Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

Buon Natale
e felice
Anno Nuovo

DIREZIONE GENERALE

Consulta 15 ottobre – 15 novembre 2008
Note Generali
Capitolo Generale

Il CG ha formulato un cammino dettagliato di preparazione al Capitolo fino al 6 settembre 2009, giorno della sua apertura. La meta da raggiungere ci viene indicata dal tema stesso del Capitolo: “Dal piano di Comboni al piano dei comboniani: riqualificare la missione, la formazione e il governo”. Il contenuto di questo cammino arriverà presto alle province/delegazioni.

Delegati al Capitolo Generale
- Il Consiglio Generale si congratula con gli eletti, certo dell’impegno di tutti per il bene dell’Istituto e della missione.
- Scolastici e Fratelli di VT al Capitolo: gli osservatori per il prossimo Capitolo saranno quattro. Ogni scolasticato e CIF è invitato a proporre un nome della propria comunità. Il CG sceglierà tra i nomi proposti.

Commissione Preparatoria
In un altro passo verso il Capitolo, la Commissione Preparatoria si è incontrata a Roma dal 3 al 7 novembre.
Il suo compito era quello di:
1. Esaminare e riflettere sui documenti compilati dalle commissioni tematiche.
2. Elaborare un documento introduttivo per descrivere brevemente l’iter del tema del XVII Capitolo. Questo testo servirà come mezzo di informazione, formazione e ispirazione per i singoli confratelli e comunità nella fase di lavoro a livello provinciale.
Il CG esprime la sua gratitudine ai membri di questa commissione per l’impegno mostrato nell’assolvere il loro compito.

Commissione Precapitolare
Il CG ha nominato i membri della Commissione Precapitolare:
P. Cerezo Ruiz Daniel, P. Filippi Giuseppe, Fr. Giusti Daniele Giovanni, P. Lurati Claudio, P. Mumbere Musanga Joseph, P. Sánchez González Enrique, P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie, P. Villarino Rodríguez Antonio.
La Commissione terrà il suo primo incontro a Roma dal 3 al 10 gennaio 2009.
Da gennaio a settembre 2009, la Commissione avrà il compito di:
1. Formulare l’Instrumentum Laboris a partire dai testi base, dai contributi della Commissione Preparatoria, dalle relazioni e suggerimenti delle province e dei singoli confratelli (fase provinciale di preparazione) e dai contributi delle Assemblee Continentali.
2. Confermare i contenuti e i metodi delle Assemblee Continentali.
3. Organizzare e assistere lo svolgimento delle Assemblee Continentali, raccogliendo i vari contributi utili per l’Instrumentum Laboris.
4. Organizzare la preparazione immediata del Capitolo Generale e guidare l’inizio dei lavori.

Lavori in casa
Sempre in preparazione al Capitolo Generale, si stanno completando i lavori di ristrutturazione degli ambienti nella casa della Curia e della Sala Capitolare. Una revisione generale delle strutture faciliterà lo svolgimento del Capitolo Generale.

Nomine
- P. Opargiw John Baptist Keraryo
è stato nominato Segretario Generale per la Formazione dal 1 luglio 2009. P. Opargiw continuerà come padre maestro del Noviziato di Lusaka fino alla professione dei novizi. Mentre ci congratuliamo con lui, ringraziamo di cuore P. Girolamo Miante per il suo prezioso aiuto e generosa collaborazione in questi 8 anni. Il CG loda la disponibilità di P. Miante ed il suo instancabile lavoro.
- P. Villaseñor Gálvez José de Jesús è stato nominato superiore e primo formatore dello scolasticato di Casavatore (Napoli) a partire dal 15 novembre 2008.

Formazione
- Il corso FP per i promotori e i formatori d’Europa
. Si è svolto a Pesaro dal 22 giugno al 5 luglio scorso. Hanno partecipato 24 confratelli delle province d’Europa e Mozambico. Il corso è stato molto apprezzato. Si conclude così il primo ciclo di quel cammino di FP proposto dal Capitolo 2003, al quale in totale hanno partecipato circa 80 confratelli.
- Eritrea. La piccola comunità, composta da scolastici e 1 Fratello, con P. Estifanos Helafu Weldeghiorghis come formatore, è al suo inizio. Gli scolastici che cominciano la teologia sono tre. Un quarto ha già terminato la teologia ed è impegnato soprattutto in un’esperienza pastorale. Con i tre scolastici vive il Fratello che frequenta un corso di scienze religiose. Ringraziamo tutti i confratelli della Delegazione per la fedeltà ai loro impegni, nonostante la difficoltà di esercitare il ministero.
- Comunità dei Padri/Fratelli Studenti. Sono otto i confratelli che continuano o iniziano degli studi in vista di una specializzazione: uno per il corso formatori, uno in spiritualità, due in psicologia, due in filosofia, uno in scienze sociali e uno in scienze dell’educazione.
- Scolasticati inseriti. Il CG, in dialogo con la provincia del Togo-Ghana-Bénin, ha iniziato i primi passi per l’apertura di uno scolasticato inserito in Ghana.
- Comunità inserita. Il CG ha deciso di iniziare una comunità d’inserzione (piccolo gruppo di scolastici inseriti in una realtà pastorale e di missione) nella comunità comboniana di Contagem (Brasile Sud), con un gruppo dei neoprofessi del 2009.
- Statistiche. I confratelli di voti temporanei sono 188, 158 scolastici e 30 fratelli: 125 dell’Africa, 38 dell’America, 21 dell’Europa e 4 delle Filippine.

