Uzzano ha ricordato il primo anniversario dal martirio del suo concittadino Padre Luciano Fulvi, ucciso il 30 marzo dello scorso anno a Laybi (Uganda).
Domenica 10 aprile, Uzzano ha ricordato il primo anniversario dal martirio del suo concittadino Padre Luciano Fulvi, ucciso il 30 marzo dello scorso anno a Laybi (Uganda).
Alle 9:30, nell’antica Arcipretura dei S.s. Jacopo e Martino, il Vescovo Mons. Giovanni De Vivo, Vescovo di Pescia, ha celebrato la S. Messa, coadiuvato da due missionari comboniani della Comunità di Lucca, Padre Luigi Generoso e Padre Giovanni Vedovato, e dal nostro Parroco, don Oreste. I canti che animavano la celebrazione, scritti dal comboniano Padre Michele Bonfitto, sono stati magistralmente eseguiti dalla Corale “S. Giusto” di Porcari (Lu). Nell’omelia, Mons. Vescovo, ricordando Padre Luciano e il nostro defunto Pontefice, ha parlato del valore della testimonianza cristiana, che contempla persino il sacrificio della vita. Del resto, la parola “martire”, di etimologia greca, non significa altro che “testimone”. Padre Luciano e Giovanni Paolo II sono stati, nella sofferenza, l’uno del martirio, l’altro della malattia, due testimoni del Vangelo. Ha, poi, invitato a considerare entrambi due uomini di Dio che hanno seguito la strada tracciata dal Padre, non degli eroi da esaltare con inutili sentimentalismi e fastidiosa retorica. Al termine della S. Messa, cui hanno preso parte l’Amministrazione comunale (con il labaro della Comunità) e una delegazione della Misericordia di Uzzano, è stata scoperta e benedetta una targa artistica, realizzata dal Comune con il contributo di privati benefattori, che sarà collocata in un’area a verde di prossima realizzazione da dedicare alla memoria di Padre Luciano.
E’ seguita la commemorazione civile, presso il Palazzo del Capitano, con la presentazione del libro sulla vita del martire uzzanese scritta da Padre Lorenzo Gaiga, alla presenza di molte autorità, tra cui i consiglieri regionali Caterina Bini, presente anche in chiesa, e Agostino Fragai, che ha voluto ribadire l’impegno della Regione Toscana, anche per i prossimi anni, nel sostenere tutte quelle opere che contribuiscano ad alleviare le sofferenze del Terzo Mondo, missioni comprese. Dopo il saluto del Sindaco Rossella Pappalardo, che ha manifestato la sua ammirazione verso un uomo, come Padre Luciano, che si è speso fino in fondo per i poveri e gli emarginati, e l’introduzione del Vicesindaco e Assessore alla Cultura Giorgio Ercolini, che ha paragonato la vita di Padre Luciano a quel “sentiero d’Isaia” che Giorgio La Pira invitava a percorrere per giungere al Signore, è intervenuto Padre Luigi Generoso, Superiore dei Comboniani di Lucca, leggendo, anzi tutto, i saluti del Superiore generale, Padre Teresino Serra, impossibilitato a partecipare dopo gli eventi luttuosi dell’ultimo periodo (la scomparsa del Santo Padre), e di Padre Paolo Ottolini, comboniano garfagnino che ha sostituito Padre Luciano a Laybi. Padre Generoso, traendo spunto dal libro di Padre Gaiga, ha ripercorso le principali tappe della storia dell’Uganda, un paese che, dalle condizioni tutto sommato accettabili (può sembrare un paradosso) del periodo coloniale britannico, è passato a una situazione d’inarrestabile declino, dovuto all’inettitudine dei governanti che si sono succeduti dopo l’indipendenza (9 ottobre 1962). A seguito, il contributo di Padre Giovanni Vedovato, compagno di ordinazione sacerdotale di Padre Luciano, che ha tracciato un profilo della sua personalità, comparandola a quella di Papa Luciani (entrambi avevano sempre il sorriso sulle labbra, dietro cui si celava una determinazione ferrigna nel portare avanti i propri obbiettivi) e ha lodato l’Amministrazione, con tutti quegli uzzanesi che hanno auspicato questa manifestazione; poi, il ricordo di Padre Luciano tracciato da un giovane uzzanese, che si è dichiarato fortunato d’averlo conosciuto. Infine, i ringraziamenti di Marco Fulvi, nipote di Padre Luciano, a nome delle famiglie Fulvi e Rosellini. Una chiesa e un Palazzo del Capitano così pieni non si erano visti da tanto tempo, segno che l’interesse e la voglia di ricordare il nostro Padre Luciano era condivisa da molti.
I partecipanti al convegno potevano acquistare una copia del libro sulla vita e le opere di Padre Luciano. Numerose sono state le offerte, che, assieme a quello di domenica 17, all’Albinatico, andranno a finanziare le missioni comboniane in Uganda. Grande, ovviamente, la soddisfazione degli organizzatori.
Alessandro Riccomi