Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù
DIREZIONE GENERALE
3a CONSULTA: 12 marzo - 4 maggio 2010
Note Generali
Prima esperienza di grande Consulta
Ci siamo tuffati con coraggio e fiducia in questo nuovo servizio, fidandoci soprattutto dell’aiuto che viene dall’Alto. Abbiamo in mente di riuscire ad offrire ai confratelli delle linee guida convincenti per la loro vita missionaria. A volte ci ha un po’ tarpato le ali, in questo slancio, la quantità di situazioni urgenti che sono arrivate durante tutta la Consulta. Vediamo che manca una certa consapevolezza della situazione che stiamo vivendo in questo momento per quanto riguarda il personale e ci sorprende che continui una mentalità che insiste sul criterio della sostituzione delle persone e non su quello del ridimensionamento degli impegni. Speriamo di poter arrivare a dare meno tempo alla ricerca di soluzioni per le emergenze e più tempo a ciò che può aiutare il nostro servizio di animazione. I provinciali/delegati certamente ci saranno di grande aiuto con l’iniziare il lavoro di valutazione delle nostre presenze, come richiestoci dal Capitolo.
Programmazione Capitolare
Nel cercare di definire il Piano per i Comboniani oggi, il CG ha scelto di concentrare in quattro assi l’insieme della programmazione, cercando di far convergere le priorità e i compiti affidatici dal Capitolo e mantenendo il Piano nei parametri dell’umiltà e della semplicità, senza pretendere più di quello che in questo momento possiamo dare e vivere. La Guida verrà pubblicata appena possibile.
Consultazioni per i nuovi Provinciali/Delegati e loro Consigli
Avendo presente che i provinciali/delegati attualmente in carica termineranno il loro servizio il 31 dicembre prossimo, alla fine di aprile 2010 il CG invierà a tutti i superiori di circoscrizione la lettera di indizione delle consultazioni per la scelta dei nuovi Provinciali/Delegati e dei loro Consigli.
Nomine
1. Nelle province in cui il vice-provinciale è reggente come provinciale non si nomina alcun vice-provinciale (cfr. RV124.1). In caso di necessità/assenza, uno dei consiglieri può essere designato dal Consiglio a rappresentare il vice-provinciale.
2. Nella sessione del 31.3.2010 sono stati nominati vice-provinciali per altre circoscrizioni:
P. Claudino Ferreira Gomes per il Portogallo.
P. Okot Ochermoi Louis Tony per il Sud Sudan.
P. Paolino Tipo Deng Amayldh per il Ciad.
3. Sono stati inoltre nominati:
P. Arroyo Román Elías: come secondo formatore per lo scolasticato di São Paulo (BS).
P. Katsan Fodagni Kokouvi (Fidèle): padre maestro per il nuovo noviziato di Sarh (TC).
P. Delgado Domingo José: socio padre maestro per Sarh (TC).
P. Valero Maciá José Juan: padre maestro per il noviziato di Santarém (P).
P. Carlos Alberto Nunes: socio padre maestro per Santarém (P).
Formazione Permanente
Il CG intende ringraziare vivamente le province del Sud Africa e del Messico per il grande spirito di collaborazione verso tutto l’Istituto che hanno mostrato in questi anni passati, dando alloggio al gruppo dell’Anno Comboniano. Il prossimo giugno, terminato l’ultimo corso dell’ACFP in Messico, l’equipe si sposterà a Roma per iniziare il nuovo coordinamento di tutta la Formazione Permanente. Invitiamo quindi i provinciali/delegati ad animare i confratelli della loro circoscrizione a partecipare al prossimo Corso di Rinnovamento che si terrà a Roma da gennaio a maggio 2011. I nomi dei partecipanti dovrebbero arrivare a Roma entro settembre 2010.
Noviziati
- Con la nomina del padre maestro P. Katsan Fodagni Kokouvi (Fidèle) e del suo socio P. Delgado Domingo José, il nuovo noviziato francofono inizierà il suo corso a Sarh nel mese di settembre 2010 con una dozzina di novizi.
