NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ

Professioni perpetue

Sc. Gabriel Panguanito Hilário (MO)

Nampula (MO)

10.10.2023

Sc. Carlos Fernando (MO)

Nampula (MO)

10.10.2023

Ordinazioni

P. Nelson da Costa Mariosse (MO)

Nampula (Mwahivire) (MO)

14.10.2023

Opera del Redentore

Novembre         01 – 15 SS            16 – 30 T

Dicembre          01 – 15 PE            16 – 31 U

Intenzioni di preghiera

Novembre

Perché la memoria dei nostri fratelli e sorelle, antenati, amici e parenti defunti ci renda più consapevoli dell’attrattività della comunione dei santi, come anticipo della gioia che ci attende. Preghiamo.

Dicembre

Perché impariamo a promuovere e a vivere un’economia più umana, che ponga al centro le persone più fragili e bisognose di accoglienza e di aiuto e che elimini progressivamente le grandi e crescenti disuguaglianze esistenti nel mondo. Preghiamo.

Calendario liturgico comboniano

NOVEMBRE

Commemorazione dei confratelli, familiari e benefattori defunti

Data da stabilire

DICEMBRE

3

San Francesco Saverio, sacerdote, Patrono delle missioni

Festa

Ricorrenze significative

NOVEMBRE

21

Madonna del Quinche

Ecuador

DICEMBRE

1

Beata Clementina Alfonsina Anuarite

Nengapeta, vergine e martire

Congo

3

San Francesco Saverio, sacerdote, Patrono delle missioni, Festa

Mozambico

Spagna

12

Beata Vergine Maria di Guadalupe, Patrona delle Americhe

Messico

CURIA

Festa di S. Daniele Comboni alla Curia generalizia di Roma

La sera del 10 ottobre, le comunità della Curia generalizia hanno celebrato insieme la festa di san Daniele Comboni. La messa è stata presieduta da padre Elias Sindjalim Essognimam, assistente generale. Alla celebrazione hanno partecipato alcuni sacerdoti diocesani, amici, benefattori, rappresentanti delle missionarie comboniane e delle suore appartenenti alle comunità cui offriamo il nostro servizio ministeriale. Una presenza molto significativa è stata quella del cardinale sudanese Gabriel Zubeir Wako, dal 2016 arcivescovo emerito di Khartoum (Sudan).

Padre Arnaldo Baritussio ha introdotto la solenne celebrazione, a vent’anni dalla canonizzazione di san Daniele Comboni, avvenuta nell’ottobre 2003, sottolineando il fatto che Comboni, con la sua canonizzazione, è diventato un punto di riferimento per l’intera Chiesa cattolica, non solo per gli istituti da lui fondati. Ha poi messo in risalto il ruolo di Comboni come “profeta della missione”, e ha rivolto a tutti i presenti un forte invito ad avere “gli occhi del profeta”, come quelli di Comboni, così da riuscire a “vedere oltre” e avere sempre una “visione ampia della realtà”.

Nella sua articolata omelia, padre Elias ha riflettuto sulla santità di Daniele Comboni, sottolineandone tre aspetti, legati a tre “ricorrenze” che l’Istituto ha celebrato quest’anno. 1) Passione per Dio: a 20 anni dalla canonizzazione di Comboni, non si può non fare memoria della sua profonda fede e della sua capacità di contemplare sempre Cristo crocifisso. 2) Passione per l’umanità sofferente: a 150 anni dall’omelia pronunciata da Comboni a Khartoum (1873), e riflettendo su alcuni passaggi di quel “testo programmatico”, non si può non rimanere colpiti dall’amore che il Fondatore aveva per gli africani e dalla sua totale dedizione nel cercare di fare tutto il possibile per portarli a Cristo, «morto anche per loro». 3) Grande amore per l’Istituto e senso di appartenenza: nel Centenario della dolorosa divisione dell’Istituto (decretata il 27 luglio 1923 e finalmente risolta nella Solennità del Sacro Cuore del 1979) non si può non ricordare la passione che Comboni coltivava per l’unità tra i suoi missionari.

