I missionari comboniani di Spagna e Portogallo riflettono sull'interculturalità

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Lunedì 30 settembre 2019
Sette comboniani della provincia della Spagna e dieci della provincia del Portogallo si sono riuniti dal 24 al 26 settembre a Leiria (Portogallo) per riflettere assieme, animati da P. Jeremias dos Santos Martins, Vicario Generale, e Fr. Alberto Lamana, Assistente generale, che hanno orientato la riflessione partendo dalla demografia dell’Istituto e dalle sfide poste dalla nuova geografia vocazionale.

L’incontro – di formazione permanente – è cominciato con una giornata dedicata allo studio e alla riflessione sull’Interculturalità, tema dell’Istituto per il 2019. L’interculturalità è un processo lungo e difficile che porta nuova vita all’Istituto e a nuovi stili di comunicazione fra i suoi membri.

I partecipanti hanno condiviso esperienze concrete di interculturalità, che è soprattutto un incontro fra persone e gruppi di culture diverse. Hanno sottolineato che l’intuizione africana dell’UBUNTU (sono perché siamo) è fondamentale per viverla e hanno affermato – per promuoverla – l’urgenza di una maggior internazionalizzazione delle province di Spagna e Portogallo.

Il 25 settembre si è aperto con la celebrazione eucaristica nel santuario di Nossa Senhora di Nazaré e con una visita alla città. Dopo pranzo, i partecipanti hanno visitato le Grutas da Moeda e hanno concluso la giornata al Santuario di Fatima, dove hanno partecipato alla preghiera del rosario.

L’ultimo giorno – il 26 settembre – è stato dedicato alla condivisione delle informazioni sulla vita delle province e dell’Istituto da parte dei due provinciali e dei membri del Consiglio Generale.

Alla fine, i partecipanti hanno ringraziato P. Jeremias e Fr. Alberto per la loro presenza e il loro contributo, valutato l’incontro come un momento utile e bello che ha offerto a tutti una migliore conoscenza interprovinciale e hanno deciso di condividere con le rispettive comunità le riflessioni fatte durante le tre giornate a Leiria.

Questo incontro “iberico” si tiene ogni due anni ed è parte del processo per una maggiore comunione fra le due province comboniane, molto simili fra di loro.