NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ
DIREZIONE GENERALE
NOTE GENERALI DELLA 20a CONSULTA
Nomine
Il Consiglio Generale ha nominato P. Martín Vargas Francisco José superiore dello scolasticato di Granada dal 1° ottobre 2023. Il CG augura a P. Martín Vargas un proficuo lavoro e, allo stesso tempo, ringrazia P. Román Medina José Luis per il servizio che ha svolto a Granada come superiore e formatore, e gli augura un fruttuoso lavoro missionario.
Elezione dei Fratelli continentali
Il Consiglio Generale ha ricevuto il risultato del processo di elezione del referente continentale dei Fratelli a livello continentale di America/Asia e ASCAF. Pertanto, i quattro Fratelli referenti presso l’Assemblea dei Superiori di Circoscrizione dei continenti sono:
Il CG accompagna gli eletti a questo servizio di animazione dei Fratelli del Continente/Subcontinente e li incoraggia a continuare la riflessione sul ministero specifico dei Fratelli comboniani nei diversi contesti in cui portiamo avanti la nostra missione.
Lettera contributi straordinari
Come da tradizione, anche quest’anno, il CG ha disposto che si proceda alla richiesta di un contributo straordinario per finanziare le attività programmate dai diversi settori e circoscrizioni dell’Istituto. Purtroppo, negli ultimi anni, si è constatata una diminuzione significativa dei contributi straordinari. Solo 7 circoscrizioni su 27 hanno risposto all’invito di collaborazione. Siamo consci del tempo difficile che stiamo attraversando e delle numerose incertezze che il futuro ci riserva, soprattutto in ambito economico. Ma proprio in virtù di questo, siamo chiamati a vivere una solidarietà responsabile come vettore per uscire dalla crisi e capace di farci ridisegnare il futuro, avendo il “bene comune” come criterio per un agire, positivo ed attivo, che coinvolga la responsabilità di tutti.
Sinodo
La XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi si svolgerà in due sessioni, distanziate tra loro di un anno: la prima dal 4 al 29 ottobre 2023, la seconda nell’ottobre 2024.
Il processo di questo XVI Sinodo è iniziato nell’ottobre 2021 sul tema, “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione.” Da allora, si è ascoltato, dialogato e riflettuto molto per capire cosa significhi essere una “Chiesa sinodale”. Questo procedimento, voluto fin dal principio come altamente dinamico, ha cercato di coinvolgere tutti, ascoltando il sensus fidelium, la voce viva della Chiesa universale, in uno sforzo enorme di consultazione dell’intero Popolo di Dio. È stato un esercizio di sinodalità nella comunione universale, che ha ascoltato Chiese, comunità, gruppi, movimenti e singole persone come loci in cui agisce lo Spirito Santo. Il processo non è finito: è lo stesso Spirito, che guida e accompagna incessantemente la Chiesa attraverso i tempi, che ancora parla attraverso la storia e la cultura e la fede di ogni popolo e nazione.
Il CG ringrazia tutti i confratelli che sono stati coinvolti insieme alle comunità vive con le quali camminano; ringrazia anche i confratelli che parteciperanno all’Assemblea sinodale.
Invita tutto l’Istituto a “vivere” attentamente l’Assemblea sinodale e ad avvertirla come un evento davvero missionario: sentiamoci uniti nel sostenere nella preghiera questo evento, auspicando che risulti un vero kairós per tutta la Chiesa missionaria.
Piano sessennale
Il CG ringrazia le circoscrizioni che hanno già inviato le bozze dei piani sessennali. Ricorda alle altre circoscrizioni che le bozze dei piani sessennali devono arrivare a Roma entro fine novembre – indirizzati alla mail del segretario generale – per essere esaminate nella consulta di dicembre e riconsegnate alle circoscrizioni per approvazione da parte dei rispettivi Consigli e per l’attuazione. Il segretario generale si incaricherà di distribuire il materiale che riceverà ai Segretariati di settore e agli altri membri della Direzione Generale.