Dopo l’Eucaristia, c’è stata un’agape fraterna, caratterizzata da gioia e comunione.

DEUTSCHSPRACHIGE PROVINZ – DSP

Esercizi Spirituali 2023

Dal 6 al 12 ottobre, nella casa di Milland-Bressanone, si è svolto il ritiro annuale della Provincia. Vi hanno partecipato 15 confratelli. Era presente anche padre Josef Pfanner, di 96 anni, il “senior” della Provincia.

Il tema del ritiro è stato “La santità di Daniele Comboni”. I partecipanti sono stati guidati da padre Donato Benedetti, della comunità di Limone. Attraverso due meditazioni ogni giorno e una breve omelia durante la celebrazione eucaristica, padre Donato ha saputo suscitare il nostro interesse per il tema, basandosi su vari episodi della vita missionaria di Comboni. Il Fondatore desiderava che i suoi missionari fossero ferventi, allegri e impegnati: «Santi e capaci… primo “santi”, cioè, alieni affatto dal peccato ed offesa di Dio, e umili. Ma non basta: ci vuole carità che fa capaci i soggetti» (Scritti 6655). L’ora di adorazione eucaristica ogni giorno e il silenzio mantenuto durante gli esercizi spirituali hanno contribuito a creare un’atmosfera di riflessione e di preghiera.

Il 13 ottobre, siamo tutti andati in gita Limone, paese di nascita del nostro Fondatore, dove siamo stati accolti con tanto calore dalla comunità.

Un sentito ringraziamento va a padre Donato e alla comunità di Milland. (Padre Alois Eder, mccj)

Visita da Roma

L’assistente generale padre Luigi Codianni e il segretario generale della Formazione padre José de Jesús Villaseñor (“Chuche”) hanno fatto visita alla DSP dal 17 al 19 ottobre, in particolare, alla comunità di Graz/Messendorf, diventata dall’inizio di ottobre una “comunità formativa”, con l’assegnazione di quattro scolastici. È stato nominato formatore della comunità padre Karl Peinhopf, finora formatore nello scolasticato di Casavatore (Napoli).

Dei quattro scolastici assegnati, finora è arrivato solo Daniel Osuna dal Messico. Speriamo che gli altri tre – da Kenya, Mozambico e RD Congo – arrivino presto. Purtroppo, è molto difficile e complicato ottenere il visto per scolastici provenienti dall’Africa.

Con i quattro scolastici e gli altri sei confratelli della comunità, la vecchia casa di Graz (aperta nel 1908 e ristrutturata qualche anno fa), sarà completamente occupata. Questo fatto comporta che questa comunità formativa potrà accogliere un nuovo gruppo di scolastici solo quando quelli ora presenti avranno terminato i loro corsi e potranno lasciare il loro posto ai nuovi arrivati.

Una cosa ci preme sottolineare: la comunità locale di Graz apprezza molto questo nuovo aspetto comunitario.

Tutti i confratelli della comunità hanno avuto la possibilità di parlare individualmente con i due padri venuti da Roma. Assieme al superiore provinciale, padre Hubert Grabmann, e ad altri membri della comunità, padre Gigi e padre Chuche hanno visitato la Facoltà di Teologia della città e hanno incontrato il decano, il direttore degli studi e la professoressa responsabile degli studenti provenienti dall’estero. L’incontro è stato molto cordiale e arricchente. La facoltà è felice del fatto che i comboniani invieranno un gruppo dei loro studenti all’università di Graz. L’ottimo rapporto personale tra studenti e professori e l’alta qualità degli studi – con la possibilità di numerose specializzazioni – sono stati molto apprezzati dai due visitatori. (Padre Hubert Josef Grabmann, mccj)

EGITTO-SUDAN

Sudan – Solennità di Daniele Comboni in tono minore

In Sudan quest’anno, la festa di San Daniele Comboni si è tenuta in tono minore, visto il perdurare della guerra. A El Obeid, la celebrazione non si è tenuta nella cattedrale – in centro città, infatti, proprio in quei giorni erano in corso sparatorie – ma al Centro “San Daniele Comboni”, nella zona di Rukab, dove alcuni ragazzi hanno ricevuto la cresima. Altre parrocchie fuori dallo stato di Khartoum, invece, hanno celebrato normalmente la solennità, implorando l’intercessione di san Daniele Comboni per il dono della pace nel paese da lui tanto amato.

