Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

DIREZIONE GENERALE

Messaggio dei Superiori Generali per Radio Bakhita

“Vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato un Salvatore, che è il Cristo Signore” (Lc 2,10-11). Questo è l’annuncio che da duemila anni rompe il silenzio della notte per portare la Buona Notizia: l’Emmanuele, il Dio con noi viene a visitarci. Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e Pace in terra.
Questa notte Santa, il messaggio di Pace per tutto il popolo del Sudan è stato trasmesso per la prima volta dalla Radio. Un evento che non solo segna l’inizio di una nuova era, ma realizza il sogno coltivato da anni dalla Famiglia Comboniana che ha voluto collaborare alla fondazione di questa Radio nell’Ora della canonizzazione del Padre del Sudan, Daniele Comboni, con un segno significativo a favore della sua terra di adozione.
Mentre ringraziamo coloro che hanno lavorato con passione per realizzare questo sogno, diventato oggi realtà, auguriamo che questo strumento di comunicazione possa accompagnare il lungo percorso di pace, di riconciliazione e di dialogo, per costruire insieme un Paese nuovo.
Buon Natale, e l’augurio di un Anno colmo delle benedizioni dell’Emmanuele, il Dio che non ci lascerà mai soli.
(Sr. Adele Brambilla e P. Teresino Serra - 24 dicembre 2006)

Incontro con i provinciali dell’Africa francofona
Secondo la proposta fatta durante l’Assemblea Intercapitolare e la programmazione proposta dal Consiglio Generale, dal 15 al 19 gennaio ha avuto luogo nella casa generalizia l’incontro tra i provinciali dell’Africa francofona e il CG. È stata scelta Roma perché più facilmente raggiungibile da tutti rispetto alle nazioni dell’Africa francofona.
Tra i punti all’ordine del giorno sottolineiamo: una migliore conoscenza delle realtà dell’Africa francofona, soprattutto in rapporto all’equilibrio tra personale e impegni, come difficoltà, prospettive, azioni e progetti concreti; le prospettive del nostro impegno per realizzare il processo della Ratio Missionis come priorità per il profondo rinnovamento personale e della missione; una condivisione sulla situazione della formazione di base, per esaminare come realizzare a livello continentale alcuni orientamenti emersi durante l’Assemblea Intercapitolare; le prospettive per la preparazione e la realizzazione del prossimo Capitolo Generale; gli ambiti di un piano missionario per l’Africa dove lavorano i Comboniani. Altri punti erano più specifici per l’Africa francofona, in particolare l’impegno per la comunità di Parigi e il programma degli incontri interprovinciali di quest’anno.
Il clima di dialogo e di ascolto e la preghiera condivisa durante tutto il tempo dell’incontro hanno contribuito a fare di questo momento un’esperienza utile di fraternità e corresponsabilità.

Versione aggiornata dell’Annuario Comboniano
Ancora una volta, con l’aiuto specializzato di P. Fabio Baldan, è stata inviata a tutte le province e delegazioni (e ad altri confratelli) la versione elettronica in PDF (837 KB) dell’ “Annuario Comboniano”, aggiornato a gennaio 2007. Chiediamo in particolare ai provinciali e delegati di metterla a disposizione dei confratelli.
N.B. Vi chiediamo di controllare i vostri dati personali e quelli riguardanti le vostre province e delegazioni e di inoltrare al più presto al segretario generale eventuali correzioni, suggerimenti e cambiamenti.

Specializzazioni
P. Vicente Luis Reig Bellver
ha difeso la sua tesi di dottorato La salvación en los movimientos religiosos africanos. Propuesta de tres Iglesias Independientes de Kenya, presso la Facoltà di Teologia di Granada (Spagna), ottenendo il voto “summa cum laude”.

