NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ

DIREZIONE GENERALE

Nomina

Il Consiglio del Distretto della Curia ha nominato nuovamente P. Marek Tomasz rappresentante ad nutum del Vicario Generale per le comunità della Polonia.

Precisazione

Nel numero di novembre di Familia Comboniana, nell’articolo pervenutoci dal Sud Sudan, Celebrazioni a Juba, è stato erroneamente attribuito l’acquisto del battello Redemptor a Mons. Franz Xavier Geyer.

P. Arnaldo Baritussio, Postulatore Generale, fa giustamente osservare che la barca fu acquistata – e con tanta fatica – dal Servo di Dio Mons. Antonio Roveggio. Ci scusiamo per l’errore.

Professioni perpetue

Fr. Kasusi Libongo Gregoire (CN)    Kinshasa (RDC)   30/11/2019

Fr. Kasusi Apele Antoine (CN)     Kinshasa (RDC)        30/11/2019

Pubblicazioni

Kasereka Amini Wasingya, Christological Controversies between Islam and Christianity from the Paschal Mystery perspective, Cairo (Egitto) 2019. Il libro è tradotto anche in arabo e francese. Come indica l’autore, nella controversia cristologica fra Islam e Cristianesimo, vista sotto il profilo del mistero pasquale, tutti gli avvenimenti di Cristo schiudono la porta alla possibilità di costruire una religione vera fondata sui valori umani e divini: l’amore, la giustizia, la pace, la verità e l’unità. Pur non concordando con questa visione, l’autore della prefazione, che leggiamo alla fine del libro, considera questo testo come la base per un impegno serio, obiettivo e produttivo fra le due religioni in modo da restaurare e proteggere i diritti delle minoranze religiose in tutto il mondo.

Kasereka Amini Wasingya, Jésus, La lumière de ma vie, Livret de poche pour tout jeune, Nairobi (Kenya), agosto 2019. L’autore, giovane missionario comboniano ordinato di recente, ci comunica la gioia provata il giorno della sua ordinazione sacerdotale per aver scoperto la vera luce della sua vita: Gesù. Il libretto è quindi il racconto di un’esperienza personale che merita – afferma P. Kasereka – di essere condivisa con altri giovani affinché faccia nascere anche in loro il desiderio di fare questa esperienza di adesione alla luce di Cristo e possa provocare un cambiamento nella loro vita guidandoli “a prendere il largo”.

Proclaim the Joy of the Gospel to all, a cura di Ettore Marangi e Giuseppe Caramazza, Tangaza University, Nairobi (Kenya) 2019. Risultato di un lungo processo di interazione fra studenti e docenti, questo libro – una raccolta di articoli di diversi autori – vuole offrire alle comunità ecclesiali dell’Africa orientale uno strumento per approfondire l’Evangelii Gaudium che costituisce, come si legge nell’Introduzione, il “manifesto” del ministero di Papa Francesco.

Juan Goicochea C., Enfants, cette terre est entre vos mains. Manuel pour la Justice, la Paix et l’Intégrité de la Création, Centre Missionnaire Laudato Si’, Kinshasa 2019. Questo bel manuale, con tante immagini colorate e spiegazioni vivaci, intende spiegare ai bambini delle scuole e delle parrocchie il significato delle parole contenute nel titolo, portandoli a scoprire le tracce di Dio nel Creato, “perché possano conoscere e amare la nostra Terra e avere con essa un rapporto di armonia”.

Actes du Colloque “Ensemble pour la sauvegarde de notre Maison Commune”, Afriquespoir, Kinshasa 2019. Sono gli Atti del Colloquio, svoltosi nell’agosto del 2018, per lanciare le attività del Centro Missionario Laudato Si’ di Kinshasa. Il centro è sorto per occuparsi della tutela dell’ambiente e della cittadinanza ecologica.

