Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù
DIREZIONE GENERALE
5° CONSULTA: 6 ottobre – 5 novembre 2010
NOTE GENERALI
Le Note Generali saranno inviate ai provinciali e delegati appena pronte. Appariranno nella Familia Comboniana di dicembre.
P. Villarino Rodríguez Antonio è stato eletto e nominato Assistente Generale al posto di P. Odelir José Magri.
Nomine dei Provinciali e Delegati per il triennio 2011-2013
A P. Llamazares G. Miguel Angel
BNE P. Bombieri Claudio
BS P. Alcides Costa
CA -------------------
CN P. Tacchella Eliseo
CO -------------------
DCA P. Leandro Araya Leonardo
DSP P. Altenburger Josef
E P. Eguíluz Eguíluz Ramón
EC P. Zendron Claudio
EG P. Annis Paul
ER P. Tesfamariam Ghebrecristos Woldeghebriel
ET P. Ocaña Julio
I P. Masini Corrado
KE P. Maina Mwariri Joseph
KH P. Giorgetti Angelo
LP P. Devenish Martin James
M P. Bautista Lucas Erasmo Norberto
MO P. Rodríguez López José Luis
MZ P. Dário Balula Chaves
NAP P. Baeza Gama José Manuel
P P. Alberto de Oliveira Silva
PE P. Barrera Pacheco Luis Alberto
RSA P. Jeremias dos Santos Martins
SS P. Moschetti Daniele
T P. Miante Girolamo
TC -------------------
U P. Hategek'Imana Sylvester
Nuovo Vescovo di Sobral (Brasile)
Il Santo Padre ha nominato Vescovo di Sobral (Brasile) il Rev.do Padre Odelir José Magri, M.C.C.J., finora Vicario Generale dei Padri Comboniani a Roma.
P. Odelir è nato il 18 aprile 1963 nella città di Campo Erê, diocesi di Chapecó, Santa Catarina. Dopo gli studi preparatori, il 26 giugno 1988, ha emesso la professione religiosa nell’Istituto dei Missionari Comboniani del Sacro Cuore di Gesù.
Ha compiuto gli studi di filosofia a Curitiba e teologia a Parigi (1988-1992), ottenendo la licenza in filosofia. Ha seguito il corso quadriennale per Formatori dei Seminari organizzato a São Paulo in collaborazione con la Pontificia Università Gregoriana. Il 17 ottobre 1992 ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale.
Dal 1992 al 1996 ha svolto il ministero sacerdotale in Congo Kinshasa, RDC, dove nel 1996 è stato Formatore dei Postulanti. Rientrato in Brasile, a São Paulo è stato formatore dello scolasticato e parroco (1997-1999); consigliere provinciale (1999-2001); padre maestro del noviziato di Contagem a Belo Horizonte e superiore della comunità (2000-2003); vice superiore provinciale (2002-2003).
Dal 2003 è Assistente Generale a Roma e dal 2009 Vicario Generale. (Le nomine di Benedetto XVI, 11-10-2010)
Ordinazioni sacerdotali
P. Chmiel Sebastian Jerzy (PO) Rzeszow (PL) 16.10.2010
P. Miąsik Maciej Tomasz (PO) Rzeszow (PL) 16.10.2010
P. Perales Argüello Oscar G. (M) Cuauhtémoc (M) 30.10.2010
P. Calero Santos Elvis Robert (PE) Carabayllo (PE) 30.10.2010
Opera del Redentore
Novembre 01 – 07 SS 08 – 15 TC 16 – 30 T
Dicembre 01 – 15 U 15 – 31 CN
Intenzioni di preghiera
Novembre - Perché la memoria delle consorelle e dei confratelli defunti sia per noi preziosa eredità, alla cui luce desideriamo proseguire il nostro pellegrinaggio terreno. Preghiamo.
Dicembre - Perché i popoli con i quali condividiamo ansie e speranze, possano vedere nella nostra vita la presenza dell’Emanuele, il Dio venuto ad abitare in mezzo a noi. Preghiamo.
Pubblicazioni
Loribamoi, Padre Raffaele di Bari
In occasione del decimo anniversario della morte di P. Raffaele di Bari, il Centro Missionario dell’arcidiocesi di Barletta ha pubblicato il libro “Loribamoi. Padre Raffaele Di Bari: una vita per l’Africa” (‘Loribamoi’ significa: colui che crea comunione). Si tratta di un volume di 296 pagine, splendidamente illustrato, con testimonianze dall’Italia e dall’Uganda, scansioni di numerosi suoi scritti ed estratti di giornali italiani ed esteri. Curata da Don Ruggiero Caporusso, ex Fidei Donum, l’opera si presenta come un ottimo strumento di animazione missionaria. Prezzo: € 16. Chi desidera ordinarne alcune copie è pregato di rivolgersi a: Don Ruggiero Caporusso - Parrocchia SS.mo Crocifisso - Via Zanardelli, 33 - 70051 Barletta. BT - Tel. 0883-33.33.82 - Cell. 338-42.94.366 – E-mail: rcaporusso@yahoo.it
Quaderni di Limone
“Il Carisma Comboniano in un Mondo Globale, Verso un nuovo paradigma di missione”. Rivisita tre aspetti fondamentali: la lettura dei ‘segni dei tempi’; la prassi missionaria di Gesù storico e la rilettura del carisma in un contesto multiculturale e in un mondo sempre più coinvolto nella cosiddetta globalizzazione. Raccoglie i contributi di alcuni esperti, del Gruppo Europeo di Riflessione Teologica (GERT), di alcuni membri della famiglia comboniana e della maggioranza dei capitolari europei che prenderanno parte al XVII Capitolo Generale dei Missionari Comboniani (settembre-ottobre 2009). Il quaderno è dotato di un DVD, dove sono raccolti i dati, i contributi, le foto ricordo e gli articoli apparsi sulla rivista “Nigrizia” e in altri bollettini delle province europee. La sezione delle relazioni è quella più estesa del quaderno. Per chi fosse interessato, contattare P. Fernando Zolli della comunità di Firenze.
