Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

BUONA PASQUA!
DIREZIONE GENERALE

Consulta di marzo
Note Generali

Piani sessennali

Il Consiglio Generale (CG) ringrazia tutte le circoscrizioni per i piani sessennali. Nella maggior parte di essi si nota attenzione alle priorità del Capitolo Generale. Auguriamo che la programmazione fatta faciliti il cammino di ogni provincia/delegazione. Ricordiamo anche che è compito di tutti aiutare a stabilire l’equilibrio tra impegni e personale. Il problema del personale è sempre esistito, ma ultimamente sta diventando un punctum dolens sempre più dolens. Per tutti. Chiediamo a coloro che non l’hanno ancora fatto di mandare tre (3) copie del testo e documento finale del piano sessennale al Segretario generale.

Preparazione dei formatori
Partendo dalle sfide ed urgenze poste dalla formazione di base ed in dialogo con le province/delegazioni, il CG ha scelto un numero di confratelli che si prepareranno come formatori dei noviziati e degli scolasticati. La preparazione durerà un anno e sarà a Roma per facilitare un lavoro di gruppo ed affrontare anche certe tematiche di formazione specificatamente comboniane. Cinque (5) inizieranno la loro preparazione con l’anno scolastico 2006-2007, tre (3) o quattro (4) con quello del 2007-2008. Ringraziamo di cuore le province che hanno collaborato a questo progetto accettando di lasciare liberi questi confratelli a vantaggio di tutto l’Istituto.

Codice di condotta
Il comitato incaricato continua a lavorare con impegno, generosità e senza sosta. Un canonista di esperienza e competenza sta aiutando perché il documento sia in linea col Codice di Diritto Canonico e, allo stesso tempo, con l’attenzione alla persona.

Anno Comboniano di Formazione Permanente (ACFP)
L’edizione inglese del ACFP riprenderà in ottobre di quest’anno in Sudafrica nella nostra proprietà di Lynnwood Ridge a Pretoria. Un sentito ringraziamento alla provincia del RSA per l’impegno nel ristrutturare e preparare la sede.

Commissione per preparare l’Assemblea Intercapitolare 2006
La commissione incaricata sta perfezionando il programma, l’agenda e la metodologia. Tutte le informazioni arriveranno alle province/delegazioni secondo il calendario previsto. Ricordiamo che le relazioni provinciali/di delegazione dovranno pervenire a Roma in due lingue (una lingua neolatina e in inglese) entro il 31 maggio 2006.

Ratio Missionis: la fase della messa a fuoco
Il processo di preparazione della Ratio Missionis è in svolgimento in tutto l’Istituto. Pochi mesi ci separano dall’evento dell’Assemblea Intercapitolare (Messico, settembre 2006) e stiamo arrivando alla conclusione di questa prima fase del processo che abbiamo chiamato della messa a fuoco. Siamo chiamati tutti a concentrare i nostri sforzi per dare forma al lavoro svolto attraverso i workshop, la riflessione personale e comunitaria motivata dai sussidi apparsi in Familia Comboniana.
Molte province e delegazioni hanno organizzato corsi di esercizi spirituali e assemblee, sia a livello zonale che a livello provinciale, mettendo al centro dell’attenzione dei confratelli questo cammino per la Ratio Missionis.
Nei prossimi mesi sono state programmate le Assemblee Continentali: per l’Europa, a Pesaro (27-31 marzo); per l’Africa anglofona, a Kampala (1-6 maggio); per l’Africa francofona, a Bangui (22-28 maggio); per le Americhe e Asia, a San Paolo (12-17 giugno).
Questi incontri aiuteranno a mettere a fuoco la realtà dell’essere e del servizio missionario comboniano così come lo percepiamo nella quotidianità, facendo emergere le problematiche, le sfide e i nodi da sciogliere; ma anche le potenzialità e le opportunità già presenti nell’Istituto, per guardare avanti con fiducia alla missione comboniana del presente e del futuro.
Un grazie di cuore alle province e delegazioni e soprattutto alle commissioni provinciali, impegnate nella preparazione dei rapporti provinciali e continentali. Allo stesso tempo, un invito alla perseveranza in questo processo di rinnovamento.

Assemblea generale Laici Comboniani (LMC)
P. Umberto Pescantini, segretario del segretariato generale per l’animazione missionaria, e Fr. Hernán Romero Arias hanno programmato l’assemblea per il 6-12 novembre 2006 a Ellwangen. Ulteriori informazioni e programmi saranno inviati successivamente.

Edizione inglese degli Scritti di Comboni
Un sentito ringraziamento alla London Province per il lavoro fatto con generosità e spirito comboniano per preparare questa edizione degli Scritti. Si è arrivati alla fase conclusiva. Imprevisti all’ultimo momento ne hanno ritardato la stampa.

Incontro dei Consigli Generali MCCJ e SMC
Il 20 marzo si sono incontrati i due Consigli Generali dei Comboniani e delle Comboniane. È stata una mattinata di condivisione su situazioni e possibili iniziative da programmare insieme.

