Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

DIREZIONE GENERALE

Segreteria Generale

All’inizio del 2006 gli incaricati della segreteria generale ringraziano tutti i provinciali, i delegati, i loro segretari ed altri confratelli che hanno generosamente collaborato con loro durante il 2005.
Un grazie di tutto cuore va in modo particolare ai confratelli che hanno aiutato con le traduzioni nelle varie lingue. Il loro contributo è essenziale perché ciò che si comunica venga recepito da tutti.
Ci si augura che questa collaborazione si intensifichi durante l’anno corrente.

Segretariato generale per l’Economia
Assemblea Continentale Americana

Dal 22 al 27 agosto si è tenuta a Bogotà (Colombia) l’assemblea continentale per Economi provinciali e di delegazione secondo il programma di attuazione delle direttive date dal Capitolo Generale 2003 in materia economica. L’incontro è stato preceduto da due giorni di conversazione con l’economo generale su argomenti tecnici, per risolvere e chiarire problemi ed argomenti di interesse provinciale e di delegazione.
L’assemblea, alla quale hanno partecipato tutti gli economi, eccetto quelli della DCA e dell’Asia per sopravvenuta rotazione dei titolari ed impossibilità dei nuovi sostituti, ha affrontato tutti i temi suggeriti dal Capitolo Generale 2003 con la preoccupazione di dare un contesto americano alla riflessione.
Infatti, al di là delle opzioni tecniche scelte e proposte ai provinciali e delegati, ha dominato la prospettiva di un’America che cresce all’interno dell’Istituto con la sua presenza vocazionale e la ricerca di uno stile proprio di missionarietà comboniana, con proposte di autosufficienza economica legate all’animazione missionaria, alla semplicità di vita e a scelte locali di nuovo stile.
In vista di un tempo non molto lontano in cui la presenza europea e nord-americana sarà notevolmente affievolita, con relativa diminuzione di appoggio economico, si sono cercate alcune linee fondamentali di soluzione.
Il Patrimonio Stabile è stato visto come la base su cui può poggiare l’azione missionaria della comunità provinciale/di delegazione: avere una casa comboniana in buone condizioni, senza dover dipendere da altre istituzioni, costituisce il minimo di serenità e sicurezza verso il futuro.
Convinti che bisogna tutti contribuire al buon andamento dell’economia provinciale/di delegazione, sembra che la scelta del Fondo Comune sia una via obbligata per mantenere la coerenza della missionarietà vissuta comunitariamente.
Le vie principali da approfondire, indicate dagli economi, sono state dunque: Patrimonio Stabile, Fondo Comune e autosufficienza continentale. Una necessità: la formazione di economi “americani” che siano in grado di gestire il futuro. L’economia vuole rimanere “un importante settore della vita umana e missionaria” (AC ’03, 101).

Segretariato per l’Evangelizzazione
Verso la Ratio Missionis: incontro della commissione