ASIA
World Mission ammessa nella Sala dei Famosi
Dopo essere diventato famosa, negli ultimi tre anni consecutivi, come migliore rivista per la comunità/parrocchia, la rivista World Mission è stata premiata con il trofeo della Sala dei Famosi nel 32° Premio dei Mezzi di Comunicazione Cattolici. La cerimonia annuale della premiazione ha avuto luogo il 13 ottobre nell’Università di San Tommaso (UST) a Quezon City. La UST, la più antica università asiatica, si sta preparando per celebrare il 400° anniversario il prossimo anno. P. Miguel Angel Llamazares González, superiore delegato dei Missionari Comboniani in Asia, e P. David da Costa Domingues, il dinamico promotore della rivista, hanno ricevuto il premio. World Mission esprime la sua gratitudine all’arcidiocesi di Manila, che ha organizzato e patrocinato l’evento, per il premio che dedica al personale editoriale della rivista, ai collaboratori, abbonati, amici e lettori.
Ricordiamo che il 16 settembre l’editore della rivista World Mission, P. José Antonio Mendes Rebelo, è stato onorato con il Premio Internazionale 2010 per l’Eccellenza in Giornalismo, conferito dall’Unione Internazionale Cattolica dei Giornalisti che ha sede a Ginevra (UCIP), durante il triennale Congresso Mondiale tenutosi a Ouagadougou, Burkina Faso. Lo storico congresso, con la rappresentanza di 48 nazionalità dei cinque continenti, è stato aperto ufficialmente dal Presidente del Burkina Faso, Blaise Campaore.
BRASIL NORDESTE
In occasione della nomina di P. Odelir José Magri a vescovo
La Provincia dei Missionari Comboniani del Brasile Nordeste (BNE) desidera esprimere pubblicamente la sua gioia e il suo compiacimento per la nomina di P. Odelir José Magri, finora vicario generale del nostro Istituto, a vescovo della diocesi di Sobral, Ceará, Brasile.
Dopo la morte del compianto Mons. Franco Masserdotti e la rinuncia di Mons. Aldo Gerna – gli ultimi due vescovi comboniani –, siamo felici che sia un altro Comboniano a rappresentare un dono dello Spirito per l’episcopato e la Chiesa del Brasile.
Che lo Spirito del Risorto, l’intercessione di Maria Aparecida, la testimonianza profetica di san Daniele Comboni, dei numerosi martiri e dei missionari, continuino a ispirare, illuminare e benedire i passi del nuovo pastore e servo del Regno.
CENTRAFRIQUE
Seminario per la gestione e risoluzione dei conflitti
Nella parrocchia di Nostra Signora di Fatima dal 13 al 16 settembre c’è stato un seminario di formazione per i mediatori sociali. Lo scopo, infatti, di questo corso di formazione era di abilitare i giovani cristiani a gestire e risolvere i conflitti familiari e sociali.
Il relatore, Marcel Kabundi, giurista e direttore dei servizi correzionali in Canada, ha precisato che i delitti gravi cadono necessariamente sotto la giustizia giudiziaria. Avere, però, dei cristiani capaci di giocare il ruolo di mediatori, attraverso la comunicazione e la cooperazione, in situazioni conflittuali è un’opportunità sia per la società sia per la Chiesa e la famiglia africana.
Festa di san Daniele Comboni
La festa è stata celebrata in due momenti, uno spirituale e uno festivo. Fedeli alla tradizione, tutte le comunità comboniane di Bangui (padri, fratelli e suore) si sono ritrovate nella casa San Giuseppe a Bimbo, l’8 ottobre, per vivere alcuni momenti: preghiera, meditazione, riflessione, riconciliazione e l’Eucaristia. Abbiamo portato davanti al Signore le nostre gioie e le nostre pene in questa missione nel cuore dell’Africa.
La domenica del 10 ottobre, nella parrocchia di Nostra Signora di Fatima abbiamo solennemente celebrato l’Eucarestia presieduta dal provinciale P. Giovanni Zaffanelli. Nell’omelia, il celebrante ha evidenziato la necessità di evangelizzare come cenacolo di apostoli. Ha parlato anche di missione e di comunione fraterna. Comboni voleva dei missionari santi e capaci, disposti a vivere insieme l’unico stesso ideale della missione.