Nomine
P. Joaquim José Gonçalves Oliveira Valente da Cruz
di Studium Combonianum è nominato editore/redattore di “Archivio Comboniano” dal 1° maggio 2006. Si ringrazia P. Fernando Zolli per il lavoro svolto nell’Ar-chivio Comboniano dalla seconda metà del 2002 fino alla fine di aprile.
P. Jorge Martínez Vargas, economo provinciale del Messico, dal 1° marzo 2006 è nominato membro del consiglio generale dell’economia per l’America-Asia.
P. Piergiorgio Prandina dal 1° marzo 2006 è nominato assistente del Segretario generale.
P. Antonio Guarino dal 1° luglio 2006 è nominato padre maestro del noviziato interprovinciale di Venegono.
P. Carmelo Casile dal 1° luglio 2006 è nominato coordinatore del Corso di Rinnovamento a Roma. Un ringraziamento a P. Carmelo per il suo generoso servizio come maestro di novizi a Venegono.

Viaggi e visite dei membri del Consiglio Generale
P. Serra Teresino
: dal 19 al 27 aprile è in Spagna per predicare gli esercizi spirituali ai confratelli; dal 15 al 30 maggio è nel Brasile Nordest per l’assemblea provinciale e per visitare la provincia; dal 13 al 25 luglio, predica gli esercizi spirituali ai confratelli dell’Eritrea e visita la delegazione, in agosto è a Roma, a settembre partecipa all’Assemblea Intercapitolare; nella seconda metà di novembre visita il Centrafrica.
P. Baldan Fabio Carlo: dal 20 aprile al 18 maggio visita la provincia dell’Etiopia.
P. Odelir José Magri: dal 14 aprile al 13 maggio visita la provincia del Centrafrica; dal 15 al 25 maggio visita lo scolasticato di Pietermaritzburg in Sudafrica; dal 29 maggio al 3 giugno partecipa all’incontro della Commissione per la Verifica della Promozione Vocazionale e Formazione di Base a Roma.
P. Tesfamariam Ghebrecristos Woldeghebriel: dal 17 aprile al 18 maggio visita la provincia dell’Etiopia; a settembre partecipa all’Assemblea Intercapitolare.
Fr. Romero Arias Hernán: dal 14 al 30 aprile visita la provincia del Centrafrica; dal 4 al 25 maggio visita la provincia del Sud Sudan.

La prossima Consulta inizia il 1° giugno 2006.

Richiesta alle province/delegazioni di lingua inglese
Il Segretario generale chiede alle province e delegazioni di lingua inglese di controllare con urgenza quante copie in più della Regola di Vita (1988) in inglese sono ancora disponibili, sia nella sede della provincia o delegazione che in altre comunità. Qui nella segreteria abbiamo solo poche copie.
Una volta che sapremo il numero delle copie in più che avete a disposizione, vi faremo sapere come inviarcele. Grazie della cooperazione.

Visita del Cardinale Crescenzio Sepe al Sudan
Roma, 22 febbraio 2006
E.mo e R.mo Cardinale Sepe Crescenzio
Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli

Eminenza Reverendissima,
La saluto di cuore e invoco su di lei le benedizioni dello Spirito di Cristo missionario.
Stiamo seguendo, in contatto con il provinciale e attraverso i dettagliati resoconti dell'Osservatore Romano, la sua visita al popolo e alla Chiesa del Sudan.
Khartoum, Juba, Rejaf sono luoghi tanto cari e familiari a noi Comboniani.
Eminenza, voglio esprimerle, a nome di tutto l'Istituto, la mia gratitudine per questa sua visita nella terra tanto amata dal nostro santo Fondatore. La sua presenza testimonia la solidarietà e la vicinanza del Santo Padre e di tutta la Chiesa alla martoriata comunità ecclesiale e civile di quel Paese. La sua personale attenzione e le sue parole li hanno confermati nella fede e assicurato loro che non sono soli.
Mi unisco al Santo Padre e a lei nell'invocare da Dio, per l'intercessione di Santa Bakhita e San Daniele Comboni, un futuro di pace e abbondanti frutti apostolici per il Sudan.
Le voglio assicurare la mia vicinanza nella preghiera e il mio costante ricordo.
Fraternamente, nel Cuore di Cristo,
P. Teresino Serra, mccj

Roma, 27 febbraio 2006
Rev.do Superiore Generale,

ho ricevuto la cortese Lettera, del 22 c.m., con la quale la Paternità Vostra mi ha espresso, a nome di tutto l'Istituto dei Comboniani, la Sua gratitudine per la visita pastorale compiuta alla Chiesa del Sudan.
Ho potuto constatare di presenza l’insostituibile e provvidenziale opera missionaria dei Comboniani in Sudan, che mi ha molto edificato. Desidero, perciò, assicurare a Lei ed a tutta la Congregazione dei Missionari Comboniani del Sacro Cuore, la Benedizione del Signore e la mia preghiera, affinché il carisma missionario di San Daniele Comboni rimanga al centro di tutta la vostra attività anche nel futuro, per un servizio apostolico sempre più intenso.
Profitto della circostanza per confermarmi, con sensi di religioso ossequio,
devotissimo
Crescenzio Card. Sepe

