Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù
DIREZIONE GENERALE
Assemblea Intercapitolare
Ricordiamo agli interessati (segretari dei segretariati generali, provinciali, delegati, ecc.) che tutte le relazioni da presentare all’Assemblea Intercapitolare devono arrivare al segretario generale in due versioni: una, in lingua originale, e l’altra, se l’originale è in italiano o portoghese o francese o spagnolo o tedesco, tradotta in inglese; se l’originale è in inglese, la traduzione deve essere in italiano o spagnolo.
Commissione di riflessione per la formazione
La commissione di riflessione per la formazione, nominata dal Consiglio Generale nella consulta di ottobre 2005, si è riunita dal 13 al 18 febbraio 2006 a Roma nella Curia Generalizia.
Durante la settimana, ci sono stati incontri anche con P. Teresino Serra, Superiore Generale, e Fr. Hernán Romero Arias, Assistente Generale, come pure con i segretari dei segretariati generali: interessanti e fruttuosi.
La commissione, da una parte ha ripreso le proposte delle assemblee continentali (2004) e quelle di Palencia (2005), dall’altra ha tentato di offrire un progetto nuovo che ridisegni il cammino formativo comboniano nel suo insieme.
Il frutto del lavoro della settimana è stato inviato alla commissione allargata che avrà tempo fino al 30 aprile prossimo per presentare osservazioni, commenti, suggerimenti, ecc.
Il mese di maggio servirà per riorganizzare tutto il materiale arrivato in vista del secondo incontro della commissione, programmato a Roma dal 29 maggio al 3 giugno.
In questo incontro verrà preparata una bozza da presentare al Consiglio Generale (consulta di giugno) e, di seguito, ai superiori provinciali e di delegazione per una riflessione e studio prima dell’Assemblea Intercapitolare di settembre 2006.
Segretariato generale per la promozione vocazionale e formazione
Statistiche 2005-2006
Aspiranti e pre-postulanti: 196, di cui 116 seminaristi (seminario minore) e 80 pre-postulanti (propedeutico). Abbiamo attualmente 4 seminari minori (1 in Messico, 1 in Portogallo, 1 in Eritrea e 1 in Mozambico) e la fase del pre-postulato, anche se in modalità diverse, è presente in diverse province e delegazioni d’America e Africa e sta portando dei buoni frutti.
Postulanti: 205, di cui 185 candidati al sacerdozio e 20 candidati Fratelli. Abbiamo attualmente 27 postulati (15 in Africa, 8 in America, 3 in Europa e 1 in Asia), di cui 1 per soli candidati Fratelli (Layibi).
Novizi: 86, di cui 79 candidati al sacerdozio e 7 candidati Fratelli. I neoprofessi quest’anno dovrebbero essere 41 (39 scolastici e 2 Fratelli). Abbiamo attualmente 8 noviziati: 4 in Africa (Namugongo e Lusaka per l’Africa anglofona, Kinshasa e Cotonou per l’Africa francofona), 2 in America (Sahuayo, Huánuco), 1 in Europa (Venegono). Il noviziato delle Filippine (Manila) attualmente non ha novizi.
Scolastici e Fratelli di voti temporanei (VT): 183, di cui 149 scolastici e 34 Fratelli di VT. Per continenti abbiamo: 93 dell’Africa (80 scolastici e 13 Fratelli), 57 dell’America (49 scolastici e 8 Fratelli), 28 dell’Europa (16 scolastici e 12 Fratelli) e 5 dell’Asia (4 scolastici e 1 Fratello). Le province con più professi di VT sono il Togo (26), il Messico (25), il Congo (22), l’Italia (13), la DCA (10) e l’Uganda (9). Abbiamo attualmente 9 scolasticati e 2 CIF (4 in America, 4 in Africa, 3 in Europa). Elstree chiude in giugno 2006.
Durante lo scorso anno 2004-2005 gli usciti di VT sono stati 28 (26 scolastici e 2 Fratelli).
Per l’anno formativo 2006-2007 si prevedono 194 tra scolastici e Fratelli di VT: 162 scolastici (156 negli scolasticati e 6 in esperienza pastorale), 32 Fratelli: 12 nei CIF e 20 in esperienza missionaria.
Ordinazioni e Fratelli finalisti: 26 sono le ordinazioni previste per il 2006 (17 dell’Africa, 7 dell'America, 2 dell’Europa). Nel corso dell’anno sono anche previste 4 professioni perpetue di Fratelli (2 dell’Africa, 2 dell’Europa). I Fratelli finalisti del CIF sono 4 (2 Europa, 1 Africa, 1 Asia). Durante l’anno 2005 le ordinazioni sono state 21; i Fratelli finalisti nei CIF 5 e le professioni perpetue di Fratelli 6.