Dal 5 al 10 dicembre 2005, è stato realizzato a Roma, nella comunità della Curia, un incontro dell’intera commissione (ristretta e allargata) per la preparazione della Ratio Missionis. Erano presenti P. Fernando Zolli, segretario del segretariato generale per l’evangelizzazione; P. Danilo Cimitan, coordinatore per la formazione permanente; i provinciali coordinatori continentali per l’evangelizzazione: P. Jesús Ruiz Molina, P. Sebhatleab Ayele Tesemma, P. Rafael González Ponce; i membri della commissione ristretta: P. Enrique Javier Rosich Vargas (E), P. Anton Schneider (DSP), P. Simon Mbuthia Mwaura (EG), Fr. Hans Eigner (DSP); i membri della commissione allargata: P. Benito De Marchi (LP), P. Miguel Navarrete Arceo (TC), P. John Baptist Keraryo Opargiw (MZ), P. Daniel Cerezo (A), Fr. Joel Cruz Reyes (EC). P. Giacomo Palagi (I), membro della commissione ristretta, era assente per motivi di salute.
All’incontro ha preso parte anche P. Lorenzo Frattini, come segretario.
Ad alcune sessioni hanno partecipato P. Odelir José Magri, assistente generale e i segretari dei segretariati generali: P. Alessandro Lwanga Guarda (economia), P. Girolamo Miante (promozione vocazionale e formazione) e P. Umberto Pescantini (animazione missionaria).
L’incontro ha dato la possibilità di valutare il cammino percorso dalle varie circoscrizioni dell’Istituto, avere una visione d’insieme e proporre iniziative per rendere il cammino più spedito e partecipativo verso la preparazione della Ratio Missionis.
I partecipanti hanno espresso il loro apprezzamento per il processo di rinnovamento che è stato messo in atto nell’Istituto, sia per la metodologia adottata, sia per i temi proposti attraverso i workshop e i sussidi pubblicati come inserti in Famiglia Comboniana.
L’interesse e il coinvolgimento dei confratelli aumentano sempre più in tutti i continenti, anche se il ritmo e la programmazione varia da provincia a provincia e qualcuna non ha ancora dato inizio al processo.
La commissione ha constatato che il Forum, aperto nella pagina WEB dell’Istituto, non ha trovato molta adesione da parte dei confratelli, forse perché molti si sentono inibiti dinanzi ai nuovi mezzi di comunicazione e fanno fatica ad esprimere la loro opinione.
La missione – è stato sottolineato varie volte – si rinnoverà nella misura in cui la persone si lasceranno convertire dallo Spirito e si apriranno alla lettura dei segni dei tempi per risposte sempre più evangeliche e piene di speranza per i più poveri della terra.
Il rinnovamento della missione e la conversione delle persone richiedono tempo e perseveranza, oltre alla disponibilità a percorrere un cammino di formazione permanente, fatto con determinazione e umiltà, apertura e ascolto, fiducia e coraggio; ecco perché il processo di preparazione della Ratio Missionis è abbastanza lungo e ci porterà fino al XVII Capitolo Generale (2009).
L’incontro ha offerto l’opportunità di programmare il cammino fino all’Assemblea Intercapitolare e fissare alcuni criteri metodologici per la preparazione del rapporto che le province e delegazioni dovranno inviare al segretariato generale per l’evangelizzazione in vista delle assemblee continentali e della preparazione del primo abbozzo per l’Assemblea Intercapitolare (2006).
La commissione infine, in dialogo con i segretari dei segretariati generali, ha studiato una serie di proposte per i vari settori del servizio missionario (formazione di base, animazione missionaria ed economia). Un’attenzione particolare sarà dedicata ai confratelli in formazione (scolasticati, CIF e noviziati), ai confratelli nel loro primo impegno missionario e ai confratelli anziani o ammalati. Non mancherà l’opportunità di coinvolgere i confratelli impegnati in alcuni settori specifici del servizio missionario (periferie urbane, dialogo religioso, gruppi etnici minoritari, inserzione, mass media, GPIC, gruppi di riflessione teologica).
I partecipanti si sono dati appuntamento a Lisbona per il mese di novembre 2006 per programmare la fase del discernimento (2007) e dell’ascolto (2008), perché questo cammino renda i Missionari Comboniani sempre più santi e capaci per la missione all’inizio del terzo millennio.