Ordinazioni sacerdotali
P. Paucar Simbaña Sergio Ivan (EC) Quito (EC) 06.01.2007
P. Ochola Robert Lukwiya (U) Kitgum (UG) 20.01.2007
P. Tesfaab Bekit Sliman (ER) Bambi (ER) 21.01.2007

Opera del Redentore
Febbraio 01 – 15 BS 16 – 28 CA
Marzo 01 – 07 DCA 08 – 15 EG 16 – 31 EC

Intenzioni di preghiera
Febbraio
- Perché le risoluzioni dell’Assemblea Intercapitolare dei Missionari Comboniani siano uno strumento di crescita per uno stile di vita consacrata più radicale e autentico. Preghiamo.
Marzo - Per i Fratelli Comboniani, perché la loro vita sia fonte di ispirazione nella costruzione di un mondo più solidale e giusto. Preghiamo.

DSP

Un rinnovato impegno nel campo della promozione vocazionale

Dopo un processo di discernimento, il consiglio provinciale della DSP ha deciso di portare avanti il lavoro di promozione vocazionale da tre centri: Ellwangen, Milland (Brixen) e Nürnberg. Si troverà, naturalmente, il modo di ripartire i settori di lavoro o di connettersi con quelli già esistenti. A Milland (Brixen) sarà il nostro coinvolgimento con i giovani, a Nürnberg il lavoro con i Laici Missionari Comboniani, a Ellwangen il lavoro di animazione missionaria.
Un confratello dell’equipe di promozione vocazionale ci ha aiutati ad esaminare la promozione vocazionale in maniera più profonda: “La promozione vocazionale nella DSP ha sempre avuto lo scopo di promuovere la vocazione missionaria in modo convincente, coscienti cioè che l’impegno missionario è importante, che deve essere inserito nel contesto della situazione di oggi e attuato anche oltre i confini nazionali. Lo scopo è sempre stato lo stesso, ma il contesto giovanile di oggi è cambiato. Lo sappiamo molto bene e ne abbiamo discusso a lungo. Ora è iniziato il processo di rinnovamento spirituale dei membri dell’Istituto, fiduciosi che la Ratio Missionis ci aiuterà in ciò. Dobbiamo, prima di tutto, essere delle persone entusiaste della propria vocazione, diventando così credibili agli altri. Solo così potremo rendere i giovani coscienti della chiamata di Dio e rendere questa chiamata più percepibile”.
Partendo dai temi dell’animazione missionaria, abbiamo preparato degli schemi per presentare in modo sempre più chiaro la necessità dello sforzo missionario della Chiesa a livello mondiale. Poi si parlerà della possibilità di farsi missionari e, a Dio piacendo, di iniziare il processo di discernimento per una possibile chiamata alla missione con le persone interes-sate. Per attuare questo programma, coinvolgendo anche più confratelli possibili, le comunità di Ellwangen, Milland (Brixen) e Nürnberg faranno del loro meglio per portare avanti il lavoro di promozione vocazionale con impegno e creatività. Che il Signore benedica questi nostri sforzi!

ITALIA

P. Giulio Albanese responsabile delle riviste POM in Italia

Mons. Luigi Bressan, vescovo di Trento e presidente della Fondazione Missio (organismo della CEI che raccoglie e coordina i vari enti nazionali per la missione), su proposta del Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie e dietro approvazione del Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana e della Presidenza della Fondazione Missio, con decreto del 2 gennaio 2007, ha nominato il Comboniano P. Giulio Albanese responsabile del settore riviste della Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Italia. L’incarico ha la durata di un triennio e riguarda le riviste “Popoli e Missione” e “Il Ponte d’Oro”.
La nomina è un segno dell’apprezzamento della Chiesa italiana per il nostro servizio missionario. Ci congratuliamo con P. Giulio Albanese, certi che saprà mettere a disposizione delle POM la sua provata esperienza nella comunicazione e nell’informazione missionaria.

