Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

DIREZIONE GENERALE

L’Osservatore Romano pubblica un testo del Superiore Generale

Venerdì 31 gennaio, L’Osservatore Romano ha pubblicato ampi stralci della lettera “Il Piano di Comboni”, di P. Enrique Sánchez G., Superiore Generale, scritta in occasione del 150° anniversario del Piano per la Rigenerazione dell’Africa di Daniele Comboni.

Non è la prima volta che il giornale vaticano dà spazio a un testo di P. Enrique. L’articolo termina riportando uno dei paragrafi conclusivi della lettera, in cui il Superiore Generale invita ciascuno di noi a formulare un proprio piano “che dimostri quanto il carisma di Comboni è ancora attuale, vivo e fecondo. Un piano che ci aiuti a crescere nella fiducia e nella certezza che il Signore continua a lavorare assieme a noi e prepara tempi nuovi che ci faranno vivere ancora la gioia della missione, nonostante la nostra povertà e fragilità”.

Incontro con i Superiori di Circoscrizione

L’incontro è iniziato il 9 febbraio 2014. Durante l’Eucaristia di apertura, il Superiore Generale, P. Enrique Sánchez G., ha sottolineato che il missionario deve essere per la missione “sale e luce”, due modi di essere presenti nel mondo e pertanto due aspetti che non dobbiamo dimenticare nel nostro agire missionario. Ha pregato per i comboniani che lavorano nei paesi in guerra, in particolare in Sud Sudan e nella Repubblica Centrafricana. Ha indicato, quale punto di partenza, il fatto che il Signore dichiara apertamente ai suoi discepoli che cosa si aspetta da loro e quale dovrà essere lo stile e il modo di agire per diventare autentici strumenti e collaboratori nella costruzione del Regno di Dio.

L’incontro si è concluso sabato mattina, 22 febbraio, con l’Eucaristia della festa liturgica della Cattedra di San Pietro. P. Enrique, nell’omelia, ha sottolineato il brano della Lettera di san Pietro (1Pt 5,2-3): “Pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio”.

Ordinazioni sacerdotali

P. Rafael Gemelli Vigolo (BR)

Curitiba (BR)

22.02.2014

Opera del Redentore

Marzo              01 – 07 CO          08 – 15 E                16 – 31 DSP

Aprile               01 – 15 CN           16 – 30 EC

Intenzioni di preghiera

Marzo – Perché l’intercessione di san Giuseppe e di san Daniele Comboni ci ottenga di crescere forti nella fede, nella speranza e nella donazione totale agli altri per la costruzione di un mondo più giusto e solidale. Preghiamo.

Aprile – Perché i missionari e le missionarie comboniane vivano intensamente l’incontro con le sofferenze e la risurrezione di Cristo così da trasmettere a tutti la grande gioia della Pasqua. Preghiamo.

Pubblicazioni

P. Giulio Albanese, Alle periferie del mondo. La testimonianza cristiana al passo di papa Francesco, Emi, Bologna 2014. “Ciò che evangelizza non sarà il fascino delle opere, né le promesse di sviluppo e di progresso, ma la fede del discepolo, a fianco degli ultimi”. Sono parole di P. Albanese, che troviamo nelle ultime pagine di questo libro che indaga sulla portata dell’espressione “uscire verso le periferie esistenziali”, usata da papa Francesco, “dono della Provvidenza nel terzo millennio”.

BRASIL

Esercizi spirituali

I membri della provincia Brasil-Setor Amazônico e Sudeste si sono riuniti per gli esercizi spirituali nella Casa Recanto Betânia, a San Paolo. Tema degli esercizi è stato “La spiritualità comboniana alla luce della Parola di Dio, dei 10 anni di Canonizzazione e dei 150 del Piano di Comboni”. È stato un momento importante per il cammino della nuova provincia che è anche impegnata nell’elaborazione del Piano d’Azione Provinciale.

P. Justino Martínez Pérez ha guidato gli esercizi, aiutando i partecipanti a trovare ispirazione e indicazioni per elaborare un Piano nella prospettiva vocazionale dei profeti e di Comboni.