Ercole Ongaro e Fabio Ramin, Ezequiel Ramin, Testigo de un amore sin límites, ed. Mundo Negro, Madrid 2019. È la traduzione in spagnolo del libro pubblicato nel luglio del 2000, scritto a due mani – uno studioso di storia e il fratello di Ezechiele – e suddiviso in due parti: la prima, biografica, la seconda in cui vengono presentate cronologicamente tutte le lettere di Ezechiele, dal 1972 fino al giorno prima della morte. Lettere che, nonostante la brevità e la prosa asciutta, non lasciano tranquillo il lettore e, più che dare risposte, provocano una serie di domande. C’è un’affermazione di P. Ezechiele – scrive P. Arnaldo Baritussio nel Prologo – che penetra nella nostra carne viva, in quella della Chiesa e della nostra società: “Liberiamo le persone dalla fame e dalle malattie, rendiamole persone libere, dando così testimonianza di Cristo che vive in noi”.

Opera del Redentore

Dicembre                 01 – 15 PE  16 – 31 U

Gennaio 01 – 15 A   16 – 31 BR

Intenzioni di preghiera

Dicembre – Per tutti i bambini costretti come Gesù a nascere lontani dal loro paese, perché trovino accoglienza e fraterno sostegno per la loro crescita. Preghiamo.

Gennaio – Perché tutti gli abitanti della terra si diano da fare per custodire questa casa comune che Dio ci ha affidato affinché ne possano godere anche le generazioni future. Preghiamo.

CONGO

Simposio del Centro Laudato Si’

Sotto l’alto patrocinio del cardinale Fridolin Ambongo, Arcivescovo di Kinshasa, il Centro Missionario Laudato Si’ ha organizzato dal 26 al 28 settembre 2019 il suo II Simposio, sul tema “Cura pastorale e cittadinanza ecologica: la sfida dell’educazione all’ecologia integrale auspicata dall’Enciclica Laudato Si’”. Ad un anno dall’inizio delle attività del Centro, è stato importante riflettere sul lavoro svolto e sulle iniziative da intraprendere.

Il Simposio aveva diversi obiettivi specifici, tra cui condividere le strategie e le azioni del Centro per far emergere ‘il cittadino ecologico’. La partecipazione di consacrati e laici, missionari e fedeli della parrocchia di S. Giovanni Paolo II ha dato all’incontro un carattere particolare nella ricerca di una migliore sinergia fra tutti, in vista della salvaguardia della nostra casa comune. Il lavoro si è concentrato su cinque aree tematiche e sui principali punti emersi dai dibattiti e sono state individuate delle possibili soluzioni per la messa in atto di una pastorale e una cittadinanza ecologica. A consclusione, sono state fatte diverse “raccomandazioni” – al governo, al Centro Laudato Si’, alle organizzazioni religiose e alla società civile – sui passi che ciascuno deve compiere in questa direzione.

ITALIA

Verona: il Festival del cinema africano

Il Festival del Cinema Africano di Verona nasce nel 1981 con l’intento, attraverso la valorizzazione della sua cinematografia, di promuovere il continente africano e di affrontare le tematiche ad esso correlate, riscattandolo dall’immagine di guerra e povertà a cui viene spesso mediaticamente ricondotto. Ne scaturisce uno sguardo “altro”, che proviene direttamente da chi vive e respira quotidianamente l’Africa.

L’edizione 2019, tenutasi dall’8 al 16 novembre, ha confermato proprio questo aspetto: cambiare la prospettiva di sguardo sull’Africa, provare ad avvicinarsi ai mondi di questo continente con una visione differente, plurima. Azzeccatissima allora la scelta di adottare come immagine di lancio per l’edizione, e per tutto il materiale del festival (manifesti, volantini, catalogo), la bellissima fotografia, autoritratto dello scultore kenyano Cyrus Kabiru, che indossa uno dei suoi occhiali futuristi, creati con materiale di scarto. Interessante far notare la completezza e portata di questo Festival per la città di Verona. Il festival ha, prima, una programmazione nel comune di Verona, presso il Cinema Teatro Santa Teresa. Poi, per circa un mese, si sposta anche in provincia, in ben 25 territori diversi, ad esempio Bardolino, Bovolone, Bussolengo, San Bonifacio, Casteldazzano, San Giovanni Lupatoto, Soave, Villafranca, ecc.