KENYA

Riflessioni comboniane in preparazione al Foro Sociale Mondiale

Una cinquantina di Comboniane e Comboniani, rappresentanti quasi altrettante nazioni, si sono riuniti all’Amani Center (Centro della Pace) in preparazione del Foro Sociale Mondiale (FSM) di Nairobi.
La riunione della prima sera (18 gennaio) ha focalizzato le aspettative e le preoccupazioni dei rappresentanti in vista di questo FSM dal titolo provocatorio: “Un nuovo mondo è possibile”. Le aspettative vengono esplicitate con espressioni quali: credere che questo nuovo mondo è possibile, situarci nel contesto di questo movimento mondiale, risuscitare le vere motivazioni del sociale che sembra scivolare verso una strumentalizzazione commerciale, confrontarci con i gruppi che lavorano nel sociale con motivazioni diverse da quelle missionarie, avere una visione della realtà che sia più vera di quella suggerita dai mass media, costruire contatti per costruire insieme questo mondo nuovo.
Le preoccupazioni sono altrettanto chiare e lapidarie: siamo in Africa, ma una voce africana forte non si fa sentire; cerchiamo di non rimanere alla teoria, ma di scendere ad esperienze concrete; i rappresentanti dell'America Latina, dove questo movimento è nato, sono assenti; c'è l'impressione che il FSM parta sempre dal centro del potere, cioè la città, e che le paure della globalizzazione siano tutte "cittadine"; molti movimenti, di fronte alle sfide immense del dominio del capitale, danno segni di stanchezza; molti discorsi del FSM non toccano le realtà locali in cui siamo immersi.
Il giorno seguente, durante l'eucaristia, P. Francesco Pierli ha messo a nudo queste preoccupazioni riassumendole sotto due domande. La prima era: “Affermiamo la nostra fiducia che un mondo diverso è possibile. Ma chi lo vuole questo nuovo mondo? Non certamente chi sta bene. E chi non sta bene? Nemmeno. Gli oppressi sognano piuttosto di prendere il posto degli oppressori, vogliono i loro privilegi: sognano di prendere il posto di chi comanda, non di cambiare il mondo”.
Mentre la seconda domanda era: “Come mettersi in cammino per la nascita di questo nuovo mondo? L'icona non è certo quella del cambiamento, ma della risurrezione, quel far nuove le cose annunciato dal profeta Isaia. Quest'icona è una chiamata ad una vita semplice, spoglia, che nega come morte la società costruita sull'economia del possesso”. (P. Giampaolo Pezzi Trebeschi)

I soliti “ignoti” colpiscono ancora
Martedì 12 dicembre il Kenya è in festa, celebra l’anniversario dell’indipendenza. Ma non tutti lo celebrano allo stesso modo. Nel tardo pomeriggio quattro uomini armati entrano di forza nella casa provinciale dei Comboniani in Ngong Road e costringono il guardiano a condurli all’ufficio del “boss”. Ma il superiore provinciale è assente. Gli intrusi allora si introducono nelle stanze, spingono gli occupanti in una saletta e si appropriano di tutto quello che è facilmente asportabile: soldi, lap-top, telefonini e altri aggeggi elettronici. La prima vittima è Fr. Simplicio Soliven Buena, un confratello filippino appena arrivato in Kenya e in attesa di destinazione. Gli portano via lo zainetto con i documenti, la macchina fotografica e i pochi soldi che gli restano al termine del viaggio. Una coppia di anziani coniugi tedeschi, ospiti della casa, devono consegnare i soldi, gli orologi e le fedi matrimoniali. Il superiore della casa, P. Guiducci Giancarlo, ci rimette anche la valigia, usata dai ladri per portar via la refurtiva, ma rimane sorpreso quando uno di loro gli restituisce la patente mostrandogli la pistola carica. Chi se la cava meglio è il procuratore, P. De Berti Romeo. Consegna il portafogli, ma fa notare che nella stanza non ci sono né computer, né soldi. Condotto in ufficio, gli viene ordinato di aprire la cassaforte. Obbedisce e mostra ai ladri la cassaforte vuota! In quel momento arriva una telefonata che spaventa i ladri e li mette in fuga.
Non è la prima volta che la comunità e la procura di Nairobi vengono prese di mira dai ladri. Ci sono stati altri colpi, qualcuno anche fantasioso, come quello messo a segno da due gentiluomini vestiti da… preti, con tanto di breviario e di collare romano.