MISNA
“Il 2 dicembre è una giornata di festa anche della MISNA, un’agenzia piccola e grande, con un respiro tutto suo che la rende singolare nel panorama dell’informazione. Questi otto anni testimoniano un lavoro che ha portato ad avere fino a 15 milioni di contatti al mese”. Lo ha detto Alberto La Volpe, vicedirettore del Tg2 della RAI, in apertura della tavola rotonda “Alziamo la voce: per l’informazione, per ‘i’ sud del mondo”, che era stata organizzata dalla MISNA nella sala del Carroccio del Campidoglio a Roma. “Il grande paradosso della nostra società – ha aggiunto – è che le questioni del cosiddetto Terzo Mondo sarebbero la vera ‘notizia’ per un osservatore che arrivi da un altro pianeta”. Invece, troppo spesso - come ha ricordato anche il sindaco Walter Veltroni in un saluto letto ai presenti da P. Venanzio Milani, presidente della MISNA - il Sud del mondo e l’Africa in particolare, “vengono ricordate solo per la povertà e la disperazione, rispetto alle grandi potenzialità del continente”.
Alla discussione hanno partecipato anche Vittorio Zucconi, inviato del quotidiano La Repubblica a Washington e direttore di Radio Capital; Jean Léonard Touadi, giornalista e scrittore congolese, Giulio Pecora, vicedirettore dell’Agenzia Ansa e Sigfrido Ranucci, autore del reportage di Rainews 24 sull’uso del fosforo bianco a Falluajh, in Iraq, che ha attirato l’attenzione dei mass-media di tutto il mondo e ha permesso di aprire uno squarcio di verità sul tipo di armi usate dagli americani. Sono stati letti anche i messaggi di saluto da parte del presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi e del segretario di Stato Vaticano, Cardinale Angelo Sodano, a nome di Papa Benedetto XVI, nel quale, tra l’altro, la MISNA viene definita una realtà “di indubbio valore”.

Voti perpetui
Sc. Hernández Rogel Juan José (DCA) Roma (I) 08.12.2005
Sc. Körber Markus Lorenz (DSP) Roma (I) 08.12.2005
Sc. Nambasi John Bosco Mangeni (U) Roma (I) 08.12.2005

Ordinazioni sacerdotali
P. Ngoré Gali Célestin (TC) Sarh (Tchad) 26.11.2005
P. Onoba John Kennedy (U) Nebbi (UG) 10.12.2005
P. Indacochea Quimis Pedro Jimmy (EC)Guayaquil (EC) 10.12.2005

Opera del Redentore
Gennaio 01 – 07 A 08 – 15 C 16 – 31 BNE
Febbraio 01 – 15 BS 16 – 28 CA

Intenzioni di preghiera
Gennaio
- Per tutti i missionari e le missionarie che vivono in situazioni di disagio e di tensione a causa di guerre, malattia o età, perché il Padre li ricolmi di consolazione e rinnovato slancio missionario. Preghiamo.
Febbraio - Per tutte le persone consacrate, perché rinnovino con entusiasmo e creatività la loro donazione radicale alla missione tra gli uomini e le donne più poveri del nostro tempo. Preghiamo.

ASIA

Decisioni e sviluppi

I primi giorni dell’anno nuovo trovano i confratelli della delegazione radunati per i loro esercizi spirituali annuali e per l’assemblea della delegazione. Ambedue questi incontri, focalizzati sulla Ratio Missionis, sono guidati da P. John Converset che lavora in Sud Africa.
L’anno 2006 sarà caratterizzato dall’attuazione delle decisioni prese dal consiglio di delegazione e basato sul discernimento fatto per il Piano Sessennale e durante la visita del Superiore Generale (agosto e settembre 2005). Riguardo alla missione comboniana in Cina, prima della fine del 2006 si prevede l’apertura di una seconda comunità a Macau per individuare le varie possibilità di estenderci nella Cina Continentale e per assicurare una base ai confratelli responsabili del progetto “Fen Xiang”. A Macau, inoltre, si prevede che il coinvolgimento di Fr. Fabio Patt nella Cina Continentale attraverso la Caritas di Macau sarà ulteriormente intensificato.
Inoltre, verso la fine del 2006 P. Rocco Bettoli inizierà la sua preparazione immediata per assumere a tempo pieno l’accompagnamento e la formazione di possibili candidati all’Istituto provenienti dalla Cina Continentale. Nel frattempo, la comunità di Taipei e quella di San Giuseppe Lavoratore a Macau continueranno il loro paziente ma necessario lavoro di prima evangelizzazione nel contesto urbano.
Nelle Filippine, la chiusura di Calamba ci ha offerto la possibilità di un’apertura nel sud. All’inizio la nuova comunità si dedicherà a potenziare il nostro ministero di animazione missionaria e di promozione vocazionale.