Economia
Assemblea generale economi e procuratori provinciali e di delegazione

L’assemblea è stata un momento positivo di confronto e di riflessione sul funzionamento dell’economia nel nostro Istituto. Punti rilevanti sono stati la riflessione sulla Ratio Missionis, un confronto guidato da esperti sull’eticità degli investimenti, la discussione sull’aggiornamento del direttorio generale dell’economia e l’applicazione del codice deontologico per la parte economica.
C’è una sensibilità nuova che si sta affermando sulla gestione comunitaria e provinciale dei progetti, che vengono assunti da tutto il gruppo e la cui gestione viene demandata al singolo confratello. Abbiamo anche pregato e ringraziato Dio per la generosità dei benefattori che sostengono la nostra missione.

Agenda del Consiglio Generale
- P. Teresino Serra
: dal 3 al 18 dicembre visita la provincia del Tchad.
- P. Baldan Fabio Carlo: dal 23 novembre al 23 dicembre visita la provincia del Sud Africa.
- P. Odelir José Magri: dal 17 novembre al 28 dicembre, insieme con P. Tesfamariam Ghebrecristos Woldeghebriel, visita la provincia del Brasile Sud.
- P. Tesfamariam Ghebrecristos Woldeghebriel: dal 17 novembre al 28 dicembre, insieme con P. Odelir José Magri, visita la provincia del Brasile Sud. Dall’8 gennaio all’11 febbraio 2009, insieme con Fr. Umberto Martinuzzo, visita la provincia del Messico.
- Fr. Martinuzzo Umberto: dal 25 al 30 novembre incontro a Roma; dal 14 al 17 dicembre incontro a Bressanone; dall’8 gennaio al 7 febbraio 2009, insieme con P. Tesfamariam Ghebrecristos Woldeghebriel, visita la provincia del Messico.

CAPITOLARI DEL XVII CAPITOLO GENERALE

1. CAPITOLARI DI DIRITTO
Membri del Consiglio Generale

1. P. Teresino Serra, Superiore Generale
2. P. Baldan Fabio Carlo, Vicario Generale
3. P. Odelir José Magri, Assistente Generale
4. P. Tesfamariam Ghebrecristos W., Assistente Generale
5. Fr. Martinuzzo Umberto, Assistente Generale

Superiori Provinciali
1. P. Alberto de Oliveira Silva (P)
2. P. Alcides Costa (BS)
3. P. Altenburger Josef (DSP)
4. P. Bustos Juárez Rogelio (PE)
5. P. Cerezo Ruiz Daniel (E)
6. P. Codianni Luigi Fernando (BNE)
7. P. Dário Balula Chaves (MZ)
8. P. Felix Paul Neri Augustine (LP)
9. P. Filippi Giuseppe (U)
10. P. Gasparini Luigi (NAP)
11. P. González Ponce Rafael (M)
12. P. Manuel João Pereira Correia (T)
13. P. Navarrete Arceo Miguel (TC)
14. P. Pacifico Salvatore (KH)
15. P. Pelucchi Alberto (I)
16. P. Perina Luciano (SS)
17. P. Robol Massimo (MO)
18. P. Sandri Giuseppe (RSA)
19. P. Tacchella Eliseo (CN)
20. P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie (ET)
21. P. Tibaldo Mariano (KE)
22. P. Zaffanelli Giovanni (CA)
23. P. Zendron Claudio (EC)
Totale Delegati di Diritto: 28

2. CAPITOLARI DELEGATI SACERDOTI
1. Adot Oryem Albino (SS)
2. Aldegheri Giorgio (CA)
3. Alenyo John Peter (U)
4. Barrera Pacheco Luis Alberto (PE)
5. Bautista Lucas Erasmo Norberto (M)
6. Bohnsack David (NAP)
7. Bombieri Claudio (BNE)
8. Bwalya Jesto Michael (MZ)
9. Cavallini Giuseppe (I)
10. Clark John Robert Anthony (LP)
11. Gimpl Herbert (DSP)
12. Giorgetti Angelo (KH)
13. González Galarza Fernando (M)
14. Hategek’Imana Sylvester (U)
15. Ikundu John (KE)
16. Ivo Martins do Vale (P)
17. Leandro Araya Leonardo (DCA)
18. Lurati Claudio (C)
19. Manuel Lopes Ribeiro (MO)
20. Martínez Torres José Gabriel (TC)
21. Masini Corrado (I)
22. Milani Venanzio (I)
23. Mkhabela Masoja Vincent (RSA)
24. Mumbere Musanga Joseph (CN)
25. Ocaña Iglesias Julio (ET)
26. Piñón López Ismael (E)
27. Sánchez González Enrique (DCA)
28. Sebhatleab Ayele (ER)
29. Spadavecchia Cosmo Vittorio (EG)
30. Tacuri Samaniego Pedro Secondino (EC)
31. Tasiame John Kofi (T)
32. Torres Gómez Manuel Ramón (PO)
33. Vanderlei Bervian (BS)
34. Victor Manuel Tavares Dias (A)
35. Villarino Rodríguez Antonio (CO)