CONGO
Festa del Comboni
La festa del 10 ottobre è stata celebrata in tutte le comunità e, dove si è potuto, ci si è incontrati attorno a eventi riguardanti le nostre attività di formazione e di animazione missionaria.
A Kisangani, il 9 ottobre, il postulato ha dato l’avvio ufficiale alle attività dell’anno, presenti le Comboniane e i rappresentanti delle varie comunità religiose del Plateau. L’indomani, domenica, ha avuto luogo una solenne celebrazione nella parrocchia Beata Anuarite, animata dalla comunità dei postulanti, anche attraverso un’esposizione dei libri di Afriquespoir.
A Kinshasa la ricorrenza comboniana è stata celebrata in due momenti. Domenica 10 ottobre, nella sede provinciale di Kingabwa, una trentina di laici, collaboratori e amici dei comboniani si sono ritrovati per un interessante scambio di esperienze e suggerimenti per un maggiore coinvolgimento dei laici nell’animazione missionaria.
Il giorno 11, le comunità di Kinshasa si sono ritrovate a Kimwenza, sede della propedeutica e del postulato. Al centro della mattinata c’è stata una riflessione sull’importanza di fare memoria di quanto la storia del Fondatore e dell’Istituto ci hanno trasmesso. Nel corso della celebrazione eucaristica è stato ufficialmente inaugurato il postulato (il secondo della Provincia) e si è dato il benvenuto, con la consegna della Bibbia e di un libretto che introduce alla preghiera del Rosario, ai 10 giovani postulanti.
La ricorrenza comboniana è stata ricordata anche nel corso di alcune trasmissioni della radio cattolica Elikia e della presentazione alla TV cattolica del documentario della canonizzazione.
Inoltre, il 10 ottobre, si è concluso a Kinshasa, presso il centro d’accoglienza dei Padri Premonstratensi con la celebrazione eucaristica presieduta dell’abate Alphonse Kibwila, direttore dell’Ufficio diocesano delle OPM, il primo Congresso missionario dei Giovani delle diocesi di Kinshasa e Kisantu. Per quattro giorni, 120 membri della Jeunesse du monde, sotto la guida del comboniano P. Enrique Bayo Mata hanno riflettuto e discusso sul grande tema dell’impegno missionario dei giovani. Un’esperienza interessante, cui hanno partecipato anche giovani della Comunità dell’Emanuele, gli Amici del CIAM, Cenacoli di preghiera missionaria, Laici della Consolata e Comboniani.
DSP
Novant’anni di presenza a Ellwangen-Josefstal
La festa di solidarietà a Ellwangen-Josefstal è diventata ormai una tradizione. Il momento saliente di quest’anno sono i novant’anni di presenza dei Missionari Comboniani a Ellwangen. Molte più persone degli anni precedenti hanno partecipato a questo anniversario, durante la festa del 10 ottobre.
Josefstal è stata la nostra prima casa in Germania. Leggiamo nel diario: “Il contratto, in cui si dichiarava che i Missionari Comboniani compravano il vecchio mulino, è stato firmato nel Natale 1920. I missionari sono andati a vivere nella recentemente acquisita e malridotta proprietà il 2 febbraio 1921. P. Isidor Stang era il superiore e P. Josef Ettl era incaricato dei ragazzi che volevano unirsi a noi, Fr. Isidor Kronsteiner era incaricato della stalla e del porcile, dove tenevamo due mucche e un solo maiale. C’era poi un mucchio di vecchi arnesi di ferro sparsi intorno all’edificio. Con i soldi guadagnati dalla vendita di quegli inutili pezzi di ferro abbiamo potuto comprare una terza mucca”.
ECUADOR
Visita del Superiore Generale
Dal 7 al 23 settembre P. Enrique Sánchez González, Superiore Generale, ha visitato le comunità comboniane sparse in Ecuador e guidato gli esercizi spirituali per la maggior parte dei confratelli della provincia. È stato un tempo di grazia e di riflessione per tutti noi. Il Superiore Generale ci ha informati delle sfide che confrontano la Chiesa e l’Istituto, invitandoci, animati dallo spirito di Comboni, alla fedeltà e all’impegno per diffondere presto il carisma e la missione del nostro Fondatore.
Nella mattinata del giorno 21, abbiamo avuto un dialogo fraterno sulle tematiche dell’Istituto e la S. Messa a conclusione degli esercizi nella Basilica di Nostra Signora di Quince, patrona dell’Ecuador.
Gli ultimi giorni sono stati dedicati alla visita delle comunità di Quito, del Postulato, del Centro Giovanile di Carcelén e della comunità della sede provinciale. P. Enrique Sánchez ha potuto anche incontrare la commissione permanente della CEE con a capo l’arcivescovo di Guayaquil, presidente della Conferenza Episcopale Ecuadoriana, Mons. Antonio Arregui.
La provincia dell’Ecuador è riconoscente al Superiore Generale che, nonostante la visita sia stata un po’ affrettata a causa di altri suoi impegni presi antecedentemente, ci ha aiutato a rafforzare il nostro carisma e il nostro amore alla missione.