Personale: 174 sono i confratelli che lavorano nel settore delle vocazioni, così distribuiti: 82 promotori vocazionali (48 a tempo pieno e 34 a tempo parziale) e 93 formatori (81 a tempo pieno e 12 a tempo parziale: 58 nei prepostulati e postulati, 14 nei noviziati, 21 negli scolasticati/CIF).
Tutte le comunità sono state invitate ad avere un confratello incaricato delle vocazioni, affinché l’animazione vocazionale diventi una delle attività abituali della presenza comboniana.
Specializzazioni: 13 sono i confratelli che attualmente frequentano dei corsi di specializzazione, includendo i Fratelli nel CIF (2) e gli scolastici (1). Durante l’anno scorso 2004-2005, 7 confratelli hanno conseguito una specializzazione (7 licenze). I confratelli che frequentano attualmente dei corsi di preparazione specifica ad un servizio sono 3 (tutti per la formazione). L’anno scorso sono stati 6 (di cui 4 per la formazione).
Specializzazioni
P. Joseph Musanga Mumbere (CN) ha frequentato in questi ultimi tre anni, presso l’Università Pontificia Salesiana a Roma, il corso di Psicologia ed ha conseguito ai primi di febbraio la Laurea Breve in Psicologia dell’Educazione difendendo la tesi: “Lo sviluppo delle competenze personali e interpersonali nella comunità formativa – Per una prevenzione delle uscite e del disagio e per una promozione del benessere nella comunità formativa del Postulato Comboniano di Kisangani (RDC)”.
P. Joseph ha contemporaneamente ottenuto al Claretianum, “Istituto di Teologia della Vita Consacrata”, un Master in Teologia, Psicologia e Sociologia della Vita Consacrata e una specializzazione in dinamiche comunitarie con il lavoro di fine corso: “Animare e costruire la comunità formativa: Progetto di un laboratorio per la leadership responsabile del formatore comboniano”.
Ordinazioni sacerdotali
P. Adaku Isaac Augustine (U) Arua (UG) 28.01.2006
P. João Luís Rodrigues (BS) São João do Oeste (BR) 11.02.2006
Opera del Redentore
Marzo 01 – 07 DCA 08 – 15 EG 16 – 31 EC
Aprile 01 – 15 DSP 16 – 30 E
Intenzioni di preghiera
Marzo - Per tutti i Fratelli Comboniani, perché, attraverso la loro testimonianza e il loro ministero, facciano crescere la fraternità all’interno delle nostre comunità e tra la gente. Preghiamo.
Aprile - Perché la contemplazione del Mistero Pasquale, della morte e risurrezione di Cristo, ci aiuti a morire ai nostri progetti personali, per assumere insieme il piano di Dio nelle nostre province e delegazioni. Preghiamo.
ASIA
Congresso Missionario dell’Asia
In tutta l’Asia sono iniziati i preparativi per il Congresso Missionario dell’Asia che si terrà a Chiang Mai, in Tailandia, dal 18 al 22 ottobre 2006. L’iniziativa del Congresso è stata presa dalla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli ed è organizzata dall’Ufficio per l’Evangelizzazione della Federazione della Conferenza Episcopale Asiatica (FABC), in collaborazione con la Conferenza dei Vescovi Cattolici di Tailandia.
Si prevede la partecipazione di un migliaio di delegati: 300 dalla Tailandia e gli altri da ogni parte dell’Asia. Il comitato esecutivo del Congresso ha suggerito che i delegati siano scelti fra le persone che, nella loro nazione, hanno grandi capacità di catechesi e di animazione missionaria oltre che capacità decisionali, quali avvocati, medici, uomini politici, e che danno testimonianza di vita cristiana. Le lingue ufficiali saranno l’inglese e il thai.
I vescovi dell’Asia sono stati invitati ad organizzare eventi a livello nazionale e diocesano in preparazione del congresso il cui tema sarà: “La storia di Gesù in Asia: una celebrazione di fede e vita”.
Ovviamente, i Missionari Comboniani in Asia sono pronti a collaborare con entusiasmo a questo significativo evento e sul numero di marzo della rivista World Mission apparirà una riflessione del Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie delle Filippine. Nell’editoriale di febbraio, P. José António Mendes Rebelo ha scritto che il Congresso “darà alla Chiesa di questo vasto continente, ricca di storia e di saggezza, l’opportunità di incontrarsi – i delegati saranno certamente scelti tra i soggetti più attivi e missionariamente animati della Chiesa – per celebrare la sua fede e la presenza di Dio, riconoscere l’azione dello Spirito nella varietà dei suoi popoli, culture, tradizioni e religioni, condividere i problemi, le lotte e le aspirazioni e raccontarsi significative esperienze di vita e missione, in società così pluralistiche e in contesti religiosi e culturali così diversi – storie di coesistenza pacifica, tolleranza reciproca, dialogo, preghiera e impegno sociale con i credenti di altre religioni”.