- Il noviziato europeo di Santarém riaprirà le porte il prossimo settembre sotto la guida di P. Valero Maciá José Juan e P. Carlos Alberto Nunes.
Codice Deontologico
Il CG ricorda che il Codice Deontologico è stato promulgato per tutto l’Istituto comboniano con la lettera del CG “Donum Missionis” del 31 luglio 2007. Alcune circoscrizioni hanno già fatto il lavoro di contestualizzarlo nella situazione locale. Il CG intende animare le altre circoscrizioni ad assolvere quanto prima questo impegno. Per questo il CG fornirà un piccolo sussidio con degli esempi riguardanti i numeri da contestualizzare.
Economia
In questa Consulta il CG ha approvato i preventivi, le spese straordinarie ed il rifinanziamento dei fondi come presentati dall’economo generale.
L’appello alle province/delegazioni per l’aiuto ai terremotati di Haiti ha prodotto una somma che, insieme al contributo del CG, si aggira sui 300 mila euro. Questa viene messa a disposizione della Chiesa locale.
Per l’emergenza dei terremotati del Cile il CG ha messo a disposizione 25 mila euro.
Incontro col CG delle Suore Comboniane
È la prima volta che il nostro nuovo CG incontra quello delle Comboniane, che è invece quasi al termine del suo mandato. Si sono condivisi temi di comune interesse quali: il progetto della Radio in Sud Sudan (personale, finanziamenti, coinvolgimento delle diocesi), modelli di possibili scelte riguardanti la gestione degli ammalati e anziani nell’Istituto, modi per arrivare a dichiarazioni congiunte nel campo di GPIC, collaborazione tra le due comunità a Limone e relative attività e infine il personale di Dar Comboni.
Il CG invita tutti i confratelli a ricordare nella preghiera le nostre sorelle che inizieranno il loro Capitolo Generale il prossimo settembre.
Viaggi e visite del CG
- P. Sánchez González Enrique
Fino alla Consulta di giugno sarà in sede a Roma per vari incontri: Incontro dei 18 USG a Propaganda Fide; incontro con i Superiori Maggiori degli Istituti Missionari Italiani; incontro dei soci della MISNA; assemblea USG.
4-15 luglio: dirige gli esercizi spirituali e visita la provincia del Portogallo.
- P. Odelir José Magri
12-15 maggio: breve visita alla Polonia.
1-7 giugno: è all’assemblea continentale dei provinciali/delegati di America/Asia a Bogotà.
- P. Pelucchi Alberto
4-28 maggio: dirige gli esercizi spirituali e visita la delegazione dell’Asia.
- P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie
11 maggio – 1 giugno: visita la provincia del Sud Sudan.
9 luglio - 5 agosto: dirige gli esercizi spirituali e visita la provincia del Malawi-Zambia.
- Fr. Giusti Daniele Giovanni
10 maggio - 3 giugno: visita la provincia del Centrafrica.
31 luglio - 15 agosto: visita la zona occidentale della provincia del Congo.
Professioni perpetue
Sc. Gregor Schmidt Bog-Dong (DSP) Talì (SS) 03.04.2010
Sc. Kikola Mufwandamene Perpetue (CN) Bambilo (CN) 11.04.2010
Sc. Musaka Zoé (CN) Yanonge (CN) 11.04.2010
Sc. Calero Santos Elvis Robert (PE) Lima (PE) 13.04.2010
Sc. Cortés Barbosa Fernando (M) Lima (PE) 13.04.2010
Sc. Miąsik Maciej Tomasz (PO) Lima (PE) 13.04.2010
Sc. Perales Argüello Oscar Germán (M) Cuernavaca (M) 14.04.2010
Opera del Redentore
Maggio 01 – 07 ET 08 – 15 ER 16 – 31 IT
Giugno 01 – 15 KE 16 – 30 KH
Intenzioni di preghiera
Maggio - Perché, per intercessione di Maria e alla luce dell’intuizione profetica di San Daniele Comboni, prendiamo sempre più coscienza della dignità e del ruolo della donna nella vita della società e della Chiesa e ci adoperiamo per contrastare ogni tipo di violenza e abuso nei suoi confronti. Preghiamo.
