Martedì, 10 settembre 2024
Diciotto giovani spagnoli e un’italiana hanno passato tre settimane in Etiopia, lo scorso mese di agosto, animando campi estivi per bambini e curando la propria formazione spirituale. Dodici donne e sette uomini, compresi due sacerdoti e un seminarista, dai 19 ai 35 anni, universitari e lavoratori (soprattutto nei settori della salute e dell’educazione) hanno condiviso parte delle loro vacanze con bambini guji, nel sud dell’Etiopia.

I giovani ospiti hanno avuto la collaborazione di sei giovani di Addis Abeba e di un gruppo di giovani locali, assieme a due postulanti e uno scolastico comboniano, che li hanno aiutati nelle traduzioni e nelle dinamiche. Questi campi estivi per bambini dai 5 ai 14 anni – anche se ce n’erano di più piccoli e di più grandi – si sono tenuti nella Casa di Accoglienza delle Missionarie della Carità – le suore di Santa Teresa di Calcutta – ad Adola e nelle parrocchie-missioni di Qillenso e Soddu Abala.

Più di 800 bambini si sono riuniti ogni giorno nei tre centri per pregare, imparare il catechismo, giocare, cantare e praticare sport. Le attività – che occupavano l’intera mattinata – terminavano con una merenda. C’era tanta allegria, in tutti i partecipanti, e neanche la pioggia o la nebbia che hanno segnato alcuni momenti delle attività, sono riuscite a smorzarla. Nel frattempo, due spagnoli, assistiti da un postulante comboniano che faceva da interprete, hanno tenuto un corso di introduzione all’uso del computer, nella Biblioteca San Daniele Comboni di Adola.

I partecipanti, 27 ragazzi e 13 ragazze, dai 10 ai 21 anni, in tre settimane con turni quotidiani di mattina e pomeriggio, hanno imparato ad usare il computer, i programmi più comuni e Internet. I giovani spagnoli – molti dei quali legati al Movimento Neocatecumenale – provenivano da parrocchie delle diocesi di Segorbe-Castellón e Valência.

Oltre ad animare i campi estivi, a far felici i ragazzi e ad insegnare l’uso del computer, hanno anche partecipato attivamente alla vita di preghiera quotidiana (Messa, vespri e adorazione) delle Missionarie della Carità che li ospitavano. Nei pomeriggi liberi, hanno seguito un programma di formazione che includeva messa, catechesi e altre attività spirituali, animate dai due sacerdoti che erano con loro.

Hanno preso parte all’Eucaristia domenicale nella cappella del Centro di Accoglienza (sabato sera) e nella chiesa di San Daniele Comboni a Adola, preparando alcuni canti. Alcuni di loro hanno accompagnato il comboniano alle celebrazioni domenicali nelle cappelle della città. Il campo estivo a Qillenso si è concluso il 29 agosto con la celebrazione dell’Eucaristia. Alla fine, i più grandi hanno ricevuto dei quaderni, mentre ai piccoli sono stati dati dei dolcetti.

Il giorno dopo, una nonna mi ha chiesto dov’erano i “farenji” stranieri. Le ho risposto che stavano andando ad Addis Abeba dove la sera avrebbero preso il volo per tornare a casa. “I bambini stanno piangendo!” mi ha detto.

Le tre settimane nel sud dell’Etiopia sono state un’immersione in una realtà nuova per i visitatori, una realtà che li ha riempiti di una gioia che è – come Papa Francesco ha sottolineato nella Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona – missionaria. Alcuni di loro erano già stati per un periodo in India, nelle comunità delle Missionarie della Carità.

Per Veronika, la giovane italiana con origini polacche, la permanenza ha superato tutte le aspettative. «È stata un’opportunità unica», ha detto.

Mar, la più giovane del gruppo, studentessa di medicina, ha spiegato che nelle tre settimane si era creato un legame affettivo, soprattutto con i bambini della Casa di Accoglienza di Adola, e questo ha reso più difficile il ritorno in Spagna.

Purtroppo, una settimana prima della fine del campo, una delle ragazze si è rotta un braccio giocando con la sorella ed è stata mandata in Spagna per essere operata d’urgenza.

I giovani sono tornati a casa il 30 agosto. Sono partiti da Adola al mattino presto per prendere il volo, la sera, ad Addis Abeba.

Padre José da Silva Vieira,
missionario comboniano in Etiopia