In questi mesi World Mission continuerà ad attirare l’attenzione su questo evento ed è in preparazione un’edizione speciale della rivista che uscirà in coincidenza con il Congresso. Gli organizzatori del Congresso, infatti, hanno espresso il loro interesse affinché questa edizione possa essere a disposizione di tutti i partecipanti e dei vescovi di tutta l’Asia. La Delegazione incoraggia calorosamente le comunità di Macau, di Taipei e delle Filippine ad essere presenti al Congresso (anche se ci sarà una dura competizione per i posti!).
BRASIL NORDESTE
Seminario sulla bioetica e mini-assemblea
Dal 9 al 13 gennaio si è svolta a São Luis l’assemblea annuale della provincia, con la partecipazione di quasi tutti i membri. I primi due giorni sono stati dedicati alla formazione permanente. Il tema di quest’anno, “Bioetica: impasse e alternative”, aveva lo scopo di farci familiarizzare con questo problema. Abbiamo approfondito alcuni argomenti riguardanti l’inizio della vita, come ad esempio le cellule staminali e la clonazione, le implicazioni morali e le prospettive come pure i progressi nel campo della genetica e gli alimenti transgenici, che ormai si possono già trovare sulle nostre tavole. Si è discusso anche della fine della vita e del problema dell’eutanasia, così complesso e attuale.
A guidare la discussione erano i Comboniani P. Juan Manuel Rodríguez Martín e P. Ottorino Bonvini, che, per facilitarci la comprensione degli argomenti, si sono serviti di strumenti tecnologici e pedagogici, compresa la proiezione di filmati sui temi trattati. Tutti sono stati molto soddisfatti degli incontri e si augurano di ripeterne l’esperienza.
Subito dopo, si è svolta la mini-assemblea provinciale. I segretariati e il provinciale hanno presentato le relazioni annuali. Si è poi dato inizio al processo della Ratio Missionis, si è approfondito il tema dell’economia e si è parlato di formazione di base.
Ordinazione
Il 21 gennaio, a Imperatriz, Maranhão, ha avuto luogo l’ordinazione sacerdotale del diacono Herivelto de Sousa Marques da parte di Mons. Gilberto Pestana, vescovo della diocesi. La celebrazione è stata molto bella e significativa come pure la prima Messa. Herivelto aveva fatto parte del movimento dei Cursillos che erano presenti e hanno animato tutti gli eventi dell’ordinazione. Fino a luglio, Herivelto rimarrà nella comunità di Açailândia e subito dopo partirà per il Mozambico.
BRASIL SUL
Ritiro con il Superiore Generale
All’inizio di febbraio P. Teresino Serra, Superiore Generale, ha tenuto a San Paolo un ritiro per i confratelli della provincia. Quasi tutti hanno partecipato, compresi due candidati al noviziato e tutti gli scolastici con i loro formatori.
Non è stato solo un momento di intensa spiritualità, ma soprattutto un incontro di famiglia nel quale è stato possibile discutere e condividere le principali problematiche e preoccupazioni dell’Istituto.
Per la provincia, è stato anche il momento culminante di questa prima fase del processo della Ratio Missionis. Il Superiore Generale ha aiutato le persone e le comunità ad assumere la Ratio Missionis come un tempo di revisione, di approfondimento e di rafforzamento del carisma.
I temi affrontati sono piaciuti perché in sintonia con la vita e la quotidianità della missione. Tutti hanno apprezzato questa settimana comboniana e il fatto di poter avere un incontro personale con il Superiore Generale. La provincia lo ringrazia molto per la sua disponibilità e fraternità.
Ordinazione sacerdotale
Subito dopo il ritiro, si è svolta l’ordinazione sacerdotale di João Luís Rodrigues, nella parrocchia di São João do Oeste, nello stato di Santa Catarina. São João do Oeste è un paese di colonizzazione tedesca: una colonia che resiste, da diverse generazioni, all’integrazione con il resto del paese. Anche la famiglia di João Luís continua a mantenere viva la lingua e la cultura tedesca.
La cerimonia di ordinazione è stata presieduta dal vescovo di Chapecó ed è stata espressione di quella mescolanza di aspetti che caratterizza la cultura brasiliana.
Ai numerosi confratelli della provincia, scolastici e soprattutto amici giunti da diversi luoghi, si sono aggiunte le comunità locali. Dopo l’ordinazione, vi è stata la prima Messa nella comunità d’origine, con la tradizionale “grigliata” e una festa che è durata l’intera giornata.