Calendario delle prossime visite del Consiglio Generale
P. Luigi Codianni
16-19 ottobre: visita a Graz (con il Segretario Generale della Formazione)
26 ottobre-3 novembre: a Lisbona (Incontro dei provinciali dell’Europa)
12-24 novembre: visita al Malawi/Zambia (con P. David Domingues)
P. David Domingues
3-6 ottobre: a Chicago, visita alla comunità formativa e altro
6-28 ottobre: visita al Messico
12-24 novembre: visita al Malawi/Zambia (con P. Codianni)
Fr. Alberto Lamana
1-17 ottobre: visita al Messico
1-10 novembre: visita all’Egitto (con P. Sindjalim)
P. Elias Sindjalim
12-27 ottobre: visita al Congo
1-10 novembre: visita all’Egitto (con Fr. Lamana)
Professioni perpetue
Sc. Jacob Muia Nzomo (KE) |
Kacheliba (KE) |
23.09.2023 |
Sc. Joshua Mutinda Joshua Musyoki (KE) |
Kacheliba (KE) |
23.09.2023 |
Ordinazioni
P. Mugerwa John Bosco |
Bujumbura-Hoima (UG) |
02.09.2023 |
Opera del Redentore
Ottobre: 01 – 07 RCA; 08 – 15 TCH; 16 – 31 RSA
Novembre: 01 – 15 SS; 16 – 30 T
Intenzioni di preghiera
Ottobre
Perché il cammino sinodale di comunione, partecipazione e missione che stiamo celebrando ci coinvolga come Chiesa, affinché essa sia davvero la casa di tutti. Il soffio dello Spirito mantenga vive le comunità nel loro percorso pastorale e missionario. Preghiamo.
Novembre
Perché la memoria dei nostri fratelli e sorelle, antenati, amici e parenti defunti ci renda più consapevoli dell’attrattività della comunione dei santi, come anticipo della gioia che ci attende. Preghiamo.
Calendario liturgico comboniano
OTTOBRE
1 |
Santa Teresa di Gesù Bambino, vergine e |
Patrona delle missioni |
Festa |
10 |
San Daniele Comboni, |
Fondatore della |
Solennità |
20 |
Beati Davide Okelo e Gildo Irwa |
Martiri |
Memoria. facolt. Nord Uganda |
NOVEMBRE
Commemorazione dei confratelli, familiari e benefattori defunti |
Data da stabilire |
Ricorrenze significative
OTTOBRE
12 |
Nossa Senhora Aparecida |
Brasile |
16 |
Santa Margherita Maria Alacoque, vergine |
ovunque |
19 |
Santi Giovanni di Brébeuf e Isacco Jogues, sacerdoti, e compagni martiri |
NAP (USA |
NOVEMBRE
21 |
Madonna del Quinche |
Ecuador |
LA GRANDE INTUIZIONE DEL COMBONI RIASCOLTATA IN VATICANO
Catechesi del Papa su san Daniele Comboni
Nell’udienza generale di mercoledì 20 settembre, Papa Francesco, nel cammino di catechesi che ha scelto di svolgere in questo periodo sulla passione evangelizzatrice, ha ricordato la figura di san Daniele Comboni. Citando alcune delle sue frasi più significative e più conosciute, ha evidenziato come fossero l’espressione di «una persona innamorata di Dio e dei fratelli che serviva in missione», a proposito dei quali non si stancava di ricordare che «Gesù Cristo patì e morì anche per loro».
