Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù
DIREZIONE GENERALE
Ritorno di Mons. Michele Russo nella sua diocesi
Forse avete ricevuto la notizia, ma vi scrivo comunque per dirvi che il governo ciadiano ha permesso che Mons. Michele Russo torni in Ciad. È stato un regalo di Natale. Siamo molto contenti, e anche la gente di qua.
Ne approfitto per inviarvi i miei più fraterni saluti e auguri di Buon Natale e Anno Nuovo. Che il Principe della Pace ci dia un cuore di pace e di pacificatore. (Mons. Miguel A. Sebastián)
Professioni perpetue
Fr. José Eduardo Macedo de Freitas (P) |
Guimarães (P) |
09.12.2012 |
P. Metin Sèdoté Alex Canisius (BEN) |
Toffo (BEN) |
15.12.2012 |
P. Labite Komi Maté (Anicet) (T) |
Adidogomé-Ag. (TG) |
22.12.2012 |
P. Ketemepi Komivi Dodzi (Boris) (T) |
Adidogomé-Ag. (TG) |
22.12.2012 |
Opera del Redentore
Gennaio 01 – 07 A 08 – 15 C 16 – 31 BNE
Febbraio 01 – 15 BS 16 – 28 CA
Intenzioni di preghiera
Gennaio – Perché il Dio della pace ci aiuti a diventare strumenti di fraternità, di giustizia e d’amore attraverso la nostra testimonianza di vita e di fede. Preghiamo.
Febbraio – Perché, ricordando la nascita degli Istituti secolari, in risposta alle sfide del mondo d’oggi, tutte le persone consacrate rinnovino con entusiasmo la loro completa donazione al servizio di quanti attendono l’annuncio dell’amore di Dio. Preghiamo.
Pubblicazioni
P. Vittorio Moretto: ¿Celibato en el siglo XXI?, ed. El Arca, Cd. de México, 2012, p. 295. In uno stile chiaro e accessibile a tutti, l’autore affronta le inquietudini e i luoghi comuni diffusi nell’opinione pubblica e nei mass media riguardo al celibato sacerdotale.
Il primo capitolo funge da necessaria introduzione per situare questa problematica nell’attuale contesto culturale. Seguono diversi capitoli dedicati alla storia del celibato nella Chiesa, fin dalle origini.
Negli ultimi sette capitoli, l’autore risponde alle domande più comuni: perché la Chiesa non permette che i sacerdoti si sposino? Perché non permette che gli uomini sposati accedano ai tre gradi dell’Ordine, come nei primi secoli del cristianesimo? Perché non riammette al ministero quei sacerdoti che sono usciti e che ora, sposati, vivono bene il loro matrimonio? Non sarebbe un modo per rispondere alla diminuzione di vocazioni? Perché le donne non possono accedere al sacerdozio? E altre.
Si tratta di un bel libro, semplice ma ben documentato, che fa riflettere e infonde speranza.
P. Lorenzo Frattini: Réconciliation, justice et paix, Ed. Justice et Paix, Centrafrica 2012, 2a ed. Il testo riporta le meditazioni, gli insegnamenti e la preparazione per la celebrazione del sacramento della riconciliazione utilizzati per il ritiro tenuto agli agenti pastorali della diocesi di Bangassou (RCA) da P. Lorenzo Frattini, segretario della commissione episcopale Giustizia e Pace del Centrafrica, nel luglio del 2011. Un posto importante è riservato alla dinamica del discernimento: una solidarietà ingenua rischia, molto spesso, di rispondere ai bisogni di “colui che fa del bene” piuttosto che essere luogo di ricerca comune.
P. Lorenzo Frattini: Droit et Tradition. La riflessione fatta da P. Lorenzo Frattini, professore presso l’Istituto di Filosofia Edith Stein, si colloca proprio nel punto d’incontro fra la filosofia del diritto e la dottrina generale del diritto. Il tema degli usi e costumi è posto al centro di una riflessione che considera il diritto dalla prospettiva della realtà culturale africana. Il testo è stato pubblicato a marzo 2012 sulla rivista di filosofia Hekima Na Ukweli.
ASIA
Filippine: seminario su VIVAT
Dal 26 al 30 novembre 2012, si è svolto a Manila un seminario organizzato da VIVAT Internazionale allo scopo di riunire i membri degli Istituti presenti nel paese per riflettere su questa ONG di “advocacy” presso le Nazioni Unite e studiare la possibilità di iniziare VIVAT nelle Filippine.