Ordinazione sacerdotale

Sabato 22 febbraio, nella parrocchia di Sant’Amelia, a Curitiba (Paraná), Rafael Gemelli Vigolo è stato ordinato sacerdote da Mons. Celso Antônio Marchiori, vescovo di Apucarana. I Comboniani sono presenti nella regione da 39 anni e Rafael è la prima vocazione sacerdotale e il primo comboniano di queste terre brasiliane a entrare nell’Istituto. Le comunità parrocchiali di Sant’Amelia e San Carlo Borromeo, la parrocchia di P. Rafael, hanno fatto un’intensa preparazione affinché questa giornata fosse veramente un grande rendimento di grazie a Dio. P. Alcides Costa, superiore provinciale, esprimendo la gioia di tutti i comboniani, ha detto che il seme gettato in questi anni, attraverso un lavoro di animazione missionaria realizzato nella Chiesa locale, comincia a dare i suoi frutti.

P. Rafael continuerà il suo servizio missionario nella comunità di Porto Velho, nello stato di Rondonia, e porterà avanti anche il lavoro pastorale fra le popolazioni che vivono sulle rive del Rio Madeira.

COLOMBIA

Varie

La Delegazione della Colombia ha manifestato concretamente “la gioia di annunciare il vangelo” con l’invio di P. Jorge A. Benavides Orjuela alla comunità di Portovelho, nell’Amazzonia brasiliana. Eserciterà il suo apostolato nella parrocchia comboniana e nei villaggi degli indios lungo i fiumi. Auguri per questo apostolato!

Nel mese di gennaio Mons. Eugenio Arellano Fernández, vescovo di Esmeraldas, ha predicato gli esercizi spirituali, toccando i punti essenziali della nostra spiritualità e del nostro apostolato comboniano.

L’assemblea di gennaio ha approvato a grande maggioranza la continentalità e allo stesso tempo ha esortato a intraprendere con coraggio il cammino dell’accorpamento delle circoscrizioni nell’area andina.

CURIA

150° anniversario del Piano di Comboni

Dal 15 al 19 settembre 2014 presso la Casa generalizia a Roma si terrà un workshop per celebrare il 150° anniversario del Piano di Comboni. Il focus degli interventi sarà: “Quali risposte comboniane alle urgenze missionarie di oggi?”.

APDESAM: incontro annuale

I superiori delle circoscrizioni comboniane dell’Africa anglofona e del Mozambico (APDESAM) si sono incontrati per il loro raduno annuale dal 5 al 7 febbraio 2014. Quest’anno l’assemblea ha avuto luogo a Roma, pochi giorni prima dell’incontro di tutti i superiori di circoscrizione con la Direzione Generale.

“Durante i tre giorni di incontro, c’è stato ampio spazio per la condivisione e lo scambio di opinioni sulle diverse situazioni missionarie all’interno del continente africano, in particolare in Egitto, Sudan, Sud Sudan, Etiopia, Eritrea, Uganda, Kenya, Malawi, Zambia, Sudafrica e Mozambico, dove lavorano i comboniani”, ha detto P. Angelo Giorgetti, attuale superiore provinciale di Egitto e Sudan. Oltre alle relazioni dei vari incaricati di settore e alla pianificazione dei prossimi incontri, è stata data particolare attenzione all’ascolto della situazione del Sud Sudan, colpito da una nuova ondata di violenza.

ERITREA

P. Tesfamariam Ghebrecristos Woldeghebriel è stato eletto presidente per due anni della Conferenza dei Superiori Maggiori dell’Eritrea. Congratulazioni.

ESPAÑA

XXVI Incontro di Antropologia e Missione

Nei giorni 1 e 2 febbraio 2014, si è svolto a Madrid, presso la sede provinciale, il XXVI Incontro di Antropologia e Missione, che la rivista Mundo Negro organizza annualmente. Il tema di quest’anno è stato: “Rifugiati: voci per la speranza”. L’Africa è il continente con il maggior numero di rifugiati e Mundo Negro, sempre sensibile a tutto ciò che succede agli uomini e alle donne dell’Africa, non può rimanere al margine di questo tema.