BRASIL DO SUL

Chiusura di comunità

La provincia del BS alla fine del 2005 ha chiuso ufficialmente due comunità. La prima, Conceição da Barra, dove i Comboniani hanno prestato servizio pastorale per quasi 50 anni, è ora affidata al clero diocesano di São Mateus, che cresce in numero e qualità. La provincia sta discutendo con il vescovo comboniano Mons. Aldo Gerna un calendario di consegna di altre due parrocchie nei prossimi due anni.
A Carapina le due comunità sono state unificate in una sola, collocata nella sede che nell’Annuario Comboniano 2005 è denominata come Carapina (2).
La chiusura di queste comunità è dovuta sia alla riduzione del personale sia in vista di una migliore riqualificazione della nostra presenza in Brasile. Invece di parrocchie, la provincia cercherà di aprire centri di animazione missionaria, consapevole che questo è uno dei migliori contributi che possiamo dare alla Chiesa locale.

P. Paolillo eletto Personalità dell’Anno 2005 per i diritti umani
P. Saverio Paolillo, coordinatore dei programmi della rete di “Atendimento à Criança e Adolescente” (AICA), della Chiesa cattolica nello stato di Espírito Santo, è stato eletto Personalità dell’Anno 2005, per il Premio Nazionale dei Diritti Umani della Segreteria Speciale dei Diritti Umani della Presidenza della Repubblica. La consegna del premio, alla sua decima edizione, si è svolta il 12 dicembre, nella sede del Ministero della Giustizia.
P. Paolillo è stato uno dei sei prescelti dalla presidentessa della Commissione di Diritti Umani della Camera Federale, l’onorevole Iriny Lopes, fra 48 indicazioni presentate da movimenti legati al tema. In totale, le persone prescelte sono state 12, in tre categorie (ONGs, istituzioni pubbliche e personalità).
P. Paolillo è stato il secondo più votato. La prima è stata una “mãe de santo” di Bahia, scelta per la sua lotta contro il razzismo. Al terzo posto, una donna di 88 anni che ha dedicato gran parte della sua vita a favore dei disabili e, al quarto, l’autrice di romanzi Glória Perez, per tutta la sua opera che affronta le questioni sociali.
P. Saverio Paolillo si trova nello Stato di Espírito Santo dal 1999. Il suo primo lavoro è stato di estendere l’accoglienza dei bambini e degli adolescenti, già iniziata a Novo Horizonte, nella Serra, ad un altro quartiere dello stesso comune, Central Carapina. L’aumento di queste case di accoglienza è diventato una rete, l’AICA appunto, che oggi si occupa di 700 ragazzi, bambini e adolescenti, in situazioni a rischio.

ECUADOR

Profughi a San Lorenzo

In questo momento la situazione dei profughi provenienti dalla Colombia è abbastanza calma. Più di quaranta famiglie si sono stabilite a San Lorenzo e altre trenta a Ibarra. Gli scontri nella zona di confine tra la Colombia e l’Ecuador continuano. I guerriglieri non permettono ai contadini di abbandonare le coltivazioni di coca. Si dice che alcuni di quelli che hanno raccontato troppe cose, ai mezzi di comunicazione, sulla loro fuga a San Lorenzo, siano stati eliminati. Alcuni leader si trovano a Ibarra perché minacciati di morte. Una ragazza di 13 anni che è riuscita a fuggire dall’accampamento dei guerriglieri ha raccontato cose raccapriccianti. Una delle sue amiche di soli 14 anni è stata fucilata. La situazione dei profughi è veramente difficile. Come sempre, dopo le prime settimane di emergenza le organizzazioni si sono ritirate e la parrocchia è rimasta da sola a risolvere i problemi di cibo, casa e lavoro per tanta gente. Grazie al cielo, questo popolo è abbastanza intraprendente e sa difendersi bene. Noi Comboniani cerchiamo di aiutare specialmente i più deboli, come le donne e i bambini, e con loro abbiamo celebrato la novena di Natale, anche seguendo le loro tradizioni. È molto bello e significativo il clima di unità e supporto che si percepisce fra i vari gruppi.