E a loro – gli africani – si rivolse così: «Il più felice dei miei giorni sarà quello in cui potrò dare la vita per voi», ha detto il Papa, sottolineando che «Comboni affermava questo in un contesto caratterizzato dall’orrore della schiavitù, di cui era testimone. La schiavitù “cosifica” l’uomo, il cui valore si riduce all’essere utile a qualcuno o a qualcosa. Ma Gesù, Dio fatto uomo, ha elevato la dignità di ogni essere umano e ha smascherato la falsità della schiavitù. Comboni, alla luce di Cristo, prese consapevolezza del male della schiavitù; capì, inoltre, che la schiavitù sociale si radica in una schiavitù più profonda, quella del cuore, quella del peccato, dalla quale il Signore ci libera. Da cristiani, dunque, siamo chiamati a combattere contro ogni forma di schiavitù. Purtroppo, però, la schiavitù, così come il colonialismo, non è un ricordo del passato. Nell’Africa tanto amata da Comboni, oggi dilaniata da molti conflitti, dopo quello politico, si è scatenato (…) un “colonialismo economico”, altrettanto schiavizzante (…). È un dramma davanti al quale il mondo economicamente più progredito chiude spesso gli occhi, le orecchie e la bocca. Rinnovo dunque il mio appello: “Basta soffocare l’Africa: non è una miniera da sfruttare o un suolo da saccheggiare» (Incontro con le Autorità, Kinshasa, 31 gennaio 2023)».
Riassumendo la vita missionaria di Comboni, Francesco ha detto: «Trascorso un primo periodo in Africa, dovette lasciare la missione per motivi di salute. Troppi missionari erano morti dopo aver contratto malattie, complice la poca conoscenza della realtà locale. Tuttavia, se altri abbandonavano l’Africa, non così Comboni. Dopo un tempo di discernimento, avvertì che il Signore gli ispirava una nuova via di evangelizzazione, che lui sintetizzò in queste parole: “Salvare l’Africa con l’Africa” (Scritti, 2741s). Fu un’intuizione potente, che contribuì a rinnovare l’impegno missionario: le persone evangelizzate non erano solo “oggetti”, ma “soggetti” della missione».
«La grande passione missionaria di Comboni, tuttavia – ha ricordato ancora papa Francesco – non fu principalmente frutto di impegno umano: egli non fu spinto dal suo coraggio o motivato solo da valori importanti, come la libertà, la giustizia e la pace; il suo zelo nasceva dalla gioia del Vangelo, attingeva all’amore di Cristo e portava all’amore per Cristo!».
BRASIL
Laici in azione: “Cuori ardenti, piedi in cammino” (cfr Lc 24,32-33)
La città di Balsas, nello stato del Maranhão, in Brasile, ha ospitato il 2° Incontro Regionale dei Gruppi di Spiritualità Comboniana, noti anche come GEC. I rappresentanti dei GEC di Piquiá, Timon, São Luís e Balsas hanno partecipato a questo incontro. Era presente anche padre Raimundo Nonato Rocha dos Santos, Provinciale dei missionari comboniani del Brasile. L’incontro si è svolto presso il Centro di Formazione Nostra Signora di Guadalupe il 16 e 17 settembre.
I Gruppi di Spiritualità Comboniana esistono in Brasile dal 2016: sono gruppi di laici identificati con il carisma e la spiritualità di san Daniele Comboni, i quali, ispirati da questo stesso carisma, cercano di svolgere attività pastorali, sociali, di animazione missionaria e di sostegno alla missione comboniana.
I due giorni di incontro a Balsas hanno offerto ai GEC momenti di spiritualità e di formazione missionaria, di convivenza e di rinnovamento del loro impegno missionario. I partecipanti, inoltre, si sono uniti alla diocesi di Balsas per celebrare il triduo in memoria di Mons. Franco Masserdotti, missionario comboniano e vescovo di Balsas, morto 17 anni fa in un incidente stradale.
Attualmente, sono 14 i Gruppi di Spiritualità Comboniana sparsi in tutto il Brasile. Nel Maranhão, sono presenti a Balsas, Pastos Bons, Timon, São Luís e Piquiá. Ogni gruppo si riunisce regolarmente nel proprio territorio e insieme promuovono un incontro regionale ogni due anni. Il prossimo incontro si terrà a luglio 2025, a Piquiá, comune di Açailândia.