Il Festival però è importante anche perché raggiunge vari ambiti e contesti della società: ha una bellissima programmazione per le scuole (medie e superiori), addirittura ogni anno viene selezionato un istituto superiore che visiona tutti i film in concorso e stabilisce un premio specifico; viene proiettato anche in carcere, nella Casa Circondariale di Montorio; e viene seguito da una selezione di giovani universitari. Ci sono quindi ben 6 giurie diverse, che stabiliscono differenti premi ai film che sono piaciuti di più: Premio Giuria Internazionale; Premio del Pubblico in sala; Premio New generation-Pubblico degli Studenti; Premio Scuola Superiore Giuria Speciale; Giuria di studenti e studentesse dell’Università di Verona; Premio “Cinema al di là del muro”.

I promotori del Festival sono 4: il Centro Missionario di Verona, I mazziani, il Mlal e Fondazione Nigrizia. Nell’ultima serata gli organizzatori hanno ringraziato P. Venanzio Milani, in partenza per Roma, per l’indefesso lavoro fatto in questi 7 anni.

Ormai, da più di 5 anni, il Museo africano e il Festival collaborano alla realizzazione di una mostra dedicata alle arti contemporanee africane. Così, troviamo allestita al Museo africano Macho Nne Visioni afro-futuriste di Cyrus Kabiru. Kabiru è un giovane artista visionario proveniente dal Kenya, che ha fatto del riciclo la sua prima fonte d’ispirazione e ha trovato nella spazzatura la materia prima per i suoi progetti: dona una seconda possibilità agli oggetti che non servono più, cambiandone le funzioni e accrescendone il valore. La mostra propone la fortunata e famosa serie C-Stunners, occhiali da indossare, sculture realizzate con oggetti scartati come viti, fili, cucchiai o tappi a corona, pezzi tecnologici obsoleti ovvero materiali provenienti dalle discariche urbane, prontamente selezionati e ricontestualizzati con immaginazione.

Questa esposizione è accompagnata da un ricco calendario di appuntamenti, eventi speciali, atelier creativi per adulti, laboratori per famiglie, letture animate per bambini in età prescolare, insomma una mostra non solo da vedere ma proprio da vivere!

Celebrazioni per il Centenario dei Comboniani a San Tomìo

Durante il mese di novembre hanno avuto luogo nella rettoria di San Tomìo, a Verona, varie celebrazioni per il Centenario della presenza comboniana, che è stata una presenza ininterrotta, dal 1919 ad oggi.

Le celebrazioni eucaristiche hanno messo in evidenza il nostro vincolo con la diocesi. Per questo sono stati invitati a presiederle: il direttore del Centro Missionario Diocesano e dell’Ufficio pastorale Migranti; il vicario coordinatore delle parrocchie del centro città; il parroco di San Nicolò, la parrocchia a cui apparteniamo; il vicario per la Vita consacrata, con un buon gruppo di religiose e religiosi. Il sabato 23 ha presieduto l’Eucaristia il Vescovo diocesano Mons. Giuseppe Zenti; e il 30, giorno conclusivo, il nostro Padre Generale, P. Tesfaye.

Inoltre, il vescovo Zenti e il nostro CG hanno scritto, rispettivamente, una lettera alla diocesi e all’Istituto, nelle quali sottolineano il significato e la valenza positiva del servizio pastorale dei Comboniani, che a San Tomìo promuovono tre valori importanti: l’Eucaristia (Messa e adorazione), la Riconciliazione (confessioni) e la Missione. 

MOZAMBICO

Due anniversari importanti

Domenica 20 ottobre, con la partecipazione dell’Arcivescovo di Nampula, Mons. Inácio Saúre, numerosi sacerdoti, Fratelli, suore e laici, è stato solennemente aperto il giubileo per ricordare i cinquanta anni di fondazione del Centro Catechetico di Anchilo e i sessanta anni della rivista Vida Nova.