Il seminario ha visto la partecipazione di 36 persone provenienti da nove Istituti religiosi, compresi i Missionari Comboniani.
I primi due giorni sono stati dedicati alla reciproca conoscenza dei partecipanti e soprattutto delle diverse attività svolte in campo missionario. È stato particolarmente arricchente vedere il lavoro svolto in diverse parti del paese e in diversi contesti pastorali: tra i poveri delle città, fra le popolazioni indigene, nel contesto musulmano, nei media, ecc.
Gli altri tre giorni, coordinati dal team esecutivo (con sede a New York) e da VIVAT di Ginevra, sono serviti a conoscere meglio le strutture delle Nazioni Unite e ad approfondire il lavoro di “advocacy”, la difesa dei diritti dell’uomo e le possibili modalità di collaborazione nel campo di GPIC, settore centrale nella proclamazione del Vangelo.
Dopo la condivisione, i partecipanti hanno redatto un comunicato per i superiori e i membri del loro Istituto, che si concludeva con l’invito ad adottare le misure necessarie alla creazione di VIVAT nelle Filippine.
BRASIL DO SUL
I dieci volti della lotta dei diritti umani
P. Saverio Paolillo, 50 anni, missionario comboniano italiano, ha ricevuto un altro riconoscimento per il suo impegno in difesa della dignità umana, soprattutto di ragazzi e giovani.
È avvenuto durante la cerimonia, che si è svolta a Brasilia il 12 dicembre scorso, in cui è stato lanciato dall’ONU, Comunità Europea e Governo brasiliano il libro I dieci volti della lotta dei diritti umani in Brasile, in omaggio a dieci militanti di diritti umani minacciati di morte, tra cui c’è anche P. Saverio.
CENTRAFRIQUE
Mons. Aguirre premiato per il miglior lavoro umanitario
Il ministro dell’Interno spagnolo, Jorge Fernández Díaz, ha consegnato alla Fondazione per la Promozione e lo Sviluppo di Bangassou il Premio “Mejor Labor Humanitaria 2012”, conferito dall’associazione culturale Tertulia XV, di Manzanares (Ciudad Real). Il premio, annuale, è stato assegnato a Mons. Juan José Aguirre, comboniano, vescovo di Bangassou, che è nato a Córdoba ma vive in Centrafrica da 32 anni.
Il premio, che consiste in una somma di 12.000 euro e un trofeo di bronzo e argento, è offerto dalle imprese di Manzanares “Miguel Bellido” e “Vinícola de Castilla”, nella sede delle quali si è svolta la cerimonia. Il ministro dell’Interno, nel dirsi “molto onorato” di consegnare il premio, ha sottolineato il lavoro missionario, sociale e assistenziale svolto da Mons. Aguirre nella diocesi a lui affidata in Centrafrica, definendo “straordinario” tutto il lavoro che la Chiesa porta avanti nei paesi più poveri. Nel ringraziare, il vescovo ha chiesto al ministro la collaborazione della Spagna in questa zona che interessa molto poco le ONG, le istituzioni e le amministrazioni internazionali: la diocesi di Bangassou è grande quanto metà dell’Andalusia e sono necessari quattro o cinque giorni di macchina per percorrerla tutta.
Mons. Aguirrre ha denunciato il “martirio” cui è sottoposta da più di sei anni la sua diocesi, a causa della guerriglia capeggiata da Josef Kony, che continua a seminare morte e violenza, mentre vengono calpestati i diritti fondamentali delle persone, nella più totale impunità. Ha lanciato un appello affinché si ponga fine a questa situazione.
Ha anche detto che il denaro del premio sarà utilizzato per portare a termine la costruzione di una scuola iniziata con l’aiuto economico degli Scout dell’Andalusia, facendo riferimento ai programmi di sviluppo portati avanti dalla Fondazione di Bangassou, tra cui la lotta contro l’AIDS, che colpisce il 14% della popolazione, e contro la lebbra.