Incontro su Giustizia e Pace
Il 24 novembre 2005 è stato realizzato il primo incontro su giustizia e pace della diocesi di Guayaquil. Questo incontro, voluto dai Fratelli Comboniani dell’Opera Comboniana di Promozione Umana (area afro e sociale), attraverso la pastorale sociale dell’arcidiocesi, è l’inizio di quello che vuole essere un processo di coscientizzazione, formazione e ristrutturazione entro l’orizzonte di giustizia e pace. Si prevede che in futuro questa possa diventare la Commissione Diocesana di Giustizia e Pace formata da rappresentanti di diversi gruppi e movimenti civili e della Chiesa che già operano per combattere la violenza e l’ingiustizia.
Erano presenti rappresentanti del movimento Fuerzas de Paz no violenta, della Pastoral de la Mujer, il Movimento Humanista, i Misioneros Laicos Afro e i Missionari Comboniani.
All’incontro si è detto che la violenza all’interno della famiglia, la discriminazione nelle sue varie forme, la criminalità organizzata, il linciaggio, l’insicurezza sociale, la vendita di armi nei quartieri, ecc. sono tutte espressioni di una violenza “normalizzata”, nel senso che la società si è abituata o rassegnata a vivere in mezzo a simili violenze o, addirittura, a considerarle come delle modalità quotidiane di rapporto umano.
L’incontro ha avuto un carattere di scambio di esperienze e di punti di vista sulla violenza, la giustizia e la pace. Ma ha voluto anche porsi la domanda di come spingere i cittadini ad affrontare il tema della giustizia, della pace e della violenza. Che cosa fare davanti alle situazioni di violenza? Come affrontare la violenza economica?
Si è percepita la necessità di una riforma civile democratica e pacifica, che implica processi a vari livelli (personale, comunitario, di quartiere), tenendo presente che il problema della violenza e dell’ingiustizia è un problema strutturale e di valori.
Si è vista anche la necessità di impegnarsi per non fare solo un lavoro di “rattoppo”, bensì per unire gli sforzi e non fermarsi alle vittime ma arrivare anche agli aggressori. Questo lavoro in rete di solidarietà in funzione di una realtà più giusta e pacifica, richiede l’individuazione del “che cosa” e del “perché”. Ma implica anche un processo di unificazione di significati sui termini stessi che utilizziamo: giustizia, pace, violenza, riforma. Allo stesso tempo, è necessario stabilire un limite alla nostra azione per non cadere in risposte generiche e poco concrete.

Seconda settimana Culturale Afro a San Lorenzo
Dal 7 al 13 novembre, a San Lorenzo, per iniziativa dei Missionari Comboniani, è stata realizzata la Seconda Settimana Culturale Afro, che ha il fine di riscoprire le radici del popolo afro e incrementare nelle scuole della regione di San Lorenzo del Pailón una etno-educazione che aiuti i giovani neri a conoscere e valorizzare la propria cultura.
Durante questa Settimana, studenti e professori hanno partecipato a incontri e dibattiti sulla realtà socio-economica dell’Ecuador, la storia del nero a Esmeraldas, il ruolo della donna nera, la visione del mondo nel popolo afroecuadoriano, il messaggio di Martin Luther King, il grande leader afroamericano, la musica afroamericana, il nero nella Bibbia e il valore del fattore umano. Ad occuparsi della maggior parte di questi temi, sono stati i membri dell’equipe del Centro Afro di Guayaquil, Francesco Viteri, Fr. Alberto Degan e Fr. Joel Cruz Reyes. Alcuni argomenti sono stati trattati dal parroco, P. Claudio Zendron, dalla professoressa Amada e dalla dottoressa Caterina.
Per quanto riguarda il tema storico, Viteri ha messo in evidenza la figura di Alonso de Illescas e l’importanza dei “palenques”, rifugi per gli schiavi in fuga, che possono essere considerati il primo esperimento in America di democrazia e di partecipazione cittadina, in un’epoca in cui nel continente dominavano le monarchie assolute europee.
In quanto alla musica, si è sottolineato che, in mancanza di una lingua propria, il principale elemento di identificazione per il popolo afroamericano è stata proprio la musica, nata da una commistione culturale, attraverso la quale il popolo nero in America ha saputo ricostruire la propria identità.
Rispetto al tema biblico, Fr. Degan ha parlato dell’importanza di rivalutare la presenza di personaggi neri sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento. La ricerca di personaggi neri nella Bibbia ci porta a scoprire che Dio ha molta fiducia nel popolo nero che vede come un protagonista dell’evangelizzazione. Ad esempio, la prima comunità in cui i discepoli di Gesù hanno ricevuto il nome di cristiani – Antiochia – era guidata da un gruppo multirazziale di cinque “profeti e dottori” (At 13,1), due dei quali erano africani: Simeone il nero e Lucio di Cirene. Il popolo afro, quindi, non è qualcosa di estraneo alla Chiesa, un’aggiunta successiva, perché fin dall’inizio Dio ha voluto che fosse presente nella Chiesa per esercitare la sua profezia. Gli stessi temi sono stati trattati il pomeriggio con i giovani di América Misionera e della Pastorale nera di San Lorenzo e, la sera, con i padri di famiglia, suscitando grande interesse.
Per tutti i temi trattati, il Centro Afro di Guayaquil ha presentato dei CD, degli opuscoli e dei libri di produzione propria. Professori e studenti hanno apprezzato questo materiale che rappresenta un utile strumento per una etno-educazione che faccia riscoprire a giovani e adulti neri la bellezza della propria spiritualità e della propria eredità storico-culturale.
La Settimana si è conclusa con il corso di formazione per catechisti e leader di tutte le comunità cristiane della parrocchia tenuto da Fr. Joel Cruz Reyes, durante il quale sono stati affrontati, in modo particolare, l’analisi della realtà, la spiritualità e la metodologia dell’agente pastorale nella prospettiva di una pastorale sociale.

