Giornata dei familiari dei comboniani a Padova: “Qui ci sentiamo a casa”

Immagine

Mercoledì 13 marzo 2024
Domenica 10 marzo è stato vissuta a Padova l’annuale Giornata dei familiari dei comboniani di gran parte del Veneto. Forte partecipazione e tanta soddisfazione sia per l’incontro fraterno fra tutti, sia per i contenuti e le riflessioni condivise. Era presente p. Fabio Baldan [nella foto], provinciale d’Italia.

La foto di giornata ci presenta un gran gruppo: sono i famigliari dei comboniani che abitano nella zona vicina alla casa di Padova. Sono presenti i familiari di 25 confratelli, la maggior parte in missione in Africa. Raccontato dei loro figli e fratelli comboniani, in missione. A volte il racconto è stato sofferto perché si parla di momenti difficili ed anche pericolosi, a causa della situazione politica di alcune nazioni africane e latino-americane.

Tre mamme raccontano dei loro figli in Sudan, dove da un anno si sta combattendo una guerra assurda, per il momento senza spiragli di soluzione pacifica. Parlano dei loro figli con preoccupazione ma anche con fierezza per il loro coraggio e il dono che fanno della loro vita, restando accanto ad un popolo che soffre. Sono le mamme di p. Diego Dalle Carbonare, p. Lorenzo Baccin e p. Alessandro Bedin. Con altrettanta emozione, fratelli e sorelle parlano di p. Roberto Ardini, p. Lorenzo, p. Elio e p. Vittorio Farronato, attualmente in Congo, il paese delle grandi ricchezze, saccheggiate dall’industria occidentale, che lascia dietro di sé morte e miseria.

Con fiducia e speranza i genitori di p. Christian Carlassare raccontano dell’impegno del loro figlio in Sud Sudan, per una vera riconciliazione, cercando, camminando, anche fisicamente, insieme a queste popolazioni. Quelle gambe ferite camminano ancora, più forti di prima, per costruire pace! Con i suoi familiari è presente p. Gino Pastore che, con forte emozione, racconta della situazione difficile, complicata e triste del Mozambico. Viene ricordata l’Uganda con i familiari di p. Lino Morosinotto. Un pensiero particolare va alla missione dell’Ecuador presente alla festa con i familiari di p. Ottoni Poletto, lui stesso alla festa, e quelli di p. Stefano Zuin, e ancora con la presenza di fr. Umberto Martinuzzo, attualmente per un breve periodo in Italia. I numerosi familiari di p. Daniele Zarantonello raccontano del loro figlio e fratello in Colombia. Il Brasile è presente con la mamma di fr. Simone Bauce e il Messico con i familiari di p. Vittorio Moretto. Con emozione la signora Gabriella ricorda suo fratello p. Giuseppe Santi, ucciso in Uganda nel 1979.

Con gioia partecipano alla festa anche i familiari di sei confratelli che sono attualmente in Italia: p. Vittorio Barin, p. Girolamo Miante, p, Vincenzo Todesco, p. Franco Noventa, p. Giorgio Padovan e p. Fabio Baldan che oggi a Padova ritrova sua mamma. P. Fabio è l’ospite d’onore della festa e intrattiene gli invitati presentando una panoramica sull’Istituto comboniano nel mondo, facendo emergere il grande cambiamento in atto, dovuto alla provenienza dei suoi membri. Diminuiscono sempre più i membri italiani e aumentano i confratelli africani, che sono la parte giovane dell’Istituto. Stanno cambiando quindi anche gli impegni del sempre più piccolo e sempre più anziano gruppo di comboniani in Europa e in Italia. Oggi il comboniano si impegna ad accogliere la sfida che viene dalla migrazione, che genera una nuova cittadinanza, e quelle che vengono dai troppi diritti negati, dalla mancanza di pace e dal continuo cambiamento climatico legato al non rispetto della creazione.

La risposta a queste sfide viene data con l’impegno ad una comunicazione e un’informazione più vere e con l’accoglienza fraterna di persone in povertà e in sofferenza. Stanno cambiando anche le strutture comboniane in Italia: per alcune case si prevede la vendita, per altre una condivisione nell’uso, mettendo a disposizione spazi per persone in difficoltà abitativa, sia italiane che provenienti da altre nazioni. Un grande cambiamento è in atto per la casa e la comunità comboniana di Padova. Gli spazi della comunità, che sarà più piccola, saranno ridotti e la casa sarà condivisa con un forte gruppo di studenti universitari.

L’intervento di p. Fabio è stato molto apprezzato per le tante e precise informazioni date. La giornata è continuata con una intensa celebrazione dell’Eucarestia e con un fraterno momento conviviale da tutti vissuto con gioia. Il commento diffuso di molti familiari è stato: qui ci sentiamo a casa. e molto volentieri partecipiamo a questa festa!

p. Gaetano Montresor