Egitto & Libano – Apprensione per quanto avviene in Terrasanta

All’indomani del 50° anniversario della Battaglia del Sinai, in Terrasanta la situazione si è drasticamente trasformata, con un rapido aumento della tensione e degli scontri armati. Ciò ha creato – e tuttora crea – grande preoccupazione nella regione, con opinioni molto polarizzate su entrambi i fronti dello scontro. Sia l’Egitto che il Libano, che confinano con i due paesi in guerra, guardano alla situazione con apprensione. Abbiamo bisogno di pregare e far pregare per la tanto necessaria pace.

Nuovo anno accademico a Dar Comboni

L’Istituto “Dar Comboni”, centro specializzato in Studi Arabi, è entrato in pieno nel nuovo anno accademico 2023-2024. Ci sono 9 studenti del primo anno e 17 del secondo. Altre 15 persone seguono da privatisti corsi individuali. Da notare la presenza di 15 preti diocesani e religiosi di diversi paesi africani, sponsorizzati da un progetto della Fondazione cattolica “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (4 del primo anno e 11 del secondo). Fra gli studenti, figurano anche due comboniani e una comboniana (tutti e tre al secondo anno).

ERITREA

Voti perpetui e diaconato di Biyanu Habtat Nuguse

Lo scorso 29 luglio 2023, la Famiglia comboniana in Eritrea ha avuto la gioia di presenziare alla professione perpetua dello scolastico Biyanu Habtat, nella cappella della sede della delegazione ad Asmara. Presenti i missionari e le missionarie comboniani, i familiari, parenti e amici di Biyanu, e alcuni membri di altri istituti religiosi.

L’Eucaristia è stata concelebrata da quasi tutti i padri comboniani presenti in Eritrea e presieduta da padre Gaim Haileselassie, superiore della delegazione, che ha incentrato la sua omelia sul brano evangelico scelto, tratto da Giovanni 15, presentando la consacrazione religiosa come un essere «innestati in Cristo, come tralci nella vite», e «costituiti per andare e portare frutti che rimangano».

Alla messa è seguita una ricca colazione. A metà giornata, poi, tutti si sono ritrovati per un vero e proprio banchetto, traboccante di gioia e senso di gratitudine.

Meno di due mesi dopo, il 17 settembre, Biyanu è stato ordinato diacono dall’arcivescovo di Asmara, Menghesteab Tesfamariam, mccj, nella parrocchia di Sembel Kidane Mhret, dove prestava servizio. Prima dell’inizio della celebrazione eucaristica è stato cantato il Mahlet zelelit (il canto che i sacerdoti della chiesa ortodossa etiope eseguono durante la notte per lodare Dio), cui è seguita una solenne cerimonia, con un buon numero di sacerdoti concelebranti e la presenza di molti fedeli, familiari e parenti di Biyanu, numerosi studenti dell’Istituto teologico, e molti religiosi e religiose. L’arcivescovo, dopo aver sottolineato come i ministri ordinati siano chiamati a vivere la loro vita per Dio e per il suo popolo, ha invitato il neo-diacono a diventare un buon pastore del gregge di Dio.

Padre Gaim ha ringraziato Dio per il dono di Biyanu al nostro Istituto, la sua famiglia per la sua generosità e tutti i fedeli della parrocchia di Sembel per la loro vivace e gioiosa partecipazione alla celebrazione.

ESPAÑA

Animazione missionaria alle Fiere del Libro 2023

Come negli anni precedenti, la provincia della Spagna, con la casa editrice Mundo Negro, è stata presente in diverse Fiere del Libro organizzate in varie località, dalla fine di aprile alla metà di ottobre. Mundo Negro è stata presente in nove città: Valencia, Granada, Valladolid, León, Guadalajara, Salamanca, Madrid, Palencia e Murcia. In ogni fiera, l’associazione organizzatrice o il comune mettono a disposizione degli stand per l’esposizione e la vendita dei libri.