Daniele, servo degli schiavi
Nel 20° anniversario della canonizzazione del nostro Fondatore, il comboniano padre Enzo Santângelo, nel suo recente libro (l’ottantesimo), presenta san Daniele Comboni che racconta in prima persona brani della storia della sua missione. Anche se nel 1800 evangelizzare il continente africano era considerata un’impresa impossibile, Comboni, proclamando la missione come essenza del cristianesimo, con il suo ardore missionario scosse la Chiesa, senza prestare attenzione alle critiche, alle calunnie, alle privazioni e alle persecuzioni.
Fatalismo, sofferenza e schiavitù costituivano il destino imposto ai neri dall’avidità dei bianchi. Mosso a compassione dalla misera condizione in cui vivevano molti popoli africani, Comboni spese la sua breve vita (appena 50 anni!), per correre in loro aiuto, spezzare le catene della schiavitù, e formarli perché fossero protagonisti della loro storia.
“Salvare l’Africa per mezzo dell’Africa!”. È il grido di battaglia con cui Comboni inizia il suo viaggio missionario e apostolico. In molte lettere descrive la sorte di uomini e donne indifesi che, strappati dalle loro capanne, vengono trascinati sulle coste orientali dell’Africa, per essere imbarcati su abominevoli navi negriere, dirette verso un mostruoso destino di sofferenza, schiavitù, sfruttamento e morte.
Il libro si propone di presentare Daniele Comboni che descrive il continente africano con i suoi costumi, la fauna e la flora con la loro bellezza, le tradizioni, il terrore del deserto e tutto il potenziale umano africano di quel tempo. È la descrizione di un grande scrittore, ricca di dettagli e di spiritualità, soprattutto quando visita la Terra Santa.
L’eredità lasciata da Comboni a tutti coloro che si ispirano al suo carisma è annunciare la Buona Novella, aiutare le etnie più povere e abbandonate della terra ovunque si trovino, «difendere e preservare la natura», e «donare la propria vita, come la donò Cristo». È il nuovo profetismo!
Assemblea di animazione missionaria della Famiglia comboniana
I membri della Famiglia comboniana presenti in Brasile si sono riuniti in assemblea nel settembre 2023, nella casa provinciale di São Paulo. Erano presenti alcune suore missionarie comboniane, missionari comboniani, laici missionari comboniani e rappresentanti laici dei Gruppi di Spiritualità Comboniana.
Sono state giornate belle, vissute come famiglia, con momenti di spiritualità, condivisione dell’opera di animazione missionaria e vocazionale, valutazione e revisione del Piano di accompagnamento vocazionale, e programmazione del lavoro per il prossimo anno.
I partecipanti hanno avuto anche un momento formativo sul tema “L’animazione vocazionale nel contesto di oggi, la mappa delle vocazioni, dove concentrare le energie e le azioni”, guidato da Mons. Juarez Albino Destro, rogazionista, vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Porto Alegre. (Padre Raimundo Nonato Rocha dos Santos, mccj)
EGITTO-SUDAN
Sudan – Aggiornamenti sulla guerra
La guerra scoppiata lo scorso 15 aprile tra l’esercito regolare e le Forze di supporto rapido continua a devastare il Sudan. Secondo fonti internazionali, se agli sfollati presenti nel Paese prima della guerra si aggiungono i 5 milioni di sfollati causati dall'attuale conflitto, il Sudan è la nazione con il più alto numero di sfollati al mondo: oltre 7 milioni!
Tre delle nostre sei comunità in Sudan sono state temporaneamente abbandonate, con molto dolore, perché sono tra le comunità più antiche dell’Istituto, risalenti ai tempi in cui i nostri primi confratelli tornarono a Khartoum e Omdurman dopo la Mahdiyyah (1881–1898).
Libano – Nuovi sviluppi della comunità formativa
La comunità formativa “Padre Daniel Sorur” in Libano si è insediata a Maad, a circa 30 km a nord di Beirut. Per iniziare il nuovo anno formativo, gli scolastici, assieme al loro formatore e al superiore provinciale dell'EGSD, hanno trascorso alcuni giorni di ritiro, tra l’altro riflettendo sugli scritti di padre Daniele Sorur, uno dei pochi giovani sudanesi liberati dalla schiavitù da san Daniele Comboni e poi divenuto sacerdote. La figura di padre Daniel Sorur è significativa per la nuova casa formativa, perché, dopo alcuni anni trascorsi a Roma, egli completò la sua formazione al Cairo e a Beirut.