Il Centro Catechetico Paolo VI nacque nel 1969, con un decreto del vescovo della diocesi di Nampula, Mons. Manuel Vieira Pinto, per avviare una pastorale incarnata nel popolo e caratterizzata dalla partecipazione attiva dei laici.

Inizialmente, per coordinare le varie attività del Centro, si pensò ad una equipe intercongregazionale composta da Missionari Comboniani, Società Missionaria (Boa Nova), Suore della Presentazione di Maria, Suore Vittoriane, Suore Serve di Nostra Signora di Fatima e Suore Missionarie Comboniane. Qualche anno dopo, la direzione del Centro fu affidata ai Comboniani con la collaborazione attiva delle Suore Comboniane.

P. Graziano Castellari fu il primo direttore del Centro, e ne indicava gli obiettivi con queste parole: “formazione dei laici perché possano assumere la responsabilità della crescita di questa Chiesa e scoprire le forme particolari di una Chiesa radicata nella propria cultura e nel proprio popolo. Il Centro si muove in tre direzioni: catechisti, inculturazione e liturgia. Ognuna di queste opzioni è un grande capitolo. Catechisti, come soggetti propri di evangelizzazione e non semplici delegati. Studio della propria cultura e preparazione dei nuovi missionari perché amino e rispettino tale cultura, come una nuova Betlemme dove Cristo continua ad incarnarsi. Affidare ai cristiani la Parola e la celebrazione domenicale”.Il Centro è stato anche leader nella traduzione dei testi liturgici e catechetici in lingua macua, oltre che per i dizionari e le grammatiche pubblicate, grazie alla tenacia e alla competenza di P. Gino Centis che operò nel Centro per più di 30 anni.

In questi cinquanta anni tanti confratelli e suore comboniane hanno dato il meglio di sé in questo Centro affinché i laici, che qui venivano formati, potessero collaborare attivamente alla crescita della Chiesa locale. Attualmente il Centro è diretto da P. Massimo Robol, Fr. José Neto e P. Pinho, diocesano.

Nello stesso giorno è stato celebrato anche il 60° anniversario della rivista di formazione cristiana Vida Nova, che ha visto alternarsi sulle sue “pagine” molti missionari e missionarie comboniane. Ora, la rivista è diretta da P. António Bonato e P. Cantifula, diocesano.

Per ricordare questi anniversari, è stata scoperta una targa in memoria dei nostri amati P. Graziano Castellari e P. Gino Centis. La chiusura del giubileo si farà nel mese di ottobre del prossimo anno e nel corso di questi mesi saranno organizzati diversi eventi culturali e liturgici.

SPAGNA

Segretariato europeo della missione

I coordinatori del Segretariato della missione delle circoscrizioni comboniane dell’Europa hanno tenuto il loro incontro annuale del Consiglio Europeo della Missione (CEM) dal 18 al 21 novembre 2019 a Granada. Hanno partecipato P. Giorgio Padovan (Italia), P. Franz Weber (DSP), P. Javier Alvarado Ayala (LP), P. José Luis Román Medina e P. José Rafael Pérez Moreno (Spagna). Non hanno potuto partecipare i rappresentanti di Polonia e Portogallo e della Direzione Generale (Roma).

“Abbiamo potuto verificare il cammino che stiamo realizzando come settore missione nelle diverse circoscrizioni”, ha detto il segretario del CEM, P. Padovan. “Un’attenzione speciale alle attività, incontri e percorsi che stiamo realizzando insieme: per esempio le migrazioni con il tavolo di coordinamento, la giustizia e pace con la commissione a livello europeo, i simposi di Limone e il laboratorio europeo realizzato a luglio a Verona sul tema interculturalità e missione. Notiamo come questo cammino e metodologia sinodale ci arricchisce e ci apre, ci aiuta a crescere come presenza missionaria in Europa.