Questo spazio è un luogo privilegiato per l’animazione missionaria, dove i lettori delle nostre riviste, familiari, amici, benefattori e altre persone interessate si avvicinano per fare domande, informarsi ed eventualmente acquistare i libri.

Durante questa “campagna” appena conclusa abbiamo venduto oltre 2.000 libri della nostra casa editrice; hanno collaborato sia alcuni comboniani e scolastici che volontari vicini alle nostre attività di animazione missionaria. Abbiamo potuto presentare otto nuovi libri che abbiamo inserito nel nostro catalogo 2022-23 e che hanno avuto una buona accoglienza. Nei prossimi anni, la provincia continuerà a ripetere questo genere di attività che arricchisce e alimenta la nostra animazione missionaria.

ETHIOPIA

Corso introduttivo per i nuovi arrivati

Le missionarie e i missionari comboniani hanno organizzato un corso per i missionari appena arrivati in Etiopia. Il corso si è svolto dal 19 settembre al 22 settembre presso la Casa Provinciale dei comboniani ad Addis Abeba. Il corso è stato aperto ad altri Istituti, attraverso la Conferenza dei superiori religiosi maggiori (CMRS). Vi hanno partecipato cinque missionari comboniani, due suore comboniane, tre suore della Congregazione di Sant’Orsola di Lucca e una suora delle Missionarie Contemplative di Charles de Foucauld.

Il workshop è iniziato martedì con una preghiera guidata da padre Juan Antonio González Núñez, mccj, Vicario Apostolico di Hawassa, che era uno dei facilitatori. Padre Asfaha Yohannes, superiore provinciale, dopo aver dato il benvenuto a tutti, ha sottolineato il fatto che non è facile, per chi non conosce bene la storia dell’Etiopia, comprendere le usanze del suo popolo, che è molto religioso e molto legato alle proprie tradizioni. (Padre André Mbala Topa, mccj).

KENYA

Il Kenya dà il via alle celebrazioni del Giubileo d’oro

Il 24 settembre 2023, i missionari comboniani che lavorano in Kenya hanno dato il via alle celebrazioni del Giubileo d’oro della loro presenza nel paese. La ciliegina sulla torta è stata l’ordinazione diaconale di Muia Jacob Nzomo e Mutinda Joshua Musyoki.

L’evento si è svolto presso la parrocchia “Santa Croce” di Kacheliba, nella diocesi di Kitale. La celebrazione eucaristica è stata presieduta da mons. Henry Juma Odonya, vescovo della diocesi di Kitale. La doppia consacrazione ha segnato i 50 anni di esistenza della parrocchia e della presenza comboniana in Kenya.

Una folla immensa ha assistito e partecipato attivamente alla messa. Canti e danze vivaci hanno scandito la celebrazione. Ad animare il tutto c’è stato il grande coro congiunto delle missioni di Kacheliba e Amakuriat. Erano presenti numerosi membri della Famiglia comboniana e di altri istituti religiosi, come pure sacerdoti e laici della diocesi. Anche i leader del governo locale e i membri del parlamento erano ampiamente rappresentati.

Nella sua omelia, il vescovo Henry ha ringraziato i missionari comboniani per il loro instancabile e generoso servizio. Inoltre, ha pregato e chiesto a Dio di benedire i comboniani con nuove vocazioni anche da Kacheliba. Infine, ha esortato i neo-diaconi a svolgere il loro ministero con fede, zelo e impegno.

Padre Andrew Wanjohi, superiore provinciale, ha ringraziato i responsabili e l’intera comunità cristiana di Kacheliba per l’ottima organizzazione dei festeggiamenti. Ha anche lodato il loro continuo sostegno alla formazione degli studenti comboniani che sono regolarmente inviati a fare esperienza di missione proprio nella missione di Kacheliba. Allo stesso tempo, li ha sfidati ad accettare volentieri che i loro figli si uniscano ai missionari comboniani nel lavoro di evangelizzazione.

