visita a degli amici alla periferia di Wau. Un convoglio militare proveniente da Aweil lo intercettò. Quando gli fu chiesto di identificarsi, dichiarò: “Sono padre Barnaba Deng”. Un soldato gli sparò uccidendolo sul colpo.

A ricordo della sua testimonianza, la provincia del Sud Sudan ha dato il suo nome al pre-postulato che è anche centro di animazione vocazionale.

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE: Marino, di P. Donato Benedetti (TGB).

LA MADRE: Elisabeth, di P. Stéphane Kamanga Mutombo (E).

IL FRATELLO: Hans, di P. Otto Fuchs (DSP); Giuliano, di P. Paolo Paoli (ET); Vittorio, di P. Giuseppe Puttinato (EGSD).

LA SORELLA: Maria, di P. Silvester Engl (DSP).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Silvana Villa; Sr. María Silvia Flores Alvarado; Sr. Alessandra Belloni, Sr. Colombina Bartesaghi, Sr. Clarita Mezzanzanica, Sr. Francesca Saveria Lavezzari; Sr. M. Amalia Toffanin.

LE SECOLARI MISSIONARIE COMBONIANE: Maria Ferron (gennaio); Teresa Conzato (aprile); Gaetana Sartori (giugno).