Lunedì 20 gennaio 2025
Nel 1924, il missionario comboniano Giacomo Gübert (nato a Fiera di Primiero, Trento, nel 1886, ordinato sacerdote nel 1904 e morto al Cairo il 14 gennaio 1959) fondò una missione a Ngboko, nella contea di Ri Yubu, al confine con la Repubblica Centrafricana, non lontano dalla Repubblica Democratica del Congo, presso la linea di demarcazione tra francesi e britannici durante l’era coloniale. Curioso è il modo in cui la parrocchia nacque.
Nel 1923, i francesi presenti in Centrafrica assoldarono alcuni soldati azande che vivevano in territorio sotto il dominio britannico, perché andassero nella loro zona e li aiutassero a sedare alcune ribellioni locali. Al loro ritorno, questi soldati cominciarono a mostrare evidenti sintomi della malattia del sonno contratta durante la loro spedizione, e i colonialisti britannici pensarono bene di tenerli in un prolungato isolamento forzato in una località vicina al confine.
Per garantire che i malati ricevessero cure adeguate, i comboniani inviarono padre Gübert. Questi si fermò per un po’ di tempo come “infermiere”, poi cominciò anche a operare come evangelizzatore. Nacque pertanto un catecumenato e l’8 dicembre 1924 furono amministrati i primi battesimi. La parrocchia fu chiamata “Ave Maria”, appartenente a quella che allora era la Circoscrizione comboniana del Bahr el Ghazal.
La missione di “Ave Maria” oggi è gestita dalla Comunità dei Missionari di San Paolo (MCSPA). Il 5 dicembre 2023, sono iniziate le celebrazioni per il Cenentario della fede nella parrocchia di Ngboko. L’8 dicembre, è stata riconsacrata la chiesa parrocchiale “Ave Maria”, da poco radicalmente ristrutturata. A presiedere la cerimnia è stato invitato mons. Edward Hiiboro Kussala, vescovo della diocesi di Tombura-Yambio. Presenti anche il parroco della parrocchia di Obbo (Repubblica Centrafricana), il parroco della missione di Lobur, padre Joseph, superiore dei MCSPA, numerosi missionari, presti diocesani, religiosi, suore e moltissimi cristiani venuti da ogni parte della diocesi.
Le varie celebrazione del Centenario si sono concluse l’8 dicembre 2024, Solennità dell’Immacolata Concezione, con la partecipazione del superiore provinciale di comboniani, padre Gregor Schmidt, alla presenza di oltre diecimila persone provenienti dai vari villaggi della regione.
La spensieratezza e la gioia esuberante di simili celebrazioni sono oggi purtroppo un’eccezione in Sud Sudan. Anche nella contea di Ri Yubu sono tuttora in corso molti scontri armati. Ma, superando la paura, si è deciso di non rimandare la celebrazione di chiusura, ma di offrire alla popolazione locale un segno evidente che il Vangelo porta riconciliazione e pace.
Molti sono stati i discorsi tenuti, e in tutti è risuonato, come un ritornello, il riconoscimento che Gesù è davvero il messaggero di pace per i sud sudanesi.
Con il tempo, i missionari comboniani hanno ceduto tutte le missioni da loro fondate nelle zone oggi include nella diocesi di Tombura-Yambio (nello Stato di Equatoria Occidentale), ma sono ancora ricordati con gratitudine per avervi portato la fede cristiana in quel lontano 1923.
Padre Schmidt Gregor Bog-Dong, mccj