ITALIA
Limone in festa
Martedì 5 ottobre 2010, 7° anniversario della canonizzazione di san Daniele Comboni, si è concluso il XIX Capitolo Generale delle Suore Missionarie Comboniane. Per l’occasione, le Capitolari hanno fatto un pellegrinaggio a Limone sul Garda, attraversando il Lago con il traghetto partendo da Malcesine, come il Fondatore faceva quando tornava a casa dal seminario di Verona.
Due sere prima era già stata portata nella chiesa parrocchiale di Limone la reliquia della veste talare bianca che san Daniele Comboni indossava quando è morto e che è stata conservata con cura e devozione da Sr. Francesca Dalmasso, presente alla morte del Fondatore il 10 ottobre 1881 a Khartoum (Sudan).
Le due serate sono state animate da Sr. Maria Rosa Venturelli che ha presentato con un powerpoint la storia della veste talare bianca e, la seconda sera, ha guidato un’ora di preghiera sul tema “il mantello di Elia”. Le persone presenti hanno potuto toccare e venerare la talare bianca e fare una foto ricordo. Questa veste è ora conservata nella Casa Generalizia delle Missionarie Comboniane a Roma.
Il giorno 5, alle ore 11.00, c’è stata poi una solenne Celebrazione Eucaristica, sempre nella chiesa parrocchiale di San Benedetto, con la presenza di don Raffaele Donneschi, Direttore del Centro Missionario Diocesano di Brescia, del Parroco Mons. Eraldo Fracassi e di P. Enrique Sánchez González e del suo Consiglio. Erano presenti anche la Secolare Comboniana Maria Pia dal Zovo, in rappresentanza della Responsabile Generale dell’Istituto, e il Sindaco di Limone Sig. Franceschino Risatti con una rappresentanza delle autorità cittadine. Molto bella è stata anche la presenza della popolazione di Limone e di Suore Comboniane venute da Arco e da S. Felice.
La Santa Messa è stata animata dalle Capitolari stesse che con canti, segni e preghiere hanno fatto sentire nella piccola chiesa di Limone la missionarietà e l’universalità della Chiesa. Al termine della celebrazione Sr. Luzia Premoli, nuova Superiora Generale, ha donato alle Suore Capitolari un rametto di ulivo come segno di comunione e di invio.
È nata la “Fondazione Nigrizia Onlus”
Lo scorso giovedì 7 ottobre in tre diversi eventi distribuiti nella giornata, è stata inaugurata a Verona la neonata “Fondazione Nigrizia Onlus. La Fondazione è una realtà nata in seno al Collegio Missioni Africane con l’obiettivo di dare voce al mondo afro e di continuare a lavorare secondo uno dei fondamentali precetti del fondatore dell’Istituto comboniano, san Daniele Comboni: “Salvare l’Africa con l’Africa”. I confini tra messaggio evangelico e lotta per la difesa dei diritti civili degli ultimi, si compenetrano e diventano parola decisa e concreta, azione di accoglienza, solidarietà e condivisione.
La Fondazione è una realtà nella quale i Comboniani lavorano con i laici fianco a fianco, per accogliere e aiutare a crescere tutti coloro che si trovano in situazioni di svantaggio e disagio senza distinzioni di religione, lingua, etnia, sesso, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, attraverso la realizzazione di progetti specifici; informare e comunicare le multiformi realtà del mondo afro; diffondere lo stile comboniano di attenzione per il prossimo e per i più deboli secondo i precetti evangelici di condivisione, accoglienza, solidarietà. A tale scopo la Fondazione riunisce tutte le realtà che da anni operano in seno all'Istituto: Nigrizia, PM - Il Piccolo Missionario, Ma - Museo africano, biblioteca ed emeroteca, website di informazione Nigrizia.it, Bandapm.it e Afriradio.it, Missionari comboniani - Azione missionaria e centro di produzione audio e video Nigrizia Multimedia.
Oggi la voce africana che san Daniele Comboni voleva propagata il più possibile ha trovato, oltre alle modalità tradizionali delle riviste, nuove forme di comunicazione, quelle della contemporaneità: le arti visive, internet, radio web, social media, la musica, la cultura che la Fondazione, nel perseguimento degli scopi istituzionali, racchiude in un'unica coesa realtà.
Concorso per Giovani Artisti su “Africa e Daniele Comboni”
Il Museo Diocesano San Fermo di Verona e i Missionari comboniani della Casa Madre promuovono un Concorso per giovani artisti sul tema “Africa e Daniele Comboni: un’appassionante avventura”. Il concorso avviene sullo sfondo di un duplice contesto storico: il 50° di indipendenza di molte nazioni africane; e il 180° anniversario della nascita e il 130° della morte di Daniele Comboni.
Lo scopo del concorso è promuovere, grazie alla bellezza e alla forza dell’arte, la conoscenza dei valori umani, culturali, religiosi e cristiani dell’Africa, sulle tracce di san Daniele Comboni; come pure arricchire il repertorio di immagini del Comboni con nuove produzioni artistiche. Le tecniche di espressione ammesse sono: pittura, scultura (ceramica compresa) e grafica.