Nella programmazione per il prossimo anno evidenziamo il Simposio di Limone (2-5 giugno 2020) sul tema ‘Ecologia integrale: sfida per la missione’, il cammino dell’Opera comboniana di promozione umana (OCPU) di Camarate (Portogallo), e il Comboni Social Forum sulla ministerialità sociale nel mese di luglio 2020 a Roma.

Il terzo giorno abbiamo visitato con interesse i progetti comboniani con la migrazione (Amani), la fondazione ‘Scuola di solidarietà’, la parrocchia comboniana Virgen de las Mercedes e la comunità delle Suore Comboniane. Un elemento molto positivo è il fatto di poterci incontrare e condividere con uno sguardo locale e globale, pensando all’Europa e al mondo. Un grazie di cuore alla comunità di Granada per la bella e accogliente ospitalità”.

Il prossimo incontro si svolgerà a Lisbona dal 16 al 19 novembre 2020.

SUD SUDAN

Visista di P. Tesfaye e P. Alcides alla Provincia

Il tempo è volato da quando abbiamo ricevuto P. Tesfaye Tadesse e P. Alcides Costa a Juba per la celebrazione del Centenario della Fede dell'Arcidiocesi e la visita ufficiale alla provincia. Il programma è stato ricco di eventi e di incontri.

Sabato 2 novembre P. Tesfaye ha presieduto la Messa alla Bro. Augusto Lopeta Memorial Secondary School, dove i Fratelli di San Martino de Porres hanno rinnovato i voti religiosi, essendo una scuola gestita da loro. Dopo la Messa P. Tesfaye e P. Alcides hanno visitato il Centro della Pace del Buon Pastore, poco distante dalla scuola, gestito dall'Associazione Religiosa del Sud Sudan.

È stata poi celebrata una Messa in commemorazione dei defunti, con la Famiglia comboniana e alcuni Istituti fondati da Mons. Sisto Mazzoldi (Suore del Sacro Cuore di Gesù, Fratelli di San Martino de Porres, Apostoli di Gesù), presso il cimitero di Rejaf, dove sono sepolti alcuni dei nostri confratelli.

Domenica 3, c’è stata la visita al Campo delle Nazioni Unite che protegge i civili Nuer – circa 30.000 – e due celebrazioni. Successivamente P. Tesfaye e P. Alcides hanno visitato le comunità di Talì, Yirol e Mapuordit. Infine, sono arrivati a Rumbek per prendere un volo di ritorno a Juba. Le strade erano accidentate e pericolose, soprattutto quando, dopo aver lasciato Yirol, hanno trovato parte del tragitto allagato e le auto sono rimaste bloccate nell'acqua. Hanno dovuto attraversare a piedi una parte del percorso. I confratelli li hanno accolti con gioia e simpatia. P. Tesfaye e P. Alcides li hanno ascoltati ed espresso loro solidarietà. Hanno visitato la comunità del pre-postulato a Moroyok, Juba. Poi la comunità di Wau, con la nostra parrocchia dedicata a S. Daniele Comboni, la cattedrale, l'ospedale diocesano St. Daniel Comboni, il Catholic Health Training Institute e altre istituzioni.

Domenica 17 hanno celebrato due Messe: una in cattedrale e l'altra nella nostra parrocchia. Durante gli ultimi giorni della visita, P. Tesfaye e P. Alcides hanno avuto l'opportunità di incontrare Sr. Luigia Coccia, Superiora generale delle Suore Missionarie Comboniane, e Sr. Eulalia Capdevila, Consigliera generale, e di condividere i luoghi di collaborazione e comunione in nome del comune carisma. Hanno anche incontrato l'Arcivescovo Paulino Lukudu Loro e visitato diversi luoghi di Juba, tra cui l'Università Cattolica e il St. Paul Major diocesan Seminary, dove hanno celebrato la Messa con i docenti e i seminaristi.

È stata davvero una bella visita, molto apprezzata dai confratelli, grati per la vicinanza e l’incoraggiamento di P. Tesfaye e P. Alcides. Purtroppo, a causa della natura del paese, non hanno potuto visitare alcune comunità.