ITALIA

Assemblea provinciale dei superiori

Dal 21 al 24 novembre si sono riuniti a Pesaro i superiori delle comunità della provincia per un momento di formazione, riflessione e confronto. L’incontro ha avuto tre momenti. Il primo giorno è stato dedicato all’animazione della comunità e in particolare al consiglio di famiglia. Con l’aiuto di un “facilitatore”, Sandro De Toni, ex seminarista comboniano, i partecipanti hanno condiviso la loro esperienza, traendone possibili soluzioni per i problemi che si affrontano nel consiglio e in generale nella vita comunitaria.
Il secondo giorno ha avuto come tema la Ratio Missionis. Nella mattinata, P. Fernando Zolli ha ricordato le motivazioni di questo processo di riflessione e rinnovamento e ha presentato quanto è già stato fatto a livello di Direzione Generale e d’Istituto; nel pomeriggio i partecipanti hanno discusso e deciso i passi da fare a livello di provincia.
Il terzo giorno, il provinciale P. Alberto Pelucchi ha svolto una breve relazione della situazione della provincia e ha chiesto ai presenti un parere e un apporto su alcune tematiche più concrete, come la carta della comunità, il superavit finanziario e il rapporto tra superiore, vice superiore ed economo. Il lavoro dell’assemblea è stato giudicato positivo sia per la formazione personale, sia in vista della prossima assemblea provinciale generale (CUM di Verona, 13-17 marzo 2006), dove si dovranno sviluppare alcuni temi trattati a Pesaro. Sono stati molto apprezzati il contributo del “facilitatore” e l’entusiasmo e la chiarezza di P. Zolli, che ha motivato i partecipanti a farsi protagonisti del cammino della Ratio Missionis.