Il concorso è stato lanciato ai primi di ottobre e le opere dovranno essere consegnate entro il 1° marzo 2011, per essere esposte nella chiesa di San Fermo in Verona dal 18 marzo al 3 aprile 2011. Sono ammessi al concorso artisti in età inferiore ai 40 anni, di qualunque nazionalità.
Per le condizioni di iscrizione-partecipazione al concorso, vedere il testo completo del bando nei siti comboniani:
www.nigrizia.it, www.bandapm.it, www.combonifem.it
Le premiazioni avranno luogo a marzo 2011, con un primo premio di € 1.500,00; un secondo premio di € 1.000,00; un terzo premio di € 500,00. Inoltre, la giuria assegnerà un “Premio Africa 50°”.
Per informazioni rivolgersi a: Missionari Comboniani (Casa Madre), Vicolo Pozzo 1 – 37129 Verona (casamadre@comboniani.org); oppure a: Museo Diocesano S. Fermo (museosanfermo.verona@yahoo.it).
Feste comboniane a Verona
La celebrazione pubblica della festa di San Daniele Comboni (domenica 10 ottobre) ha avuto luogo quest’anno nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano, affidata alla Pia Società don Nicola Mazza. Numerosi fedeli della città hanno partecipato all’Eucaristia, presieduta da Mons. Antonio Menegazzo, vescovo emerito di El Obeid (Sudan). I comboniani hanno offerto alla parrocchia di Santo Stefano un quadro di Comboni, con una dedica personalizzata, per ricordare che in quella chiesa egli “ha più volte celebrato e predicato”.
Domenica 17 ottobre, la Casa Madre ha accolto numerosi parenti dei comboniani, in occasione della festa annuale, alla quale questo anno ha partecipato il Superiore Generale Enrique Sánchez. Per questa occasione sono state allestire anche due esposizioni di libri. Anzitutto, una raccolta delle opere di P. Cirillo Tescaroli, nato a Vigasio (Verona) nel 1923 e deceduto a Quito (Ecuador) nel 2007. Inoltre una raccolta di biografie di Fratelli missionari comboniani. Le due raccolte sono state curate da P. Mario Locatelli e si possono considerare complete.
KENYA
Cose che capitano ancora oggi in Turkana
Appena tornato in Africa dopo le mie vacanze in Italia per la celebrazione del mio 50° di Ordinazione all’inizio di settembre, mi è stato detto che ero ricercato per il crimine di “traffico di minori”. Di cosa si trattava?
Nel 1994, mentre ero a Lokori, in uno dei miei primi safari nella zona desertica del Kalapata, e precisamente a Lomunyan Akwan, trovai una bambina, di nome Amoni, di circa 2 anni, disabile ad ambedue le gambe, denutrita, pelle e ossa, malata di TBC. Lasciata al villaggio, non sarebbe sopravvissuta. Suo papà mi chiese con insistenza di prendere con me la bambina e cercare di salvarla.
Da Lokori portavamo già al Centro Bambini Disabili di Ol’Kalou, alle falde del Monte Kenya, a 900 km. di distanza, una diecina di bambini disabili per cure, interventi, riabilitazione e fisioterapia. Le Suore di Verona (“Piccole Figlie di San Giuseppe”) avevano un Centro attrezzatissimo, anche con scuola primaria. Vi portai anche Amoni.
L’infermiera Jane Wanjiru Mwangi si offrì spontaneamente di prendersi cura di Amoni durante i periodi di vacanza per continuare la terapia, tenendola con sé a casa sua. Si affezionò subito alla bambina la quale, a sua volta, si affezionò a lei come a una vera mamma. Non aveva mai sperimentato prima il calore materno. All’inizio di agosto del 1996 Jane mi accenna alla possibilità di adottare la bambina. Amoni è entusiasta della proposta: ormai parla solo Kikuyu e non ricorda niente del suo villaggio in Turkana.
Il 16 ottobre 1996, tra l’altro, insieme al catechista Raphael Kai, ero andato a Lomunyan Akwan a parlare con Chodokori, il papà di Amoni, che non ha avuto nessuna obiezione affinché la figlia fosse adottata, anzi ha firmato (con impronta digitale) “mia figlia può restare per sempre a Ol’Kalou”.
In tutti questi 16 anni il papà non si era mai fatto vivo. Adesso, però, si è presentato per reclamarla, poiché può richiedere una bella dote, e mi incolpa di avergli rubato la figlia. Ha anche iniziato a coinvolgere un po’ tutte le autorità civili accusandomi di questo crimine. Vedremo come andrà a finire. Per ogni evenienza, il nostro avvocato è informato di tutto.
Quello che mi fa più soffrire è il costatare che un papà, invece di preferire il benessere e la felicità di una figlia, pensi solo alla dote che può ottenere dandola in moglie forse a qualche vecchio poligamo pronto a sborsare cammelli, vacche e capre. “Cose che capitano ancora oggi in Turkana” è stato il commento del mio vescovo. (P. Raffaele Cefalo)
KHARTOUM
Corsa verso il referendum
I referendum che, sulla base del Trattato di Pace (Comprehensive Peace Agreement - CPA), si terranno il 9 gennaio 2011, sono due: quello che definirà se il Sud Sudan resterà unito al Nord o diventerà Stato indipendente, e quello con cui la gente di Abyei sceglierà se appartenere al Sud o al Nord.