P. João Luís è il decimo sacerdote brasiliano del BS ed è stato destinato al Kenya.
CONGO
Situazione generale
Il 18 febbraio è stata promulgata la nuova Costituzione della Repubblica Democratica del Congo. Numerose le cerimonie ufficiali… anche se, quasi ovunque, la cosa non ha particolarmente toccato le persone “normali”, alle prese con i problemi di tutti i giorni, che sono soprattutto problemi di sopravvivenza.
L’evento, però, ha il suo valore: adesso è ufficialmente aperta la strada per le elezioni e per la fine della transizione. Una transizione che dura ormai quasi da tre anni ma che, di fatto, era iniziata nel 1991. Da quell’epoca molte cose sono peggiorate. Ma non perdiamo la speranza, come pure teniamo vivo il nostro impegno ad aiutare le persone a vivere questo avvenimento futuro con consapevolezza e coraggio.
Ritiro e assemblea provinciale
Numerosi confratelli si sono incontrati a Isiro Magambe per il ritiro e per l’assemblea provinciale. Eravamo circa 50 confratelli con due Suore Missionarie Comboniane che hanno condiviso tutto il percorso della nostra assemblea. Venivamo da tutti gli angoli del Congo in cui siamo presenti, fatto già di per sé straordinario, se si pensa alle difficoltà di viaggiare, sia per via terra, sia per via aerea.
Abbiamo cercato di affrontare il tema che è al centro della Ratio Missionis: la nostra identità e il nostro servizio missionario in quanto Comboniani. I punti di vista per questo approccio sono stati diversi: dalla condivisione sui punti principali della vita della nostra provincia, alla riflessione su “economia e missione,” alla condivisione del lavoro compiuto in vista della Ratio Missionis. Soprattutto per la parte riguardante l’economia, siamo stati aiutati da P. Alessandro Lwanga Guarda, economo generale. Abbiamo analizzato le nostre posizioni riguardo al Fondo Comune provinciale per fare qualche passo avanti e per indirizzare la riflessione sull’auto-sufficienza della nostra provincia, come stile di vita missionaria.
L’esigenza di proseguire la riflessione in un impegno costante di formazione permanente è stato un risultato importante di questa assemblea.
EGITTO
Seminario Internazionale sulla bioetica
Si è tenuto al Cairo dal 6 al 9 febbraio 2006 un seminario internazionale su “Genetica umana e tecnologie riproduttive: confronto tra le prospettive religiose e secolari”. La Chiesa cattolica era rappresentata da Mons. Camillo Ballin, Vicario Apostolico del Kuwait, che – parlando sempre in arabo - ha tenuto una relazione sul tema: “La posizione della Chiesa Cattolica sui problemi della genetica. Come e dove porre il limite”. Il Vaticano era ufficialmente rappresentato dall'egiziano Prof. Mounir Farag, esperto di bioetica, direttore dell'Istituto per la Famiglia presso il Patriarcato Copto Cattolico e membro permanente della Pontificia Accademia Pro-vita.
La relazione di Mons. Ballin è stata molto apprezzata e ha dimostrato molti punti di contatto con l’impostazione Islamica del problema dell'origine della vita umana.
Nuovo Nunzio Apostolico
In questo momento di gravi tensioni è stata molto apprezzata la nomina tempestiva del nuovo Nunzio Apostolico nella Repubblica Araba dell’Egitto e Delegato presso l’Organizzazione della Lega Araba. Mons. Michael Fitzgerald, dei Missionari d’Africa, attualmente Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, è ben conosciuto e stimato negli ambienti Islamici del Cairo, essendone membro fin dalla fondazione e da qualche anno co-presidente del comitato paritetico sul dialogo interreligioso formato dalla Santa Sede e dall'Università Islamica Al Ahzar del Cairo. Appena conosciuta la sua nomina, il Gran Mufti Tantawi, massima autorità relogiosa Islamica, si è subito congratulato con la Nunziatura. Ci auguriamo che questo segno di apertura possa riportare serenità nei rapporti vicendevoli.
ITALIA
Presidenza della CIMI
Dal gennaio di quest’anno P. Alberto Pelucchi, provinciale dell’Italia, è stato scelto dalla CIMI (Conferenza Istituti Missionari in Italia) come Presidente. La CIMI raggruppa i provinciali e le provinciali dei quattordici Istituti missionari esclusivamente ad gentes presenti in Italia, con lo scopo di promuovere la comunione tra loro.