Giugno - Perché possiamo contemplare Cristo Buon Pastore con lo sguardo e la passione di San Daniele e attingere dal suo Cuore la forza che ci rende testimoni credibili della Sua Parola e segni tangibili della sua compassione. Preghiamo.
CENTRAFRICA
Aggiornamenti sulla difficile situazione
Situato nel cuore dell’Africa, dopo un periodo iniziale di pace e di sviluppo, questo paese, chiamato un tempo la Svizzera africana, da diversi anni è diventato obiettivo delle mire degli stati vicini. A est, per esempio, imperversano i ribelli ugandesi di LRA, chiamati popolarmente Tongotongo, che saccheggiano la popolazione della regione di Rafai. Quando arrivano, bruciano le case e prendono in ostaggio i giovani. Uccidono i bambini e gli anziani che non possono camminare. Due ragazze che sono riuscite a fuggire dalle loro mani hanno raccontato i particolari che riportiamo. I ribelli legano ai prigionieri le mani sulla testa e gli appendono addosso tutte le cose che sono riusciti a rubare: capretti, maiali, apparecchiature, fino a cinque carichi ciascuno. Se qualcuno si lamenta, i pesi aumentano.
Nel paese sono presenti anche i militari ugandesi col pretesto di scacciare questi ribelli, ma ciò che sorprende è che gli ugandesi non vogliono collaborare con i militari centrafricani. È successo che in alcuni scontri fra giovani centrafricani e ribelli, uno di questi ultimi sia rimasto ucciso e, dai documenti che aveva con sé, si è scoperto che si trattava di un militare ugandese. Tanto è vero che il giorno dopo, truppe ugandesi sono venute a richiederne il cadavere ma la popolazione si è rifiutata di cedere alle loro richieste. La situazione, come si può vedere, è drammatica e di grande confusione.
In questo tempo di Pasqua, cristiani e musulmani hanno organizzato giornate di preghiera e di marce per implorare l’aiuto divino: una mano pesante sembra operare nell’ombra per devastare il paese.
La presenza di Dio si manifesta nei modi più diversi
Anche nella missione di Tokoyo, a est del paese, i Comboniani vanno in visita alle varie comunità per celebrare la Messa e spesso si trovano davanti a fatti inaspettati, che però fanno scoprire più concretamente la presenza di Dio.
Qualche tempo fa, P. Isaac Chabu Chanda si trovava nel villaggio di Ndengue, dove era arrivato verso le 17.00 dopo un viaggio piuttosto lungo. La sera, la gente del luogo si era riunita attorno al missionario per trascorrere la serata con canti e balli attorno a un fuocherello che rischiarava debolmente la radura. A un certo punto una donna si è scostata dal gruppo per allattare il suo bambino di quasi due anni e, pensando di andare a sedersi su un tronco d’albero, è precipitata in un vecchio pozzo che non aveva nessuna protezione attorno, profondo 18 metri. La gente, richiamata dalle sue grida, si è spaventata e ha temuto il peggio. Un uomo si è calato rapidamente nel pozzo e ha portato fuori il bambino del tutto incolume e la madre leggermente ferita a una spalla. All’improvviso, il bambino si è messo a canticchiare delle frasi che la gente aveva cantato poco prima. Tutti sono rimasti stupiti e in coro hanno cominciato a cantare col bambino che – fatto veramente singolare – non aveva mai detto neanche una parola prima di quel momento.
ITALIA
Quinto Simposio di Limone
Il quinto Simposio europeo di riflessione teologica sul carisma comboniano ha riunito dal 6 al 9 aprile 2010, a Limone (Brescia), nella Casa Natale del Fondatore, componenti di tutta la Famiglia Comboniana (sacerdoti, fratelli, suore, missionarie secolari e laici) e delle Province europee, per riflettere sul tema “La missione oggi: provocazioni per la spiritualità missionaria e comboniana”.
