NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ
ASSEMBLEA INTERCAPITOLARE
Roma, 9-29 settembre
LETTERA AI CONFRATELLI
Roma, 29 settembre 2018
Cari confratelli,
Vi salutiamo con la pace di Cristo.
Alla fine dei lavori dell’Assemblea Intercapitolare, desideriamo rivolgervi un messaggio di comunione e riconoscenza per quello che siete e fate nel quotidiano della missione. In queste settimane siete stati presenti nelle nostre preghiere e ci avete sicuramente accompagnato nella revisione dell’impegno missionario dell’Istituto, con l’amore e la passione di san Daniele Comboni.
Abbiamo cominciato osservando la nostra realtà e quella dei popoli con cui viviamo: non solo a partire da dati e statistiche, ma soprattutto con lo sguardo della fede e con un cuore solidale. Ci siamo chiesti come far diventare la pesantezza delle situazioni un kairós di speranza. Vivere oggi il carisma comboniano, ci siamo detti, è prendere coscienza delle trasformazioni in atto e imparare a mostrare il Dio della storia, sempre vicino agli ultimi della terra. La lettura della realtà, bella e tragica allo stesso tempo, ci ha toccato profondamente, chiamandoci alla conversione personale e comunitaria, per “essere missione” in un mondo rinnovato dal Vangelo di Gesù.
La missione, oggi più che mai, chiede coerenza di vita e una spiritualità sempre più vicina a Gesù ed al suo progetto. Non possiamo vivere la missione senza prendere sul serio la sua chiamata alla santità.
Il nostro carisma è chiaro e dinamico, ma deve tornare alle sorgenti che lo rinnovano. Il nuovo paradigma della missione, di cui parla il Capitolo, deve sorgere dal rapporto affettivo con la Trinità e diventare servizio alla comunione, generatore di rapporti umani nuovi, basati sulla giustizia e la misericordia. Questi rapporti di fraternità debbono rinnovarci dal di dentro, spingerci ad un’opzione radicale per i più poveri e a prenderci cura della “casa comune”. Siamo discepoli-missionari del Signore Risorto, che ridonano ai popoli ed al creato la dignità che essi hanno fin dall’inizio ricevuto dal Dio-Amore.
A breve, riceverete una sintesi sul discernimento, la valutazione e la programmazione realizzati rispetto alle diverse dimensioni della vita dell’Istituto. Abbiamo dato attenzione alla cura delle persone e delle comunità, valorizzato la ricchezza dell’esperienza nei diversi continenti, accolto le sfide dell’interculturalità e dell’impegno missionario in contesti e su tematiche interprovinciali. Le diverse relazioni presentate ci hanno aiutato a comprendere la situazione attuale dell’Istituto; abbiamo approfondito il lavoro e le prospettive dei Segretariati della Missione (nella sua nuova struttura con Animazione Missionaria, GPIC e LMC), della Formazione (di base e permanente) e dell’Economia. Abbiamo fatto memoria viva dei nostri “santi e martiri” e ci siamo soffermati sull’accompagnamento specifico ai nostri fratelli anziani ed ammalati.
Tutti hanno valorizzato particolarmente il processo di rivisitazione della Regola di Vita, che sta favorendo una maggior condivisione delle nostre esperienze e delle attese più profonde di ciascuno di noi.
Preoccupazioni e speranze si sono mescolate in noi in queste settimane.
Abbiamo scritto una lettera a papa Francesco per esprimergli vicinanza e sostegno nelle scelte che sempre più sembrano isolarlo, anche all’interno della Chiesa.
Abbiamo seguito con gioia gli sforzi di pace compiuti nel Sud Sudan e tra Etiopia, Eritrea e Somalia, le tappe del riavvicinamento delle due Coree e gli sviluppi di un nuovo dialogo tra la Chiesa ed il governo cinese, con l’accordo sulla nomina dei nuovi vescovi.