Totale Delegati Sacerdoti: 35

2. CAPITOLARI DELEGATI FRATELLI

1. Binaghi Marco (BNE-BS-EC-PE-CO)
2. Dzinekou Yawovi Jonas (MZ-MO-RSA)
3. Eigner Johann (DSP-LP)
4. Giusti Daniele Giovanni (KE-U)
5. Grazian Giovanni (I)
6. Lamana Cónsola Alberto (EG-ER-ET-KH-SS)
7. Maroso Genesio (CA-CN-T-TC)
8. Misas Ríos Roberto (C/PO-E-P)
9. Velázquez Blancas José Martín (A-DCA-M-NAP)

Totale Delegati Fratelli: 9

TOTALE CAPITOLARI: 72

LETTERA A TUTTI I DELEGATI

Carissimi Delegati al Capitolo,
Ricevete gli auguri più sinceri da parte del Consiglio Generale e di tutto l’Istituto.
Siete stati scelti dalla fiducia dei confratelli, ma anche e soprattutto dal volere di Dio. La vostra nomina, quindi, deve trasformarsi in dono e diakonia a Dio, alla missione e all’Istituto.
Continuiamo il cammino verso il Capitolo Generale ordinario Speciale 2009 con delle domande nel cuore: cosa desidera Dio dal nostro Istituto? Come sogna Dio il nostro Istituto? E prepariamoci a questo evento di grazie missionaria con:
- Spirito di servizio: sarà un tempo di fatica, ma, come dice Comboni, lavorare, faticare e sudare in nome di Cristo diventa impresa facile (cf. S 297).
- Preghiera: il Capitolo è esperienza pentecostale e a questa pentecoste ci si prepara nella preghiera personale e comunitaria. In spirito di preghiera, tutti i Delegati insieme, come la prima comunità cristiana, chiedono che Dio “conceda ai Suoi servi di annunziare con tutta franchezza la Sua parola” (cf. Atti 4, 29). Senza alcun dubbio, il Capitolo Generale è tempo di missione e di evangelizzazione.
- Comunione con l’Istituto: ogni Delegato rappresenta l’Istituto e tutta la famiglia comboniana. Anche se ognuno arriva al Capitolo con problematiche e giusti interessi della sua provincia, ciononostante ogni Delegato ha nel cuore e nella mente il bene di tutto l’istituto. Il Delegato deve quindi allontanarsi da provincialismi o gruppismi inutili. Deve, invece, prepararsi, formarsi ed informarsi desiderando un futuro di grazia per tutto l’Istituto (cf. RV 151).
San Daniele Comboni sia di ispirazione per tutti.

Prima Domenica di Avvento 2008
P. Teresino Serra mccj

Opera del Redentore
Dicembre 01 – 15 U 15 – 31 CN
Gennaio 01 – 07 A 08 – 15 C 16 – 31 BNE

Intenzioni di preghiera
Dicembre - Per i nostri genitori e famiglie che ci accompagnano nella nostra vocazione e missione: perché Cristo l’Emmanuele conceda loro abbondanza di benedizioni. Preghiamo.
Gennaio - Perché governanti ed organismi umanitari mondiali si prodighino per impedire le guerre e il traffico d’armi ed, insieme, tutti ci impegniamo a promuovere la pace nella giustizia. Preghiamo.

ASIA

Due premi per la rivista World Mission

Il 29 ottobre, alla rivista World Mission sono stati attribuiti due premi dalla Catholic Mass Media Awards (CMMA). Ripetendo l’impresa dello scorso anno, la nostra rivista è stata giudicata la “migliore rivista della comunità-parrocchia locale” ed è stata premiata anche per “il migliore articolo speciale”, scritto da P. José António Mendes Rebelo e P. David da Costa Domingues, dal titolo Una fattoria di speranza, pubblicato nel numero di aprile-maggio 2008. Era un servizio fatto nell’isola di Masbate, in una fattoria che appartiene alla catena “Fazenda de Esperança”, dove, per mezzo del lavoro, della vita comune e della preghiera, i giovani filippini vengono recuperati dalla droga, dall’alcol e altre dipendenze distruttive.
La cerimonia di premiazione del prestigioso concorso ecclesiastico si è svolta nel Teatro GSIS a Pasay City, Metro Manila, ha avuto come presidente Sua Eminenza il Cardinale Gaudencio Rosales, arcivescovo di Manila, e come principale oratore il giudice capo della Corte Suprema, Reynato Puno.
Quest’anno il concorso, giunto alla 30° edizione, ha richiamato 516 testate, divise in 42 categorie, per stampa, radio, televisione, pubblicità, musica, cinema e siti internet.
World Mission si sente onorata di questo premio e spera che questo contribuisca ad aumentare il numero dei lettori e la sua visibilità come mezzo efficace di coscienza missionaria. La tiratura è stata di circa 9.500 copie, dopo che la rivista aveva subito una diminuzione in concomitanza con la crisi energetica e di generi alimentari, e anche con l’instabilità finanziaria del momento.
Dedichiamo il premio a tutti i nostri amici – volontari, collaboratori, impiegati, benefattori e abbonati – che con il loro sostegno e incoraggiamento hanno reso possibile questo riconoscimento.

