Lunedì 15 agosto 2022
Cari amici, vi scrivo per un breve saluto, prendendo a pretesto l'occorrenza dei 44 anni della mia ordinazione sacerdotale, il 15 agosto del lontano 1978. No, la cifra 44 non ha nessun valore particolare. Anche se sarei tentato di darglielo.
Infatti si tratta di 40+4, in cui – volendo forzare la simbologia biblica – si nasconde il periodo ideale, completo del 40, a cui si aggiunge il 4, caratteristica di quanto è terrestre (si pensi ai quattro elementi basilari della natura e ai quattro punti cardinali).
Quindi una vita vissuta tra l'ideale e l'umana e terrena fragilità. Ma lasciamo stare le fantasticherie, si tratta pura e semplicemente di un pretesto per mandarvi un saluto di gratitudine per la vostra vicinanza amica nella mia vita. Vi chiedo una preghiera, una semplice Ave-Maria, recitata con un cuore amante.
Buona e santa festa dell'Assunta!
A voi dedico questo mio breve poema, pensando a quanti di voi stanno contemplando i vasti orizzonti del mare o della montagna, ma soprattutto a quanti hanno il coraggio di sognare malgrado le dure prove della vita:
Che la mia vita non sia
una nave in porto
con la vela ammainata
come fosse già in approdo
dal lungo viaggio arrivata,
non essendo però mai partita,
alla paura ancorata.
Rischia, nave mia,
dispiega le vele e vola
verso il largo, gagliarda,
che per l'alto mare sei fatta.
Tra brezze, venti e tempeste,
sarà la libertà conquistata,
che una vita senz'avventura
è vita già naufragata!
Vola, vola, nave mia,
Il Mare Infinito ti aspetta!
P. Manuel João Pereira Correia, mccj
Castel D’Azzano, 15 agosto 2022