Abbiamo condiviso il dolore delle famiglie per il recente naufragio nel Lago Vittoria, in Tanzania, e per le vittime di eventi meteorologici estremi nelle Filippine, in Cina, negli Stati Uniti e in Nigeria. Sono richiami ad includere nelle nostre preoccupazioni missionarie anche la grave crisi socio-ambientale, provocata dall'attuale modello neoliberale di produzione e consumo.
Abbiamo condannato il massacro dei civili innocenti nella città di Beni, nel Nord-Kivu della Repubblica Democratica del Congo, così come le vittime di gruppi fondamentalisti per il controllo delle risorse nel nord del Mozambico.
Non ci hanno lasciato indifferenti la situazione sempre preoccupante della Repubblica Centrafricana e la crisi del Venezuela e del Nicaragua.
Abbiamo pregato per P. Pierluigi Maccalli, SMA, rapito dai fondamentalisti islamici in Niger.
Abbiamo pianto la morte di oltre cento migranti nel Mediterraneo e riflettuto sulla vita precaria di molti migranti in fuga dalla guerra, dalla fame e dai cambiamenti ambientali in molte parti del mondo.
Abbiamo visto in questa umanità sofferente il popolo della promessa, in cammino verso nuovi cieli e nuove terre (2Pt 3,13), in cui avrà stabile dimora la giustizia. Spetta a noi missionari preparare ed aprire questo cammino!
Alla conclusione dell’incontro, ci impegniamo tutti insieme a rinnovare il carisma missionario ricevuto da Comboni, che ripetutamente abbiamo invocato nella nostra assemblea. Sia lui a condurci in questo tempo e a proiettarci con speranza verso il futuro.
A lui alla fine abbiamo consegnato il nostro lavoro di questi giorni.
L’assemblea Intercapitolare
Svolgimento dei lavori
Dal 9 al 29 settembre si è tenuta a Roma, presso la Curia Generalizia, l’Assemblea Intercapitolare, alla quale hanno partecipato i provinciali e delegati delle circoscrizioni, i membri della Direzione Generale e alcuni invitati.
La Messa di apertura è stata presieduta daI Padre Generale, P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie, che ha rivolto il suo saluto ai presenti, ricordando anche il compianto P. Rogelio Bustos Juárez. M. Luigia Coccia, Superiora Generale delle Suore Missionarie Comboniane, ha parlato subito dopo, ricordando le principali collaborazioni tra i due Istituti e auspicando una sempre maggiore cooperazione.
P. Pietro Ciuciulla, assistente generale, ha poi presentato brevemente i partecipanti e ricordato gli obiettivi dell’incontro: verificare la messa in atto delle decisioni del Capitolo Generale del 2015 e studiare nuove vie per continuarne la realizzazione (RV 144); essere un momento d’incontro e di lavoro tra il Consiglio Generale, i superiori di circoscrizione, i segretari generali e i Fratelli referenti continentali; crescere nella comunione, nella condivisione e nel servizio dell’autorità; avere una visione d’insieme e comune dell’Istituto a metà strada tra un Capitolo e l’altro; trovare insieme nuove strategie per continuare a camminare sulla via tracciata dall’ultimo Capitolo; guardare insieme al futuro con speranza in un mondo complesso e carico di sofferenza e incoraggiarci reciprocamente.
Dopo la giornata di ritiro, lunedì 10 settembre, guidata da P. Ferruccio Brambillasca, Superiore Generale del Pime, i lavori veri e propri sono iniziati martedì 11 settembre con la relazione del Consiglio Generale, presentata da P. Tesfaye Tadesse G. Successivamente Fr. Alberto Lamana Cónsola, assistente generale, ha presentato le statistiche del personale comboniano. Nel pomeriggio hanno presentato le loro relazioni P. Umberto Pescantini, Segretario Generale, Fr. Mario Camporese, responsabile della Biblioteca della Curia, e P. Piergiorgio Prandina, dell’Ufficio storico e Archivista generale.