CONGO

Situazione del paese

La situazione sociopolitica del paese si è molto deteriorata negli ultimi mesi. La guerra nel Nord-Kivu e gli eccessi del LRA nella zona orientale hanno provocato un dramma umanitario senza precedenti: migliaia di persone costrette a fuggire dalle abitazioni e a vivere come profughi nel proprio paese. Per quanto riguarda la situazione del Nord-Kivu, soprattutto nei dintorni di Goma, più seguita dai media, tutti sappiamo più o meno quello che vi succede. Ma ci chiediamo a chi sia utile questa nuova guerra, dato che ci sembra una guerra che si prolunga con la complicità di alcune autorità.
La situazione nella regione Dungu-Duru è meno conosciuta. L’edificio centrale della nostra missione di Duru è stato completamente bruciato e anche le oltre 200 case degli abitanti. I confratelli sono stati costretti ad andare via. Oltre 100 bambini e giovani dei villaggi di Duru e Kiliwa sono stati rapiti e fra essi c’è il fratello minore (12 anni) del postulante Fratello Michel Mitambwako. Nelle ultime settimane i ribelli del LRA hanno continuato puntualmente con le loro aggressioni sulla strada Dungu-Faraje, seminando il panico e la desolazione fra la popolazione e attaccando, rapinando e uccidendo i passanti (9 Kadawile sono stati uccisi e anche lo zio del postulante Olivier Abuze, che stava andando a Dungu in moto).
Prima di questi ultimi attacchi, diverse denunce della situazione erano state presentate a ONG internazionali, alla MONUC e alle autorità di governo, ma non sono state prese in considerazione.
La situazione generale del paese, dopo la speranza suscitata dalle elezioni, è completamente bloccata. Il primo ministro Antoine Gizenga ha presentato le dimissioni e al suo posto è stato nominato Adolphe Muzito che ha formato il suo governo dando l’impressione che i membri siano stati designati più per rispettare gli accordi preelettorali che per cercare di risolvere con efficacia e competenza le sfide del governo e i problemi sociali delle popolazioni.
I cinque cantieri promessi sono visibili solo negli annunci propagandistici diffusi dai media. Ad esempio, il problema più urgente è quello delle scuole. Gli insegnanti non sono sufficientemente pagati dal governo, mentre la Chiesa e anche il governo hanno posto fine alla pratica del compenso da parte dei genitori i quali, però, sono spinti a continuare a farlo dagli insegnanti stessi che reclamano i loro diritti non presso il governo ma presso i genitori.
Per quanto riguarda la situazione della Chiesa, i nostri vescovi sono riuniti nell’assemblea del consiglio permanente della CENCO e hanno appena pubblicato un messaggio sulla situazione che prevale a est, dal titolo “La RD Congo piange i suoi figli, è inconsolabile”. I vescovi parlano di un genocidio silenzioso, degli appetiti alimentati dalle risorse naturali della RDC e di un progetto nascosto di balcanizzazione del paese.

DSP

Un altro giubileo: 20 anni del gruppo Harambee

Nella nostra casa di Mellatz si incontra un gruppo chiamato Harambee, il cui nome deriva dal kiswahili e significa lavorare insieme per un ideale.
Il gruppo Harambee esiste da vent’anni ed è impegnato a sostenere popolazioni e progetti specialmente in Africa, ma anche in America Latina, aiutandoli a sviluppare le proprie potenzialità.
In occasione, appunto, del 20 anniversario, il 26 ottobre, che in Germania era la Giornata Missionaria Mondiale, i membri di Harambee hanno allestito una mostra in cui erano esposti i progetti sostenuti nei due continenti: ad Arequipa (Perù), è stata costruita una scuola materna per bambini di famiglie povere, a Carapira (Mozambico), una scuola di artigianato; a Kalongo (Uganda), agli orfani a causa dell’AIDS, viene offerta una nuova famiglia, educazione e protezione.
Dalla sua fondazione, questo gruppo è riuscito a sostenere 20 progetti gestiti principalmente dai Comboniani. In questi vent’anni, più di € 84.000 sono stati devoluti per questi progetti. I contributi provengono soprattutto dal “Negozio-per-un-Solo-Mondo”, dove si vendono prodotti del commercio equo. Il negozio si trova anch’esso nei locali annessi alla nostra casa di Mellatz. Altre entrate provengono direttamene da donazioni.
Il gruppo Harambee è impegnato anche nell’animazione missionaria nelle zone attorno a Mellatz, dove cerca di responsabilizzare la gente verso i poveri del mondo e di sensibilizzare altri gruppi sui temi di giustizia e pace e integrità del creato.