Tra le sue finalità ricordiamo: programmare e coordinare iniziative comuni di formazione e azione, favorendone così la vitalità interna e una più valida incidenza nel servizio specifico alla Chiesa italiana; proporre delle scelte prioritarie comuni per l’animazione missionaria e la pastorale vocazionale; sostenere il collegamento, la riflessione e la collaborazione regionale e nazionale tra gli animatori; incoraggiare l’attenzione sui temi della giustizia, pace e integrità del creato (GPIC), sostenendo le iniziative appropriate; incoraggiare l'approfondimento della teologia della missione e della spiritualità missionaria, con gli aspetti ad essa più direttamente collegati; prestare attenzione al settore dei mass media (stampa, riviste, audiovisivi), per il coordinamento e il rafforzamento dell’informazione e formazione sulla missione, sui paesi del sud del mondo, i popoli, le culture, le religioni, le giovani Chiese e il concetto di missione.
Dipendono da essa le seguenti istituzioni: la rivista di teologia e antropologia della missione Ad Gentes, il Segretariato Formatori Missionari - riunisce i formatori e le formatrici degli Istituti membri della CIMI, per consultazione, coordinamento, analisi di problematiche comuni, confronto con esperienze di formazione - e la Commissione Giustizia e Pace. Quest’ultima, espressione dell’impegno comune degli Istituti per quanto riguarda la giustizia e la pace, intende formare e sensibilizzare gli Istituti stessi, oltre ad offrire collaborazione ad altre iniziative all’esterno.
Istituzioni ad essa collegate sono il SUAM (Segretariato Unitario di Animazione Missionaria), la SERMIS (è la cooperativa che gestisce l’EMI), la MISNA. e la FeSMI (Federazione della Stampa Missionaria Italiana). La CIMI intrattiene, infine, rapporti di rappresentanza e collaborazione con la “Fondazione Missio” della CEI e dei suoi organismi, come il Consiglio Missionario Nazionale e il CUM.
Corso per Animatori Missionari
Si è tenuto dal 30 gennaio al 3 febbraio, a Seiano di Vico Equense (NA), il 33° Corso di Formazione Permanente per Animatori Missionari, organizzato dal Segretariato Unitario di Animazione Missionaria (SUAM). Tema dell’incontro: “Testimoni di speranza nella Chiesa, per il mondo”.
Hanno partecipato circa sessanta missionari appartenenti ad una quindicina di istituti e associazioni missionarie, una rappresentante del Centro Missionario di Bolzano e il rappresentante, presso la CEI, del Movimento Giovanile Missionario.
Il percorso si è sviluppato, in piccoli gruppi e poi in assemblea con un relatore, valutando prima la realtà a livello mondiale, poi le realtà locali e infine l’impatto che tutto ciò ha sul nostro servizio.
Le provocazioni ricevute hanno dato nuovi spunti di riflessione e di ripensamento sulla nostra presenza di animatori che vivono in un contesto sociale dove non c’è nessuna “cornice” cristiana che faciliti il servizio che vogliamo offrire alla Chiesa e al mondo. Siamo stati aiutati a capire come la CEI sia riuscita a leggere, interpretare e contrastare il processo di secolarizzazione che sta avvenendo nella nostra società, ma si è notato anche un’assenza di leadership nel laicato con la triste conseguenza di difendere l’esistente e di ritrovare i nostri giovani a vivere l’ambivalenza delle situazioni e dei valori dati per scontati.
Anche se Vasco Rossi in una sua canzone cantava: “Voglio trovare un senso alla vita, anche se non ce l’ha”, come animatori missionari ci troviamo a testimoniare e a vivere quanto il Beato Giovanni XXIII scriveva: “Non c’è posto per coloro che non hanno speranza” in un mondo la cui “malattia è la mancanza di speranza” (Cardinale Carlo Maria Martini). L’ultima mattina P. Alessandro Zanotelli ci ha ulteriormente provocato a leggere la realtà e le sfide prossime che toccheranno quanti sono impegnati nella Chiesa: sfide che domandano sempre più una riposta unitaria dei missionari e degli Istituti che amano la speranza e che vogliono che questo mondo la custodisca con i beni più cari attraverso stili di vita fraterna e condivisione di una Parola che porta sempre il sogno di Dio per questo mondo. La presenza di P. Mario Cerda Contreras, segretario provinciale dell’AM nella LP, ha dato un tocco di comunione con una Chiesa europea che sta vivendo grandi sfide e il desiderio di vivere maggiormente un rapporto di condivisione con coloro che sono animatori missionari in Europa.
MOZAMBICO
Visita di Fr. Hernán Romero Arias
Fr. Hernán Romero Arias è arrivato in provincia dal Malawi. La sua presenza è stata accolta con gioia in tutte le missioni dal nord al sud. Il suo messaggio è stato bello ed interessante.