Mercoledì 12 settembre è iniziata la presentazione delle relazioni dei Segretariati e uffici generali: P. Mariano Tibaldo ha presentato la relazione del Segretariato Generale della Missione, seguito da un momento di domande e chiarimenti. P. Dario Bossi ha colto l’occasione per presentare la proposta fatta al Forum Comboniano (Salvador de Bahia, 10-19 marzo 2018) di organizzare un Forum Sociale Comboniano a livello continentale o internazionale sulla ministerialità sociale. P. Arlindo Pinto e Fr. Alberto Lamana hanno presentato la relazione dell’Ufficio Comunicazioni, precisando che è un settore della Direzione Generale, afferente al Consiglio Generale e alla Segreteria Generale, che cura soprattutto la comunicazione, l’identità e l’immagine esterna dell’Istituto. Fr. Lamana ha presentato il nuovo Logo spiegando che è il risultato di un lungo processo di riflessione che ha visto la partecipazione di un gran numero di Comboniani. Dei 40 confratelli presenti in Assemblea, 31 hanno votato a favore del nuovo Logo (3 iuxta modum e 6 astenuti).
Nel pomeriggio, P. Arnaldo Baritussio, Postulatore Generale, dopo un breve video su P. Ezechiele Ramin, ha presentato la situazione attuale delle cause dei Comboniani: il Venerabile Giuseppe Ambrosoli; i Servi di Dio Ezechiele Ramin, Bernardo Sartori, Antonio Maria Roveggio e Fr. Giosuè dei Cas.
La giornata di giovedì 13 settembre è stata dedicata alla relazione del Segretariato Generale della Formazione, di P. John Baptist Keraryo Opargiw, e a quella del Segretariato Generale dell’Economia, di P. Claudio Lurati. P. Siro Stocchetti ha parlato della Formazione Permanente, in particolare dei corsi organizzati per i confratelli nelle diverse fasi della vita a livello di tutto l’Istituto.
Da venerdì 14 a lunedì 17 settembre sono state presentate le Relazioni per continenti. Le relazioni delle province – ogni provincia aveva preparato la sua – non sono state lette in aula ma messe a disposizione di quanti fossero interessati. La prima relazione è stata quella dell’Africa anglofona e Mozambico, presentata da P. Austine Odhiambo Radol, provinciale del Kenya, mentre nel pomeriggio, P. Joseph Mumbere Musanga, provinciale del Congo e coordinatore del sub-continente Africa francofona, ha presentato la relazione dell’Africa francofona; Fr. Jean Marie Mwamba Kabaya ha parlato dei candidati Fratelli.
La seconda settimana dell'Assemblea è iniziata con la presentazione, lunedì 17 settembre, della relazione di America/Asia fatta da P. Enrique Sánchez González, provinciale del Messico e coordinatore del continente America-Asia, e da P. David da Costa Domingues, delegato dell’Asia. Della realtà dei Fratelli ha parlato Fr. Alberto Degan, che lavora nel Centro Internazionale Fratelli (CIF) di Bogotá, in Colombia.
Lunedì pomeriggio P. Giovanni Munari, provinciale d’Italia e coordinatore del continente europeo, ha presentato la relazione sulle circoscrizioni dell’Europa. Dopo l’intervento è stato dato spazio a chiarimenti e domande sui diversi settori e attività.
Martedì 18 settembre si è parlato della riqualificazione del lavoro missionario e della revisione degli impegni nelle circoscrizioni, sotto la guida di P. Mariano Tibaldo. Subito dopo, i partecipanti si sono ritrovati in gruppi per continenti e poi in plenaria. La giornata si è conclusa con la presentazione all’Assemblea delle proposte elaborate dai segretari, frutto del lavoro dei giorni precedenti.
Tutta la giornata di mercoledì 19 settembre è stata dedicata ai processi di unificazione e ristrutturazione dei Segretariati Generali della Missione (EV, AM, uffici GPIC e LMC), con P. Mariano Tibaldo, e della Formazione (di base e permanente), con P. John Baptist Keraryo Opargiw. È stato approfondito tra l’altro il concetto del modello di formazione integrale e del bisogno di implementare una maggiore relazione e interazione tra i Segretariati Generali.