Incontro continentale dei Fratelli Comboniani in Europa
Dal 21 al 24 febbraio, i rappresentanti dei Fratelli Comboniani presenti nelle province europee, si sono riuniti a Limone sul Garda per riflettere sulla loro situazione nel continente. Erano presenti: Fr. Hernán Romero Arias, assistente generale, Fr. Giuseppe Lagattolla (Curia), Fr. Genesio Maroso (I), Fr. Claudio Pietro Parotti (I), Fr. Luis Humberto González Jiménez (I), Fr. Simone Della Monica (I), Fr. Antonio Marchi (I), Fr. Johann Eigner (DSP), Fr. Günter Nährich (DSP), Fr. José Díaz Pérez (S), Fr. Humberto da Silva Rua (P), Fr. Francisco José Ribau Amarante (P), P. Laureano Rojo Buxonat (provinciale della Spagna), P. Giacomo Palagi (vice provinciale d’Italia).
Numerosi sono stati i cambiamenti sia all’interno dell’Istituto che all’e-sterno. La società si evolve rapidamente, allontanandosi da interessi che riguardano la sfera religiosa e le “istituzioni”. All’interno dell’Istituto si prende atto di una situazione di invecchiamento, per cui diminuisce la capacità di adattamento e prevalgono le necessità interne a scapito dello slancio nei confronti della società.
Riunirci come Fratelli Comboniani è stato uno sforzo di riflessione per contribuire alla crescita dell’Istituto partendo dal nostro servizio particolare, dalla nostra ministerialità intesa come dimensione laicale di presenza e protagonismo nella Chiesa come Popolo di Dio (Vat. II), diversità di ruoli per una missione sempre più ricca e rispondente ai cambiamenti in atto.
Abbiamo potuto ascoltarci, conoscerci e verificare che, nonostante la diminuzione delle forze, è necessario essere creativi, interrogarci per continuare a crescere insieme. Un punto critico sicuramente è l’esiguo numero di candidati: perché i giovani in Europa non sono attratti dalla vita consacrata? Sentono forse che questa scelta non porta ad una vera a completa realizzazione personale? E noi, siamo in prima persona testimoni gioiosi e accoglienti di questa nostra scelta?
Dall’incontro sono scaturite alcune conclusioni e proposte. 1. Destinare i Fratelli giovani in comunità dove siano accolti, accompagnati e valorizzati per quello che sono e addetti ai servizi ai quali sono stati preparati (anche per evitare crisi e uscite). 2. Continuare lo sforzo di riflessione della Ratio Missionis poiché sentiamo il bisogno di rinnovarci. Tenere in considerazione l'aspetto della promozione umana e la progettualità. La pastorale sociale è parte integrante dell’evangelizzazione e campo specifico per il Fratello (individuare o preparare Fratelli per partecipare a vari livelli di riflessione, commissioni). 3. Realizzare studi sistematici sul Fratello Comboniano da vari punti di vista (del Comboni, biblico, storico, ecc.). 4. Definire una commissione per studiare un “progetto” di presenza di Fratelli in Europa, presenza di promozione umana, evangelizzazione in un luogo “comboniano”, “situazione di nigrizia” (anche per una proposta vocazionale: vieni e vedi) (integranti: Fr. Claudio Parotti, coordinatore, Fr. José Díaz Pérez, Fr. Johann Eigner). 5. Continuare la tradizione degli incontri periodici anche tra province vicine: Portogallo – Spagna (vincere la resistenza agli incontri) e riproporre, a diversa scadenza, incontri come questo, a livello europeo, per “pensare insieme”. 6. Raccogliere ciò che è stato già prodotto e plasmare strumenti di promozione vocazionale, video, riflessioni, catechesi, testimonianze. Assumersi la responsabilità di accompagnare le vocazioni. 7. Sottolineare nella pastorale vocazionale la dimensione di fede, la chiamata, il Comboni, la consacrazione, la ministerialità.

Lettera dei Corsi di Rinnovamento di Roma (MCCJ e SMC)
Nella settimana tra il 20 e 25 febbraio, i confratelli (quindici) e le consorelle (undici) partecipanti ai rispettivi "Corso di Rinnovamento" (i Comboniani) e "Scavare nel nostro pozzo" (le Comboniane), si sono ritrovati insieme per una riflessione sulla collaborazione in vista della missione nella casa generalizia di Via Luigi Lilio a Roma. Durante questi quattro giorni hanno cercato di raccontarsi la missione, di condividere e progettare un futuro missionario più intenso nella comunione. Al termine della convivenza hanno pensato di scrivere una lettera aperta per condividere la ricchezza dell'esperienza vissuta.

