Sabato 12 giugno 2021
È tempo di prima comunione a Roma e il mese di giugno è stato scelto per celebrare questa festa così bella e sentita nella parrocchia dei Santi Martiri dell’Uganda nel quartiere Ardeatino, dove Padre Torquato Paolucci, missionario comboniano, collabora nel servizio pastorale. Quest’anno i candidati alla prima comunione sono 120 e il parroco don Luigi D’Errico celebrerà il sacramento a piccoli gruppi, fra le 10 e le 15 volte, per garantire l’osservanza delle norme anti-Covid e nello stesso tempo dare ai parenti e amici di ogni bambino l’opportunità di partecipare e fare una vera festa di famiglia.

Le catechiste di due classi hanno chiesto a Padre Torquato di fare un piccolo ritiro ai bambini, nel parco dei Comboniani a Via Luigi Lilio 80, in preparazione al giorno della festa. Sono venuti 28 candidati, tre catechiste e i genitori di due ragazze conosciute, decedute recentemente. In questo periodo, infatti, sono morte tre giovani ragazze del quartiere: Eleonora, 30 anni (Covid), Giorgia, paralitica dalla nascita, morta a 24 anni di collasso cardiaco, ed Eliana, disabile, morta a 22 anni a causa della sua malattia. Eliana era amatissima dai bambini della parrocchia. Tutte e tre avevano un sorriso splendido, riflesso della bellezza di Dio.

“Nonostante le ristrettezze – ha scritto su Facebook una delle catechiste – siamo riuscite a fare un piccolo ritiro con Padre Torquato che ci ha ospitato in un posto a dir poco paradisiaco. Tanto amore è uscito fuori da questo incontro al quale hanno partecipato anche i genitori di Eleonora e Giorgia, due ragazze che ora sono dei bellissimi angeli. Il Signore ci tiene per mano ed è facile poi capire cos’è l’amore. Un grazie anche a don Luigi D’Errico per averci permesso di vivere questo giorno”.

Da sinistra: Giorgia, Eliana, e Eleonora.

Abbiamo chiesto allo stesso Padre Torquato di raccontarci questa sua esperienza con i bambini di prima comunione nel pomeriggio dello scorso 10 giugno, presso la Casa Generalizia dei Missionari Comboniani a Roma.

Incontro con i bambini di prima comunione
“È stata un'esperienza stupenda”

Nella prima parte ho parlato loro dell'Eucarestia, dono della Trinità a noi nel cammino della vita. Ho presentato la leggenda del bambù, per descrivere il sacrificio che il Padre ha chiesto al Figlio del dono della sua vita, dono che ha portato a noi la nostra salvezza. Poi ho illustrato il messaggio raccontando la storia di tre ragazze africane che nell'Eucarestia hanno trovato la risposta alla loro ricerca di felicità. I loro nomi: Veronica (poliomielitica) che cammina per 7 km con le stampelle anche in mezzo al fango perché nella Comunione incontra l’amico Gesù che ha un piano per farla felice e lei lo vuole conoscere. Jane, anche lei poliomielitica, che si trascina per terra tutti i giorni fino alla chiesa (un Kilometro), quando non c’è fango perché per lei un giorno senza Gesù è come un giorno senza sole. Infine Susan, di 25 anni e con due figli piccoli e ammalata di Aids, che non pregava più da sette anni. Nella Eucarestia ha ritrovato serenità, coraggio e fiducia e ora viene tutti i giorni a messa anche quando piove a dirotto, perché, dice “mi rimane poco tempo e io ne ho già perso troppo”.

I bambini hanno fatto belle osservazioni facendo capire il loro desiderio di incontrare Gesù per la prima volta.

Il secondo momento si è svolto al labirinto dove c’è l’olivo di Giorgia. La presenza dei genitori di Giorgia ci ha fatto capire che la felicità della vita non dipende dalle cose o dai regali ma dall’amore. Il sorriso di Giorgia era sorgente di gioia. In questo caso sono stati presentati anche i genitori di Eleonora, morta a 30 di Covid per negligenze gravi di alcune persone (oltre due giorni in ambulanza senza essere visitata da un medico) e altri errori gravi. La rabbia provocata da questa morte si è trasformata in amore attraverso un progetto per potenziare il laboratorio del dispensario di Lira in Uganda. In pochissimo tempo sono stato trovati i fondi (7000 euro) per comprare attrezzature da destinare al Eleonora Memorial.

L’ultima tappa è stata davanti alla statua della Madonna dove i ragazzi hanno cantato e fatto preghiere spontanee bellissime, che mi hanno ricordato i testi della via crucis del Papa il Venerdì Santo, che i bambini aveva contribuito a formulare. Infine torta e liberi di giocare nel campo di pallone e di basket in attesa dei genitori che sono venuti a riprenderli. Una giornata, un vero dono di Dio, per un incontro fra non molti giorni, con l’amico Gesù Eucarestia che sarà l’evento indimenticabile.

È stata un'esperienza stupenda.

P. Torquato Paolucci
Missionario comboniano
Via Luigi Lilio 80,
Roma