Alla fine della giornata è stata letta e accolta la lettera personale da inviare a Papa Francesco, firmata da P. Tesfaye Tadesse, per ringraziarlo della sua “testimonianza di vita e delle provocazioni per un radicale cambiamento di mentalità e strutture della Chiesa e della società” e per manifestargli la solidarietà dei Missionari Comboniani in questo momento in cui questo suo impegno gli “sta costando critiche, attacchi personali e boicottaggi”.
Giovedì 20 settembre P. Jeremias dos Santos Martins, Vicario Generale, P. Victor Hugo Castillo Matarrita e P. Markus Lorenz Körber hanno presentato il lavoro che la Commissione per la Rivisitazione e Revisione della Regola di Vita ha già realizzato a livello provinciale e continentale. Sono state presentate anche le diverse proposte dei confratelli arrivate finora alla commissione. Si è detto che la commissione non parte da zero, ma riprende la ricchezza storica del nostro Istituto. Riguardo alla Revisione, non si tratta – è stato detto – solo di riformulare i testi esistenti, ma anche di considerare il cammino fatto dall’Istituto in questi ultimi 30 anni.
La mattinata di venerdì 21 settembre è stata dedicata al tema dell’interculturalità, svolto da P. Palmiro Mileto, comboniano ed esperto di interculturalità, che ha ravvisato incertezza e discontinuità nell’affrontare questa tematica all’interno dell’Istituto, individuandone la possibile spiegazione “in un deficit di politica organica che inserisca, dal punto di vista educativo, la dimensione interculturale come parte integrante del curriculum del processo formativo”.
Nel pomeriggio, P. Jeremias dos Santos Martins e P. Aitor Jiménez Echave hanno parlato della responsabilità, onestà e fedeltà personale e comunitaria nella vita religiosa e missionaria.
Sabato 22 settembre i partecipanti all'Assemblea hanno fatto una pausa dai lavori, trascorrendo la giornata in visita ad alcuni luoghi storici della Marsica, antica regione in provincia dell'Aquila.
La terza settimana è iniziata lunedì 24 settembre con la valutazione del cammino fatto riguardo alla continentalità, con due testimonianze. Una, in contesto africano, di P. Joseph Mumbere Musanga e l’altra, in contesto americano, di P. Dario Bossi. Si è parlato anche delle lingue ufficiali dell’Istituto, dei canditati alla vita missionaria comboniana e del processo di revisione della RV: le Circoscrizioni lavoreranno fino a giugno 2019 e il lavoro della commissione continuerà fino al prossimo Capitolo Generale. Nel frattempo, le Circoscrizioni possono inviare ulteriori proposte che saranno inserite nel testo che poi sarà presentato al Capitolo Generale.
Martedì 25 settembre è stato dedicato all’economia. P. Claudio Lurati ha ribadito l’importanza della trasparenza e dei controlli dei conti a livello personale, comunitario e provinciale.
Mercoledì mattina, 26 settembre, Fr. Alberto Lamana e P. Jeremias dos Santos Martins hanno fatto il punto della situazione sull’accorpamento delle circoscrizioni e le province del Brasile e dell’Egitto-Sudan hanno condiviso la loro esperienza.
Nel pomeriggio, P. John Baptist Keraryo Opargiw ha parlato della realtà attuale degli Scolasticati e CIF e della programmazione delle specializzazioni.
La mattina del 27 settembre P. Fermo Bernasconi ha parlato del “Servizio Accompagnamento ai confratelli in situazioni particolari” e P. Angel Lafita della realtà e funzionamento della Procura Generale. Si è insistito sull’importanza della formazione permanente e sul fatto che il superiore di circoscrizione deve svolgere il servizio di accompagnamento dei confratelli con misericordia, pazienza, giustizia e verità nella carità.
Nel pomeriggio P. Jeremias dos Santos Martins ha presentato il Direttorio della Direzione Generale IIa parte e P. Tesfaye Tadesse G., superiore generale, ha parlato del cammino verso il prossimo Capitolo Generale.