Centenario della fede: cerimonia di chiusura

Il 1° novembre, la Chiesa in Sud Sudan, in particolare, l’arcidiocesi di Juba, ha celebrato un evento memorabile, la chiusura del Centenario della Fede, con una solenne cerimonia che si è svolta sul terreno della sua prima parrocchia, la chiesa di Tutti i Santi, a Rejaf.

La celebrazione eucaristica è iniziata verso le 10.30 del mattino con la partecipazione di più di 15.000 pellegrini provenienti da tutta l’arcidiocesi e da altre località. L’evento è stato promosso dall’Arcivescovo Paulino Lukudu Loro e dal suo vescovo ausiliare Mons. Santo Loku Pio. Tra gli ospiti illustri c’erano il cardinale Gabriel Zubeir Wako, Vescovo emerito di Khartoum e celebrante principale, tutti i Vescovi della Conferenza Episcopale Cattolica Sudanese, P. Tesfaye Tadesse, Superiore Generale, accompagnato da P. Alcides Costa, assistente generale, venuti da Roma per una visita pastorale alla provincia.

Hanno partecipato anche il Presidente della Repubblica del Sud Sudan, il generale Salva Kiir Mayardit, e diversi ministri di stato, governatori, commissari e altre autorità laiche. C’era anche una delegazione della parrocchia di Cerro Veronese, città natale di P. Angelo Vinco (sacerdote mazziano, uno dei primi missionari in Sud Sudan), un rappresentante della diocesi di Verona e dell’Istituto Mazza.

I momenti salienti della bella liturgia sono stati l’intervento del Card. Zubeir, i gruppi danzanti, i canti dello straordinario coro e la lunga processione dei fedeli al momento delle offerte. Vibrava in tutti la grande speranza di una nuova era per la Chiesa in Sud Sudan e per le prospettive di pace e di riconciliazione tra i popoli sudsudanesi.

Alla fine, diversi vescovi si sono rivolti ai fedeli e lo stesso Presidente della Repubblica ha salutato i presenti e si è impegnato ancora una volta a guidare il cammino verso la pace tra le diverse tribù e fazioni del Paese. Tutti sono ritornati a casa con gioia e lodando Dio per questo tempo di grazia per la popolazione del Sud Sudan.

UGANDA

Formazione permanente per gli scolastici

Dall'11 al 15 novembre, presso la sede del noviziato di Namugongo, si è tenuto un incontro di formazione permanente per i quattro scolastici in servizio missionario nella provincia: Constanz Opiyo, a Ngetta, Elias Orishaba, ad Alenga, Isaac Amoko, a Matany, e Nicholas Onyait, a Kasaala.

L'incontro è iniziato con una giornata di preghiera personale e di meditazione. Le altre giornate sono state guidate da P. Sylvester Hategek'Imana, maestro dei novizi. Nella sua riflessione, sul tema "Essere testimoni", P. Sylvester ha sottolineato il significato del tema: fare esperienza personale di un evento e testimoniarlo. Essere testimoni oggi, significa essere consapevoli della nostra consacrazione, conoscere profondamente l'evento salvifico e confermarne l'autenticità, per poter testimoniare la verità di Cristo Risorto.

L'ultimo giorno è stato guidato dal superiore provinciale. Attraverso domande-guida, gli scolastici hanno condiviso le loro esperienze di servizio missionario nelle diverse comunità.

PREGHIAMO PER I NOSTRI DEFUNTI

IL PADRE: Cándido Rosalío, di P. Barrios Morales Candelario Romeo (PCA); Eustaquio, di P. Victor Paruñgao (PCA).

IL FRATELLO: Mariano, di Fr. Marcellino Frison (I); José Uelson, di P. Francisco Colombi (BR); Bruno, di P. Pasquino Panato (LP).

LA SORELLA: Suor Teresina, di P. Sebastiano Bianchi (†).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Giovanna Righi, Sr. Pia Francesca Facci, Sr. Brunilde Cacciatori, Sr. M. Orlanda La Marra.