Egitto – Formazione continua per gli economi
Una decina di confratelli presenti in Egitto hanno partecipato a un seminario di tre giorni sulla contabilità. Il workshop si è svolto al Centro di Studi Arabi ‘Dar Comboni’ dal 25 al 27 settembre, con il prezioso aiuto di mons. Claudio Lurati, Vicario Apostolico di Alessandria d’Egitto, che ha condiviso con il gruppo il ricco materiale che già aveva condiviso con scolastici e altri confratelli quando era economo generale. Il workshop è risultato preziosissimo, perché arrivato nel momento in cui la Provincia sta cercando di standardizzare alcune pratiche per la contabilità e la rendicontazione, al fine di uniformare sempre di più i conti.
KENYA
Nuove professioni e ordinazioni
Venerdì 25 agosto, nella parrocchia di Cristo Re, a Lokichar, nella diocesi di Lodwar, due missionari comboniani, Joseph Etabo Lopeyok e Tob Emmanuel Got, sono stati ordinati rispettivamente sacerdote e diacono da mons. John Mbinda, vescovo di Lodwar, in una cerimonia ricca di colori e partecipata da molti cristiani venuti da tutto il Kenya.
Nella sua omelia, mons. Mbinda ha sottolineato la centralità della preghiera nella vita di un ministro ordinato: «La preghiera è la vostra forza contro l’avversario. Non dimenticate di pregare! Se rimanete sempre in preghiera, non cadrete».
All’evento erano presenti anche i leader politici del Turkana Sud. Il membro del parlamento della zona ha riconosciuto i servizi cruciali che la Chiesa cattolica sta rendendo alla popolazione del Turkana, e si è impegnato a continuare a lavorare al suo fianco.
I missionari comboniani operano nella diocesi di Lodwar dal 1975, prestando servizio per lunghi anni a Katilu e Lokori. Oggi operano nelle parrocchie di Nakwamekwi e di Lokichar. Da sempre, si sono distinti nel ministero della prima evangelizzazione, nella costruzione e gestione di scuole, trivellazione di pozzi e attività di animazione missionaria.
P. Joseph è il primo comboniano turkana. Originario di Lokichar, ha fatto il pre-postulato a Huruma (Nairobi) dal 2011 al 2012 ed è poi entrato nel postulato di Ongata Rongai. Nel 2015 si è recato a Lusaka, in Zambia, per il noviziato. Fatta la prima professione religiosa nel 2017, è stato assegnato allo scolasticato di Lima (Perù), dove è rimasto fino al 2022. Tornato in Kenya per l’anno di servizio missionario, ha fatto i voti perpetui il 10 febbraio 2023.
Il diacono Tob Emmanuel Got proviene dalla parrocchia di Nostra Signora dell’Assunzione di Makutano, nella contea del West Pokot. Dopo il prepostulato e il postulato (2012-2015), ha frequentato il noviziato a Namugongo (Uganda), dal 2016 al 2018. Dopo i primi voti (1° maggio 2018), è stato destinato allo scolasticato di Casavatore-Napoli, rimanendovi fino al 2022, quando è tornato in Kenya per l’anno di servizio missionario. Ha fatto i voti perpetui il 23 agosto scorso, due giorni prima dell’ordinazione diaconale.
Tre settimane prima della grande cerimonia di Lokichar, il 5 agosto, un altro missionario comboniano, David Oduor Ochieng, è stato ordinato sacerdote nella chiesa di San Michele, a Sigomere, arcidiocesi di Kisumu, da mons. Maurice Muhatia Makumba, arcivescovo di Kisumu.