ECUADOR

Chiusura della comunità parrocchiale di La 14 – El Paraíso

Il 9 novembre, in occasione della celebrazione del IV anniversario della consacrazione della chiesa di Santa Maria della Pace, i Missionari Comboniani hanno consegnato a Mons. Lorenzo Voltolini Esti, arcivescovo di Portoviejo, la parrocchia di La 14 – El Paraíso (Manabí) di cui erano responsabili dal lontano 1976.
Nel 1997, la zona denominata “Manga del Cura” divenne parrocchia ecclesiastica con 50 piccoli villaggi e una popolazione di 54.000 abitanti. È stato P. Alberto Ferri ad intraprendere questo lavoro di evangelizzazione creando le strutture necessarie affinché la parrocchia potesse essere consegnata al clero locale.
Mons. Voltolini ha sottolineato l’intensa attività evangelizzatrice e missionaria dei Comboniani nella sua arcidiocesi aggiungendo che, proprio per questo, sotto il forte impulso missionario ricevuto in questi lunghi anni, assieme ad una metodologia missionaria molto feconda, l’arcidiocesi sta preparando un’equipe missionaria, composta di sacerdoti e laici, affinché nel 2009, trentesimo anniversario dell’arrivo di Mons. Voltolini in Ecuador come missionario fidei donum della diocesi di Brescia, nel giorno di Pentecoste, questa equipe sia inviata ad gentes ad una Chiesa povera e bisognosa del continente americano.
Nella sua omelia, Mons. Voltolini ha sottolineato l’urgenza di dare “a partire dalla nostra povertà” come è stato detto a Puebla, sebbene l’arcidiocesi non abbia ancora la metà del clero autoctono. L’attività di formazione di comunità cristiane sull’esempio di Paolo è stata una costante dei Missionari Comboniani a Manabí – ha detto Mons. Voltolini, invitando le altre parrocchie dell’arcidiocesi a seguire l’esempio della comunità del Carmen e di La 14. Alla solenne celebrazione della Santa Messa, preceduta da un triduo predicato dal provinciale, P. Claudio Zendron, erano presenti più di 800 persone venute da tutti i villaggi della parrocchia.
A P. Claudio è stato consegnato un bell’olivo d’argento, simbolo della pace e della riconciliazione costantemente ricercate dalla comunità comboniana in questi anni, di fronte ai gravi problemi di divisione territoriale e politica della Manga del Cura. Due sacerdoti ordinati di recente si prenderanno cura della parrocchia a partire dal mese di febbraio 2009. Nel frattempo, un sacerdote spagnolo arrivato da poco nell’arcidiocesi e presentato alla comunità, P. Ramón Peris Iplá, della diocesi di Valencia, si incaricherà di mantenere i contatti fra i Comboniani e i sacerdoti diocesani.

Incontri di formazione permanente
Nel mese di ottobre, nella casa provinciale di Quito, si sono tenuti due incontri di formazione permanente divisi per età. Durante questi incontri si è tentato, sulla base della nuova costituzione dell’Ecuador approvata a grande maggioranza il 27 settembre di quest’anno, di prendere coscienza delle sfide future, in particolare la scuola privata, la salute, la difesa della vita, della natura, della libertà religiosa e del nuovo diritto del lavoro che interessa le nostre comunità.
L’avvocato Walter Bonilla, della Commissione dei Diritti Umani, ci ha aiutati nella riflessione, sottolineando luci ed ombre della nuova costituzione in relazione alla Chiesa ecuadoriana e per la società in generale. Momenti importanti di condivisione sono stati la riflessione sulla Ratio Missionis, guidata dal provinciale, e quella sul Codice di Condotta, tenuta da P. Pedro Secundino Tacuri Samaniego. Non è mancato un giorno di svago, con i giovani, a Mindo per vedere la selva tropicale e, con quelli dai cinquanta anni in su, la visita alla casa di “Santa Marianita de Jesús” nel convento di Carmen Alto, al centro di Quito.

Riapertura del Centro Culturale Afro di Quito
Il 20 novembre, con una cerimonia semplice, è stato riaperto, dopo due anni di lavori di ristrutturazione e risistemazione di tutto il materiale, il Centro Culturale Afro di Quito che si trova nel nostro postulato. Il Centro, iniziato 27 anni fa da P. Raffaello Savoia, possiede oltre 1500 DVD, 1000 CD e 6100 libri di cultura e spiritualità afro.
P. Marillo Spagnolo, concludendo il suo servizio alla Conferenza Episcopale Ecuadoriana come responsabile della pastorale afro e direttore del Centro, ha sottolineato il grande lavoro compiuto dai Missionari Comboniani per aiutare gli afro a prendere coscienza della loro dignità. Rivolgendosi al provinciale e a Fr. Godfrey-Abel Dimanche, nuovo responsabile del Centro Culturale e di Spiritualità, ha auspicato che siano gli Afro a frequentare le strutture del Centro, ad usufruire di tutto il materiale catalogato e a porsi al servizio come agenti di pastorale della propria gente nei quartieri periferici di Quito e di altre città dell’Ecuador. “Il Centro non è solo culturale ma anche centro di spiritualità, dove il Vangelo di Gesù è la fonte di vita per gli afro”, ha detto Fr. Godfrey-Abel nella presentazione.
Era presente anche Alessandra Ocles (afro), unica eletta dal partito di governo “Alianza País” all’ultima assemblea costituente, la quale ha sottolineato che la sua formazione è avvenuta in questa casa, il Centro Culturale Afro, con l’aiuto dei Missionari Comboniani, gli unici ad avere, per gli afro dell’Ecuador, uno sguardo rivolto al futuro. “Ritornare a Casa è sempre una gioia – ha detto Alessandra – iniziando il suo colloquio con altri afro e concludendo la riapertura del Centro. Oltre 50 persone, fra agenti di pastorale, avvocati, insegnanti e docenti universitari, membri di Organizzazioni afro, leader e catechisti delle parrocchie di Quito, hanno partecipato con gioia a questo evento.