Molti, fuori e dentro il Sudan, hanno l’impressione che, o per tattica o per leggerezza, tante cose che dovevano essere fatte subito dopo l’accordo di pace siano state ripetutamente rinviate, per cui ora si è impreparati. Quelli del Sud, però, sull’idea di rinviare i referendum non mollano e hanno fatto due mosse che dovrebbero giocare a loro favore.
Hanno mobilitato, con tutti i mezzi possibili, la comunità internazionale. Il Sudan è stato al centro dell’attenzione mondiale nelle sedi dell’ONU e nei circoli di Washington, Londra e Bruxelles. Anche le Chiese hanno dato il loro contributo in questo senso e affinché le elezioni si svolgano in un clima di pace e di trasparenza.
All’interno c’è stata la mossa del presidente del Sud, Salva Kiir, che ha offerto l’amnistia a tutti gli oppositori, sia politici sia militari. E la risposta pare sia stata incoraggiante. Ventitre partiti e gruppi armati hanno firmato un coraggioso documento congiunto il 18 ottobre. Personaggi come Bona Malwal, Lam Akol, George Athor, Gabriel Tanginye, Mabor Dhol, ecc., hanno giurato di girare pagina sul passato e di lavorare per il successo del referendum. Se il risultato sarà l’unità, il Sud si impegnerà a svolgere un ruolo effettivo mettendo a profitto il cammino fatto. Se il risultato sarà la divisione, allora i firmatari s’incontreranno entro un mese dall’annuncio dei risultati per porre le basi di un nuovo governo e di una nuova costituzione. Al Nord si continua a fare propaganda per l’unità, ma l’impressione è che sempre meno persone ci credano.
I nodi aperti sono ancora tanti
Anzitutto la demarcazione del confine Nord-Sud non è stata completata. Il Nord insiste perché sia completata prima del referendum ma, nello stesso tempo, non sembra fare molto per accelerare i tempi. Il Sud ribatte che demarcazione e referendum non sono necessariamente connessi.
C’è poi il problema di stabilire chi vota. Per il Sud, solo i sudisti possono votare, il Nord invece vorrebbe che votassero tutti i residenti al Sud o ad Abyei. E la ragione è chiara: se bastasse essere residente al momento del voto per avere diritto di voto, i risultati verrebbero alterati. Questo specialmente ad Abyei. La registrazione stessa, anche per questa diversità di posizioni, non è ancora iniziata e il tempo per portarla a termine non è molto.
Un altro problema è quello di prevedere che cosa avverrà dopo il referendum in caso di separazione. Anzitutto lo status dei cittadini, cioè dei Sudisti che vivono al Nord e dei Nordisti che vivono al Sud. Ma c’è anche il problema delle risorse. Il petrolio, per fare un esempio, è per il 75% al Sud, ma per essere venduto deve arrivare a Port Sudan. In vista di quello che può succedere dopo il referendum, la valuta sudanese ha già iniziato a perdere punti.
Tentativo di uccidere il Cardinale Wako il giorno del Comboni
Un arabo Misseriya, identificato come Hamdan Mohamed Abdurraham, ha tentato di uccidere l’arcivescovo di Khartoum, Cardinale Gabriel Zubeir Wako, durante la Messa in occasione della festa di san Daniele Comboni, celebrata domenica 10 ottobre.
Comboni ha “fondato” la Chiesa cattolica in Sudan. Il Cardinale Zubeir è il suo settimo successore e il primo vescovo sudanese a succedere a Comboni come arcivescovo di Khartoum.
L’attentatore si è infiltrato tra i fedeli e si è unito ai danzatori sull’affollato palco su cui era stato eretto l’altare. Si è poi avvicinato verso il porporato fingendo di danzare, brandendo un pugnale. Il maestro delle cerimonie, Barnaba Matuech Anei, che era vicino al Cardinale, ha individuato tempestivamente l’uomo e lo ha disarmato, consegnandolo poi alla polizia.
NAP
Giustizia e pace e integrità del creato (GPIC)
La rivitalizzazione del servizio di GPIC è una priorità per la NAP. A questo scopo è stata formata un’equipe. Come primo passo, P. Gian Paolo Pezzi, P. John Converset e Cindy Browne hanno steso un abbozzo di norme che presenteranno, per essere approvate, al consiglio provinciale. L’equipe sta anche preparando un Piano di Azione per il 2011.
Cindy Browne continuerà le attività del Centro di Risorse per la Giustizia e la Pace di Cincinnati, un servizio che porta avanti già da quattordici anni.