Organizzato dalla Provincia Italiana con l’aiuto tecnico del GERT (Gruppo Europeo di Riflessione Teologica), l’incontro ha visto quest’anno l’ampliamento a 50 del numero di partecipanti e la presenza del Superiore Generale, P. Enrique Sánchez González, e della Superiora Generale delle Comboniane, M. Adele Brambilla, insieme a due ex Superiori Generali, P. Francesco Pierli e P. Manuel Augusto Lopes Ferreira.
Dopo il saluto ufficiale del provinciale d’Italia, P. Corrado Masini, e l’Eucaristia introduttiva presieduta da P. Enrique Sánchez G., il Simposio ha avuto una premessa biblica, grazie ai contributi di don Stefano Tarocchi, preside della Facoltà teologica dell’Italia Centrale, e del biblista servita P. Alberto Maggi. Il primo ha parlato della “compassione messianica”, commentando il pianto di Gesù su Gerusalemme (Lc 19,41-44), mentre il secondo – in videoconferenza – ha proposto un’appassionata meditazione sul “pastore buono” di Gv 10.
La dimensione sociale e politica del carisma e della spiritualità è stata posta in luce dagli interventi di Carmelo Dotolo, ospite regolare del Simposio e docente presso l’università Urbaniana, di P. Pierli che ha sintetizzato i grandi temi degli ultimi Forum sociali (Nairobi e Belém), e di P. Daniele Moschetti che ha presentato la propria esperienza di “inserzione” a Korogocho (Kenya). In seguito P. Giuseppe Scattolin, esperto in islamistica, ha aiutato a riflettere sulla sfida del dialogo interreligioso. Si sono poi aggiunti alcuni contributi su diverse sfaccettature della spiritualità comboniana: la spiritualità nella tradizione comboniana in generale (P. Danilo Castello), quella “al femminile” (M. Adele Brambilla), quella delle secolari comboniane (Maria Pia Dal Zovo), quella laicale (Tony e Dorotea dei Laici Comboniani di Palermo) e infine la spiritualità comboniana in Africa (P. Matthew Remijo Adam Gbitiku). Un percorso che ha offerto un quadro completo dell’esplicarsi del carisma comboniano oggi, piattaforma per laboratori di gruppo in cui sono stati individuati alcuni elementi ispiratori per la spiritualità missionaria e comboniana. Un Messaggio finale ha voluto condividere con tutta la Famiglia Comboniana la ricchezza del Simposio, in attesa di una pubblicazione più completa dei vari contributi.
Bosaro ricorda P. Giuseppe Santi
Domenica 18 aprile, i compaesani di P. Giuseppe Santi, ucciso a Lira (Uganda) il 14 aprile 1979, sabato santo, hanno voluto ricordare l’illustre compaesano con una celebrazione eucaristica. Per l’occasione si sono riunite le sezioni AVIS e Aido di tutta la provincia di Rovigo. La sezione AVIS di Bosaro è intitolata proprio a P. Giuseppe Santi, il “concittadino più famoso”, come lo definisce il sindaco del comune. Il primo cittadino di Bosaro si è anche congratulato con la sezione AVIS del paese per aver voluto far tornare d’attualità la figura di P. Santi tramite una piccola pubblicazione intitolata Una vita per gli altri che riporta le testimonianze di chi l’ha conosciuto e foto di P. Giuseppe tra i suoi ugandesi e con i compaesani. Il sindaco si augura che “prossimamente qualche persona di buona volontà possa proporre la beatificazione di questo martire dei nostri tempi a ricordo ed esempio per le future generazioni”.