Ha presentato la fraternità come valore missionario per tutte le comunità. Accennando all’internazionalità, ha sottolineato che è possibile solo per missionari bene identificati con la propria vocazione. Parlando del Fondo Comune ha dichiarato che non è solo questione di soldi, ma si tratta di optare per la solidarietà e per la comunione. Ai Fratelli ha ribadito che la loro caratteristica è di creare “fraternità” e un ambiente sereno tra i confratelli della comunità. Ha sottolineato, inoltre, l’importanza della capacità di comunicare e dello spirito di apertura da parte di tutti se si vogliono superare le difficoltà e le sfide che la missione e la vita consacrata ci presentano oggi.
Approvato lo Statuto Progetti
La provincia ha redatto lo Statuto Progetti. I progetti sono catalogati secondo tre tipologie: quelli per le esigenze essenziali della comunità comboniana, quelli per lo sviluppo e le necessità urgenti della gente e quelli per rinnovare le strutture esistenti. Il punto interessante è l’iter: tutti i progetti devono essere esaminati da una commissione e, dopo parere favorevole di questa, il consiglio provinciale si pronuncerà al riguardo.
Ordinazione sacerdotale
Il diacono Celestino Seabra Invaha Namaneque è con noi per prepararsi alla sua ordinazione sacerdotale, che avrà luogo il 26 marzo prossimo nella cattedrale di Nampula. L’ordinante sarà l’arcivescovo D. Tomé Makwleliha. Il 2 aprile Celestino celebrerà una Messa speciale nella sua missione d’origine di Anchilo, prima della partenza per il Sud Sudan, dove è stato destinato.
Workshop sulla Ratio Missionis
Era stato programmato da tempo, ma non era stato possibile attuarlo perché i nostri confratelli incaricati della Ratio Missionis non erano riusciti a partecipare al raduno di Nairobi. Fortunatamente P. Fernando Zolli ci è venuto incontro ed ha accettato di dirigere questo workshop qui in Mozambico. Hanno partecipato tutti i superiori locali della provincia e il segretario provinciale per la formazione permanente. Così, dopo una più intensa preparazione fatta nelle varie comunità, celebreremo la conclusione con delle mini assemblee zonali di tre o quattro giorni.
UGANDA
Ordinazione sacerdotale di Isaac Augustine Adaku
Isaac Augustine Adaku è stato ordinato sacerdote in una celebrazione che ha avuto luogo nella sua parrocchia di Cristo Re ad Arua, Uganda, sabato 28 gennaio 2006. A presiedere la celebrazione c’era il vescovo di Arua, Mons. Frederick Drandua, con la partecipazione di più di 50 sacerdoti, di cui almeno 15 erano Missionari Comboniani che lavorano nella stessa diocesi e altri provenienti da varie parti dell’Uganda. Era presente anche P. Josef Gerner, il superiore della comunità comboniana di Kitgum, alla quale P. Isaac è stato assegnato per il suo primo servizio missionario. Con Isaac è stato ordinato anche il diacono diocesano Silvano.
Durante la settimana precedente l’ordinazione, la comunità locale è stata animata allo spirito missionario da P. Ruffino Ezama, il Comboniano responsabile delle vocazioni, il quale, conoscendo la lingua locale, ha fatto anche da commentatore durante la cerimonia. La risposta della gente è stata grande ed una folla numerosa ed entusiasta ha affollato lo spazio riservato alla cerimonia davanti alla chiesa. Erano venute anche molte persone dalle parrocchie limitrofe, per unirsi alla preghiera e alle invocazioni per i due ordinandi. Molti di loro hanno offerto dei doni ai due giovani sacerdoti, in segno del loro affetto.
Il provinciale, nel suo breve discorso, ha ringraziato tutti, riconoscendo che la vocazione sacerdotale è il risultato della chiamata di Dio, di una risposta generosa da parte dell’individuo e del supporto della comunità cristiana e religiosa. Citando un passo dal libro della Sapienza, ha ricordato ai neo ordinati che il dono dell’intelletto si riceve attraverso la preghiera e deve essere condiviso con gli altri. Il missionario è colui che è desideroso di condividere la propria fede e la propria conoscenza di Dio con il suo popolo.
Il giorno seguente P. Isaac ha celebrato la sua prima Messa nella chiesa di Cristo Re.
