Mercoledì 15 maggio 2019
La notizia della morte di Fratel Hermann Engelhardt (16.12.1944 – 6.05.2019) mi ha colto a Johannesburg, dove stavo visitando la provincia del Sud Africa. Tutti sapevamo che il fratello non stava bene e la recente notizia è che stava vivendo gli ultimi giorni della sua vita, poiché era già stato trasferito dalla nostra casa di Ellwangen ad un centro di assistenza specializzata. Nella foto: Fr. Hermann con dipendenti in Sudafrica.
Fratel Hermann morì come membro della Provincia del Sudafrica perché, d'accordo con il Superiore Provinciale, il Consiglio Generale non lo assegnò alla DSP, tenendo conto che egli aveva lavorato in Sudafrica dal 1976, anno in cui arrivò in Sudafrica.
Fratel Hermann fece i suoi primi voti nel 1964, lavorò per alcuni anni in Germania e nel 1976 arrivò in Sudafrica e fu assegnato alla grande missione di Glencowie, fondata nel 1929. Konrad Nefzger la descrive nel suo libro sulla storia della nostra presenza in Sudafrica, "da umili origini si è sviluppato nel noto centro cattolico di Sekhukhuneland. I fratelli hanno sviluppato le strutture e fornito cibo e soldi per tutti i progetti“.
Glencowie era un formicaio di attività: mulino, silos di mais, orto, officina meccanica, falegnameria. Tutti questi progetti sono stati realizzati dai fratelli mentre i sacerdoti erano impegnati nell'evangelizzazione diretta. Dopo i primi giorni di adattamento, fratel Hermann era responsabile del grande orto che forniva frutta e verdura per la scuola e l'ospedale della missione. Insieme ad altre attività, la missione era all'epoca autosufficiente. Inoltre, si occupava dell'amministrazione del mulino ed era l'economo locale della comunità.
Fratel Hermann ha vissuto e lavorato in questa missione fino al 1993, quando è stato trasferito nella missione del Monte Frere nel Capo Orientale. Quando questa missione fu consegnata al clero diocesano, il Fratello partì per il Centro Pastorale di Maria Trost, la prima missione dei Missionari Comboniani in Sud Africa, dove ha continuato con il suo lavoro dell’orto. Due anni prima della sua morte, a causa della progressione della sua malattia, il fratello fu costretto a lasciare la missione e a partire per la sua patria, non senza grandi sofferenze e nostalgia.
In totale, Fratel Hermann ha lavorato per 40 anni in Sudafrica.
Come possiamo descrivere questi anni di intensa attività di un uomo, un missionario impegnato, un giardiniere qualificato? Sono stati anni di missione cercando di trasmettere le sue conoscenze a tanti lavoratori che oggi piangono la sua morte. Sono stati anni di testimonianza del Vangelo attraverso la fedeltà al lavoro, l'attenzione ai bisogni delle persone e la promozione umana dei più svantaggiati. Anni di generoso servizio in tanti progetti agricoli che ha promosso soprattutto negli anni in cui si trovava nel Capo Orientale, una delle regioni più bisognose del Sudafrica.
Fratel Hermann non era un uomo di molte parole o prediche. Preferisce il silenzio e l'azione. Possiamo descriverlo come un uomo silenzioso e attento, un lavoratore instancabile e generoso, creativo e disponibile ad aiutare quando gli viene chiesto, o quando vede qualcuno nel bisogno. Ha vissuto la sua spiritualità missionaria in modo pratico e attraverso la sua fedeltà e puntualità alla preghiera comunitaria, anche quando era sovraccarico di lavoro.
Con i suoi operai, era molto generoso. Oltre al loro stipendio, c'è sempre stata un'attenzione particolare per ognuno di essi, tenendo conto della situazione particolare o familiare. Ogni anno organizzava con loro diverse uscite per farli conoscere le bellezze del proprio paese.
Un uomo umile che non si considerava superiore agli altri, anche nel campo in cui era professionalmente preparato. Il suo modo di evangelizzare era attraverso il lavoro e l'impegno fedele a tutto ciò che proponeva e attraverso l'umiltà, rispettando gli altri nella loro dignità e nel loro essere unici e irripetibili.
Adesso, dal cielo accompagna la gente che ha amato in Sud Africa e i confratelli comboniani che continuano ad essere testimoni della riconciliazione de della pace in un paese che cerca ancora con fatica a guarire le ferite di un passato discriminatorio imposto dal sistema dell'Apartheid.
P. Jeremias dos Santos Martins