ECUADOR
Giornata culturale Afro
I Comboniani della parrocchia di San Lorenzo, Esmeraldas, hanno dedicato la giornata del 2 dicembre 2012 alla cultura afro-ecuadoriana. Erano presenti i membri della comunità, le comboniane, le Suore di San Vincenzo de’ Paoli, Fr. Abel Dimanche, di Guayaquil, numerosi agenti di pastorale, bambini e ragazzi delle scuole, gente dei quartieri e delle comunità della parrocchia.
La giornata si è aperta con una Messa inculturata, preparata e animata dal gruppo di Pastorale Afro della parrocchia, che ha visto una nutrita partecipazione degli afro-discendenti della città di San Lorenzo. Subito dopo, nel salone parrocchiale, si è svolta la conferenza sul tema Cultura e Identità – Un discorso complesso ma fondamentale, preparata da P. José Joaquim Luis Pedro. I gruppi afro di San Lorenzo, Maldonado, Colón Eloy, città di Esmeraldas, hanno realizzato danze afro e altre espressioni culturali.
Lo scopo era sottolineare la necessità di conoscere la cultura dei popoli per far sì che il Vangelo penetri nella loro vita, perché un’evangelizzazione che non prende in seria considerazione il discorso della cultura corre il rischio di essere superficiale e di non incidere sulla vita della gente.
L’iniziativa è in sintonia con le ultime dichiarazioni della Chiesa latinoamericana e di quella ecuadoriana. “La fede è adeguatamente professata, intesa e vissuta quando penetra profondamente nel substrato culturale di un popolo” (Documento di Aparecida 477). “Assumere la diversità culturale è un imperativo del momento mediante atteggiamenti alternativi che influiscano evangelicamente nei diversi ambiti della società” (Conferenza Episcopale Ecuadoriana, Documento di Galápagos, 2008).
ETHIOPIA
Ordinazione sacerdotale di quattro comboniani etiopici
Dal 1° gennaio 2013, i quattro comboniani etiopici che hanno terminato il Servizio Missionario nella provincia dell’Etiopia sono pronti a partire per il loro ministero sacerdotale missionario.
I quattro scolastici sono arrivati in provincia alla fine del 2010 e questi due anni di Servizio Missionario hanno dato loro la possibilità di conoscere più da vicino la realtà delle nostre comunità.
Fasil Kebede, Fufa Ensermu, Kifle Kintamo e Samuel Yacob sono stati ordinati sacerdoti il 3 novembre 2012 nella cattedrale di Awassa da Mons. Giovanni Migliorati. Alla celebrazione hanno partecipato molti sacerdoti locali di Awassa e dei Vicariati d’origine dei neo-ordinati, il superiore provinciale dei Lazzaristi e la superiora provinciale delle Comboniane, numerose religiose, familiari e fedeli provenienti da diverse parti dell’Etiopia.
I neo-ordinati hanno avuto la possibilità di celebrare la loro Prima Messa nelle rispettive parrocchie natali e quindi nelle comunità in cui hanno passato questi ultimi due anni e dove hanno dato un contributo importante con il loro ministero pastorale.
È la prima volta che la nostra provincia vede partire un così nutrito gruppo di Comboniani etiopici: Fasil andrà in Kenia, Fufa in Colombia, Kifle in Sudafrica e Samuel in Centrafrica.
ITALIA
Assemblea dei Superiori
Quest’anno l’assemblea dei Superiori si è svolta a Pesaro dal 26 al 30 novembre e ha avuto il seguente tema: Evangelizzazione e Fondo Comune Totale. La mattina del primo giorno Luciano Benini (esperto di economia, pacifista, tra i fondatori di Banca etica, cristiano impegnato in politica nella sua città di Fano) ci ha guidato in una riflessione ad ampio raggio sul tema dell’economia mondiale e italiana in prospettiva evangelica secondo la logica del dono, della gratuità e della fraternità. Nel pomeriggio l’economo provinciale, P. Luigi Codianni, e il provinciale, P. Corrado Masini, alla luce della situazione economica della Provincia, hanno presentato alcuni punti base per una vera comprensione del FCT. Il secondo giorno è stato dedicato ancora alla riflessione sul FCT e alle sue implicazioni a livello provinciale. P. Giovanni Munari ha presentato i punti-chiave del “Piano di politica economica della Provincia” e ha indicato alcune piste di riflessione per i lavori di gruppo che hanno permesso a tutti di esprimere il proprio parere in vista dell’attuazione del FCT in Provincia e di presentare le riflessioni delle comunità sulla casa di Venegono. L’ultimo giorno, in continuità con il tema dell’assemblea dello scorso anno, P. Giuseppe Crea ci ha aiutato a riflettere (in assemblea e in gruppi) sui passi da fare in vista di collaborare alla realizzazione del bene comune a livello comunitario. Il venerdì mattina abbiamo celebrato il 50º anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II attraverso una riflessione – di don Ezio Falavegna, parroco a Verona e docente di teologia – sulla prospettiva missionaria del Concilio, e l’Eucarestia presieduta da Mons. Giovanni Tani, arcivescovo di Urbino. L’assemblea è stata un momento di formazione permanente ricco di contenuti, che ha visto una buona partecipazione e un clima positivo di dialogo, ascolto e comunione. Il gruppo dei Superiori si è dimostrato vivace e dinamico, capace di reagire positivamente e con serenità alle varie sfide, mostrando forte passione per la missione, amore per la Chiesa e senso di appartenenza all’Istituto.