Laboratorio Sud-Nord
Si è concluso a Bologna, nella serata del 29 novembre, il Laboratorio Sud-Nord, iniziativa organizzata dal GIM di Bologna, dalla Commissione Giustizia e Pace della provincia Italiana e dal Centro Universitario G. Donati, con lo scopo di mettere a confronto e in comunicazione i “mondi” dell’università, della missione e della cooperazione.
Il Laboratorio si è svolto in quattro serate che hanno permesso agli studenti universitari di incontrare diversi testimoni: P. Giulio Albanese, Annamaria Gentili (africanista della facoltà di Scienze Politiche di Bologna), Aluisi Tosolini (docente e autore di vari libri sulla cooperazione), P. Gianni Nobili, Gianluca Borghi (già assessore regionale alla cooperazione in Emilia Romagna), Gianfranco Morino (medico cooperante in Kenya), Jean Léonard Touadi (giornalista), Luigi Guerra (responsabile di un master a Bologna su formazione e cooperazione), Matilde Callari Galli (docente di scienze della formazione e responsabile del settore cooperazione dell’università di Bologna).
Gli studenti si sono poi ritrovati per un pomeriggio di “laboratorio” che ha portato a una riflessione e a formulare delle domande che sono state poi rivolte, nella serata conclusiva, ai due ultimi testimoni, Sergio Marelli (presidente dell’Associazione delle ONG Italiane e della FOCSIV) e P. Alessandro Zanotelli. Questi hanno parlato ad un pubblico di oltre seicento persone. Il successo del Laboratorio ha portato alla formazione di un gruppo che si propone di dare continuità a questa esperienza attraverso nuove iniziative. Ha inoltre permesso al GIM di essere conosciuto nell’ambiente universitario ed aprire nuovi spazi per un lavoro di animazione vocazionale giovanile.

KENYA

Il “Calendario Proprio” della Chiesa in Kenya

La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha approvato il Calendario Proprio della Chiesa in Kenya. Questo calendario era stato presentato in Vaticano circa un anno fa, in preparazione del nuovo “Messale Romano” per il Kenya e, in pratica, per tutte le diocesi di lingua inglese in Africa. Sono stati inclusi alcuni santi dell’antichità, come Vittorio I, Adriano, Zeno di Verona e Marcellino. Vi sono i beati dei tempi recenti, come Isidoro Bakanja, Clementina Anwarite, Cipriano Tansi, Vittoria Rasoamanarivo, Daudi Okelo e Jildo Irwa. Sono state approvate due celebrazioni importanti in onore della Madonna: Maria Madre dell’Africa e Maria Aiuto dei Cristiani.
Naturalmente sono stati incorporati anche due grandi missionari, la cui attività apostolica è stata così eccezionale da essere di ispirazione alla Chiesa del nostro tempo. Uno è San Giustino De Jacobis, che può essere considerato un pioniere dell’inculturazione missionaria, e l’altro è il nostro Fondatore San Daniele Comboni, che ha presentato un piano per la rigenerazione dell’Africa con il coinvolgimento degli stessi africani. D’ora in poi Comboni sarà celebrato come “memoria obbligatoria” in Kenya! La venerazione dei santi africani evidenzia la chiamata alla santità per tutti i discepoli di Cristo in questo continente. Grazie all’esempio e all’intercessione di questi antenati nella fede, le nostre giovani comunità cristiane ricevono le grazie necessarie per crescere nella fede e diventare dei veri testimoni di Cristo nel mondo d’oggi.

POLONIA

Congresso missionario nazionale

Con il tema “Vivere la fede e comunicarla ad altri”, la Chiesa in Polonia ha celebrato il 4° Congresso Missionario della Pontificia Unione Missionaria (PUM), con la partecipazione di 600 delegati tra sacerdoti, religiose, seminaristi e laici, che si sono dati appuntamento al Santuario mariano nazionale di Jasna Gòra a Czestochowa, nei giorni 2-4 dicembre 2005. Il congresso è stato organizzato dalle Pontificie Opere Missionarie, per ricordare anche gli 85 anni della PUM in Polonia, nazione nella quale è in aumento il numero di vocazioni missionarie ad gentes e ad extra nei cinque continenti.
L’oratore principale del Congresso è stato il Comboniano P. Romeo Ballan, con due conferenze sui temi: a) “La spiritualità missionaria, come frutto di una fede matura, al servizio della missione ad gentes”; b) “Essere missionari nell’era della globalizzazione: motivazioni per la missione ad gentes”.
Al Congresso hanno preso parte anche alcuni Missionari Comboniani della Polonia e i nostri postulanti di Cracovia. A conclusione dei lavori, il direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie, Mons. Jan Piotrowski, ha auspicato: “che, dopo questo incontro, la Chiesa in Polonia sia più missionaria e aumenti il suo impegno per la missione universale”.