Conclusione del corso di formazione missionaria
Domenica 23 novembre, nella casa provinciale, si è concluso, con la celebrazione eucaristica e un momento di condivisione, il corso intensivo di tre mesi sulla Redemptoris Missio tenuto da P. Natale Basso, responsabile dell’editoriale Sin Fronteras e della diffusione delle nostre riviste Aguiluchos e Iglesia Sin Fronteras. Sono 25 gli agenti di pastorale, laici e religiosi di diverse parrocchie di Quito, ad aver terminato il corso. Hanno ricevuto il diploma e alcuni libri di formazione missionaria per cominciare ad essere protagonisti dell’inizio della “Grande Missione Continentale” aperta con il CAM 3, ad agosto 2008 a Quito, dai vescovi americani. Per la nostra provincia comboniana è una sfida collaborare con l’agenda delle diverse Chiese particolari a questo evento e cercare di fare entrare la dimensione ad gentes che anche nell’ultimo Congresso Americano delle Missioni è rimasta ai margini. Il vescovo carmelitano Mons. Gonzalo López Marañón, in un recente intervento alla CER, ha insistito sul fatto che se la Chiesa in Ecuador non si lancia quanto prima nella missione ad gentes sarà una Chiesa minoritaria e poco significativa per il continente e per il mondo.

ITALIA

Verona: esposizione dei libri di P. Lorenzo Gaiga

Il 9 novembre la Casa Madre di Verona ha accolto i parenti dei Comboniani veronesi, accorsi numerosi (quasi 200) per il festoso incontro annuale. Il Superiore Generale, P. Teresino Serra, nella conferenza e nell’Eucaristia, ha presentato il momento storico che vive il nostro Istituto, nelle diverse situazioni missionarie e in vista del prossimo Capitolo Generale.
Per l’occasione è stata organizzata un’esposizione dei libri scritti da P. Lorenzo Gaiga, ad un anno dalla sua morte, avvenuta a Verona il 13 novembre 2007. Sono 102 i libri-biografia di missionari che compongono la collezione completa. A questi, bisogna aggiungere le oltre 110 biografie di confratelli defunti, pubblicate sul Bollettino ufficiale dell’Istituto. E inoltre gli articoli pubblicati su Il Piccolo Missionario, di cui P. Lorenzo è stato direttore per 16 anni, oltre ai 10 anni come direttore di Amici dei lebbrosi, con il relativo bollettino. La salute precaria ha impedito a P. Lorenzo di partire in missione fuori dall’Italia, ma il cuore e la fantasia non si incatenano! La sua è stata una vita missionaria impiegata soprattutto a scrivere la missione, sulla base dei testimoni diretti. P. Lorenzo si è ben meritato il titolo di “penna dei Comboniani”. Fra le tante, memorabili sono le biografie dedicate ai Martiri Comboniani e le vite dei servi di Dio Antonio Roveggio, Bernardo Sartori, Giuseppe Ambrosoli. Alcuni libri sono apparsi anche in altre lingue.
È da augurarsi che chi ha scritto su tanti missionari trovi ora uno che scriva su di lui, con l’aiuto dei suoi numerosi appunti autobiografici. Prossimamente la collezione completa sarà esposta anche a Vestenanova (Verona), suo paese natale. Sarà poi custodita nella biblioteca della Casa Madre.

KHARTOUM

Darfur: una probabilità per la pace?