Casa Natale: Esercizi sulla spiritualità di san Daniele Comboni
Secondo una recente tradizione che si sta ormai consolidando, anche per il 2013, la Comunità di Limone offre a tutti i confratelli e consorelle comboniane un corso di Esercizi sulla spiritualità di san Daniele Comboni. Quest’anno, decimo anniversario della canonizzazione, l’esperienza di silenzio e preghiera sulle orme del Fondatore avrà un significato del tutto particolare. Il tema prescelto è La mistica della Missione, nella spiritualità di san Daniele Comboni.
La riflessione/preghiera ruoterà attorno ai quattro pilastri della spiritualità del Comboni: la dimensione contemplativa, “tenere sempre gli occhi fissi su Gesù Cristo; la dimensione mistica, “amandolo teneramente”; la dimensione personale, “sentendosi amato”, secondo la logica dell’amore, Daniele risponde col dono totale di sé; la dimensione di libertà interiore – la vita per il Comboni non è ubbidienza a una regola ma fedeltà a una persona.
Data: Lunedì 2 - Sabato 7 settembre 2013, da mezzogiorno a mezzogiorno. Sr. Adele Brambilla, ex Superiora Generale delle Comboniane, dirigerà il corso.
Iscrizione: P. Danilo Castello, e-mail: danycastello@hotmail.com; cell. 333.7940.786.
Premi
Il 13 dicembre 2012 la Regione Lombardia ha conferito il “Premio della Pace” a P. Renato Kizito Sesana per “l’intenso lavoro svolto in Africa in oltre trent’anni di lotte per la giustizia, per i diritti umani, per la democrazia e la pace”.
Il 16 dicembre 2012, in occasione dell’ottantesimo anniversario della fondazione di Latina, P. Venanzio Milani ha ricevuto il “Premio Immagine Latina” come “riconoscimento di meriti speciali, soprattutto ecclesiali”.
KENYA
Giubileo
L’8 dicembre 2012 la diocesi di Lodwar ha festeggiato il giubileo d’oro della prima evangelizzazione. I primi due missionari (di Kiltegan, Società di San Patrizio) arrivarono per la prima volta a Lodwar – da Eldoret – l’8 dicembre 1961. I Comboniani, che fondarono la loro prima missione in quella zona – Katilu – solo nel 1975, furono coinvolti fin dall’inizio nel lavoro di evangelizzazione tra i Turkana. L’unica strada che andava da Nairobi a Lodwar attraversava la missione comboniana di Amudat. Sono stati i Comboniani a procurare i primi catechisti, catechismi e libri di preghiera, tenendo conto del fatto che le due lingue – Karimojong e Turkana – sono molto simili.
In questi cinquanta anni molto è stato fatto dalla Chiesa cattolica in Turkana: 25 parrocchie, quasi 100.000 cristiani (su una popolazione di 900.000 persone), cappelle, asili, scuole, dispensari, pozzi per l’acqua, ecc. Possiamo ringraziare il buon Dio che ha benedetto il nostro lavoro così generosamente. Per un anno intero la croce del giubileo è stata portata in tutte le parrocchie e cappelle della diocesi per rafforzare e rinnovare la nostra fede e il nostro impegno.