“Carissimi fratelli e sorelle,
Noi Comboniani e Comboniane del Corso di Rinnovamento, riuniti per quattro giorni nella casa generalizia per una riflessione sulla collaborazione in vista della missione, abbiamo pensato di scrivere questa lettera ai nostri/e provinciali e, attraverso Familia Comboniana e Vita Nostra, estenderla a tutti i confratelli e consorelle.
Abbiamo constatato con soddisfazione che, come frutto del documento congiunto delle Direzioni Generali Comboniane del marzo 2002, “Collaborazione per la missione”, diversi passi sono stati fatti in tante nostre province verso un positivo e costruttivo lavoro d’insieme. In altre, dove questo è successo meno, pensiamo che la causa possa essere anche stata la non conoscenza del documento stesso. Alcuni tra noi ne hanno preso visione solo durante questo corso.
L’esperienza di questi giorni è stata per noi positiva e arricchente. Per crescere insieme è importante conoscersi e mettere in atto iniziative opportune che favoriscano l’incontro e la riflessione. Auspichiamo che quanto prima questa nostra esperienza venga riprodotta in ogni circoscrizione. Seminari organizzati periodicamente aiuteranno poi, Comboniani e Comboniane, anche nella ricerca di una spiritualità comboniana, nell’ap-profondimento della propria storia in una visione d’insieme della missione e una condivisa progettualità, in comunione con la Chiesa locale.
In questo momento in cui siamo impegnati nel riqualificare il nostro vivere la missione e ridisegnare le nostre presenze, ci sembra importante che dove Comboniani e Comboniane sono chiamati a lavorare insieme, ci sia collaborazione tra il provinciale e la provinciale con visite alla comunità apostolica, da effettuare insieme.
Nuovi areopaghi - MCS, GPIC, baraccopoli, pastorale familiare, centri pastorali, ecc. - possono richiedere tipi di presenza diversificata dalla missione tradizionale prospettando la presenza di Comboniani/Comboniane.
Crediamo che una collaborazione possa funzionare solo quando esiste un coordinamento nelle programmazioni a livello di Direzioni Generali, consigli provinciali e segretariati. È importante “pensare e attuare insieme le varie iniziative” sempre riconoscendo che una giusta autonomia non preclude una fruttuosa collaborazione.
Chiediamo anche che sia migliorata la conoscenza reciproca attraverso un maggiore scambio di informazioni. Familia Comboniana, Vita Nostra e possibilmente anche i bollettini provinciali dovrebbero arrivare in ogni comunità dei rispettivi Istituti e in ogni circoscrizione.
Per quanto riguarda i corsi di rinnovamento a livello di formazione permanente suggeriamo che in futuro possano essere realizzati insieme.
In una società lacerata e frammentata dove le relazioni interpersonali tra uomo e donna diventano sempre più difficili, siamo chiamati/e ad essere testimoni e costruttori di comunione e di fraternità. San Daniele Comboni e lo Spirito di Gesù Risorto accompagnino tutti/e noi”. (Per i fratelli e le sorelle del “Corso di Rinnovamento e Pozzo”, Sr. Franca Artini e P. Claudio Longhi).

Opera del Redentore

Aprile 01 – 15 DSP 16 – 30 E
Maggio 01 – 07 ET 08 – 15 ER 16 – 31 IT

Intenzioni di preghiera

Aprile - Perché la contemplazione del Mistero Pasquale, della morte e risurrezione di Cristo, ci aiuti a morire ai nostri progetti personali, per assumere insieme il piano di Dio nelle nostre province e delegazioni. Preghiamo.

Maggio - Per le Secolari Missionarie Comboniane, perché la loro testimonianza e inserzione portino le comunità cristiane a vivere l’impegno missionario, aprendosi alle necessità dei più poveri ed abbandonati. Preghiamo.