Il parroco, don Camillo Magarotto, ha presieduto la celebrazione e ricordato la figura di P. Santi legandola all’anno sacerdotale voluto dal Papa. “Nell’immaginetta ricordo della sua ordinazione – ha detto – P. Santi fece stampare il crocifisso con scritto Sitio, cioè ‘Ho sete’. Le parole del Redentore morente sono state il programma della sua vita”.
A ricordare la figura di P. Santi era presente P. Aurelio Boscaini, venuto da Verona. P. Aurelio ha sottolineato l’attualità di P. Santi, innamorato dell’Africa fino a spendere tutte le sue energie e versare il suo sangue per la salvezza e la pace in Uganda. “Il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani”, ha ricordato. E oggi la Chiesa in Africa sta crescendo in numero e santità, anche grazie al sangue di testimoni come P. Santi. “Le vocazioni nascono nelle nostre famiglie – ha concluso P. Aurelio. P. Santi susciti nel cuore di qualche giovane di Bosaro il desiderio di consacrare, come lui, la propria vita all’annuncio della Parola in Africa”.
Memoria di P. Ezechiele Ramin
Per iniziativa del Liceo Barbarigo di Padova, la Quaresima aveva proposto quest’anno un percorso di memoria e riscoperta della figura di P. Ezechiele Ramin, a 25 anni dal suo martirio avvenuto in Brasile nel luglio del 1985. Studenti, genitori e professori sono stati coinvolti in una serie di attività che hanno aiutato a ripercorrere la vita di Ezechiele e a capirne le scelte di fondo. A conclusione, preside ed ex-alunni hanno proposto una serata con una tavola rotonda, il 9 aprile, proprio nel Liceo dove P. Ezechiele aveva compiuto i suoi studi superiori prima di entrare nella Famiglia Comboniana. Con la presenza del professor Talami, suo vecchio insegnante e amico per tanti anni, di P. Giovanni Munari, suo compagno di postulato e noviziato, e di Antonio Ramin, suo fratello maggiore, sono state messe in luce dimensioni diverse della sua vita: dalla passione giovanile alla sensibilità per la sofferenza umana, dalla capacità di interpretare momenti e situazioni di bisogno sia in Italia che in Brasile alla spiritualità, alimentata soprattutto nelle grandi scuole di spiritualità latinoamericane. Per il Liceo in particolare, è stato un richiamo forte a promuovere ancora oggi una formazione capace di aprirsi al mondo e di trasmettere ai giovani grandi ideali, come in passato.
KHARTOUM
Le elezioni in Sudan
In Sudan non si può mai essere sicuri che le cose avvengano se non dopo che sono avvenute. Le elezioni sono state in forse fino all’ultimo minuto. Ora si può dire che ci sono state: si è votato dall’11 al 15 aprile, due giorni in più rispetto a quanto previsto inizialmente. Era la prima volta che si votava dal 1986. Personalmente ho vissuto il periodo pre-elettorale ed elettorale nell’area di Wau-Raga. La gente mi è sembrata abbastanza informata e preparata e le elezioni si sono svolte con ordine e calma.
Tornato, però, a Khartoum ho appreso che non era stato così dappertutto. In alcuni posti ci sono stati disguidi logistici: seggi aperti in ritardo, liste di elettori inviate al posto sbagliato, nomi che mancavano dalle liste. C’è stato anche qualche tentativo d’imbroglio, come la sparizione o la sostituzione di schede. Ma sono stati casi isolati. La cosa più grave, pare sia stata la pressione esercitata dalle forze dell’ordine, in certe aree, sugli elettori perché votassero i partiti di governo: al Nord, il National Congress Party (NCP), e al Sud l’SPLM. Tutto considerato, l’esercizio è stato valutato positivamente, tenendo conto della vastità del territorio, della guerra nel Darfur, dell’inesperienza degli addetti al lavoro e della difficoltà oggettiva di spiegare i meccanismi delle elezioni a molta gente illetterata. Il ritiro dalla competizione, all’ultimo momento, di alcuni partiti o candidati ha creato incertezza e sbandamento negli elettori. Gli osservatori stranieri hanno detto che lo standard è stato al di sotto di quello internazionale, però non hanno infierito, augurandosi che tutti possano trarne insegnamenti. La cosa più positiva è stata l’esperienza stessa di una competizione a cui si partecipava per la prima volta: in generale la gente ha preso le cose con serietà e si è comportata con dignità.
