Mercoledì 13 novembre 2024
Dal 28 ottobre all’8 novembre, l’Economato Generale dei Missionari Comboniani ha offerto un corso di formazione nell’area dell’economia, a Roma, rivolto principalmente ai responsabili dell’amministrazione e a chi dovrà assumere o ha assunto da poco il servizio di economo nelle diverse circoscrizioni comboniane. Erano 11 partecipanti in totale, venuti da 10 circoscrizioni, delle quali otto dall’Africa e due dall’America. [Nella foto: P. Angelo Giorgetti, economo generale]

“Sappiamo che l’economia è un settore strategico per le circoscrizioni – ha scritto il Consiglio Generale dei Comboniani incoraggiando i superiori a individuare confratelli disponibili a investire in questo settore – e, considerando i cambiamenti socioeconomici di tutti i paesi e le realtà stesse delle circoscrizioni, risulta di capitale importanza innalzare le competenze dei confratelli per comprendere la complessità della realtà e contribuire al generarsi e consolidarsi di quelle innovazioni economiche che costituiscono parte del motore della sostenibilità”.

Gli obiettivi principali della formazione sono stati quelli di offrire alcuni criteri fondamentali della gestione economica e di fornire informazioni, conoscenze e pratica relative all’economia, tenendo presente il contesto in cui ciascuno si trova a operare.

Un grazie in particolare a P. Angelo Giorgetti, economo generale, e a P. Sebastian Chmiel, suo assistente, che ne hanno curato l’organizzazione, i temi e lo svolgimento, accompagnando i partecipanti per tutto l’arco delle due settimane. Si ringraziano, inoltre, i confratelli che hanno collaborato da vicino – i padri Pietro Ciuciulla e Paolo Latorre, i fratelli Daniele Giusti e Marco Binaghi – e la comunità della Casa Generalizia di Roma per l’accoglienza e la fraternità.

Testimonianza sul corso degli economi

Allargare gli orizzonti

Un’esperienza del tutto nuova e, allo stesso tempo, proficua: è così che potrei riassumere la mia partecipazione al corso di amministrazione finanziaria.

Quando mi è stato chiesto di parteciparvi, ho accettato subito, anche se non sapevo bene che valore potesse avere per me. Invece, ogni giorno del corso mi ha fatto scoprire una visione completamente nuova di come assumerci la responsabilità delle nostre finanze come missionari comboniani. E questo, in un momento in cui c’è una richiesta sempre maggiore di responsabilità e trasparenza su come avvengono le transazioni finanziarie, non solo nel contesto secolare, ma anche in quello religioso, legato, cioè, al nostro voto di povertà.

Il corso ha allargato il mio orizzonte, facendomi passare da una visione ristretta, di semplice tenuta dei libri contabili, a una prospettiva più ampia, che implica il tenere in ordine e il prendersi cura del nostro patrimonio – sia stabile che liquido – nella consapevolezza che si tratta di un servizio delicato e importante. Spaziando fra gli aspetti canonici, spirituali e pratici dell’economia, il corso mi ha chiarito che cosa significa essere un amministratore finanziario in una famiglia religiosa com’è la nostra.

Sono venuto a conoscenza di numerosi dettagli, senza i quali è possibile commettere molti errori, che porterebbero a perdite sia finanziarie che di credibilità della nostra Famiglia comboniana.

Con questa nuova consapevolezza, mi propongo di prestare maggiore attenzione a tutte le questioni di gestione economica che dovrò trattare, con uno sguardo “canonico e spirituale”, facendo in modo che tutte le transazioni e i patrimoni, all’interno del contesto in cui mi trovo, siano documentati e riportati correttamente.

Tenendo conto di tutto questo, sento maggiormente la necessità di acquisire uno spirito di fraternità finanziaria e, quindi, di abbracciare con piena fiducia e comprensione il “Fondo Comune Totale” come strumento per mettere i fondi in comune e a disposizione di tutti noi, in uno spirito di fraternità e di famiglia.

Ora, mi rendo conto che la corretta gestione dei nostri fondi è una parte indispensabile della nostra vita religiosa, che tocca non solo i nostri voti, ma anche la nostra vita comunitaria, il nostro ministero, la nostra testimonianza e la nostra crescita spirituale, sia personale che comunitaria.

Che il nostro fondatore san Daniele Comboni ci accompagni sempre, tenendo presente che ognuno di noi è parte di quelle “mille vite” che Comboni avrebbe dato alla missione.

Padre Deogratius Alule, mccj
Provincia di Egitto-Sudan,
Sacred Heart Parish Schools, Sakakini, Il Cairo