Giovedì 18 maggio 2017
Un centinaio di anti Balaka hanno assalito Tokoyo, il quartiere a maggioranza musulmana della città di Bangassou, nel sud-est della Repubblica Centrafricana. il vescovo comboniano, Mons. Juan José Aguirre Muños [nella foto], riesce a scampare alla morte dopo aver salvato migliaia di musulmani. Sono 26 i morti nell’attacco, secondo un bilancio presentato dall’ONU. Secondo la Croce Rossa centrafricana il bilancio potrebbe essere più alto, almeno 150 morti.

Il Cardinale Dieudonné Nzapalainga, Arcivescovo di Bangui, e Mons. Juan José Aguirre Muños, Vescovo di Bangassou, sono intervenuti per permettere a un migliaio di fedeli musulmani che si erano rifugiati nella locale moschea di uscire dal luogo di culto, facendo da scudo umano per proteggerli.

Durante l’evacuazione sono stati sparati dei colpi d’armi da fuoco che hanno colpito e uccisi l’Imam della moschea, che si trovava accanto a Mons. Aguirre.

Grazie all’intervento dei “Caschi Blu” portoghesi della Missione ONU in Centrafrica, gli sfollati hanno potuto lasciare la moschea per essere trasferiti nella cattedrale e nel seminario locali.

Il Cardinale Nzapalainga e il Vescovo Aguirre
mediano con i ribelli a Bangassou

Il Cardinale Dieudonné Nzapalainga, Arcivescovo di Bangui, è alla guida della missione di mediazione che ha convinto alcune centinaia di ribelli a lasciare Bangassou, la città nel sud-est della Repubblica Centrafricana dove si sono avuti gli episodi più drammatici di violenza che nelle ultime settimane insanguinano il Paese Alcune centinaia di ribelli appartenenti agli anti Balaka hanno accettato di lasciare la città dove mille persone erano state costrette a rifugiarsi nella moschea, altre 1.500 nella chiesa e 500 nell’ospedale. In aggiunta, 3.000 abitanti della città si sono rifugiati nella confinante Repubblica Democratica del Congo.

Secondo informazioni giunte all’Agenzia Fides, domenica 14 maggio Sua Ecc. Mons. Juan Jose Aguirre Muños, Vescovo di Bangassou, ha rischiato la vita nel difendere i mille fedeli musulmani rifugiatisi nella moschea. Alcuni miliziani che assediavano il luogo di culto islamico, avevano sparato uccidendo una persona che si trovava a fianco al Vescovo che è rimasto illeso. La MINUSCA ha reso noto che sono in corso le operazioni di evacuazione dei fedeli rifugiati nella moschea.


Grazie all’intervento dei “Caschi Blu” portoghesi della Missione ONU in Centrafrica,
gli sfollati hanno potuto lasciare la moschea per essere trasferiti nella cattedrale e nel seminario locali.


Foto: Medici Senza Frontiere nella Repubblica Centrafricana.