A urne chiuse, alcuni candidati sconfitti, specialmente al Sud, hanno fatto fatica a rassegnarsi. Da parte del governo c’è stata la preoccupazione di scoraggiare ogni forma di violenza, nel timore che la situazione potesse sfuggire di mano.
Il dopo-elezioni
A livello nazionale probabilmente non ci saranno novità, ad eccezione di qualche volto nuovo in parlamento. Si fanno ipotesi di cambiare questo o quel personaggio ma è presto per pronunciarsi. Bashir ha stravinto al Nord e Salva Kiir ha stravinto al Sud. Teoricamente è stata offerta la possibilità agli altri partiti di partecipare al governo, ma la cosa non ha avuto seguito. NCP e SPLM si sono affrettati a riconfermare la volontà di andare avanti insieme verso il referendum per il Sud (gennaio 2011). Qualche cambiamento ci sarà a livello locale, dove il voto popolare è riuscito a sostituire alcuni governatori.
A questo punto tutti guardano al referendum. Molti danno per scontata la separazione, ma altri non si rassegnano e sperano ancora in operazioni dell’ultima ora per scongiurarla. Speriamo che si risolva bene.
NAP
Assemblea provinciale
I Comboniani della NAP si sono radunati dal 12 al 16 aprile per l’assemblea provinciale annuale. Tutti i confratelli, tranne due, hanno partecipato a questa bella occasione di pregare assieme, condividere le esperienze e rilassarsi. È stato fatto un importante lavoro di raccolta del materiale più significativo per la programmazione provinciale, alla luce degli Atti Capitolari 2009.
Manifestazione degli immigrati
Gli immigrati e i loro amici si sono radunati per una grande manifestazione all’Hartwell Country Club di Cincinnati, vicino alla chiesa di San Carlo Borromeo, dove sono parroci P. William Jacob Jansen e P. Jorge Elías Ochoa Gracián. P. Ochoa è stato uno dei principali organizzatori della manifestazione che ha coinvolto centinaia di persone. Hanno partecipato anche P. Ruffino Ezama (animazione missionaria) e Cindy Browne (JPIC) del Comboni Mission Center.
Gli immigrati clandestini hanno parlato delle loro sconfitte e successi. Sono intervenuti anche rappresentanti dello stato dell’Ohio, compreso il segretario di stato, Jennifer Brunner, e il senatore Eric Kearney. La manifestazione ha prodotto un nuovo slancio, mettendo in evidenza il da farsi e la posta in gioco. I partecipanti hanno firmato delle cartoline per sensibilizzare i politici rispetto all’importanza della riforma sull’immigrazione.
Celebrazioni per il 60° anniversario
“L’amore non è qualcosa che abbiamo, è qualcosa che facciamo. Ci aiutiamo reciprocamente ad essere ciò che possiamo essere”. Sicuramente, il cantante Clint Black non aveva in mente i Missionari Comboniani quando ha scritto queste parole che si potrebbero applicare perfettamente a tre confratelli che hanno celebrato di recente il 60° di sacerdozio: P. Sergio Contran, P. Archimede Fornasari e P. Ugo Riva. Hanno portato avanti il loro ministero di “amore fattivo” per il Popolo di Dio e hanno incontrato molte amicizie sul loro cammino.
L’amore e la dedizione all’insegnamento di P. Archimede risultano evidenti nei 32 anni come professore alla Catholic Theological Union di Chicago e nei 7 anni come docente esterno della Catholic Universi-ty of Eastern Africa di Nairobi, Kenya. Se si chiede alla gente un’impressione su di lui, la risposta è sempre la stessa: “P. Archimede è sempre sorridente, sempre positivo e non parla mai male di nessuno”. Aver vissuto per 60 anni la sua vocazione con questo atteggiamento, vuol dire aver vissuto bene ed essere stato un esempio non solo per molti studenti ma anche per l’intera comunità dei fedeli.