EGITTO

P. Giuseppe Scattolin all’Università dell’Azhar

In questi ultimi mesi ho avuto diverse occasioni di dialogo a livello di studiosi musulmani, per una condivisione ed uno scambio. Prima di tutto con la “Società filosofica egiziana”. Per cinque giorni completi (tra il 18 e 23 dicembre) si è discusso il tema “filosofia della libertà”.
Poi ho avuto la possibilità di partecipare per tre giorni (4-6 marzo) ad un convegno a livello di università islamiche a Minya (una città a Sud del Cairo) sul tema “Orientalisti, loro studi sulla lingua araba e l’Islam”. Tema molto scottante con tutta la critica anti-occidentale di moda a livello di mondo islamico, (e non). Infine ho avuto la possibilità di dare una conferenza ai professori dell’Università dell’Azhar, riconosciuta come la più prestigiosa e rappresentativa del pensiero islamico.
L’anno scorso avevo presentato il mio lavoro su un poeta mistico egiziano, Ibn al-Farid, e avevo incontrato una buona accoglienza ed anche simpatia. Quest’anno ho presentato (in arabo, ovviamente) la conferenza sul dialogo interreligioso che avevo dato in settembre alla Gregoriana in occasione del 40° di Nostra Aetate.
La mia esposizione si è concentrata su tre punti. La gobalizzazione attuale con i suoi aspetti positivi e negativi, tema scottante per questi paesi. La situazione della religione nella globalizzazione e le sfide che questa comporta. In tale contesto ho sottolineato la necessità per ogni religione di fare un ritorno all’autenticità, di confrontarsi con la modernità, di entrare in dialogo interreligioso (con il problema del pluralismo religioso), e di impegnarsi per la giustizia. Infine ho presentato la dimensione mistica (in arabo il sufismo) come campo di incontro e dialogo fra le religioni attorno a temi fondamentali come l’identità umana, l’ambiente umano (l’universo), e il mistero di Dio, nella sua trascendenza e trans-discendenza (vedi in prospettiva l’Incarnazione).
Sono punti delicati e controversi, ma che hanno suscitato molto interesse con molti interventi. La maggior parte hanno evidentemente sottolineato la posizione tradizionale dell’Islam in materia. Ma alla fine ho rilevato che, al di là dalle differenze (che sono necessarie in ogni gruppo umano, anche religioso), il fatto più importante è stato quello di esserci trovati insieme, esserci scambiati le nostre idee in un clima di mutua accoglienza e simpatia.
In conclusione, vorrei sottolineare quello che da sempre ho sostenuto, e cioè che il dialogo è necessario soprattutto ora e in particolare col mondo islamico. Ci sono varie forme di dialogo, ma certamente quella del ‘pensiero’ ha una particolare importanza. Occorre un cambiamento profondo di mentalità per poter creare una convivenza pacifica nel nostro mondo globalizzato. Il dialogo del pensiero deve aver di mira questo. Infine come diceva Hans Küng: “Non ci sarà pace fra i popoli se non ci sarà pace fra le religioni”. Speriamo che questo non sia l’ultimo incontro.

ITALIA

Assemblea provinciale

Nei giorni 13-17 marzo si è svolta a Verona l’assemblea della provincia italiana. Per la prima volta il consiglio provinciale ha voluto invitare all’assemblea non solo “delegati” delle comunità ma tutti i confratelli che lo volevano. Per poter accogliere tutti si è chiesta ospitalità al CUM di Verona. Sono così convenuti circa cento confratelli, con una buona rappresentanza di anziani (tra cui P. Angelo Dell’Oro, con i suoi 94 anni).
L’assemblea si proponeva di riflettere sul cammino della provincia, tenendo conto della programmazione sessennale, della Ratio Missionis e dell’obiettivo della riqualificazione degli impegni (“riqualificare riqualificandoci”). Il primo giorno è stato dedicato all’analisi dell’oggi, attraverso la condivisione in gruppi degli apporti delle comunità e le relazioni dei segretariati, delle commissioni e del provinciale. Nel secondo giorno si è guardato al passato per recuperare le nostre radici e scoprire una lezione ancora valida per noi. Nei restanti due giorni si è prospettato il futuro, prima cercando di prevedere il futuro “probabile”, frutto dell’inerzia e della mancanza di cambiamenti, poi definendo un futuro “voluto” e identificando i cambiamenti necessari per raggiungerlo.
Si è così arrivati a cinque “criteri orientativi” scelti in plenario che, in un ulteriore lavoro condizionato dal poco tempo disponibile, si è cercato di tradurre in obiettivi concreti. Il frutto di tutto questo è stato affidato al Consiglio Provinciale e ai segretariati perchè possa orientare il cammino della provincia.
A causa del grande numero di partecipanti, la coordinazione dell’assem-blea ha preferito dare più tempo ai gruppi che al plenario e usare dinamiche per coinvolgere tutti. Questo ha permesso di sentirsi tutti partecipi e responsabili, sia dell’assemblea che del futuro della provincia.
Molto positivo il contributo di P. Giovanni Scudiero, missionario della Consolata, che ha partecipato come facilitatore e ha orientato le dinamiche dell’assemblea.
Anche il Superiore Generale, P. Teresino Serra, ha portato il suo contributo di incoraggiamento e di riflessione, lasciando per una giornata la “consulta” a Roma e partecipando all’assemblea il 16 marzo: ha fatto un intervento in plenario ed ha presieduto la celebrazione eucaristica.