Ad aggiungere gioia alla celebrazione c’è stata la presenza di padre Tomás Herreros Baroja e padre Filipe Miguel Oliveira Resende, giunti rispettivamente dall’Italia e dal Portogallo per partecipare al grande evento. Padre Tomás ha lavorato a lungo nella missione di Amakuriat, mentre padre Filipe ha servito per anni la missione di Kacheliba.

Il giorno precedente, Joshua e Jacob avevano fatto la loro professione religiosa perpetua, durante una celebrazione eucaristica presieduta da padre Filipe, durante la quale padre Andrew Wanjohi aveva accolto i loro voti a nome di padre Tesfaye Tadesse, superiore generale.

L’Anno giubilare si chiuderà il 10 ottobre 2024. Per “solennizzare” l’anno, sono stati programmati diversi eventi che si svolgeranno nelle missioni e parrocchie dove i comboniani hanno lavorato e tuttora lavorano. Saranno coinvolti vescovi e una folta schiera di altri collaboratori.

Molto significativa la presenza alle celebrazioni inaugurative del Giubileo d’oro di padre Sireu Ang’Irotum Abraham, comboniano originario di Kacheliba, ordinato sacerdote nel 2016 e oggi impegnato nel lavoro missionario nella diocesi di Marsabit, nel nord-est del Kenya. Come avrebbe potuto non esserci, lui che è una splendida conferma che il lavoro dei missionari comboniani nella zona non è stato vano? In lui il sogno di Comboni di “salvare l’Africa con gli africani” è una realtà. (Padre Andrew Bwalya, mccj)

ITALIA

La comunità di Padova sui passi di Comboni

Domenica 8 ottobre 2023, la comunità comboniana di Padova, allargata a familiari, amici, volontari e collaboratori (in tutto, una cinquantina di persone), si è recata in pellegrinaggio nei luoghi comboniani più significativi: la casa natale a Limone sul Garda, la Casa Madre a Verona, con la “Cappella Comboni” e il Museo Africano, e, infine, in Valpolicella, dove Comboni aveva buoni amici. Scopo del pellegrinaggio: celebrare il XX anniversario della sua canonizzazione, avvenuta a Roma il 5 ottobre 2003.

Ci sono stati tre momenti di preghiera ‘comboniana’: dapprima in pullman, quindi la santa Messa nella Casa natale e, infine, un prolungato momento di ascolto della Parola di Dio e di alcuni passi significativi degli Scritti del Fondatore, nella cappella di Casa Madre, che accoglie l’urna con i suoi pochi resti mortali.

Il viaggio è stato arricchito da alcune testimonianze di vita. Padre Roberto Ardini, presente con sette membri della sua famiglia, ha raccontato della sua lunga missione in RD Congo, ma anche dei servizi resi ai confratelli ammalati a Verona, sottolineando come «il cuore della missione è tessere relazioni di affetto e rispetto con le persone a cui sei inviato».

Tre mamme di comboniani hanno raccontato le loro bellissime “storie”: Marcellina, mamma di mons. Christian Carlassare, Miledy, mamma di padre Diego Dalle Corbonare, e Carmela, mamma di fratel Simone Bauce. Tre toccanti testimonianze del loro incontro con Comboni attraverso i loro figli, trovandosi così coinvolte nella sua passione missionaria.

È stata una giornata intensa, trascorsa “in compagnia di Comboni”. I cuori si sono sentiti pieni di gioia e di speranza, e la comune voglia di impegnarsi si è rinnovata. (Padre Gaetano Montresor, mccj)

México

75 anni di presenza comboniana

Giunti in Messico per la prima volta nel 1948, aprendo un campo di lavoro in Baja California, quest’anno i missionari comboniani hanno celebrato con profonda gratitudine il 75° anniversario della loro presenza in questa nazione. Per solennizzare la chiusura di tale ricorrenza, il 14 ottobre, numerosi confratelli si sono riuniti dapprima presso la basilica di Nostra Signora di Guadalupe, notissimo santuario mariano situato sul Monte Tepeyac a Città del Messico. Il giorno 15, invece, si sono di nuovo trovati presso la sede del Noviziato comboniano continentale a Xochimilco, sempre nella capitale.