SUD SUDAN

Radio Bakhita: voce della Chiesa in Sud Sudan

Nella notte di Natale sono iniziate le trasmissioni di Radio Bakhita 91 FM, la voce della Chiesa in Sud Sudan, la prima stazione radiofonica della nascente rete di radio cattoliche che coprirà tutte le diocesi sudanesi. È dedicata alla prima santa della nazione, Josephine Bakhita.
La sede di Radio Bakhita è a Juba, la capitale della regione autonoma del Sud Sudan. L’emittente ha iniziato le trasmissioni la vigilia di Natale con dei canti natalizi e i messaggi augurali dei responsabili sia della Chiesa cattolica che di quella anglicana.
A mezzanotte, è stata trasmessa dalla cattedrale di Santa Teresa, in Kator, la Messa presieduta da Mons. Paulino Lukudo Loro, Arcivescovo di Juba, secondo quanto riferisce l’Agenzia CISA di Nairobi.
Mons. Paulino ha accolto con entusiasmo l’avvio delle emissioni di Radio Bakhita ed ha ringraziato gli Istituti Comboniani per “il regalo di Natale alla Chiesa cattolica del Sud Sudan”.
Per il momento Radio Bakhita trasmette un programma quotidiano di due ore. Dall’8 febbraio, festività di Santa Josephine Bakhita, inizieranno le trasmissioni regolari con programmi mattutini e serali.
L’emittente è la “stazione madre” della rete radiofonica cattolica del Sudan. Il segnale copre un’estensione di oltre 30 chilometri attorno a Juba ed ha un pubblico potenziale di più di 500 mila ascoltatori. La rete radiofonica cattolica del Sudan è un’opera intrapresa congiuntamente dai Comboniani e dalle Comboniane. La radio è stata fondata per celebrare la canonizzazione di San Daniele Comboni ed è stata offerta alla Conferenza Episcopale del Sudan. Quando sarà terminata, la radio avrà otto stazioni radiofoniche, una in ogni diocesi del Sud Sudan, più una per i Monti Nuba. (Agenzia Fides)

UGANDA

Una settimana di preghiera per la pace nel nord Uganda

“Basta guerra, la pace è un dono di Dio che l’uomo è chiamato a costruire giorno per giorno, con la preghiera, con il dialogo, l’accoglienza e il perdono del proprio fratello”. Così Mons. Christophe Pierre, Nunzio Apostolico in Uganda, ha concluso la settimana di preghiera per la pace nel Nord Uganda con la celebrazione della Messa venerdì 12 gennaio.
Il Nunzio ha anche ricordato l’insegnamento di Papa Benedetto XVI sulla costruzione della pace attraverso la conversione dei cuori e ha ringraziato per l’incessante opera di mediazione del conflitto in Nord Uganda svolta dalla Chiesa locale e in particolar modo da Mons. John Baptist Odama, arcivescovo di Gulu.
Si è trattato di un evento importante perché lo scopo è quello di coinvolgere gli abitanti della regione in un vero processo di riconciliazione, che parta dal basso, a iniziare dalle famiglie, coinvolgendo i vicini, i diversi villaggi e i gruppi tribali. Bisogna far prendere coscienza alla gente che la pace si costruisce nel cuore delle persone e tra le persone. Si tratta della seconda settimana di preghiera per la pace, la prima si era tenuta l’anno scorso a Jumani. Quest’anno si è tenuta a Lira presso il locale centro comboniano affiliato all’Università Martiri dell’Uganda. L’anno prossimo si terrà a Nebbi.
L’evento è organizzato dalla Commissione “Giustizia e Pace” della provincia ecclesiastica di Gulu (ne fanno parte, oltre a Gulu, le diocesi di Arua, Lira e Nebbi). Oltre alle 4 diocesi interessate è stata invitata a partecipare anche la diocesi di Soroti. Si tratta di territori sconvolti dalla guerra civile condotta dall’Esercito di Resistenza del Signore (LRA) e dai conflitti tribali per il controllo delle terre.
L’iniziativa è organizzata dalla Chiesa cattolica in una dimensione ecumenica e interreligiosa. Vi hanno partecipato almeno 7 mila persone, non solo cattolici ma anche cristiani di altre confessioni e musulmani. È stata un’esperienza che ha coinvolto in prima persona l’intera comunità cattolica della regione, che così è riuscita ad offrire un segno concreto di pacificazione e di riconciliazione.
Sul piano politico e diplomatico, cresce l’incertezza dopo la richiesta da parte dell’LRA di spostare la prossima tornata di trattative con il governo di Kampala da Juba, nel sud Sudan, a Nairobi, in Kenya, a causa delle parole del presidente sudanese, Omar Bashir, che intende “eliminare l’LRA dal Sudan”. In base agli accordi, i membri dell’LRA, che ha aderito a un cessate il fuoco, si sono radunati in alcuni campi in territorio sudanese e della Repubblica Democratica del Congo. Il governo ugandese, che intende continuare la trattativa, ha minacciato di considerare come una ripresa delle ostilità l’eventuale ritorno dei combattenti dell’LRA in territorio ugandese.
Un eventuale trasferimento in Kenya delle trattative sarebbe complicato. I capi dell’LRA sono ricercati dalla Corte Penale Internazionale e rischiano quindi di essere arrestati dalle autorità keniane, dato che il Kenya ha aderito alla Convenzione che ha istituito la Corte. (Agenzia Fides – 16.01.2007)