Quando P. Ugo ha abbracciato la vita religiosa, lo ha fatto senza riserve. Persino il suo nome, come dice lui stesso, indica la sua totale consegna a Dio e ai Missionari Comboniani. Infatti, si scrive U-g-o ma in inglese suona come You go (tu vai), un invito che Dio e i superiori gli hanno rivolto spesso in tutti questi anni di vita missionaria. P. Ugo ha un legame particolare con la Madonna che nel suo sì a Dio è stata sempre il modello che ha cercato di seguire nel suo servizio missionario.
P. Sergio, che ha difficoltà a scrivere di sé, è subito pronto ad esprimere il suo amore profondo per il sacramento dell’Eucaristia e per quello della Riconciliazione e la sua gioia sempre rinnovata nel celebrarli. E aggiunge: “Sono felice della mia vita di sacerdote e di Missionario Comboniano”.
Tutti e tre hanno celebrato l’anniversario assieme, ad aprile, durante l’assemblea provinciale.
Visita in Ciad di P. Pietro Ciuciulla
P. Pietro Ciuciulla ha lavorato per 12 anni in Ciad dove ha lasciato numerosi amici e molti ricordi e dove ha avuto l’opportunità di tornare lo scorso mese di febbraio, dopo tre anni di assenza. È stata una visita molto bella e sentita, culminata nell’ordinazione di Claude Yadjimadji Ondongar, il primo giovane che P. Pietro aveva accolto nella casa di formazione aperta in Ciad per quanti volevano diventare sacerdoti missionari. P. Pietro è ritornato a Cincinnati portando questo messaggio: tutti hanno voluto prendere parte alla gioia e all’onore di condividere uno di loro con il mondo. Le centinaia di persone venute la mattina per l’ordinazione di Claude mi hanno richiamato al fatto che la Chiesa è, per natura, missionaria.
Premio speciale a un Comboniano
“Su Casa”, il centro ispanico di Cincinnati fondato nel 1997 in risposta all’improvviso aumento del numero di immigrati provenienti dal Messico e dal resto dell’America Latina, il 20 aprile ha ospitato l’11a Annual Silent Auction & Awards Dinner. Mons. Eduardo Carmona Ortega, primo vescovo di Puerto Escondido, è stato il relatore principale. Mons. Carmona si reca periodicamente a Cincinnati per incontrare i fedeli di questa zona.
“Su Casa” ha consegnato quattro premi a persone e agenzie che si sono distinte per il loro significativo contributo alle comunità ispaniche e latinoamericane di tutta la zona di Cincinnati. Tra i premiati c’era anche P. William Jacob Jansen, direttore della pastorale ispanica dell’Arcidiocesi di Cincinnati, che ha ricevuto il prestigioso premio Cesar Chavez, con la seguente motivazione: per la dedizione e il sacrificio nel servire la comunità ispanica nell’area di Cincinnati con compassione e comprensione.
I Comboniani e il Festival irlandese
Il Comboni Mission Center di Cincinnati ancora una volta in questo periodo di primavera ha trasformato la sua palestra in un festival irlandese. Il motivo era portare la comunità cittadina in un ambiente comboniano dove poteva incontrare i missionari, visitare il Museo, conoscere la vita di san Daniele esposta sui pannelli sistemati lungo le pareti, pregare al Muro del Martirio Comboniano e assimilare un po’ del carisma comboniano. La parte dedicata all’intrattenimento comprendeva cantanti e ballerini irlandesi, un gruppo di suonatori di “dulcimer” a percussione, e una sala dove gustare tè e pasticcini o una zuppa calda di patate. L’evento era rivolto alle famiglie. Più di 200 persone hanno partecipato e contribuito a sostenere il lavoro missionario dei Comboniani.