Nella mattinata di venerdì 28 sono intervenuti Fr. Daniele Giusti, sull’assistenza ad anziani e ammalati nella Provincia Italiana, e Fr. Antonio Belpiede, OFM, sull’Istituto misto (AC ’15, n° 53) secondo il Diritto Canonico e il cammino fatto dall’Unione Superiori Generali (USG) presso la Santa Sede per accelerare la richiesta di concedere un privilegio agli Istituti religiosi e alle S.V.A. clericali di diritto pontificio, di aprire ai fratelli religiosi l’accesso agli uffici di governo.
Nel pomeriggio Fr. Alberto Degan e Fr. Alberto Lamana hanno chiarito la realtà dei Fratelli nell’Istituto, delle Opere comboniane di promozione umana e dei Referenti continentali dei Fratelli.
P. Tesfaye Tadesse G. ha ripreso la parola per comunicare il programma verso il prossimo XIX Capitolo Generale 2021.
L’Assemblea intercapitolare si è conclusa la mattina di sabato 29 settembre, con la celebrazione eucaristica presieduta da P. Pietro Ciuciulla.
Lettera ai Fratelli
Fr. Alberto Lamana si è incontrato a Roma con i quattro Fratelli referenti di ogni continente. Insieme hanno raccolto e valutato i suggerimenti emersi negli incontri continentali dei Fratelli e il percorso formativo. A tutti i Fratelli è stato scritto un messaggio che indica alcune delle sfide della missione e nuove prospettive ministeriali per la missione di oggi.
Opera del Redentore
Ottobre 01 – 07 RCA 08 – 15 TCH 16 – 31 RSA
Novembre 01 – 15 SS 16 – 30 T
Intenzioni di preghiera
Ottobre – Perché i missionari siano sempre portatori di buona notizia in parole e in opere, costruttori di fraternità e di giustizia. Preghiamo.
Novembre – Per i Laici Missionari Comboniani che celebrano la loro VI Assemblea Generale, perché rinnovino il loro impegno a vita per la missione, accettando le sfide di oggi e donandosi in modo autenticamente laico e comboniano. Preghiamo.
Pubblicazioni
Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo, La Famiglia Comboniana e Giustizia, Pace e Integrità del Creato, a cura di P. Fernando Zolli e P. Daniele Moschetti, agosto 2018. Il libro si propone di ricordare, si legge nella Prefazione curata da Sr. Luigina Coccia e P. Tesfaye Tadesse, le esperienze del Forum Sociale Mondiale e del Forum Comboniano e il cammino intrapreso dalla Famiglia Comboniana nel campo di GPIC: “è una riflessione che vuole invitarci ad approfondire le motivazioni e l’urgenza di questo ministero”, diventato ormai una dimensione essenziale della comunità cristiana e delle nostre comunità missionarie. Il libro è già disponibile anche in inglese e spagnolo.
BRASILE
Incontri nella provincia
A fine agosto, nella casa provinciale, c’è stata una sequenza di incontri che rilanciano le priorità della Provincia e concretizzano alcune indicazioni importanti della Analisi Istituzionale.
Per due giorni, si sono incontrati i rappresentanti dei centri di difesa dei diritti umani e della natura fondati dai missionari comboniani, nella Provincia, in tutti questi anni.
Obiettivo di questo incontro era creare una rete di difensori dei diritti umani legati ai comboniani, appoggiando le situazioni di chi si trovasse minacciato o in difficoltà, offrendo una spiritualità missionaria che li sorregga e ricevendo indicazioni e ispirazioni sulla linea e le attività della provincia.
Altre due giornate sono state dedicate ai comboniani che coordinano le parrocchie in cui lavoriamo. Abbiamo condiviso le nostre esperienze e difficoltà, cercando inoltre di individuare i principi che caratterizzano la parrocchia comboniana e il suo stile missionario. Frutto dell'incontro sarà un documento di sintesi, che definisca alcune linee-guida per la conduzione di una parrocchia missionaria in Brasile. Riteniamo che questi principi siano particolarmente utili per i confratelli nuovi che giungono in provincia e iniziano un servizio di questo tipo.
