Lunedì 27 gennaio 2025
Il 17 gennaio, sotto il patrocinio del Parlamento Europeo in Italia, è stato premiato p. Venanzio Milani [a destra nella foto], presidente dell’Associazione comboniana servizio emigranti e profughi (Acse) a Roma. Conferendo il premio a p. Milani per impegni sociali per ogni forma di fragilità, la presentatrice ha elencato le diverse attività dell’Acse per i migranti. [Acse]
Alla fine p. Milani ha sottolineato che l’Acse è tra le prime associazioni, se non la prima, che a Roma si è interessata dei migranti. Fondata dal comboniano p. Renato Bresciani ha quasi 60 anni di vita. È costituita da missionari comboniani e comboniane e da laici. Riesce a rendere i molti servizi ai migranti grazie a una settantina di volontari. P. Milani era accompagnato (era permesso uno solo) da Gianfranco Caporossi [a sinistra nella foto] che è tra i più anziani soci dell’Acse ed è stato tra i collaboratori di p. Bresciani.
“Energie per Roma 2025”
Premi per il servizio ai più fragili
Spazio Europa a Roma ha fatto da cornice alla seconda edizione del premio ‘Energie per Roma 2025’, un importante riconoscimento organizzato dal Centro Europeo di Studi Culturali per celebrare l’impegno e il talento dei singoli cittadini, delle attività imprenditoriali e delle associazioni che si sono distinti nel campo artistico-culturale, sociale, imprenditoriale e del volontariato a Roma.
Ci sono anche padre Venanzio Milani, missionario comboniano presidente dell’Acse (Associazione comboniana servizio emigranti e profughi), e padre Renzo Campetella, fondatore e vicepresidente della Comunità del Pettirosso, tra i cento insigniti del premio “Energie per Roma”, organizzato dal Centro europeo di studi culturali sotto l‘alto patrocinio del Parlamento europeo. Giunto alla seconda edizione, l’evento si è svolto venerdì 17 presso “Spazio Europa” di via IV Novembre.
P. Venanzio ha celebrato sessant’anni di sacerdozio a giugno scorso, don Renzo trentaquattro ad ottobre. Entrambi hanno dedicato il loro ministero al servizio dei più deboli promuovendo iniziative a sostegno di ogni forma di fragilità. Entrambi, nel ricevere il premio, lo hanno dedicato ai volontari che quotidianamente li affiancano in questa missione. «Ho accolto la notizia del premio con un bel sorriso – racconta padre Venanzio –. Assegnare un premio per “energie” nuove a un uomo che ha già compiuto 85 anni fa sorridere. Lo dedico all’Acse», associazione, che, ci tiene a sottolineare, è composta da missionarie e missionari comboniani e laici. In tutto oltre 70 volontari che si «prodigano ad alleviare le sofferenze e fare promozione per i migranti che arrivano in Italia». Attualmente i più numerosi provengono dall’Egitto anche se, osserva, «gli africani stanno diminuendo perché le leggi rendono difficile lo sbarco in Italia». Molti i migranti dall’America Latina, Perù, Asia, Bangladesh, Siria. A Roma l’Acse ha sede in via del Buon Consiglio e, per la distribuzione viveri, in piazza San Martino ai Monti. Quest’ultimo è un servizio «sempre in crescita –afferma il comboniano –. Ogni giovedì distribuiamo oltre 100 pacchi a famiglie e singoli. In totale ne usufruiscono circa 250 persone. Spesso ci sostiene l’elemosiniere del Papa, il cardinale Krajewski, che aiuta anche a caricare il furgone».
Tra i servizi offerti dall’associazione, padre Venanzio cita l’ambulatorio odontoiatrico intitolato a padre Renato Bresciani, fondatore di Acse. Oltre 20 dentisti eseguono 40 interventi settimanali. «Forniamo inoltre assistenza legale – prosegue il sacerdote –. Corsi di italiano in presenza e online, corsi di informatica, borse di studio di 900 euro annuali a migranti universitari. C’è poi il programma Ritorno Volontario Assistito, cioè un aiuto logistico e finanziario per il reinserimento di migranti che desiderano ritornare nel Paese di origine».
Per padre Renzo Campetella ricevere il premio «è stata una sorpresa». Undici anni fa ha fondato la Comunità del Pettirosso con sede nel Municipio VIII. Ora si definisce «più spettatore che attore».
Senza il contributo dei volontari la onlus «non ci sarebbe – dice –. Padri e madri di famiglie che donano il loro tempo per dare sostegno a famiglie che si trovano in estrema situazione di indigenza, la maggior parte delle quali segnalate dall’VIII municipio, svolgendo un enorme lavoro silenzioso. Il premio non è tanto per me, in me riconoscono il bene che la comunità fa».
Nata per «mettere in pratica gli insegnamenti del Vangelo con le centinaia di fedeli che partecipavano alle celebrazioni eucaristiche e ai ritiri spirituali», padre Renzo descrive la Comunità come «un’esperienza cristiana semplice». Ma sono tante le attività che vi si svolgono. La sede operativa è in via Ardeatina dove settimanalmente si recano circa 200 famiglie alle quali vengono distribuiti pacchi viveri «personalizzati in base alla composizione familiare – specifica il sacerdote –. Doniamo capi di abbigliamento e consegniamo materiale didattico a studenti dalle elementari alle superiori. Sosteniamo i detenuti di Rebibbia, collaboriamo con il carcere di Regina Coeli». In cantiere la scuola di italiano per stranieri e il progetto di un centro medico per visite gratuite.
«Già due volte l’anno organizziamo giornate della salute con medici specializzati», aggiunge padre Campetella che tra l’altro segue genitori che hanno perso un figlio celebrando Messe per i figli in cielo. “Energie per Roma” «nasce per dare un riconoscimento alle personalità che in città hanno contribuito ad accrescere i settori della cultura, dell’imprenditoria, del volontariato e del sociale – spiega Alessandro Alongi, consigliere municipale Roma XII e presidente Commissione politiche sociali e servizi alla persona, ideatore del premio con Fabio Pompei –. Un premio che vuole riconoscere il valore dell’energia, un simbolo che il Centro europeo di studi culturali vuole dedicare a donne e uomini straordinari che ogni giorno permettono a questa città di andare avanti. Vuole anche stimolare l’emulazione, proporre germogli di speranza, l’auspicio è che molti vengano ispirati».
Roberta Pumpo
Roma Sette (19 gennaio 2025)