PORTUGAL
Animazione missionaria
L’assemblea annuale di Animazione Missionaria ed Evangelizzazione, svoltasi a Coimbra dal 13 al 15 aprile, ha approvato alcune proposte che faranno parte del piano di lavoro per i prossimi anni in Portogallo.
I ventidue comboniani presenti hanno scelto come priorità per la loro attività missionaria, un maggiore investimento nel settore delle vocazioni, un contributo rilevante nell’evangelizzazione e la costituzione di un’equipe di quattro confratelli che possano imprimere maggiore dinamismo al settore delle pubblicazioni e degli audiovisivi.
Interessati alla ricerca di nuove strade di animazione missionaria e d’inserzione nella Chiesa locale, i comboniani hanno ascoltato la testimonianza di P. Jorge Santos, diocesano di Coimbra, che ha presentato il “Corso Alfa” e le “Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione”. L’importante oggi è andare incontro alle persone e avere una metodologia che le conduca ad un’esperienza personale di Gesù Cristo.
P. Manuel Augusto Lopes Ferreira, nell’esporre il documento capitolare sull’Animazione Missionaria, ha sottolineato la necessità di un rinnovamento a livello della mistica e della metodologia. Per questo, bisogna preparare le persone, avere una visione più ampia, assumere un carattere profetico e dare una testimonianza personale e comunitaria.
SOUTH SUDAN
Voti perpetui e diaconato
Lo scolastico Gregor Schmidt Bog-Dong, della DSP, il 3 aprile, durante la celebrazione della veglia pasquale, ha emesso i voti perpetui a Talì, una missione comboniana dell’arcidiocesi di Juba. Quel giorno era anche l’anniversario del suo battesimo, ed evidenziava così la chiamata alla missione di questo sacramento.
Il 25 aprile, invece, domenica del Buon Pastore, nella cattedrale di S. Teresa a Juba ha avuto luogo la sua ordinazione diaconale. L’arcivescovo Paulino Lukudu Loro, mccj, nella stessa occasione ha ordinato tre sacerdoti locali.
Gregor, 36 anni, è nato a Berlino, da padre tedesco e madre sudcoreana. Ha iniziato a studiare la teologia come laico ed è entrato nel postulato nel 2000. Dopo il noviziato a Venegono, Italia, nel 2005 è andato a Nairobi, Kenya, per un corso di Studi Africani all’Istituto dei Maryknoll. Ha pubblicato un libro dal titolo “Riacquistando la fiducia in se stessi”, conducendo la ricerca per la tesi tra i giovani di Korogocho.
Nel 2009 Gregor è stato mandato in Sud Sudan per la sua esperienza pastorale nella comunità di Talì, dove segue alcune comunità cristiane e i giovani. Quest’ultimo anno era impegnato principalmente nel settore dell’educazione, aiutando in una scuola primaria e secondaria del governo.
La comunità comboniana sta negoziando con le autorità locali per aprire una scuola primaria associata all’arcidiocesi. Per ora “l’edificio scolastico” sarà la chiesa, una costruzione semplice col tetto di paglia. Abbiamo già 60 ragazzi che attendono le lezioni.
La missione di Talì era iniziata negli anni cinquanta ma i missionari furono espulsi poco dopo. Sono potuti ritornare solo nella Pasqua del 2008.
Preghiamo per i nostri defunti
LA MADRE: Klara, di Fr. Manfred Bellinger (MO); Antonietta, di P. Eugenio Rustighini (†).
IL FRATELLO: Taddeo, di Fr. Giovanni Battista Volpato (†); Basil, di P. Raphael Wokorach P’Mony (KE).
LA SORELLA: Dabeiba, di Fr. Gustavo Montoya Mondragón (CO); Maria, di Fr. Fernando Bartolucci (I).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Gabriella Maria Faedo; Sr. Milena Filipozzi; Sr. Vittorina M. Woldegabriel; Sr. M. Severina Biasion.