Infine, una giornata intera è stata dedicata all'incontro e condivisione dei superiori di comunità. Orientati da una psicologa, abbiamo approfondito le sfide del dialogo comunitario, evidenziando dinamiche che favoriscano la resilienza e garantiscano la partecipazione e la circolarità nelle decisioni.
CENTRAFRIQUE
Una situazione drammatica
Mons. Juan José Aguirre, Arcivescovo di Bangassou, ha scritto nel mese di settembre descrivendo la drammatica situazione della diocesi e del Paese in generale, che si consuma in una vergognosa guerra civile. Bangassou, come buona parte del Centrafrica, è totalmente in preda alla confusione e al disorientamento e per quanto la gente, sostenuta dalla fede e dalla preghiera, cerchi una via per riportare la pace, vive quasi costantemente nel panico.
Anche i gesti di riconciliazione – le commissioni per il dialogo, i gruppi di incontro, donne per la pace, Giustizia e Pace, ecc. – se non andranno via gli aggressori, non servono a nulla. La città è occupata da stranieri armati di kalashnikov. Interi quartieri sono in balia di personaggi violenti e balordi. Dopo i guerriglieri Seleka, sono arrivati i grandi predoni stranieri, attirati dai diamanti, dall’oro e dalle materie prime. I 12.000 soldati dell’ONU non sempre sono di aiuto e spesso rendono la situazione ancora più difficile.
È facile perdere la calma in queste condizioni, raccogliendo cadaveri, tenendo in braccio i bambini fino a che si fermino le raffiche di fuoco… A questa gente hanno rubato tutto meno la fede. Infatti, nonostante lo scenario che Mons. Aguirre ci mette davanti – quattro campi di rifugiati, persone ferite nell’anima e nel corpo, donne violentate, famiglie disperse, ragazzini delle milizie anti-balaka con le mani grondanti di sangue, preti e suore schiacciati dal peso delle intimidazioni e delle violenze – molti hanno ancora il desiderio di fissare lo sguardo in Gesù crocifisso per ritrovare motivi di speranza per il futuro.
ITALIA
Festival di cinema africano
Riparte il FESTIVAL DI CINEMA AFRICANO a Verona. Siamo alla 38° edizione. Un'altra tappa di un percorso iniziato dai Comboniani nel 1981, con l’unica costante di essere fedeli al sogno originario: documentare l’evoluzione di questo continente attraverso lo specchio delle cinematografie delle Afriche.
Questa 38° edizione vuole essere un fermo immagine sulla dignità della persona e sulle relazioni che ne costruiscono la dignità. Il festival si svolge per Verona dal 9 al 18 novembre e per la provincia dal 19 novembre al 9 dicembre in 20 località. Continuerà nella Sala Africa dei Comboniani il 2° venerdì del mese da gennaio a giugno con la sezione “viaggiatori&migranti”. Per le scuole sono programmati 9 filmati.
Museo africano
Il 6 ottobre si inaugura una mostra interessantissima: “La danza degli spiriti”. È un’esposizione di una trentina di opere di artisti africani contemporanei che dialogano con altrettante opere d’arte tradizionali. Ospiti, i curatori Bruno Albertino e Anna Alberghina.
La mostra resterà aperta fino al 9 dicembre.
Il 23 ottobre un’interessante conferenza su “L’Africa delle forme: un doppio sguardo sulla vita degli oggetti” con la partecipazione della prof.ssa Marta Nezzo e della prof.ssa Emanuela Gamberoni, dell’Università di Padova.
(Missionari Comboniani, Vicolo Pozzo 1, 37129 Verona, Tel. 045 8092100, Mail: milaniven@gmail.com)
PERU
L’arrivo in Perù ottant’anni fa…
Con una delegazione di quaranta fedeli della nostra parrocchia, “Cristo Misionero del Padre” di Lima-Chorrillos, e diversi Comboniani, siamo arrivati a Pozuzo il 21 settembre per ricordare con gratitudine l’arrivo dei primi tre Missionari Comboniani dell’allora ramo tedesco nella colonia austro-tedesca: i PP. Alois Ipfelkofer, Andrés Riedl e Miguel Wagner. Più tardi è arrivata un’altra delegazione, quella della parrocchia di San Martín de Pangoa che ha beneficiato della consegna della parrocchia di Pozuzo, fatta per assumere San Martín, situata nella selva e molto più bisognosa ed estesa, con le sue trecento comunità. Non tutti, comunque, erano d’accordo sulla consegna della parrocchia di Pozuzo, emblematica della nostra presenza in Perù.
