Mons. Giuseppe Franzelli: “Papa in Uganda per superare le divisioni”

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Venerdì 27 novembre 2015
Il Santo Padre è arrivato all’aeroporto di Entebbe questo pomeriggio. In serata Francesco ha incontrato il presidente Yoweri Museveni alla State House di Kampala e poi, domani mattina, si recherà in pellegrinaggio ai santuari anglicano e cattolico dei martiri uccisi per ordine del re dei Baganda. “Francesco viene a chiedere ai martiri di Uganda la saggezza per guidare la Chiesa incontro ai poveri: ce n’è bisogno anche in questo paese!”, ha detto alla MISNA Mons. Giuseppe Franzelli [nella foto], vescovo di Lira, comboniano impegnato a ultimare i preparativi per la messa che il Papa officerà presso il santuario di Namugongo.

 

Saluto
ai giornalisti
in volo.

 

Il tema della visita ugandese è “Voi sarete miei testimoni”, sottolinea monsignor Franzelli. Che ricorda come l'attesa per una visita del Papa, la terza dopo quelle di Paolo VI (1969) e Giovanni Paolo II (1993), era cominciata già lo scorso anno: molti avevano sperato nell’arrivo di Francesco in coincidenza con il cinquantesimo anniversario della canonizzazione dei Martiri ugandesi. Una vicenda di testimonianza, quella di Carlo Lwanga e degli altri 21 fedeli cattolici uccisi tra il 1885 e il 1887, che resta riferimento essenziale per la Chiesa locale. “Il tema della visita – sottolinea monsignor Franzelli – è un invito che rispecchia ciò che fu detto e fatto dai Martiri e che rappresenta ancora oggi una sfida per la nostra Chiesa”.

Secondo il vescovo, d’altra parte, le giornate di oggi e domani di Francesco in Uganda si porranno in continuità con i contenuti della prima tappa keniana del viaggio africano del Papa. “Francesco – ricorda monsignor Franzelli – ha chiesto di superare le divisioni, siano esse etniche o politiche o religiose: è un appello che ha un valore fondamentale anche qui in Uganda, un paese devastato dalla guerra civile e dove è ora in corso una campagna elettorale, un momento delicato, che non deve provocare nuove fratture”. [MISNA].