A questo XXVI Incontro sono intervenuti Pablo Funes, responsabile per il settore dell’Africa della ONG “Entreculturas”, del servizio dei gesuiti per i rifugiati, e Ramón Arozarena, esperto di temi legati alla zona dei Grandi Laghi. C’è stata anche una tavola rotonda alla quale hanno preso parte Beatriz García, operatrice umanitaria, José Naranjo, giornalista freelance, Nicole Ndongala, mediatrice sociale della associazione Karibu, di Madrid, e Xaquin López, giornalista di inchieste per TVE.

Alla fine dell’incontro è stato conferito il Premio alla Fraternità 2013 a suor Angélique Namaika, congolese, religiosa agostiniana della diocesi di Dungu-Doruma (Repubblica Democratica del Congo), che ha iniziato un centro per la Reintegrazione e lo Sviluppo di Donne e Bambini, vittime della violenza dei ribelli di LRA (Esercito di Resistenza del Signore), capeggiato da Joseph Kony. Suor Angélique è una voce per la speranza che nell’autunno passato aveva ricevuto il prestigioso premio Nansen, conferito dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR). È stata anche ricevuta da Papa Francesco.

Mundo Negro le ha concesso il premio perché “simbolo del lavoro che la Chiesa porta avanti in uno dei territori più conflittuali del continente africano, in mezzo a uno dei gruppi – i rifugiati – spesso dimenticati dall’opinione pubblica”.

Dopo la conclusione dell’Incontro, Suor Angélique ha visitato le comunità comboniane di Barcellona e Granada, dove ha parlato del lavoro che svolge a Dungu.

ITALIA

A Limone con il Congo e l’Africa nel cuore

Un gruppo di 25 confratelli che hanno lavorato in Congo e attualmente si trovano in Italia, si sono incontrati a Limone sul Garda, nella casa del Fondatore, per celebrare il cinquantesimo anniversario di presenza comboniana nella nazione africana. L’invito a celebrare il cinquantesimo a Limone è stato rivolto dal consiglio provinciale congolese ai comboniani che sono in Italia per motivi di salute, di studio o per altri servizi all’Istituto.

L’anno giubilare è iniziato l’8 dicembre 2013 e si concluderà domenica 23 novembre 2014 a Isiro, con una Messa presso la parrocchia di Sant’Anna, seguita da un pellegrinaggio a Magambe per inaugurare un monumento commemorativo proprio nel luogo in cui alcuni confratelli furono uccisi nel 1964.

“La frase-guida scelta per questo anno giubilare – ha detto P. Joseph Mumbere, superiore provinciale del Congo, presentando la realtà della provincia – è 50 anni di donazione e di speranza”.

Alla celebrazione di Limone ha partecipato anche Daniele Armani, pronipote di P. Remo Armani che è stato il primo superiore del gruppo comboniano in Congo e il primo a essere ucciso il 24 novembre 1964. Daniele, che ha visitato i luoghi in cui lo zio ha vissuto e ha scritto una tesi su di lui, sarà ordinato sacerdote fra qualche mese.

Iniziative delle comunità per il 10 anniversario canonizzazione

Trento ha organizzato 4 incontri. 21 febbraio: tavola rotonda con la partecipazione del prof. Gianpaolo Romanato e di P. Venanzio Milani; 22 febbraio: celebrazione eucaristica in duomo presieduta dal vescovo; 11 aprile: tavola rotonda con P. Efrem Tresoldi e Sr. Paola Moggi; 23 maggio: conferenza di P. Alex Zanotelli.

Cordenons, 6 marzo: tavola rotonda a Pordenone con la partecipazione del prof. Gianpaolo Romanato e di P. Venanzio Milani; 9 marzo: celebrazione eucaristica in duomo presieduta dal vescovo.

Palermo, 13 marzo: tavola rotonda con la partecipazione di JL. Touadi, P. Zanotelli e altri.

Per la pace e il disarmo

A Verona è stata costituita l’associazione “Arena di pace e disarmo” per la preparazione della manifestazione del 25 aprile 2014.