Il superiore provinciale, padre Andrew Wanjohi, ha reso pubbliche le destinazioni dei tre neo-ordinati: padre Joseph Etabo Lopeyok è stato assegnato al Messico; il diacono Tob Got Emmanuel continuerà il suo servizio nella parrocchia di Nakwamekwi; padre David Oduor Ochieng svolgerà il suo primo incarico di missione in Mozambico. (Padre Andrew Wanjohi, mccj)
ITALIA
Fratel Maran compie 100 anni
Il 1° agosto scorso, a Castel d’Azzano (Verona), nella comunità per comboniani anziani e bisognosi di cure, si è festeggiato il 100° compleanno di fratel Romano Maran, uno dei residenti. Erano presenti padre Tesfaye Tadesse, superiore generale, padre Fabio Baldan, superiore provinciale, il sindaco e membri dell’amministrazione comunale, rappresentanti della parrocchia, numerosi membri della Famiglia comboniana: padri, fratelli, suore, secolari, laici, assieme a un bel gruppo di nipoti di fratel Romano. Tutti si sono uniti ai comboniani membri della comunità (una sessantina), assieme al personale sanitario. Il programma dell’intrattenimento si è svolto in modo agile e piacevole, ritmato da intervalli musicali. Dal Vaticano è giunta anche la benedizione di Papa Francesco per il festeggiato.
Fratel Romano nasce a Selvazzano, provincia di Padova, il 1° agosto 1923. Cresce in una famiglia cristiana e numerosa (dieci figli), dove impara a pregare e a lavorare. A 15 anni sente il desiderio di farsi missionario. A 19 anni, nel 1942, entra nel noviziato comboniano di Venegono Superiore (Varese), dove fa la prima professione religiosa il 7 ottobre 1944.
Sono anni di guerra e le partenze per l’Africa sono bloccate. Finalmente, nel 1947 fratel Romano parte per il Sudan, dove lavora 17 anni, nel Nord e nel Sud del Paese, fino al 1964, quando numerosi missionari e missionarie sono espulsi dal governo di Khartoum, con la sola accusa di diffondere il Vangelo e aiutare la gente più bisognosa.
Dopo una sosta di tre anni in Italia, fratel Romano riparte per una seconda missione: l’Uganda, dove rimane 16 anni (1967-1983). La terza tappa di missione è la più lunga: in Malawi-Zambia, per 25 anni. Nel 2009, dopo aver trascorso un totale di 58 anni di attività missionaria in Africa, a 86 anni, fratel Romano torna in Italia, dapprima nella casa madre dei Comboniani a Verona e poi a Castel d’Azzano.
Durante la festa, fratel Romano ha riassunto la sua lunga vita in due parole: «Ho cercato di vivere la carità e la misericordia».
Ora, favorito da una buona lucidità mentale e da una discreta salute, fratel Romano dedica la sua giornata alla preghiera fino a tarda sera, alternando rosari e adorazione a Gesù nell’Eucaristia. A 100 anni è ancora un missionario attivo con la preghiera per le vocazioni e per sostenere la missione della Chiesa nel mondo intero.
Partendo dalla testimonianza di fratel Romano, il Padre generale, durante la celebrazione eucaristica, ha esortato tutti i confratelli a intensificare la preghiera di intercessione missionaria. (Padre Romeo Ballan, mccj)
Una bella iniziativa di animazione missionaria
Undici giovani provenienti da varie città italiane quest’estate hanno vissuto l’esperienza di un campo missionario in Benin, guidati da padre Sohouénou Cakpo Edènan Raoul, comboniano originario di questa terra, oggi animatore missionario nella comunità di Venegono Superiore (Varese).
Il viaggio è cominciato tra le vie di Abomey-Calavi, 15 km da Cotonou. «Arrivare in questo paese – per tutti noi straniero, distante non solo geograficamente ma anche culturalmente – ci ha posti di fronte alla tentazione di guardare in maniera critica la diversità, come, ad esempio, nell’alimentazione, nelle tempistiche indefinibili, nei contrattempi all’ordine del giorno, nei disservizi pubblici…», scrivono i giovani in un resoconto del viaggio. Una tentazione costante che è andata scemando, «quando abbiamo fatto davvero esperienza dell’incontro con l’“altro”, con volti di persone che si sono fatte conoscere in maniera del tutto autentica».