L’accoglienza a Pozuzo è stata molto cordiale e generosa. Nell’Eucaristia, che si è tenuta nel pomeriggio nella cappella di San Giuseppe, costruita nel 1875, il celebrante ha ricordato che, se sull’altare erano presenti cinque missionari di quattro nazionalità, fra cui P. Joseph Maina, originario del Kenya, ciò è dovuto alla benedizione del Cuore di Gesù che l’Istituto ha sperimentato con la riunificazione del 1979, che ha permesso l’internazionalizzazione della provincia.
Nel museo “Padre Francisco Schafferer” ci è stato ricordato l’arrivo dei predecessori nel 1859 e le disavventure e immense fatiche che hanno dovuto affrontare nei due anni che hanno impiegato per arrivare dal porto di Huacho alla loro destinazione. Dei 300 coloni – 200 tirolesi dell’Austria e 100 della Renania (Germania) – che erano partiti dall’Europa sulla nave “Norton”, solo 170 giunsero nella “terra promessa”. La perseveranza e la fede di P. José Egg, che li guidava, fece loro superare tutte le difficoltà, le intemperie e persino la morte di alcuni nell’attraversare la cordigliera delle Ande.
Oggi gli abitanti di Pozuzo sanno di essere gli eredi di questa ricca storia e ogni giorno da ogni parte arrivano turisti in questa che è l’unica colonia austro-tedesca esistente al mondo. Pozuzo sorprende il visitatore con le sue case dal tetto di legno che ricordano le costruzioni tirolesi e tutti siamo stati gradevolmente colpiti davanti a questa cittadina pulita e curata, che vorremmo fosse di esempio per tutte le città del Perù. (P. Alois Weiss)
PORTUGAL
Consegna di tre parrocchie
Il 22 e 23 settembre i comboniani hanno restituito alla cura pastorale della diocesi di Aveiro le parrocchie di Ponte de Vagos, Covão do Lobo e Santa Catarina.
All’insediamento del nuovo parroco, un sacerdote brasiliano, erano presenti il vicario generale della diocesi, il vice superiore provinciale, P. Victor Manuel Tavares Dias, e i due comboniani che servivano le tre parrocchie, P. António Aparício e P. Joaquim Pereira.
Il vicario generale ha ringraziato i comboniani per la preziosa collaborazione data alla diocesi in questi sei anni in cui sei comboniani hanno servito le tre parrocchie.
Molti parrocchiani hanno espresso il loro dispiacere nel veder andar via i comboniani ma anche la certezza che i missionari lavoreranno in altre comunità con lo stesso fervore profuso in questa Chiesa.
La consegna delle tre parrocchie è conseguente alla chiusura della comunità di Calvão, prevista nel piano sessennale della provincia, in obbedienza agli Atti Capitolari.
L’animazione missionaria della zona, finora coperta dalla comunità di Calvão, è affidata alla comunità di Viseu.
IL PADRE: Valentin, di P. Jean Philippe Koudjo Kunegbodzi Lokpo (RSA).
LA MADRE: Herminia, di P. Miguel Angel Villegas (†); Elizabeth, di P. Antony Mkhari (MZ); Alicia di P. Hernández Jaime Pedro Pablo Leobardo (ET).
IL FRATELLO: Mario, di P. Alberto Anichini (U); Claudio, dello Sc. Ricardo de Sousa Borges Rego (RSA); Bruno, di Fr. Rinaldo Pendin (U).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. M. Clara Aravecchia, Sr. Vincenziana Propersi, Sr. Agnesilde Xotta, Sr. Flora Visentin.
LE SECOLARI MISSIONARIE COMBONIANE: Loriana Pierotti, Maria de Fatima Figueiredo Tenreiro.