Venerdì 31 luglio 2015
In questi ultimi giorni abbiamo vissuto momenti emozionanti con la presenza di molta gente alle celebrazioni per i trent’anni dalla morte di P. Ezechiele Ramin in Rondônia, Brasile. La sua vita, la sua morte e il suo amore per i più poveri sono stati ripresi di recente in un documentario intitolato “Ezechiele Ramin, martire dell’opzione per i poveri”, trasmesso in Brasile a livello nazionale da due reti televisive cattoliche. Il documentario è in lingua portoghese con sottotitoli in italiano. Presto uscirà la versione sottotitolata in spagnolo e inglese. Nella foto: Mons. Bruno Pedron, vescovo di Ji Paraná, e P. Alcides Costa, superiore provinciale dei comboniani in Brasile.
Nei giorni che hanno preceduto le cerimonie a Cacoal, cinque comboniani – due suore e tre sacerdoti – hanno visitato quindici parrocchie in diverse città della diocesi di Ji Paraná, constatando che la memoria di Ezechiele è viva fra le persone, soprattutto fra i più poveri.
A Cacoal, le celebrazioni sono iniziate il 21 luglio con una tavola rotonda sull’eredità che P. Ezechiele ci lascia, dando risalto, in particolare, alla dimensione sociale, alla giustizia e pace, alla pastorale indigena e alla pastorale della terra. Dal 22 al 24 luglio si è tenuto un triduo di preparazione nelle 84 comunità della parrocchia di Cacoal. Dal 24 erano presenti anche 40 italiani e il fratello di P. Ezechiele, Antônio Ramin, che nei giorni precedenti era stato in diverse città dello stato di Rondônia. Il 24 è stata organizzata una serata vocazionale con canti e spettacoli. Il giorno dopo, la marcia per la pace e la messa per ricordare i trent’anni dalla morte hanno visto la partecipazione di molta gente. Domenica 26, assieme ai contadini e alla gente delle piccole comunità di Rondolândia, MT, è stata celebrata per la prima volta la messa nel luogo in cui P. Ezechiele fu assassinato. È stato possibile farlo solo ora perché fino a poco tempo fa questa terra, per il clima di violenza e intimidazione dovuto ai “pistoleiros”, i guardiani dei latifondi, era praticamente vietata agli estranei. Lo stesso giorno, sono stati benedetti la cappella edificata sul luogo della morte e il crocifisso, costruiti con il sacrificio dei poveri.
Mons. Bruno Pedron, vescovo di Ji Paraná, ha espresso pubblicamente durante le cerimonie, e in un’intervista alla rete Globo, il suo desiderio che venga aperta la causa di canonizzazione di P. Ezechiele Ramin, missionario comboniano.