IN PACE CHRISTI
P. Walter Mattiato (15.10.1922 – 08.02.2006)
P. Walter Mattiato era nato il 15 ottobre 1922 nel piccolo villaggio di Bieno, arroccato sulle Alpi italiane, vicino al confine austriaco. Spesso, parlando della sua infanzia, la definiva “povera e felice”. I suoi genitori coltivavano un piccolo appezzamento di terra e in alcuni periodi dell’anno lavoravano, il papà come muratore e la mamma come cuoca, in un vicino paese di villeggiatura. Di quegli anni, P. Walter ha scritto: “Gli inverni erano lunghi e l’unico posto riscaldato era la cucina, dove ci riunivamo alla sera per i pasti e per recitare il rosario. Ma anche se fuori faceva molto freddo, in casa c’erano calore e affetto”.
Entrato da ragazzo nel seminario minore dei Comboniani a Trento (Italia), è stato ordinato sacerdote a Milano dal Beato Cardinale Ildefonso Schuster, l’11 giugno 1949. Sei mesi dopo, era su una nave che lo portava verso la sua prima destinazione missionaria: gli Stati Uniti d’America, dove avrebbe trascorso il resto della sua lunga e feconda vita.
Tranne alcuni periodi, in cui era coinvolto direttamente nella promozione vocazionale missionaria, P. Walter ha speso tutta la sua vita di sacerdote servendo le minoranze etniche, i poveri e gli emarginati nelle varie parrocchie tenute dai Missionari Comboniani sparse negli Stati Uniti. Ha lavorato nella parrocchia del Cuore Immacolato di Maria a Louisville, tra gli immigrati di Irwindale (California), tra gli indiani di Pala e Santa Ysabel (California), nella zona ovest di Cincinnati, nei quartieri del centro-sud di Los Angeles e nelle zone rurali della Georgia.
Il suo ministero in questa regione merita una speciale sottolineatura. Nel 1957, infatti, era stato assegnato a Toccoa e a Washington, nel nord-est della Georgia, dove i Missionari Comboniani servivano la popolazione cattolica sparsa in dodici contee. Lì, i cattolici erano solo lo 0,1% e si trovavano a vivere in un ambiente pieno di pregiudizi, di diffidenza, se non di aperta ostilità, nei loro confronti. Tanto che l’arcivescovo di Atlanta una volta gli aveva detto: “Non dovrai misurare il successo dal numero di persone che verranno in chiesa, ma dal numero di persone che non ti odieranno più”. Negli undici anni trascorsi in queste contee, P. Walter è stato capace di rafforzare le comunità locali e di stabilire legami di comprensione e di reciproco rispetto con le altre chiese. Quando ha lasciato la Georgia, nel 1968, era membro della locale Associazione dei Ministri Cristiani e aveva scritto persino dei commenti religiosi per il giornale locale.
Negli ultimi dieci anni di vita, la sua salute ha subito un progressivo e doloroso deterioramento. Anche in questo P. Walter è sempre stato di grande esempio per tutti noi. Ha trovato la forza nella preghiera e nella devozione alla Madonna. Era veramente imbevuto dello spirito di San Daniele Comboni che gli ha fatto abbracciare la croce con gioia e servire il popolo di Dio con fermezza e tenacia, ma anche con amabilità.
Con un decreto speciale dell’autorità locale, la salma di P. Walter ha potuto essere tumulata nel cimitero della missione di San Antonio de Pala, dove per tanti anni si era preso cura degli indiani della California.
Ora P. Walter, libero dai vincoli della malattia, gode della gloria promessa a coloro che hanno predicato la Buona Novella con le parole e con l’esempio. (P. Giuseppe Bragotti, mccj)
P. Giuseppe Russo (22.03.1918 – 18.02.2006)
Era nato a Enna in Sicilia il 22 marzo 1918, ma dopo qualche anno la famiglia si trasferì a Roma. Giuseppe entrò in noviziato a Venegono nel 1934 e fece i primi voti il 7 ottobre 1936. Ordinato sacerdote a Verona il 28 giugno 1942, rimase in Italia per quattro anni, cioè fino al 1946, quando fu mandato in Inghilterra ad imparare l’inglese.
Nel 1947 arrivò per la prima volta in Uganda e, da allora, ha lavorato in varie missioni tra la popolazione Lango, diocesi di Lira. È stato il fondatore della Junior di Ngeta, diventata poi il Comboni College, una delle migliori scuole secondarie del Nord Uganda.
In Uganda, per parecchi anni, è stato parroco di Aduku, Ngeta, Dokolo e Aber, molto conosciuto e amato dai parrocchiani per la sua generosità, la sua dedizione e il suo carattere gioviale.
Durante la sua lunga vita missionaria ha passato due periodi in Italia, dal 1955 al 1959 e dal 1970 al 1983, impegnato nella promozione vocazionale e animazione missionaria. È stato anche il fondatore della comunità di Messina.