Per questa occasione, in cima alla collina di Lodwar è stato costruito un santuario con un’enorme statua di Gesù Salvatore (un po’ più piccola di quella di Rio de Janeiro). Alla celebrazione sono state invitate tutte le diocesi vicine: Moroto, Kotido, Torit, Kitale, Eldoret, Nakuru, Maralal, Marsabit e Jimma-Bonga in Etiopia.
Durante la solenne cerimonia è stato consegnato ai Comboniani un trofeo speciale con la dicitura: “La diocesi cattolica di Lodwar apprezza l’impegno dei Missionari Comboniani fin dal 1975 nel campo dell’evangelizzazione e dello sviluppo fra i Turkana. Nell’anno del nostro giubileo, 8 dicembre 2012”.
MALAWI-ZAMBIA
Incontro degli Economi locali
Dal 20 al 22 novembre 2012 si è svolta la riunione annuale degli Economi locali con i membri del Segretariato dell’economia. Oltre a dedicare del tempo alla formazione permanente in materia finanziaria, lo scopo principale della riunione è stato quello di rivedere la relazione finanziaria dello scorso anno pervenuta da ogni comunità e di preparare i bilanci comunitari e i progetti per il 2013, al fine di presentarli al Consiglio Provinciale per l’approvazione.
40 anni di presenza comboniana
Nel 2013 festeggeremo 40 anni di presenza comboniana in Malawi-Zambia. Il programma della celebrazione prevede: la visita del Superiore Generale alla Provincia, il Ritiro provinciale, Voti perpetui, Ordinazioni, Giornate comboniane aperte al pubblico a Lusaka e a Chipata e altri eventi di formazione permanente e di animazione missionaria a livello locale.
Vogliamo cogliere questa speciale occasione per rendere grazie a Dio per i tanti confratelli che hanno lavorato in questa Provincia fin dal nostro arrivo, nel 1973. Rendiamo grazie per i popoli del Malawi e dello Zambia che ci hanno accolto e con cui abbiamo lavorato in tutti questi anni; per la Chiesa locale in cui operiamo e di cui facciamo parte; per il lavoro missionario svolto in mezzo a tanti ostacoli in luoghi diversi e con così tante persone; e per le vocazioni locali con le quali Dio ha benedetto la nostra provincia e il nostro Istituto.
Per questa celebrazione sarà preparato un numero speciale di New People, delle Chitenje (variopinte stoffe locali) con l’immagine del Comboni, manifesti e volantini che saranno utilizzati e distribuiti nel corso dell’anno.
MEXICO
50 anni del seminario comboniano di Xochimilco
Sabato 1 e domenica 2 dicembre 2012 è stato celebrato il 50° anniversario del seminario comboniano di Xochimilco, a Città del Messico, casa dedicata alla Madonna di Guadalupe, aperta come noviziato il 15 agosto 1962, ma fin dal 1972 sede del postulato della provincia. Sabato mattina c’è stato un incontro fra postulanti, formatori e persone interessate, sulla storia e sulle tappe principali di questa casa; erano presenti Mons. Jaime Rodríguez Salazar, uno dei primi ad abitare in questa casa, P. Aurelio Cervantes, P. Sergio Pendin che qui ha passato quasi 42 anni come animatore missionario ed economo, e il superiore provinciale, P. Erasmo Norberto Bautista Lucas.
P. Erasmo, Mons. Jaime e P. Sergio hanno brevemente ripercorso la storia della casa, con alcuni momenti significativi, e ricordato anche Josefa Galán de Meléndez, che acquistò questo enorme edificio per donarlo all’Istituto. Domenica 2 dicembre, dopo un’ora di preghiera e riflessione, guidata da Mons. Jaime Rodríguez, è stata celebrata la Messa solenne alla quale hanno partecipato molti benefattori, amici e familiari di comboniani; subito dopo la festa è continuata con un pranzo offerto a tutti, nei giardini di fronte al seminario. Giovedì 6 dicembre, Mons. Andrés Vargas Peña, vescovo ausiliare dell’ottava vicaria dell’arcidiocesi di Città del Messico, ha presieduto la Messa con formatori, postulanti e collaboratori del seminario.