KENYA

Seminari sul ministero negli slum e tra i pastori nomadi

Tra le sfide missionarie in Kenya, due si distinguono in modo particolare: gli slum e i pastori nomadi.
L’Istituto del Ministero Sociale in Missione (IMSM) aveva già rivolto la sua attenzione al ministero tra i quartieri poveri con un seminario di tre giorni nel novembre 2001, tenuto al Tangaza College. I risultati di quel seminario sono stati pubblicati dalle Paulines Publications Africa in un libro intitolato Gli slum: una sfida all’evangelizzazione. Il crescente interesse per questo ministero ha incoraggiato la IMSM ad introdurre per quest’anno accademico un corso sul “ministero negli slum” che è seguito da 25 studenti.
Dal 13 al 15 febbraio, poi, sono stati presi in considerazione i “pastori nomadi” con un seminario di tre giorni sul Ministero tra i pastori nomadi. Organizzato per i missionari e gli agenti pastorali con esperienza diretta in questo campo, ha avuto 31 partecipanti. I più numerosi sono stati i Missionari Comboniani che probabilmente hanno il maggior numero di persone coinvolte nel ministero tra i pastori nomadi, se prendiamo in considerazione non solo il Kenya ma anche Sudan, Uganda, Congo e Ciad.
Gli scopi erano: a) “condivisione delle esperienze di ministero”. Queste popolazioni vivono ai confini della loro nazione, così che la comunicazione tra gli agenti pastorali è difficile. L’informazione reciproca è fondamentale; b) “valutazione” delle esperienze da una prospettiva sociale, culturale, teologica e ministeriale; c) individuazione di una certa “convergenza” per migliorare le iniziative pastorali.
Molto apprezzato è stato il contributo dei pastori nomadi stessi, di origine Turkana, Samburu e Masai, che sono anche studenti dell’Istituto del Ministero Sociale. Importante è anche il fatto che agenti pastorali provenienti dai gruppi etnici sopra menzionati sono stati coinvolti nella preparazione e programmazione del seminario stesso.
Tra le varie proposte sono da segnalare le seguenti.
a) È necessario porre maggior attenzione al rito di passaggio dalla vita alla morte; promuovere una più inculturata celebrazione dei sacramenti; inoltre si è fatto notare che ai riti di “passaggio” vi è sempre una grande partecipazione di gente, per cui essi possono diventare occasioni per annunziare con semplicità il messaggio evangelico che sa toccare le situazioni di vita veramente significative per loro.
b) Prestare molta più attenzione allo sviluppo umano integrale per contrastare l’attuale modo di sviluppo e l’irreversibile dipendenza in termini di cibo, ecc.
c) Iniziative meglio coordinate per quanto riguarda la soluzione dei conflitti e il conseguimento della pace.
In conclusione, i partecipanti hanno rilevato con forza l’importanza di un’attitudine di dialogo verso i pastori nomadi nel campo del ministero della proclamazione del Vangelo, nel formare le comunità cristiane, e in ogni altra attività che promuove il Regno di Dio.

MÉXICO

50 anni di presenza comboniana a San Francisco del Rincón

Domenica 12 marzo 2006, la comunità di San Francisco del Rincón, ha avuto la sua tradizionale “Verbena”. Ancora una volta si è potuta constatare la generosa collaborazione degli amici e benefattori che, con il cuore aperto alla missione, hanno dato il loro valido contributo alla realizzazione di questo evento.
In questa ormai tradizionale festa comboniana, che si svolge nella sede del seminario minore, si è avuta la nutrita e gioiosa partecipazione di circa 3.000 persone, provenienti da varie zone della regione: Pénjamo, Dolores Hidalgo, San Felipe, Ocampo, Arandas, San Julián, Jalostitlán, Yurécuaro, Tepatitlán, San Juan de los Lagos, Nochistlan, México D.F., Aguascalientes e Monterrey.
La Messa è stata presieduta da P. Fernando González Galarza (che attualmente partecipa all’ACFP), il quale condividendo con i presenti l’interessante esperienza vissuta di recente in Sud Sudan, li ha motivati a continuare a sostenere materialmente e spiritualmente il nostro lavoro missionario ad Gentes.
P. Rafael Huerta Carbajal, attuale animatore missionario di questa zona, ha consegnato ai responsabili dei gruppi missionari comboniani un cero acceso con il quale ha aperto l’anno giubilare del cinquantenario del Seminario Minore. Un invito a creare legami di comunione per ringraziare Dio dei doni ricevuti e implorare dall’Altissimo abbondanti benedizioni e vocazioni per il futuro.
P. José Luis Rodríguez López, superiore della comunità, ha preso la parola per ringraziare e motivare i presenti a continuare ad essere Comboniani nel cuore e ad intensificare la preghiera per le vocazioni.
Al termine della Messa, tutti i partecipanti hanno potuto scegliere fra più di 70 luoghi di ristoro che offrivano cibo, bevande, frutta, gelati e dolci. Non poteva mancare la musica a rallegrare l’occasione, in un clima di sano divertimento. La festa si è conclusa con un arrivederci al prossimo anno, ma questa volta con una particolarità: sarà la festa dei 50 anni.