Venerdì 14 novembre 2008, nel suo articolo “Una probabilità per la pace”, Alfred Taban, caporedattore del Monitor di Khartoum, ha comunicato la decisione del Presidente Omar Al-Bashir di dichiarare un cessate il fuoco senza condizioni in Darfur, assieme ad altre misure che potrebbero portare alla pace. L’annuncio è arrivato a conclusione della conferenza “Iniziativa per la Pace in Sudan” (IPS), organizzata a Khartoum e a Kenana dal 7 al 12 novembre 2008.
In realtà, il Presidente ha semplicemente espresso ciò che i membri della IPS avevano proposto per creare un clima favorevole ai negoziati di pace. L’idea di organizzare una IPS per risolvere il conflitto in Darfur era stato annunciata il 13 luglio, proprio alla vigilia della richiesta, da parte del Pubblico Ministero della Corte Criminale Internazionale, Luis Moreno Ocampo, di ottenere un mandato contro il Presidente sudanese contenente dieci capi d’imputazione per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Contemporaneamente era stata organizzata un’altra iniziativa, cosiddetta di al-Qatar, le cui proposte, sorprendentemente, coincidevano con la maggior parte delle richieste dei movimenti del Darfur.
Il presidente si è impegnato a disarmare le infami milizie janjaweed, a ricompensare e risarcire gli abitanti del Darfur che hanno perso la proprietà e i loro cari, a costruire scuole e centri di sanità. Un ruolo più forte, per quanto riguarda il cessare delle ostilità e la vigilanza sul processo di pace, sarebbe stato dato alla Missione Africana delle Nazioni Unite in Darfur (UNAMID). Dei punti sostenuti dalla IPS, tre non sono stati presi in considerazione dal Presidente: la richiesta di avere un vicepresidente, come era stato fatto per il Sud Sudan a Naivasha, nel 2005, l’unificazione dei tre Stati in uno solo e la liberazione di tutti i prigionieri politici. Tuttavia, i commentatori politici e i maggiori partiti hanno visto, nell’iniziativa del presidente, un positivo passo avanti, e si ha la speranza che ciò che è stato tralasciato possa essere incluso nei negoziati in un secondo tempo. Come ha affermato Al Sadiq Al Mahdi, l’IPS deve lasciare adito ad altre possibili aggiunte. L’IPS è stato uno dei passi nel processo di pace, ma non l’ultimo. I movimenti del Darfur sono stati incoraggiati da ogni parte a sostenere questo processo. Per facilitarlo, l’SPLA e altri hanno insistito sulla necessità di liberare i detenuti, anche quelli del Movimento di Giustizia ed Equità, coinvolto nell’attacco di Khartoum il 10 maggio 2008.
È vicina, la pace? Com’era da aspettarsi, i ribelli sono piuttosto scettici. Un cessate il fuoco era già stato firmato nel 2004 a N’djamena ed era stato organizzato un sistema di monitoraggio, ma non si è concretizzato quasi nulla. C’erano stati anche, nel 2006 ad Ambuja, dei negoziati di pace, ma solo una fazione ribelle, il Movimento di Liberazione del Sudan, guidato da Minni Minnawi, aveva accettato le conclusioni e, di conseguenza, una parte dei suoi membri aveva abbandonato il Movimento. Due anni più tardi, lo stesso Minnawi, deluso, ha lasciato Khartoum minacciando di ricongiungersi ai suoi in battaglia.
Intanto, le sofferenze della gente non conoscono tregua. Mentre il Presidente pronunciava il suo discorso, altra gente si preparava ad abbandonare i propri villaggi per rifugiarsi nei campi profughi. Anche ai soldati di pace dell’ONU (UNAMID) è stata tesa un’imboscata vicino a Genuina, nell’ovest del Darfur.
Ad ogni modo, i movimenti del Darfur sono stati esortati a dare una possibilità alla proposta di pace, prima di rifiutarla sommariamente. I fatti diranno se la proposta era sincera. La gente vuole la pace. L’IPS del governo ha fatto una mossa. L’iniziativa di al-Qatar potrebbe essere l’occasione per risolvere i dettagli e arrivare a conclusioni positive. Questa è la nostra speranza e la nostra preghiera.

NAP

Assemblea del personale laico

La NAP impiega un buon numero di laici per completare il personale negli uffici dei Comboniani nella provincia. Questo richiede un buon grado di fiducia e di collaborazione tra i Comboniani e il personale laico. Dal 26 al 28 ottobre, i dipendenti dei vari uffici della provincia, si sono radunati a Cincinnati per un’assemblea che si è rivelata molto utile per tutti. Erano 23 persone. Altre avevano programmato di partecipare, ma o per malattia o per altri impegni urgenti, non hanno potuto.
Cinque Comboniani sono stati presenti per i tre giorni, P. Luigi Gasparini, P. Pietro Ciuciulla, P. Mario Ongaro, P. David Bohnsack e P. Denis Wilkinson – un chiaro segno al personale che questo era considerato un incontro importante. I Comboniani non sono stati degli osservatori passivi, ma hanno avuto un ruolo attivo e si sono facilmente lasciati coinvolgere nei dibattiti e nei dialoghi.
L’assemblea è iniziata con la celebrazione eucaristica per la festa di San Daniele Comboni. I principali temi di discussione sono stati: il ruolo del personale laico quando i sacerdoti diventano anziani e sempre meno numerosi; una prospettiva della provincia presentata da P. Luigi, condividendo l’esperienza di missione; come le comunità locali diventino territorio di missione; influenza della tecnologia; carisma di San Daniele Comboni; collaborazione che incoraggia a condividere le risorse e i doni/talenti del personale.
Nella sua presentazione, P. Luigi ha parlato di una prospettiva per la provincia: “Non siamo solo 30 Comboniani ma, con voi, 60 Missionari Comboniani che lavorano assieme per lo stesso scopo”. Qualcuno ha esclamato: “Siamo una famiglia più numerosa di quel che pensavo!”.
L’assemblea è stata programmata con cura e tutti hanno preso parte attiva alle discussioni. Ci sono stati anche momenti per favorire le relazioni sociali, in cui le persone hanno potuto conoscersi meglio. Le distanze tra noi rendono difficile la comunicazione che avviene per telefono o e-mail. Chicago, ad esempio, dista più di 3000 km da Los Angeles. È stato bello, quindi, incontrarsi direttamente.
Alla domanda di che cosa il personale vorrebbe per essere più efficiente nel suo servizio, la risposta unanime è stata la richiesta di una maggiore conoscenza di San Daniele Comboni e del suo carisma.