NAP
Poster sulla vita e l’opera di san Daniele Comboni
Il signor Salvador Martinez Tafolla, un ex-postulante comboniano del Messico, ha prodotto per la Missione e il settore della promozione vocazionale della NAP una serie di poster (quattordici) sulla vita e l’opera di san Daniele Comboni. Sono disponibili in due lingue, spagnolo e inglese. Le foto originali – se qualche confratello desiderasse averle in modo da stamparle per seminari, centri di animazione missionaria, sale parrocchiali o kit di promozione vocazionale, ecc. – sono disponibili gratuitamente e possono essere richieste, via e-mail, a P. José A. Pimentel Guzmán (joalpigu@msn.com). I poster sono in formato TIF e possono quindi essere stampati in diverse grandezze.
PERÚ-CHILE
Ordinazione sacerdotale
Sabato 17 novembre 2012 ha avuto luogo l’ordinazione sacerdotale di José Félix Leytón Espinoza, motivo di gioia e di festa per la provincia del Perú-Chile, per i familiari e per la parrocchia di San Pedro de Huánuco, dove si è svolta la celebrazione. Alla cerimonia, presieduta da Mons. Jaime Rodríguez, Vescovo di Huánuco, hanno partecipato tutti i parrocchiani, compresi i numerosi giovani che nei giorni precedenti avevano preparato l’evento.
José Leytón ha passato i due anni di Servizio Missionario in questa parrocchia, lavorando in particolare con i giovani e dedicandosi all’Animazione Missionaria e alla Promozione Vocazionale.
Mons. Jaime ha esortato José a valorizzare la vocazione missionaria, in particolare il carisma comboniano che è una vocazione di sacrificio e di dedizione totale ai più poveri e bisognosi.
Il giorno seguente, P. José ha celebrato la sua Prima Messa. Oltre a comboniani e comboniane, erano presenti tutti i fedeli. P. Huver Navarro, sacerdote diocesano e amico di José, nell’omelia ha messo in risalto la sua semplicità e il suo coraggio nel rispondere al Signore nelle varie tappe della formazione.
PORTOGALLO
Assemblea provinciale
I comboniani che lavorano in Portogallo si sono riuniti dal 23 al 26 novembre scorso, nella casa di Maia, per preparare le attività del prossimo 2013. All’assemblea, annuale, hanno partecipato il vicario generale dell’Istituto, P. Alberto Pelucchi, il superiore provinciale della Spagna, P. Ramón Eguíluz Eguíluz, la superiora delle Missionarie Comboniane d’Europa, Suor Ida Colombo e alcuni rappresentanti dei gruppi di laici che collaborano con i Comboniani nell’animazione missionaria e nella pastorale vocazionale e giovanile. L’assemblea, sul tema “Vocazione e nuovi stili di vita”, ha avuto come motto “Cresci nella fede, condividi la vita in missione”.
Nel suo intervento, P. Pelucchi – in visita ufficiale alla provincia portoghese – ha parlato della nuova fisionomia umana dell’Istituto, dovuta all’aumento delle vocazioni provenienti dal sud del mondo, e ha fatto presente una preoccupazione dell’Istituto in questo momento, la necessità cioè “di formatori qualificati per il servizio della formazione”. Quanto all’accorpamento delle province d’Europa, ha sottolineato come l’ostacolo maggiore al processo in corso sia “l’attaccamento a progetti e idee personali” e ha concluso dicendo che Spagna e Portogallo sono nelle condizioni migliori per avviare tale processo.
Decimo anniversario del GERT
Il Gruppo Europeo di Riflessione Teologica (GERT) si è riunito a Lisbona nella casa provinciale dei Missionari Comboniani dal 3 al 6 dicembre 2012. Composto dai missionari che attualmente lavorano in Europa e rappresentano le circoscrizioni europee (Portogallo, Spagna, DSP, LP, Italia) e la Curia Generalizia, il GERT ha il compito di svolgere una riflessione teologica e pastorale per contestualizzare la missione comboniana nel Continente europeo.
L’incontro di Lisbona ha avuto un carattere speciale perché si è festeggiato il decimo anniversario di servizio del GERT e la pubblicazione (novembre 2012) del testo Essere missione oggi. Verso un nuovo immaginario missionario, dono alle Chiese d’Europa, ai ricercatori, ai gruppi e organismi missionari e a tutti gli uomini e donne di buona volontà, perché continuino a portare avanti l’impegno di evangelizzazione nell’ambito dell’Anno della Fede (a 50 anni dal Concilio Vaticano II) e del Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione.