PERÚ-CHILE

Aggressione agli economi

L’8 marzo, la comunità della casa provinciale, con la presenza del consiglio provinciale e delle provinciali Comboniane di Ecuador, Perù, USA e Messico, era pronta a celebrare il compleanno di P. Javier Sánchez Vargas, quando, poco prima delle 13.00, P. Rogelio Bustos Juárez ha ricevuto una telefonata che lo ha lasciato di stucco. Fr. Ivan Bernardi e P. William Dal Santo, responsabili dell’economato provinciale, erano stati aggrediti mentre tornavano dalla banca dove avevano ritirato un’ingente somma di denaro. Si pensa ad una rapina progettata, visto che è avvenuta a poca distanza dalla sede provinciale. P. William ha riportato una ferita alla gamba sinistra, con due fori, da cui la pallottola è entrata e uscita senza ledere né arterie né ossa. È rimasto in clinica due giorni ed ora è convalescente a casa. Fortunatamente Fr. Ivan ne è uscito illeso e, dopo alcune notti di insonnia, entrambi sono tornati alle loro attività.

Nuova giunta direttiva della CRP
Il 13 marzo, durante l’assemblea elettiva di Superiori/e Religiosi/e, è stato eletto il nuovo direttivo della Conferenza di Religiosi del Perù (2006-2009): una presidentessa, un vicepresidente e quattro membri, uno dei quali è il provinciale P. Rogelio Bustos Juárez. Felicitazioni!

Nascita di Comboni
Le comunità di Lima hanno celebrato il 175° anniversario della nascita di Daniele Comboni nella sede provinciale. È una delle occasioni in cui i rappresentanti delle varie comunità si danno appuntamento per riflettere e pregare attorno al nostro Padre e Fondatore. In mattinata P. Lorenzo Díez Maeso ha offerto ai partecipanti alcuni spunti di riflessione. L’incontro si è concluso con la concelebrazione eucaristica e il pranzo fraterno.
Contemporaneamente, nella parrocchia del “Señor de los Milagros”, P. Rogelio Bustos Juárez, assieme ai membri della comunità di Trujillo (nel nord), ha presieduto la celebrazione eucaristica alla presenza di alcuni fedeli, ringraziando Dio per l’eredità ricevuta attraverso l’Apostolo dell’Africa.

Misioneros Combonianos cambia presentazione
Il Bollettino d’informazione dei MCCJ in Cile, con il N° 73 (aprile 2006) ha cambiato presentazione. È il foglio che ci lega ad amici e benefattori con i quali siamo in contatto. È stata migliorata la carta, è cambiato il formato, sono aumentate le pagine, è aumentata l’informazione per i lettori. Ringraziamo i Comboniani che lavorano in Cile per questa iniziativa che sarà utile per l’animazione missionaria.

SOUTH SUDAN

Visita di Mons. Vincent Mojwok Nyiker alla popolazione Nuer

Venerdì 3 marzo Mons. Vincent Mojwok Nyiker, vescovo di Malakal, ha iniziato la sua visita apostolica nella regione orientale dei Nuer, ora chiamata “Unity State”. È stato un evento veramente importante perché era la prima volta, dall’inizio della guerra (1983), che riusciva a visitare questa parte della diocesi. La gente si era già preparata per ben tre volte a questa visita, ma solo questo quarto tentativo è andato in porto.
Le persone hanno partecipato in gran numero e con grande gioia perché, finalmente, potevano incontrare il loro vescovo, colui che conoscevano solo di nome e per il quale avevano pregato per più di vent’anni.
Si sentiva ripetere in continuazione la frase “il vescovo è qui con noi” durante la cerimonia di benvenuto e, durante la giornata, in tutti i villaggi.
Il 3 marzo il vescovo si è recato nel villaggio di Mirmir, accolto calorosamente da P. Guillermo Aguiñaga Pantoja e da molte persone. Il giorno dopo, ha celebrato la Messa e visitato Rupkuac. Poi, ha proseguito per Leer, dove ha ricevuto un altro caloroso benvenuto dallo stesso P. Guillermo, da P. Francesco Chemello, dalla gente e dalle autorità locali, compreso il commissario distrettuale. La Messa è stata celebrata la prima domenica di Quaresima, all’aperto, alla presenza di oltre 3.500 persone.
Mons. Mojwok ha poi deciso di visitare anche la parrocchia di San Giuseppe, nel villaggio di Nyal dove abbiamo una comunità iniziata nel 1996. L’11 marzo Mons. Mojwok ha raggiunto Nyal accompagnato dal sacerdote locale P. John Mongi di Bentiu, e da P. Guillermo e P. Francesco. È stato accolto da Fr. Nicola Bortoli, P. Christian Carlassare, i cristiani di Nyal e delle zone circostanti al suono dei tamburi e con canti e danze. È stata una bellissima esperienza per tutti. La Messa, celebrata sabato mattina sotto un enorme albero, ha avuto la partecipazione di quasi 4.000 fedeli.
Tenendo conto della difficoltà di stabilire i giorni della visita del vescovo, possiamo dire che l’accoglienza è stata fantastica. Mons. Mojwok ha avuto, finalmente, l’opportunità di trovarsi in mezzo a loro, di ascoltarli, di condividere un po’ di tempo con loro.
Un ringraziamento particolare e congratulazioni sono dovute a P. Guillermo per il suo impegno nel realizzare questo sogno. La gente senza dubbio non dimenticherà tanto presto quest’evento, reso possibile anche dall’accordo di pace firmato solo lo scorso anno tra il Nord e il Sud Sudan. Possa il Signore benedire il Sudan con una pace duratura.