I giovani del gruppo hanno fatto tante esperienze straordinarie che non dimenticheranno: «C’è un prima e c’è un dopo l’Africa: il cosiddetto “mal d’Africa” esiste, e noi non possiamo dimenticare, non possiamo più essere gli stessi. Il campo comincia quando finisce!». (Padre Sohouénou Cakpo Edènan Raoul, mccj)
PCA
Ordinazione diaconale
La tradizione dell’Istituto vuole che la prima professione o i voti perpetui si facciano il 9 settembre, festa di san Pietro Claver, nostro Patrono e protettore delle missioni in Africa.
Ed è stato lui, ancora una volta, ad accompagnare Roger Alexander Cerritos Abarca, comboniano salvadoregno, il giorno della sua ordinazione diaconale nella nostra parrocchia di San Daniel Comboni, in El Salvador (PCA), con una Eucaristia presieduta da Mons. Vittorino Girardi, vescovo comboniano.
Alla gioiosa celebrazione hanno partecipato i fedeli della parrocchia di origine di Roger, quelli della nostra parrocchia e tanti altri amici. Abbiamo potuto apprezzare il dono del diaconato come servizio e ciò che esso comporta per la Chiesa, nei sacramenti che il nuovo diacono può realizzare e nella condivisione del vangelo, essendo lui stesso – il diacono – con la sua vita, buona notizia.
Inoltre, ci sono stati diversi momenti che ci hanno fatto ripercorrere il cammino di Roger, dalla famiglia alla formazione: Costa Rica, México, Kenya...
Ancora una volta preghiamo i nostri santi, Pietro Claver, Daniele Comboni e Mons. Óscar Romero, in questo tempo di preparazione al sacerdozio di Roger, perché ci aiutino dalla loro santità a vivere la nostra e perché ci siano nelle nostre terre molti giovani disposti a dire il loro sì a Cristo nella missione.
PERÚ
Sesto Congresso Giovanile Comboniano
“Giovane, Cristo vive e ti vuole vivo!” Questo il motto del VI Congresso Giovanile Comboniano (CONJUCOM), che si è tenuto dal 3 al 6 agosto nella parrocchia comboniana Nuestra Señora del Carmen, nel distretto di El Carmen (Chincha).
I giovani delle varie comunità comboniane del Perù si sono ritrovati per ravvivare la loro fede in Cristo Gesù attraverso la spiritualità comboniana. La comunità comboniana e le famiglie di El Carmen hanno accolto calorosamente i 250 giovani, affinché vivessero questo incontro nel modo migliore.
Il programma di questo CONJUCOM è stato vario. È iniziato con una grande parata nelle zone del distretto: i giovani di Huánuco, Palca, Pangoa, Trujillo, Arequipa, Pamplona, Lima, Sunampe e, naturalmente, di El Carmen sono scesi in strada, con i loro talenti e abiti migliori, per condividere la loro gioia e la loro fede. È stato un momento ricco di emozioni, in cui i giovani comboniani hanno fatto “festosa confusione” per le strade di El Carmen.
Successivamente, hanno partecipato all’Eucaristia presieduta da mons. Héctor Eduardo Vera Colona, Vescovo di Ica, che, accompagnato dal superiore provinciale del Perù, padre Nelson Mitchell, e altri sacerdoti comboniani, ha affidato questo congresso a Dio attraverso la Madonna del Carmine. Mons. Héctor ha ringraziato i comboniani per la presenza nel distretto di El Carmen, per il lavoro e lo spirito missionario che condividono con la comunità afro-peruviana.
Sono seguiti un intenso momento di adorazione eucaristica e una processione, prima di raggiungere la scuola secondaria Nuestra Señora del Carmen, dove si sono svolte le diverse attività di questo sesto CONJUCOM. I giovani partecipanti hanno vissuto momenti di preghiera, presentazioni, laboratori, dinamiche, danze, testimonianze di esperienze di volontariato e/o aiuto sociale.