L’incontro si è concluso a Fatima, ai piedi della Vergine Maria, con la recita del Rosario assieme ai laici e laiche comboniani di vari continenti, riuniti a Maia per la loro assemblea generale.
Voti perpetui
Fr. José Eduardo Macedo de Freitas, 41 anni, ha emesso la professione perpetua il 9 dicembre, a Santo Estêvão de Briteiros (Guimarães, Portogallo).
La cerimonia è stata presieduta da P. Alberto de Oliveira Silva, provinciale, accompagnato dal parroco, P. Miguel Augusto Freitas Teixeira. La chiesa era gremita di fedeli che hanno allietato la liturgia con musiche e canti missionari. Oltre ai familiari e agli amici, erano presenti più di venti comboniani – sacerdoti e fratelli – e comboniane. La celebrazione è stata seguita da un momento di convivialità con musiche e un pranzo preparato dalla sua famiglia e dai compaesani. Le comunità comboniane di Maia e Famalicão hanno collaborato nella preparazione religiosa e missionaria dell’evento.
Fr. José Eduardo, infermiere di professione, ha già lavorato in Mozambico e Kenya e presto conoscerà la sua nuova destinazione di missione.
Nel corso della celebrazione è stata ricordata più volte la zia e madrina di José Eduardo, Rosinha – morta un anno fa – che è stata all’origine della sua vocazione missionaria.
SOUTH SUDAN
Festa per Fr. Valentino Fabris
È stato un momento commovente e toccante quello vissuto con la Messa e la cena per salutare il nostro confratello Valentino Fabris di 90 anni, 63 dei quali passati tra Sudan e Sud Sudan, che rientra in Italia. È stato suo desiderio celebrare questo evento in maniera privata e avere accanto solo i nostri confratelli, le Suore comboniane e i lavoratori della casa provinciale. Una ventina di persone per un grande saluto a un grande uomo, fratello e missionario che ha lasciato molti segni – dovunque è stato – in questi lunghi anni di missione.
Fr. Valentino era arrivato in Sud Sudan nel 1949 ed è passato attraverso il periodo inglese, arabo e, recentemente, ha visto anche l’alba della nuova Repubblica del Sud Sudan. La sua memoria, con i ricordi di persone, missioni ed eventi, è ancora molto viva e attiva. Continuerà a vivere la sua missione in Italia con la preghiera, la gioia e l’entusiasmo che lo hanno sempre caratterizzato.
Durante la cena sono stati letti moltissimi messaggi toccanti e intensi di confratelli che, dalle diverse missioni, volevano partecipare a questo momento con un saluto particolare a chi è considerato il “patriarca” della provincia. P. Luciano Perina ha detto: “Sei arrivato in Sudan quando ero ancora all’asilo e sei rimasto sulla breccia come un gigante che non si arrende alle bufere della vita e della missione”.
Centenario della diocesi di Tombura-Yambio
Migliaia di fedeli sono arrivati – a piedi, con i camion, in moto, in autobus – a Mupoi, la prima missione in terra Azande, per partecipare alla settimana di celebrazioni per il Centenario della diocesi di Tombura-Yambio, che ricorda l’inizio della fede nella zona Azande del Sud Sudan con l’arrivo dei primi comboniani. I festeggiamenti erano stati inaugurati il 12 dicembre 2011, con la benedizione di una grande croce che durante il 2012 ha peregrinato in tutte le parrocchie della diocesi per giungere infine a Mupoi, sede delle celebrazioni conclusive.
Mons. Edward Hiiboro Kussala ha celebrato la Messa rivolgendo parole di gioia, gratitudine e ringraziamento ai primi missionari coraggiosamente approdati su questa terra un secolo fa e ha sfidato i cristiani di oggi ad abbracciare con più entusiasmo la fede cristiana nella loro vita. Erano presenti alle celebrazioni il Cardinale – di recente nomina – John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja (Nigeria), i vescovi emeriti Gasi Abangite e Paride Taban, e il vescovo ausiliare di Juba, Santo Loku Pio. P. Daniele Moschetti, superiore provinciale del Sud Sudan, ha rappresentato anche il Superiore Generale, P. Enrique Sánchez. Suor Giovanna Sguazza, superiora provinciale delle comboniane, ha rappresentato l’amministrazione generale delle Suore.