Promozione vocazionale
L’equipe vocazionale che risiede a Moyo, P. Jimmy Milla Aventore e Fr. Mario Rosignoli, all’inizio dell’anno scolastico delle scuole secondarie si sono immediatamente incontrati con gli studenti, facendo un buon lavoro. Otto giovani sono pronti per partecipare al corso orientativo che sarà tenuto a Lomin, Kajokaji, verso la metà di marzo. Congratulazioni e auguri.

UGANDA

Consegna della parrocchia della cattedrale di Gulu alla diocesi

Durante la solenne eucaristia presieduta dall’arcivescovo Mons. John Baptist Odama, la parrocchia della cattedrale di Gulu il 28 febbraio 2006 è stata consegnata alla diocesi che ha nominato parroco il sacerdote ugandese P. Gaudesio Langol. L’arcivescovo ha ringraziato il parroco uscente, P. Elia Pampaloni, e tutti i Missionari Comboniani fondatori della parrocchia, per il grande lavoro svolto per formare una solida e ben preparata comunità cristiana. Mons. Odama ha ricordato che la Buona Novella portata dai Missionari ai fedeli è stata scritta nel loro cuore e ora deve rendersi visibile nella loro vita. Essi dovrebbero essere come lettere scritte che portano il messaggio a coloro che non l’hanno ancora ricevuto. Il provinciale, P. Giuseppe Filippi, ha incoraggiato la comunità e il nuovo parroco ribadendo le parole di Dio a Giosuè: “Sarò con te sempre come sono stato con Mosè”. La celebrazione è proseguita con il pranzo, i discorsi e le danze. Sono stati offerti dei doni ai Missionari Comboniani che hanno lavorato in questa parrocchia: P. Vittorio Albertini, P. Giacomo Ambrogio, P. Justin Ogen, P. Pietro Cozza, Fr. Michael Dietrich, P. Elia Pampaloni e P. Gabriele Duringon. I Missionari Comboniani si sono occupati della parrocchia dal 1912 fino al momento della consegna alla diocesi.

Elezioni in Uganda
Le elezioni presidenziali e parlamentari si sono svolte il 23 febbraio 2006. La gente era desiderosa di andare a votare, ma la pioggia, la scarsa organizzazione e il tempo insufficiente hanno impedito a molti di esercitare il diritto elettorale. Il 25 febbraio, la commissione elettorale ha pubblicato i risultati delle elezioni che hanno visto l’attuale presidente Museveni vincitore con il 59% dei voti, mentre il 34 % andava al suo principale avversario, Besigye Kizza.
Sorprendentemente c’è stata una disparità fra il numero dei votanti registrati e i voti validi. Che fine hanno fatto i voti mancanti e non validi? La gente ha deciso di non votare oppure le è stato impedito? L’opposizione intende fare ricorso alla Corte Suprema per questi risultati.


Incontro di parenti e amici dei Missionari Comboniani
L’incontro con i parenti e gli amici dei Missionari Comboniani si è svolto nell’asilo della parrocchia di Mbuya con la partecipazione di circa 80 persone. Era stato organizzato dai promotori vocazionali dei Comboniani (sacerdoti e Fratelli) e dalle Suore Comboniane insieme ai rappresentanti dell’Associazione di parenti e amici dei Missionari Comboniani. Si sono incontrati un buon numero di familiari, parenti di Comboniani e Comboniane che lavorano in varie missioni sparse per il mondo.
Mons. Giuseppe Franzelli è stato il celebrante principale. Il provinciale, commentando le letture bibliche del giorno, ha sottolineato il patto che Dio ha voluto stabilire con il suo popolo, spesso diviso a causa del peccato e delle guerre. Il missionario è messaggero di questa alleanza, sigillata dal sangue di Cristo, diventando così un costruttore di ponti. I partecipanti hanno avuto il tempo di parlare e di conoscersi, di pranzare assieme e di trovare il modo di rimanere in contatto fra di loro e con i missionari ugandesi in tutto il mondo.

Preghiamo per i nostri defunti
IL PADRE
: Julio di P. Juan Manuel Rodríguez Martín (BNE).
LA MADRE: Rosa di P. Lorenzo Bergantin (PE).
IL FRATELLO: Bruno di P. Luigi Generoso (I).
LA SORELLA: Lucia di P. Gennaro Campochiaro (I).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Daniella Del Col; Sr. M. Giacomina Donati; Sr. Antonina Villa.

Familia Comboniana n. 630