Negli ultimi 22 anni in Uganda si era sentito chiamato ad un ministero particolare con gli stregoni, persuadendone molti ad abbandonare il loro mestiere e a ritornare a Dio. Ha avuto un enorme successo in questo apostolato, ricevendo nella Chiesa più di 500 di loro. Ha girato poi in tutta l’Uganda con un gruppo di stregoni convertiti, i quali erano stati convinti da P. Giuseppe a svelare alla gente i loro trucchi e imbrogli. È riuscito così a dimostrare che uccidere le cosiddette “streghe” era un omicidio e che i sacrifici umani di bambini erano una vera e propria strage di innocenti. Con la sua instancabile attività ha salvato molta gente da sentenze ingiuste. Avvocati e giudici apprezzavano il suo lavoro e, in questioni di stregoneria, lo consultavano. Il sindaco di Lira, G. P. Owiny, il 26 dicembre 2005 ha scritto una lettera “riconoscendo e apprezzando lo sforzo di P. Russo nel combattere la stregoneria nella società per cercare di sradicarla completamente”.
P. Giuseppe era anche conosciuto per il suo animo generoso. Nonostante l’età e il diminuire delle forze, era sempre disponibile a rispondere alle chiamate per gli ammalati e ad assistere i poveri e i bisognosi. Era un uomo del “si”, sempre pronto ad aiutare e a dare una mano. Il suo carattere gioviale ed il suo entusiasmo erano contagiosi e per questo tutti gli volevano bene. Non aveva nemici: neppure quelli che erano stati smascherati come imbroglioni gli portavano rancore. A 87 anni era ancora pieno di energia nel suo ministero.
Il 18 febbraio ritornava da Gulu dove aveva tenuto una settimana di incontri sulla stregoneria e aveva lavorato al suo libro su questi argomenti con l’aiuto di P. Cosimo De Iaco. Quel sabato mattina, dopo aver celebrato la S. Messa a Holy Rosary (Gulu), predicando sulla trasfigurazione di Gesù ed invitando la gente a contemplarne il volto, era partito alla volta di Lira. A circa 15 km da Lira, non si conosce ancora la dinamica, la macchina si è spostata verso il lato opposto della sua corsia di marcia travolgendo due persone, una morta sul colpo l’altra ricoverata all'ospedale di Lira. La macchina si è arrestata urtando contro un grosso termitaio. P. Giuseppe, che non aveva messo la cintura di sicurezza, ha sbattuto la testa conto il vetro, e la cassa toracica si è schiacciata contro il volante. Portato all'ospedale (privato) di Lira, è stato assistito dal parroco della cattedrale che gli ha amministrato l’unzione degli infermi, e da alcune Suore, rimanendo sempre cosciente, mentre i dottori cercavano di tamponargli le ferite. Non ricordava però niente della dinamica dell'incidente. È morto verso le 13.30, circa due ore dopo l'incidente, mentre veniva portato in sala operatoria per essere operato di emorragia interna.
Il funerale è stato celebrato nella missione di Ngeta. La Messa è stata presieduta dal Vescovo di Lira, Mons. Giuseppe Franzelli, con la partecipazione di tutti i confratelli e sacerdoti della diocesi di Lira, molti confratelli della diocesi di Gulu. Erano presenti anche le Suore Missionarie Comboniane con la provinciale, Sr. Rita Maffi, molte Suore di altri Istituti e un folto gruppo di ex stregoni. Il provinciale ha messo in rilievo le virtù e l’entusiasmo missionario di P. Giuseppe e quanto ha saputo dare alla Chiesa di Lira, vivendo la sua vocazione in totalità e pienezza. (P. Giuseppe Filippi, mccj)
Preghiamo per i nostri defunti
IL PADRE: Antonio di P. Ramón Navarro Catalán (ET); Angelo di P. Giorgio Stefani (†); Manuel di P. Juan Sánchez Arenas (E).
LA MADRE: Restuta Igbandama di P. Emmanuel Denima Darama (KH).
IL FRATELLO: Silvestro di P. Luigi Andriollo (BS); Martino di Fr. Giovanni Tomas (MO); Roberto di P. Moises Dela Cruz Estacio (A); António di P. Ivo Martins do Vale (ET); Giovanni Carlo di Fr. Mario Vermi (I); Daniel di P. Michael Jesto Bwalya (CN).
LA SORELLA: Lisetta di P. Lino Venturini (I); Gertrude di Fr. Kuno Stösser (PE); Agnese di P. Alessandro Preda (†).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. M. Battistina Johannes; Sr. Gianna Maria Pedretti; Sr. Veralba Cipolla; Sr. Rosalda Sprea; Sr. M. Giuseppina Mascalzoni; Sr. Aurelia Anselmi; Sr. Alba Pia Benati; Sr. Lanfranca Mosna.
Familia Comboniana n. 629