Morta in esilio l’ispiratrice dell’Esercito di Resistenza del Signore
L’ispiratrice dell’Esercito di Resistenza del Signore (LRA), Alice Lakwena, è morta nel campo profughi di Dadaad, nel nord del Kenya, nei pressi del confine tra i due Paesi, dove viveva in esilio da 18 anni. Negli anni ’80 del secolo scorso Alice Auma assunse il cognome Lakwena, che nella linga Acholi significa “messaggero”, fondando il “Movimento dello Spirito Santo”.
Sotto la sua guida, nel 1986, il “Movimento dello Spirito Santo” avviò una guerriglia nel nord Uganda. Il gruppo forte di sette mila persone venne sconfitto dalle truppe governative nel 1987, in una serie di scontri che lasciarono sul terreno circa 5 mila ribelli. Le cause della pesante sconfitta sono da ricercarsi nelle pratiche “magiche” di Lakwena, che cospargeva i propri combattenti di un “olio miracoloso” che avrebbe dovuto proteggerli dalle pallottole nemiche. Dalle ceneri del “Movimento dello Spirito Santo” è nato, nel 1989, il LRA che è guidato da Joseph Kony, un cugino di Alice Lakwena. (Agenzia Fides – 19.01.2007)

IN PACE CHRISTI

P. Mario Marchetti
(19.02.1922 - 26.12.2006)
Fr. Adolfo Xilo (13.08.1916 - 04.01.2007)
Fr. Michael Rieger (17.03.1938 - 10.01.2007)
P. Luigi Moser sr. (12.12.1934 - 13.01.2007)

Preghiamo per i nostri defunti
IL PADRE
: Joaquín, di P. Jorge Donato Decelis Burguete (M); Abilio, di P. Manuel Martins de Pinho (†).
LA MADRE: María Teresa, di P. Salvador Castillo Valenciana (M); Raffaella, di P. Tarcisio Loro (CO); Romina, di P. Gianfranco Bettega (I); Andreina, di P. Siro Stocchetti (C); Ginetta, di P. Dario Toffolo (C); Caterina, di P. Carmelo Casile (C).
IL FRATELLO: Battista, di P. Luigi Varesco (I); Gerardo, di P. Michele Sardella (C); Don Livio, di P. Cirillo Tescaroli; Luigi, di P. Ambrogio Grassi (T); Martin, di Fr. Ottmar Spihs (DSP).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Viviana Pollastri, Sr. Manuelita Serughetti.




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Familia Comboniana n. 639