Mons. Jaime Rodríguez Salazar, il primo vescovo comboniano messicano, ha presieduto le celebrazioni, mentre padre Rafael Güitrón Torres, superiore provinciale, ci ha illuminato con le sue omelie e riflessioni.

Erano presenti anche due assistenti generali, padre David Costa Domingues e fratel Alberto Lamana, oltre a padre Juan Diego Calderón Vargas, provinciale dell’America Centrale, e padre Enrique Sánchez González, già provinciale del Messico.

Le celebrazioni tenute sulla collina del noviziato di Xochimilco si sono svolte in un clima davvero festoso. Circa duemila amici, provenienti dalle 13 comunità comboniane, hanno anche cantato, al ritmo di mandolini e flauti, l’inno dei 75 anni, composto da padre Jesús Lobato. Per l’occasione, mons. Andrés Vargas Peña, primo vescovo di Xochimilco, ci ha onorato della sua presenza e ci ha anche impartito la sua benedizione.

Siamo tutti ritornati a casa con il cuore grato e con il desiderio di continuare a vivere intensamente la nostra vocazione missionaria nello stile di San Daniele Comboni. (Padre Ramón Orendáin, mccj)

POLONIA

LMC europei: Assemblea dei coordinatori

Il 12 e 13 ottobre si è tenuta a Cracovia l’assemblea dei rappresentanti dei Laici Missionari Comboniani (LMC) delle diverse province d’Europa: Portogallo (1), Spagna (1), Germania (1), Italia (3), Polonia (3). Erano presenti anche Alberto de la Portilla, coordinatore del Comitato Centrale dei LMC, e i comboniani padre Arlindo Pinto, referente del Consiglio Generale per i LMC, e padre Adam Zagaja, referente dei superiori comboniani d’Europa.

L’incontro era stato rimandato più volte, prima a causa del Covid e poi dell’invasione russa dell’Ucraina e della crisi dei rifugiati che ha generato. Finalmente siamo riusciti a trovare qualche giorno da condividere.

È stata una grande gioia per tutti i partecipanti potersi incontrare di persona. È stato un incontro semplice. Ci siamo sentiti a casa in ogni momento grazie alla meravigliosa accoglienza ricevuta dai LMC e dai comboniani polacchi. Il 12 ottobre, con tutti i presenti, abbiamo iniziato un’analisi condivisa della realtà di ciascuno dei nostri gruppi.

Innanzitutto, abbiamo avuto il tempo di approfondire la comprensione della nostra vocazione LMC e dell’impegno di vita che essa comporta, riscoprendo a cosa siamo chiamati come missionari in Europa.

Abbiamo anche avuto modo di riflettere sulla nostra responsabilità nella missione al di fuori del nostro continente. Fare missione ovunque ci troviamo in un dato momento non toglie nulla alle altre responsabilità che abbiamo a livello globale, a partire dalle nostre comunità internazionali presenti in Africa o in America e tutto ciò che ha a che fare con la nostra appartenenza internazionale. (Alberto de la Portilla, Coordinatore del Comitato Centrale dei LMC)

PREGHIAMO PER I NOSTRI DEFUNTI

IL PADRE: Techlemariam, di padre Alazar Abraha (ER); Boniface, di padre Gbama Nsusu Boniface Junior (E); Teodoro, di padre Castro Sánchez Jhon Jani (EC).

IL FRATELLO: Mario, di padre Alois Deflorian (PE); Giacomo, di padre Domenico Andriollo (I).

LA SORELLA: Liutgard, di fratel Kuno Stößer (PE); Assunta, di padre Luigi Casagrande (MZ).

LA SECOLARE COMBONIANA: Germana Tosi.