TOGO-GHANA-BENIN
Ordinazioni
Sabato 15 dicembre 2012, Canisius Metin è stato ordinato sacerdote per l’imposizione delle mani di Mons. Antoine Ganye, Arcivescovo di Cotonou. La cerimonia si è svolta a Toffo, parrocchia e città d’origine dell’ordinando e ha richiamato molta gente. Fra i concelebranti – una cinquantina – c’erano P. Antoine Metin (fratello maggiore di Canisius) e P. Girolamo Miante, provinciale. Particolarmente emozionati i familiari e parenti di Canisius che a Toffo, dove riceveva l’ordinazione, è stato battezzato, ha fatto la prima Comunione e la Cresima e, il giorno seguente, terza domenica d’Avvento, domenica della gioia, ha presieduto la sua Prima Messa!
Una settimana dopo, il 22 dicembre 2012, migliaia di fedeli, sacerdoti, religiosi e religiose, si sono riuniti nella chiesa Alma Redemptoris Mater di Adidogomé, Lomé per un’altra cerimonia di ordinazione. La scelta di questa chiesa, parrocchia comboniana, non era dovuta al caso: infatti, oltre ai due comboniani, fra i candidati diocesani c’erano due figli della parrocchia, a testimonianza della vitalità della nostra presenza all’interno della Chiesa locale. Promuoviamo vocazioni sia per il nostro Istituto che per le diocesi che ci accolgono. All’appuntamento c’erano dunque 11 ordinandi, di cui 9 diocesani e 2 Comboniani, Anicet Labite e Boris Ketemepi, che hanno ricevuto l’ordinazione per l’imposizione delle mani di Mons. Denis Amuzu-Dzakpah, Arcivescovo di Lomé. Il clima è stato festoso e raccolto a partire dalla lunga processione d’ingresso, con circa duecento sacerdoti, sino alla benedizione finale.
Il giorno dopo, 23 dicembre, P. Anicet ha celebrato la Prima Messa nella sua parrocchia, Maria Theotokos di Agoenyive-Lomé, e P. Boris a Tsévié.
P. Canisius e P. Anicet sono destinati alla nostra provincia che è anche la loro di origine, mentre P. Boris è stato assegnato al Sud Sudan.
UGANDA
Centenario della fede e della presenza comboniana
Il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per la Evangelizzazione dei Popoli, in visita pastorale in Uganda, ha presieduto le celebrazioni conclusive del centenario dell’arrivo della fede nella diocesi di Arua, per opera dei Missionari Comboniani. Alle cerimonie hanno partecipato il Presidente della Repubblica, diversi arcivescovi e vescovi, molti religiosi e religiose e numerose centinaia di fedeli.
Alla festa giubilare di Arua – come ha detto P. Sylvester Hategek’Imana, provinciale – si sono unite altre circoscrizioni che compongono la provincia ecclesiastica di Gulu e che hanno da poco commemorato l’evento: l’arcidiocesi di Gulu (2011) e le diocesi di Lira (2011) e Nebbi (2010).
Sabato pomeriggio, il Card. Filoni ha incontrato i Vescovi della Conferenza Episcopale dell’Uganda. “Nelle vostre vite – ha detto – leggo la storia della Chiesa in queste terre: una storia di grande fede, amore e sacrificio. Riconosco il contributo di sacerdoti e religiosi missionari che hanno aiutato a consolidare qui la comunità cattolica. Nel loro impegno per la causa del Vangelo molte volte si è passati dallo straordinario all’eroico e alcuni hanno pagato con la propria vita”. Domenica 16 dicembre il cardinale ha concelebrato l’Eucaristia conclusiva del centenario.
IL PADRE: Carlo, di Fr. Marco Binaghi (DCA); Hyacinthe, di P. Akpako Théotime Parfait (PO); José Luis, di Fr. Alex Walter Vallejo Narvaez (E).
LA MADRE: Georgianna, di P. John M. Converset (NAP); Immacolata, di P. Giuseppe Infante (M).
IL FRATELLO: Fidel, di P. J. Manuel Baeza Gama (NAP); Biagio, di P. Iafet Bricalli (I).
LA SORELLA: Kavugho Gadiki, di Fr. Lwanga Kakule Silusawa (CN-DCA); Michelina, di P. Angelo Di Prisco (BS).