UGANDA

Ordinazione sacerdotale

Il 10 dicembre 2005 la piccola parrocchia di Wadilai, diocesi di Nebbi, si è riempita di canti di gioia e di danze “Jonam”, perché uno dei suoi figli, il Comboniano John Kennedy Onoba, veniva ordinato sacerdote. P. John Kennedy ha completato gli studi teologici a Chicago. Era presente anche il suo formatore, P. Raphael Wokorach P’Moni.
Mons. Martin Luluga, vescovo di Nebbi, è stato il celebrante principale, circondato da 32 sacerdoti concelebranti, undici dei quali Comboniani. Erano presenti anche un Fratello Comboniano e due Suore Missionarie Comboniane, oltre a numerosi religiosi di vari Istituti.
Nei giorni che hanno preceduto la celebrazione, gli incaricati per la promozione vocazionale hanno fatto un buon lavoro di animazione. Una certa nostalgia per la presenza dei Missionari Comboniani nella zona, ora venuta a mancare, traspariva dai discorsi e dalla calorosa accoglienza ricevuta. P. John Kennedy è stato assegnato alla provincia del Kenya. Uno dei capi locali si è rivolto a lui con queste parole: “Sei diventato ormai il nostro ambasciatore, dovunque sarai. Fa che possiamo esserne orgogliosi”.
A P. John Kennedy le nostre congratulazioni più sentite e gli auguri per un fruttuoso servizio missionario.

Consegna alla diocesi della parrocchia di Akanyo
Domenica 11 dicembre 2005, in una solenne cerimonia, i Missionari Comboniani hanno consegnato a Mons. Martin Luluga, vescovo di Nebbi in West Nile, la parrocchia di Akanyo.
Akanyo, che faceva parte di Angal, è stata eretta a parrocchia nel 1999. Durante questi anni i confratelli che vi hanno lavorato sono stati: P. Luigi Sala, parroco, P. Dino Mirandola, P. David Baltz e P. Gino Stocchero.
Il presidente del consiglio parrocchiale ha ringraziato i Missionari Comboniani, in particolare P. Sala, per la cooperazione che si era stabilita tra i missionari e i cristiani. Questa collaborazione ha dato i suoi frutti: una parrocchia ben organizzata, dei bei edifici (una chiesa nuova, la casa parrocchiale, 17 cappelle, 12 asili), ma soprattutto una comunità viva.
Il vescovo nell’omelia ha lodato i Missionari Comboniani e li ha incoraggiati a rimanere a lavorare tra gli Alur. Hanno partecipato alla cerimonia anche il vicario generale di Nebbi (Mons. Santo Wanok), il vice-provinciale (P. John Peter Alenyo) e vari Missionari Comboniani.
I confratelli della comunità di Akanyo si sono trasferiti nella parrocchia di Angal. Ora siamo presenti nella diocesi di Nebbi solamente con quest’ultima comunità.

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE:
Manuel di Fr. Bernardino Dias Fruttuoso (P); Michael Ronaï di Fr. Alfred Ngaryembaye (TC).
LA MADRE: Natividad di P. Miguel Angel Ayuso Guixot (C); Teresa di Fr. Giuseppe Foglio (EC); Antonietta di P. Fernando Zolli (C); Lena di P. Carlo Castelli (M/Z); Kathleen di P. Robert Kleiner (NAP).
IL FRATELLO: Pietro di P. Elio Farronato (CN) e P. Lorenzo Farronato (CN); Luis Arturo di Fr. Gustavo Montoya Mondragón (I); Ferdinando di P. Cesare Pegoraro (T).
LA SORELLA: Tabho di P. Pascal Subari Garasoma (C); Ersilia di P. Ambrogio Reggiori (MO); Eugenia di P. Aldo Domenici (KE); Vittoria di P. Aldo Rossi (†).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Maria Carla Colombo; Sr. Maria Filomena Dias da Costa; Sr. Magdala Bonomi.

Familia Comboniana n. 627