P. Gian Paolo e P. John hanno da poco terminato un corso di orientamento a New York riguardo a come le Nazioni Unite (ONU) lavorano e a come le organizzazioni non-governative (ONG) possono lavorare con le agenzie dell’ONU riguardo ai temi di GPIC. La nostra intenzione è di cooperare più da vicino con VIVAT International e le sue organizzazioni-membro (la maggior parte delle ONG sono associate con gli istituti religiosi). Al servizio di VIVAT, P. Gian Paolo e P. John in ottobre hanno preso parte a un seminario a Quito, Ecuador, organizzato per i membri delle comunità religiose della zona nel nord dell’America Latina che sono membri di VIVAT. A Quito, hanno tenuto un incontro anche con i Comboniani e le Comboniane incaricate di GPIC, per cercare di migliorare il reciproco sostegno e la cooperazione. L’equipe di GPIC della NAP spera di riuscire a portare i temi e le attività dei Comboniani di altre province all’attenzione delle ONG che lavorano in contatto con l’ONU e/o di indirizzarli alle competenti organizzazioni e agenzie dell’ONU.
L’equipe ha chiesto a P. Gian Paolo di prendere parte al Foro Sociale Mondiale, al Foro Teologico e al Foro Comboniano che si terranno a Dakar, Senegal, nel febbraio 2011. P. Gian Paolo ha già preso parte a questi eventi a Nairobi e a Belém negli scorsi anni. Potrà così portare un contributo positivo sia per la continuità, sia per la sua vasta esperienza missionaria.
PERÚ-CHILE
Assalto a mano armata
Il Perù è stato in piena effervescenza politica a causa delle elezioni municipali e regionali, previste per la prima domenica di ottobre. Tra le varie analisi condotte dalle agenzie specializzate, l’insicurezza è risultata essere uno dei principali problemi del paese. A farne esperienza, questa volta, è stato P. Lorenzo Bergantin, amministratore della parrocchia di Sunampe (Chincha). Lo scorso 24 settembre, mentre tornava dopo aver prelevato dei soldi da una banca, è stato seguito da tre veicoli e derubato a mano armata del denaro che doveva servirgli per pagare gli operai che stanno lavorando alla ricostruzione della chiesa parrocchiale, distrutta dal terremoto del 2007. Grazie a Dio, P. Lorenzo non è stato ferito. Purtroppo, uno dei veicoli utilizzati dai rapinatori si è scontrato con una piccola auto presa a noleggio, il cui guidatore è morto. Uno dei delinquenti è rimasto ferito ed è risultato essere un poliziotto in servizio. Gli altri sono fuggiti con il bottino.
Incontro di famiglia
L’8 agosto in Perù si commemora la Battaglia di Angamos. È un giorno di vacanza e da alcuni anni è per noi l’occasione per organizzare l’incontro con i familiari dei missionari comboniani del Perù. Quest’anno l’incontro si è tenuto nel Postulato. Sono state proposte alcune dinamiche d’integrazione, delle testimonianze missionarie e a mezzogiorno la celebrazione eucaristica presieduta dal provinciale P. Rogelio Bustos J. Hanno partecipato circa 25 persone che, a poco a poco, crescono nella loro identificazione con il carisma comboniano e si organizzano per sostenere la nostra opera.
Celebrazione della festa del Comboni
Rappresentanti delle varie comunità di Lima si sono incontrati giovedì 14 ottobre nella casa provinciale per celebrare la festa del nostro Fondatore. P. José Miguel Córdova Alcázar ha tenuto una riflessione. La solenne celebrazione eucaristica è stata presieduta da Mons. Bruno Musarò, nunzio apostolico in Perù, che ha parlato della sua vicinanza e apprezzamento per l’opera dei Missionari Comboniani nel mondo.
PORTUGAL
In missione alle porte di Lisbona
I Missionari Comboniani in Portogallo hanno appena assunto un impegno pastorale con il patriarca di Lisbona. La decisione è stata presa dopo un lungo processo di discernimento e in sintonia con gli ultimi orientamenti capitolari che suggeriscono che in ogni circoscrizione vi sia almeno “una presenza in situazioni di frontiera, tenendo presente i criteri del vivere vicino alla gente, nel suo ambiente, in strutture semplici”.
Il 19 settembre il vescovo ausiliare di Lisbona Mons. Joaquim Augusto da Silva Mendes ha affidato alla cura pastorale dei comboniani P. António Alexandre da Rocha Ferreira, P. José Amaral Boaventura e Fr. José Francisco Duarte da Cunha Neto le parrocchie di Camarate e di Apelação, situate alle porte di Lisbona.
Camarate e Apelação sono due parrocchie molto antiche. Ciascuna comprende un piccolo centro storico circondato da quartieri, alcuni costruiti di recente per alloggiare gente che viveva in abitazioni abusive che sono state demolite per costruire strade e altre opere pubbliche. Sono quartieri-dormitorio perché la maggior parte delle persone lavorano in centro, impiegate in umili servizi. In totale, le due parrocchie contano circa 35.000 abitanti, tra cui molti immigrati di origine africana. Sia a Camarate che ad Apelação c’è una comunità cristiana piccola ma molto attiva.
