Pisma

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Ricevetti oggi la sua lettera raccomandata 31 agosto p.p. sottoscritta anche dal R.mo P. Vignola.

Dal complesso della lettera ne rimasi sorpreso... ed anche scandalizzato.... Non so se il peso delle care croci che mi manda Gesù contribuisca a questo mio sentimento e giudizio.

Mi pareva che gli affari di Virginia essendo stati portati da lei e dall'E.mo a Roma, si dovesse attendere l'autorevole giudizio di là. L'E.mo Simeoni ha bensì scritto a lei che Virginia per ora non vada in Africa, ma non ha dato nessun ordine a me in proposito.

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Tuttavia per non mettere ostacolo alla rispettabile volontà del P. Vignola che vuole subito fuori dell'Ist.o Virginia, io ordino a lei di consegnare a Virginia 500 franchi, e di mandarla subito a Roveredo presso D. Bertanza e sua sorella Teresina; ove Virginia starà tranquilla fino ad altra destinazione che Dio vorrà assegnarle. A Beirut presso la sua famiglia scismatica non voglio ora che vada, e lo dichiarai già da molti giorni al mio veneratissimo Superiore l'E.mo Card. Simeoni.

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Che Virginia esca fuori dall'Ist.o di Verona è urgente per il suo morale, perché è troppo isolata, umiliata, avvilita. Si procuri di persuaderla ad andare per ora a Roveredo, e ne avrà conforto anche spirituale. A tale oggetto ho scritto ora a D. Gio. Bertanza che venga o mandi a prendere Virginia. Così l'Istituto delle Pie Madri ne sarà contento.

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Che avvenga pure tutto quello che Dio vorrà. Dio non abbandona mai chi in lui confida. Egli è il protettore dell'innocenza ed il vindice della giustizia. Io sono felice nella croce, che portata volentieri per amore di Dio genera il trionfo e la vita eterna.


Aff.mo + Daniele V.o

La prego di consegnare l'inclusa a Virginia.

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L'Opera per la redenzione della Nigrizia fondata da me in Verona sotto gli auspici dell'E.mo di Canossa, ha cavato, dirò così, dal nulla, e preparato per l'apostolato dell'Africa interna i seguenti elementi che sono necessari per ottenere efficacemente e stabilmente l'intento santissimo.

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1º L'Istituto delle Missioni per la Nigrizia che alleva e forma all'Apostolato africano sacerdoti, catechisti, ed artigiani, pel che ho dato apposite regole, che saranno a suo tempo sottomesse alla sanzione della S. Cong.ne, per divenire una Congregazione.

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2º L'Istituto delle Pie Madri della Nigrizia per formar Suore di carità atte ad impiantare nell'Africa Centrale tutte le opere cattoliche femminili, alle quali ho dato apposite regole, che dopo un conveniente esperimento in Africa sulla faccia dei luoghi, sottometterò pure alla sanzione della S. Cong.ne, o a quella dei Vescovi Regolari.

Questi due Istituti, oltre i convenienti pel loro stabilimento, sono provveduti di due case e di una campagna, il cui frutto costituisce una parte del loro sostentamento.

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Nel Cairo in Egitto esistono da me fondati:

3º. Stabilimento pei Missionari dell'Africa Centrale, ove si acclimatizzano i missionari, catechisti, ed artigiani dell'Ist.o veronese, e collo studio e pietà si preparano alle missioni dell'interno.

4º L'Istituto delle Pie Madri

5º Stabilimento dei Missionari dell'Africa Centrale, ove i soggetti dell'Istituto maschile veronese si acclimatizzano e si preparano collo studio e pietà pelle missioni dell'interno

6º Stabilimento delle Pie Madri della Nigrizia, ove parimenti si acclimatizzano etc. per le missioni dell'interno.

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Questi due stabilimenti furono eretti di pianta da me sopra un terreno largitomi dal Khedive.

Nella Nubia Superiore nella città di Berber.

7º Stabilimento maschile pel riposo dei missionari provenienti dall'Egitto per la via del Deserto di Corosco o per quella di Suakin sul Mar Rosso, e asilo di rifugio pei missionari ammalati di Khartum.

8º Stabilimento femminile per le Suore allo stesso scopo. Le due case per questi stabilimenti con grande ortaglia da me comprate e riattate sono mia proprietà; e nel passaggio dei missionari e Suore per Berber, si ha cura dei pochi cattolici e di salvar qualche anima.

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In Khartum capitale dei possedim. egiz. nel Sudan.

9º Stabilimento maschile con

La casa maschile di Khartum che venne edificata dal D.r Prov.o Knoblecher nel 1857. La casa femminile, lunga 109 metri come quella maschile, venne da me eretta di pianta nel 1874. Il giardino, che produce una rendita netta di circa 8000 franchi all'anno colla macchina a vapore, fu tutto rifatto da me. Secondo Gordon Pascià, che visitò l'Abissinia, Aden, etc. e secondo i più grandi viaggiatori che han visitate le coste orientali ed occidentali dell'Africa, la Missione cattolica di Khartum è il più grande monumento di civiltà europea (!! cristiana) dell'Africa Centrale ed occidentale.


VI Nel Regno di Cordofan

A. In El-Obeid, capitale

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10º Stabilimento maschile, colla seconda residenza del Vicario Apostolico, scuola di agricoltura, scuole, orfanatrofio, collegio, o piccolo Seminario pei negri, rifugio degli schiavi, scuola di arti e mestieri, etc. etc.

11º Stabilimento delle Pie Madri della Nigrizia colla 2ª residenza della Madre Provinciale con Noviziato pelle candidate negre, scuole, orfanatrofio, lavori femminili, rifugio delle schiave, etc.

Queste due case, con altri magazzini fruttanti nel centro della capitale, chiesa ed orti e pozzi, furono tutti acquistati e rifabbricati da me. I pozzi in un regno che non ha fiumi, sono di maggior pregio che le case in Cordofan. Sono la garanzia della sussistenza della Missione.


B. Malbes al Sud-Ovest

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Siccome i negri convertiti sono poveri, e dopo la conversione sarebbero costretti ad andare a servire i musulmani, col contatto dei quali perderebbero la fede, perché la missione non può mantenerli, così per provvedere al sostentamento di loro e delle loro famiglie, e più per provvedere alle loro anime, ad una giornata di cammino da El-Obeid, nella pianura di Malbes, ho fatto acquisto di molti terreni che si stendono circa un chilometro, e vi scavammo pozzi, e vi abbiamo fondato una Colonia Cattolica dei neri, detta di Pio IX, in cui vi abbiamo collocato le famiglie dei negri convertiti, assegnando a ciascuna famiglia un pezzo di terra da lavorare e seminare il necessario per vivere tutto l'anno da sé, senza che spenda la missione.

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La Colonia Cattolica di Malbes, che ora consta di 22 famiglie cattoliche, è destinata a divenire un paese, una città tutta cattolica, e segregata dai musulmani, e aiutata a conservare la fede da norme opportune date da me.

In questa Colonia abbiamo poi eretto tante capanne solidissime di sarmenti e paglia con cappella.

12º. Casa di villeggiatura pei missionari di Cordofan e Gebel Nuba allorchè sono ammalati e affranti dalla febbre etc., oltre ad una scuola di agricoltura diretta da un artista dell'Ist.o di Verona. Ogni domenica e festa dell'anno vi è Messa e catechismo.