Ne è presidente P. Venanzio Milani e ne sono soci oltre 15 associazioni e istituzioni tra cui Fondazione Nigrizia, Combonifem, Istituto don Calabria, Mlal, Pax Christi, Emi, Movimento Nonviolento, Emmaus, Banca etica, Emergency, Libera, ecc. Aderiscono inoltre più di 50 organizzazioni e molte personalità. La manifestazione è aperta a tutti e inizierà nell’Arena alle ore 11 per terminare verso le 17. Auspicabile una numerosa partecipazione anche degli amici dei comboniani. Informazioni presso Fondazione Nigrizia Onlus.

NAP

Furti di terre e conflitto globale

Il 7 febbraio P. Gian Paolo Pezzi, a nome di VIVAT International, ha presentato all’ONU, durante l'8a Sessione del Gruppo di lavoro su sviluppo sostenibile, una dichiarazione il cui tema centrale era: “Lasciare che continuino i furti di terre vuol dire invitare ad un conflitto globale”. Ne riportiamo due paragrafi.

“Le ricerche dimostrano che nella sola America Centrale e Meridionale sono attualmente in corso oltre 200 conflitti derivanti da attività minerarie. Succede in Perù, Colombia, Guatemala ed Ecuador, per citarne solo alcuni. Ogni giorno viene versato sangue umano nella ‘corsa alla terra’, mentre i furti di terre continuano in tutti i continenti, sebbene si ritenga che almeno il 60% avviene in Africa, dove gli investimenti terrieri non sono quasi mai esenti da conflitti. Nel Corno d’Africa, le lotte politiche locali legate a questioni terriere possono facilmente trasformarsi in conflitti molto più vasti”.

“L’appropriazione di terre sta gradualmente causando conflitti sociali di portata globale, massicci esodi interni con la perdita d’identità d’intere popolazioni, violazioni sistematiche dei diritti umani, come pure la distruzione di mezzi di sostentamento, povertà, danni ambientali permanenti, inquinamento e perdita di biodiversità. Responsabili di popolazioni indigene, leader di comunità e difensori dei diritti umani, che parlano a nome delle persone colpite dai furti di terre, sono spesso perseguitati e cadono vittime di torture, detenzioni arbitrarie, sparizioni sospette e assassinii”.

PERÚ-CHILE

75 anni di presenza comboniana: chiusura delle celebrazioni

Con l’assemblea provinciale di gennaio (14-17) si è concluso a Lima l’anno per le celebrazioni dei 75 anni dall’arrivo dei Missionari Comboniani in Perù e quindi nel continente americano. I tre pionieri arrivati a Pozuzo (Huánuco) nel settembre del 1938 erano P. Luis Ipfelkofer, P. Andrés Riedl e P. Miguel Wagner.

In un clima di fraternità, hanno partecipato quasi tutti i membri della provincia: confratelli di 13 nazionalità di quattro continenti. Questa internazionalità mostra che il sogno di Comboni di una missione “cattolica” si può considerare, in buona parte, realizzato. È questa una delle tante grazie che abbiamo sperimentato nel corso di questo anno giubilare.

La pubblicazione di due libri, scritti da P. Romeo Ballan e altri, ha accompagnato l’anniversario: la biografia di “Taita Andrés”, con il sottotitolo “Dios habla por las fechas” (Madrid 2013), e “Sembradores de Esperanza. 75 años en Perú-Chile” (Lima 2013).

La celebrazione principale ha avuto luogo nella parrocchia “Cristo Misionero del Padre” a Lima-Chorrillos, l’8 settembre, con una massiccia presenza di fedeli e amici. I Comboniani si erano preparati a queste giornate con gli esercizi spirituali guidati da P. Antonio Villarino, Assistente generale. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal vescovo comboniano, Mons. Jaime Rodríguez Salazar (diocesi di Huánuco), accompagnato da altri vescovi e numerosi comboniani.