SOUTH AFRICA
Lancio del sito web “comboni.org.za”
Domenica 24 ottobre, Giornata Missionaria Mondiale, i Missionari Comboniani in Sudafrica hanno lanciato il loro sito web “comboni.org.za”. Siamo felici di avere un nostro sito web. È importante e necessario fare uso dei moderni media nel nostro lavoro e incoraggiare la conoscenza missionaria in Sudafrica e nel mondo. Le caratteristiche particolari di questo sito sono: l’homepage, con le ultime notizie riguardanti i Comboniani; una cappella virtuale, dove invitiamo i visitatori a pregare per le missioni e le vocazioni; un forum missionario, nel quale la gente è invitata a condividere le proprie idee sulla missione, la Chiesa, la giustizia, la pace e l’integrità del creato, ecc. Abbiamo anche i nostri indirizzi e-mail personalizzati. Il responsabile del sito e del suo aggiornamento è P. Guillermo de Jesús Medina Martínez. Invitiamo tutti a dare uno sguardo al sito e a farlo conoscere ad amici e benefattori.
SOUTH SUDAN
Lomin: decimo anniversario del Comboni College
Il 10 ottobre, festa di san Daniele Comboni, il Collegio Comboni per le Scuole Medie di Lomin ha celebrato il decimo anniversario di fondazione. Tra gli invitati illustri c’erano Mons. Erkolano Lodu di Yei e P. Eugenio Magni, fondatori della scuola, rappresentanti governativi, ex studenti e parrocchiani.
Il Collegio è stato aperto a Lomin nel 2000, durante la guerra, vicino al confine con l’Uganda. Era un modo, per la provincia del Sud Sudan, di rispondere alla sfida dell’educazione, con una scuola permanente e di qualità per preparare ragazzi e ragazze provenienti da tutte le parti del Sud Sudan. Dopo dieci anni di duro lavoro e di non poche spese, il collegio è ora ben organizzato con aule scolastiche, dormitori, cucina per studenti e insegnanti, laboratori, biblioteca e gli uffici dell’amministrazione, uno spazioso e polivalente salone per incontri, ricreazione e attività culturali. Il collegio ha acqua a sufficienza fornita da una pompa a energia solare e l’elettricità 24 ore su 24 erogata da pannelli solari e generatori. Gli studenti registrati quest’anno sono 425: 158 ragazze e 267 ragazzi. Finora 364 studenti sono stati ammessi agli esami di UNEB in Uganda con risultati generalmente soddisfacenti.
TCHAD
Il cuore dell’Istituto batte a Sarh con più forza
Tutte le comunità della provincia, tranne una (a causa delle inondazioni), si sono ritrovate il 21 settembre 2010, a Sarh per l’inaugurazione del nuovo noviziato interprovinciale dell’Africa francofona. Il noviziato è dedicato alla Santa Croce. Anche il Consiglio Generale era presente nella persona di P. John Baptist Opargiw Keraryo, Segretario Generale della Formazione.
Il momento culminante si è avuto con l’Eucaristia, presieduta da Mons. Edmond Jitangar, vescovo di Sarh e Mons. Charles Louis Joseph Vandame, arcivescovo emerito di N’Djaména. Diversi sacerdoti diocesani, comboniani e molti religiosi e religiose hanno partecipato alla celebrazione. Il coro della parrocchia San Kizito di Bégou ha animato la liturgia con canti e danze.
Mons. Jitangar ha avuto espressioni molto cordiali per questa nuova opera comboniana che inizia ora, dicendo: “È un segno di fiducia dell’Istituto dei Missionari Comboniani verso la Chiesa locale di Sarh”. Di fatto, siamo il primo Istituto religioso maschile ad aprire un noviziato nella Chiesa più giovane dell’Africa. “È una responsabilità grande per noi e una grazia accogliere questi giovani aspiranti. Questo richiederà che testimoniamo la nostra fede in maniera più decisa, senza timori”. Ha aggiunto, infine, che laddove c’è una casa di formazione l’Istituto porta un’attenzione particolare e uno sguardo più intenso: “Il cuore dei Comboniani batte oggi fra noi, qui a Sarh, con più forza”.
I novizi, undici di quattro nazionalità (RCA, RDC, Togo, Benin), assieme al padre maestro Fidèle Katsan Fodagni Kokouvi e al ‘socius’ P. José Delgado Domingo, sono stati presentati alla comunità, alla quale è stato chiesto di avere particolare cura nei loro confronti.
Dopo l’Eucaristia tutti i partecipanti hanno condiviso la cena, minacciata da un forte vento che annunciava una tormenta. Ma neanche questo ha sminuito la gioia e l’entusiasmo di tutti.
Preghiamo per i nostri defunti
LA MADRE: Maria Kide, di P. Romano Rokani Dada (U); Antonia, di P. Juan Manuel Labajo Pejenaute (E); Regina, di P. Egidio Tocalli (I); Angela Lucia, di P. Alberto Ferri (†); Alemash Kahsu, di P. Tium Debesai Zewold (ET).
IL FRATELLO: Alemseghed, di P. Sebhatleab Ayele Tesemma (ER); Cesare, di P. Aristide Guerra (ER); Bruno, di P. Romualdo Anselmi (MO).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Lisa Gabriella Lavarini.
SECOLARE COMBONIANA: Anita Bordignon.