Le famiglie di El Carmen sono state testimoni di come i giovani vivono la loro fede con gioia, determinazione e speranza. L’Eucaristia celebrata ogni mattina è stata la forza trainante per vivere questo congresso. La recita del santo rosario intorno alla piazza principale del distretto è stata come sentire la Vergine Maria, nostra madre, incoraggiare i giovani a seguire senza stancarsi suo figlio Gesù. I giovani hanno cantato e danzato per lodare il Signore, hanno imparato a conoscere lo spirito missionario comboniano attraverso le presentazioni, i laboratori e le testimonianze dei diversi membri della Famiglia comboniana (sacerdoti, fratelli, suore e laici missionari comboniani).
Con il cuore pieno di gioia, hanno condiviso parte delle loro culture attraverso le danze tradizionali e la “piccola fiera” CONJUCOM, dove le delegazioni hanno portato i prodotti tipici delle loro regioni.
I tre giorni sono stati davvero pochi per giovani pieni di energia e di entusiasmo, e decisi a vivere e a condividere la loro fede nel Cristo vivo che li vuole vivi.
Il VI Congresso Giovanile Comboniano si è concluso con la speranza che ciò che si è vissuto porti frutto nei giovani di ciascuna delle delegazioni presenti. Con una messa conclusiva, presieduta da padre Nelson Mitchell, i giovani sono stati inviati alle loro diverse comunità.
È stata annunciata la sede del prossimo CONJUCOM 2026: la bella città di Trujillo, che, con il suo simbolo, il caballito de totora (imbarcazione tipica, n.d.t.), incoraggia i giovani a prendere il largo per vivere la loro fede, avendo Gesù come guida. (Fratel José Valverde Paredes, mccj)
Esercizi spirituali 2023
Dal 7 al 12 agosto, nella casa provinciale di Monterrico, si sono tenuti gli esercizi spirituali annuali della Provincia, con un buon numero di partecipanti: ventuno comboniani, una suora comboniana, una laica missionaria comboniana, una suora della Congregación de las Hermanas del Buen Socorro, e due suore agostiniane.
Il ritiro, incentrato sul tema “Camminiamo insieme”, è stato predicato da suor Carmen Toledano, spagnola, priora del convento delle suore agostiniane. Le meditazioni proposte, seguite con molto interesse da tutti i partecipanti, hanno affrontato diverse figure bibliche dell’Antico Testamento e alcuni episodi del Nuovo Testamento. Suor Carmen ha dimostrato un’ottima preparazione in esegesi biblica, spiegando i testi in chiave comunitaria e missionaria, con grande profitto di tutti i partecipanti.
Il silenzio vissuto durante le sei giornate ha decisamente contribuito a creare un bel clima e favorito la preghiera. Abbiamo goduto momenti di vera comunione fraterna, soprattutto nelle celebrazioni eucaristiche. Ringraziamo Dio per aver potuto partecipare a questa importante iniziativa della Provincia.
PREGHIAMO PER I NOSTRI DEFUNTI
IL PADRE: Abalo Valentin, di fratel Christopher Yata (KE).
LA MADRE: Ghidei Reti, dello scolastico Merhawi Mahder Metay (ER); Rosaline Eya Agbovi, di padre Augustin Soedjede (TG).
IL FRATELLO: Fernando, di padre Jeremias dos Santos Martins (MO); Giuseppe Romeo, di padre Guido Cellana (I); Juan José, dello scolastico Fernando Uribe Mendoza (ME); Rodolfo, di padre Giovanni Vedovato (I); Angelo, di fratel Fernando Cesaro (†).
LA SORELLA: Suor Joaquina, di padre González Fernández Fidel (C); Annamaria, di padre Giovanni Munari (BR).
LA SECOLARE COMBONIANA: Jacinta Pereira Das Neves (P).