L’assemblea provinciale di gennaio è stata un momento di rendimento di grazie e un autentico memoriale con lo sguardo rivolto al futuro, con la “Gioia del Vangelo” (Papa Francesco), davanti alle sfide della nuova evangelizzazione e al cammino verso il Fondo Comune Totale. Il provinciale, nella sua omelia, ha sottolineato l’importanza di partire da questo anniversario per guardare al futuro con speranza e crescere in identità e amore all’Istituto. Tutti abbiamo vissuto l’as­semblea con un cuore grato a Dio per le nostre differenze che sono anche la nostra ricchezza. “Per i missionari europei è il momento di passare la migliore eredità spirituale alle nuove generazioni di Comboniani americani, africani e asiatici”.

RSA

Corso per scolastici

Dal 27 al 31 gennaio, presso lo Scolasticato internazionale di Pietermaritzburg, nella regione del Kwazulu-Natal, in Sudafrica, si è svolto il secondo corso organizzato dall’Economato Generale per la formazione di scolastici e fratelli dei CIF su questioni amministrative, in linea con le richieste del Capitolo Generale del 2009.

Il corso è stato condotto da P. Claudio Lurati, Economo Generale, Fr. Daniele Giusti, Assistente Generale, e P. Mariano Pérez, economo provinciale. Hanno partecipato dieci scolastici e cinque confratelli economi di comunità che hanno colto quest'occasione per un momento di formazione permanente sul Fondo Comune Totale.

SOUTH SUDAN

La guerra continua

La guerra continua in Sud Sudan, affliggendo un terzo del paese. Tre Stati (Unity, Upper Nile e Jonglei) sono stati quasi totalmente distrutti dalla violenza delle due fazioni: l’esercito ufficiale degli SPLA e quello dei ribelli Nuer. Sembra che i morti siano già più di 10.000 e oltre 700.000, gli sfollati all’interno del Sud Sudan. Le agenzie di aiuti umanitari sono riuscite a raggiungerne circa la metà. Altre 150.000 persone circa sono fuggite nei paesi vicini. Il coordinatore dei soccorsi d’emergenza, Valerie Amos, ha dichiarato che la crisi nel Sudan meridionale ha raggiunto il livello 3 di allarme.

A metà dicembre la lotta di potere tra il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, e il suo ex vicepresidente, Riek Machar, ha gettato il paese in una grave crisi. La comunità internazionale si è mobilitata per portare le due parti in conflitto al tavolo dei negoziati ma il Sud Sudan sembra scivolare verso la guerra civile. Mentre i rappresentanti di entrambe le parti sono impegnate in colloqui diretti ad Addis Ababa, i due eserciti continuano a combattere nell’Unity State e nella città di Malakal, capitale dell’Upper Nile State. In questa situazione sembra difficile essere ottimisti riguardo ai colloqui di pace in corso. Purtroppo gli accordi precedenti e il tentativo di formare un governo di unità nazionale sono miseramente falliti. È chiaro, però, anche dalle esperienze precedenti, che non sarà mai una soluzione militare a risolvere questi problemi.

Sani e salvi, i confratelli e le suore comboniane

Dopo più di due settimane senza notizie, dalla loro fuga dalla missione di Leer alla vita nella macchia a causa dei combattimenti tra gli SPLA e i ribelli di Machar, i nostri cinque confratelli (P. Yacob Solomon Shole, Fr. Nicola Bortoli, P. Raimundo N. Rocha dos Santos, Fr. Pierre Ayik Teko Fafa e lo scolastico Ketema Dagne Tadesse) e quattro suore comboniane (Sr. Agata, Sr. Laura, Sr. Carmita e Sr. Lorena) sono finalmente tornati sani e salvi alla missione di Leer che era stata saccheggiata e parzialmente distrutta. Sono stati tutti portati a Juba per un periodo di riposo e di recupero dopo questa drammatica esperienza.