PERÚ-CHILE

Incontro dei missionari dai 46 ai 65 anni

Nella maggior parte delle nostre province si svolgono incontri per i missionari al di sotto dei 40 anni e oltre i 65, mentre rimane un buon gruppo di mezza età per i quali non si organizza nulla. È stato questo il motivo che ha portato la Commissione per la formazione permanente a proporre un incontro nel quale si potesse riflettere sulle sfide che si hanno in questi anni. Così, il 13 e 14 novembre, una decina di Comboniani si sono incontrati nella casa provinciale per partecipare ad un seminario guidato da P. Kevin Flaherty, un gesuita di grande esperienza nel campo della formazione e dell’accompagnamento ai religiosi. Sono stati due giorni di condivisione di esperienze vissute, timori, gioie e speranze guardando al futuro. Come vogliamo vivere l’ultima parte della vita? Che direzione vogliamo dargli? Sono queste alcune delle domande che hanno orientato l’incontro. È stato un canto di gratitudine per la nostra vocazione missionaria e qualcuno ha detto che l’incontro gli era servito per conoscere meglio gli altri e tornare con rinnovato entusiasmo ai propri compiti quotidiani.

40° anniversario di professione religiosa
40 anni fa Fr. Ivan Bernardi, attuale economo provinciale, faceva la sua prima professione nell’Istituto Comboniano. Con una nutrita partecipazione di Comboniani, Comboniane e Amici Laici, il 22 novembre, nella cappella della casa provinciale, è stata celebrata una Messa per lodare e ringraziare Dio per questo anniversario. L’Eucaristia è stata presieduta da P. Rogelio Bustos Juárez, provinciale, che ha ringraziato Dio per la vocazione del Fratello missionario nella nostra famiglia comboniana e ha invitato Fr. Ivan a mantenersi assiduo nella preghiera, gioioso nel suo servizio e generoso nella sua dedizione alla missione.
La celebrazione si è conclusa con alcune commosse parole pronunciate, in forma di salmo, da Fr. Ivan e con un piccolo spettacolo, dopo la Messa, preparato dai suoi amici.

PORTUGAL

Assemblea degli animatori missionari

Dall’11 al 14 novembre si è tenuta a Fatima l’Assemblea annuale degli “Animatori Missionari Ad Gentes” (ANIMAG), sul tema “Animazione Missionaria ad gentes in Portogallo dopo il Congresso Missionario”. Erano presenti circa 40 delegati di 20 Istituti Missionari.
Fra gli interventi, da rilevare quello di D. António Couto, Presidente della Commissione Episcopale delle Missioni, che ha presentato l’evangelizzazione come la priorità delle priorità della Chiesa. Da parte sua, P. Virgílio Nascimento, Rettore del Santuario di Fatima, ha parlato di Maria come Stella dell’evangelizzazione, sottolineando che il Santuario di Fatima è uno spazio aperto all’evangelizzazione e da lì deve passare la missione della Chiesa.
P. Manuel Durães, Direttore delle Pontificie Opere Missionarie, ha fatto un bilancio molto positivo del Congresso Missionario e ha mostrato disponibilità a continuare ad appoggiare tutta l’animazione missionaria che si fa in Portogallo.
La Fondazione Evangelizzazione e Culture (FEC), l’Associazione della Stampa Missionaria (Missão Press) e l’emittente portoghese “Fé e Justiça África – Europa” (AEFJN) hanno condiviso le iniziative nelle quali sono coinvolti, nell’ambito missionario e della solidarietà.
L’assemblea è stata scandita da celebrazioni e momenti di condivisione delle attività realizzate in tutto il paese. È stato un momento di bilancio e programmazione.

IN PACE CHRISTI

P. Luigi Bano
(16.01.1933 – 27.08.2008)
P. Alberto Marra (19.04.1930 - 03.10.2008)
Fr. Ulderico Menini (13.05.1922 – 26.10.2008)
Fr. Tarcisio Calligaro (12.04.1929 – 05.11.2008)

Preghiamo per i nostri defunti

LA MADRE
: Rosa Herlinda, di P. Ibercio Rojas Zevallos (PE); Maria, di P. Juan Sánchez Arenas (E); Bianca, di P. Massimo Cremaschi (I).
LA SORELLA: José Ngereane, di P. Faustin Ngere Mboka (EG); Giuseppina, di P. Mansueto Zorzato (ET).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. M. Filomena Scano, Sr. Dorina Gelmetti.
Gino Filippini: missionario laico, morto di cancro a Brescia il 28 novembre 2008. Ha lavorato in Congo, Rwanda, Burundi e ha speso l’ultima decina d’anni con la comunità comboniana di Korogocho (Kenya).
Familia Comboniana n. 659