Anche P. Francesco Chemello, superiore della comunità di Leer, è arrivato sano e salvo a Juba da Ganylielm, dopo tre mesi di macchia e di vita in una zona paludosa. Era in un’area diversa dell’Unity State, quando si sono verificati gli eventi a Leer. Anche P. Michael Barton, che durante i conflitti era rimasto solo a Leer e ha assistito impotente al saccheggio e alla distruzione della missione, alla violenza della gente, dei ribelli e dei soldati SPLA, ha raggiunto, sano e salvo, la nostra comunità di Old Fangak, abbastanza lontana da Leer, dopo un viaggio avventuroso e pericoloso.

Lettera Pastorale e appello urgente dei Vescovi

Una Lettera Pastorale intitolata “Cerchiamo di rifondare la nostra nazione in una nuova alleanza” è stato scritta e rilasciata dopo la riunione plenaria della SCBC (Conferenza dei Vescovi del Sud Sudan), tenutasi a Juba dal 21 al 31 gennaio 2014. Questa esortazione pastorale è rivolta al popolo del Sud Sudan, del Sudan (Khartoum) e a tutte le persone di buona volontà. “Ci troviamo in un momento di crisi, forse una delle situazioni più gravi che il paese abbia mai vissuto. La nostra visione di una nazione libera, in cui tutte le persone sono uguali e hanno il diritto di vivere in pace, sembra essere stata annientata. Voi tutti siete i custodi dei vostri fratelli e delle vostre sorelle! Nel novembre 2010 e nuovamente nell’aprile 2011 abbiamo scritto: ‘Il Sud Sudan non sarà mai più lo stesso!’. Nel gennaio 2014 abbiamo detto: ‘Il Sud Sudan non deve mai più essere lo stesso!’. Ora non è più ‘tutto come prima’. Ora è il momento per la nostra nazione di risorgere dalle ceneri, ma non per ripartire da dove eravamo. Ora, è il momento per una nuova nazione!”.

Nella loro lunga esortazione pastorale, i Vescovi hanno esaminato le difficoltà e i fallimenti del paese, suggerendo alcune risposte come segno di mediazione e del lavoro instancabile della Chiesa cattolica verso una soluzione pacifica e riconciliata del conflitto. Hanno anche fatto appello ai missionari e agli Istituti religiosi affinché non abbandonino la diocesi di Malakal che ha avuto tutte le comunità parrocchiali e le strutture quasi completamente distrutte, mentre il suo personale è stato disperso.

UGANDA

Un secondo vescovo comboniano per il Karamoja

Papa Francesco ha nominato il nuovo vescovo della diocesi di Moroto, in Uganda, dopo le dimissioni presentate per raggiunti limiti di età da mons. Henry Apaloryamam Ssentongo. Nuovo pastore della diocesi ugandese è il comboniano P. Damiano Giulio Guzzetti.

Nato il 15 luglio 1959 a Turate, nell’arcidiocesi di Milano, P. Damiano è entrato nel nostro noviziato nel 1983; ha emesso la prima professione religiosa il 25 maggio 1985 e quella perpetua il 27 marzo 1989. Ha completato gli studi di Filosofia in Uganda, presso il Seminario Maggiore di Ggaba, Kampala (1986-1988), e quelli di Teologia in Kenya, presso il Tangaza College di Nairobi (1988-1989). È stato ordinato sacerdote il 23 settembre 1989.

Dopo l’ordinazione, dal 1989 al 1994 è rimasto in Italia per l’anima­zione missionaria e la promozione vocazionale. Nel 1994 ha fatto ritorno in Uganda dove (fino al 2009) è stato prima vicario parrocchiale a Namalu e Naoi, e poi parroco della parrocchia di Matany, sempre nella Diocesi di Moroto. Membro del Consiglio Provinciale della provincia ugandese (nel triennio 2009-2014), è formatore nella Casa del Postulato ed economo e docente presso il Queen of Apostles Philosophy Centre a Jinja. Congratulazioni.

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE: Abraão, di P. Alberto de Oliveira Silva.

LA MADRE: Maria, di P. Eugenio Petrogalli (T); Ermenegilda, di P. Francesco Nascimbene (CO).

IL FRATELLO: Luigi, di P. Romualdo Anselmi (MO); António, di Fr. Matias Martins dos Santos (P).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. M. Martina Meotti; Sr. Rosa Gaioni.