Missionari comboniani in Congo: “Sospinti insieme dallo Spirito Santo per la missione”

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Sabato 25 febbraio 2023
I missionari comboniani nella
Repubblica Democratica del Congo hanno vissuto tre momenti intensi che hanno segnato la loro fede e la vita della Chiesa locale: dal 31 gennaio al 3 febbraio, la visita di Papa Francesco a Kinshasa; dal 3 all’8 febbraio, l’assemblea provinciale post-capitolare (nella foto) a Kimwenza; e dal 10 al 14 febbraio, il ritiro provinciale annuale a Kimwenza.

Papa Francesco a Kinshasa.

La visita di Papa Francesco

Dopo una lunga attesa, finalmente, Papa Francesco è arrivato a Kinshasa per una visita pastorale, dal 31 gennaio al 3 febbraio 2023. Numerosi viali della capitale erano stati adornati con insegne luminose e scintillanti e con poster giganti su cui spiccata la scritta; Pape François! Boyei bolamu! (Benvenuto, Papa Francesco!). Per tutto il tempo della sua permanenza nella capitale, sul web sono stati ‘postati’ moltissimi videoclip di cori che cantavano e ballavano, e le stazioni televisive locali hanno trasmesso bellissimi programmi sulla missione del Papa. Il logo ufficiale della visita è stato stampato su mille cose: giacche, T-shirt, cappellini, polo, sedie, copertine di opuscoli, libri di preghiera, bandiere… e ha fatto la sua bella figura sul podio dove era stato posto l’altare, all’aeroporto di Ndolo, dove la messa si è celebrata davanti a 1.500.000 fedeli. Allo Stadio dei Martiri, dove il Santo Padre ha incontrato i giovani e i catechisti, gli organizzatori hanno calcolato la presenza di oltre 100.000 persone venute ad ascoltare il messaggio del Papa.

Indovinatissimo il tema scelto per la visita del Papa: “Tutti riconciliati in Gesù Cristo”. Durante l’intera notte precedente la celebrazione del 1° febbraio all’aeroporto, un fiume di fedeli si è riversato nella grande spianata, sia per assicurarsi un posto, sia per prepararsi all’Eucaristia con il sacramento della riconciliazione. Nel numero di confessori figuravano anche numerosi confratelli comboniani.

Dopo la Messa, nel pomeriggio, il Papa ha incontrato alcune vittime delle violenze che d anni dilaniano il Congo Orientale. Nel suo discorso, Francesco ha usato chiare parole di accusa contro i media internazionali per il loro silenzio su questa drammatica situazione. Decisa e tagliente la sua denuncia contro l’ingiusta occupazione della parte orientale del paese, contro i massacri della popolazione e lo sfruttamento illegale e selvaggio delle risorse naturali e minerarie del paese. Ha urlato: «Giù le mani dalla Repubblica Democratica del Congo! Giù le mani dall’Africa! Basta soffocare l’Africa: non è una miniera da sfruttare o un suolo da saccheggiare». Ha poi chiesto con forza che «le popolazioni siano lasciate in pace». Ha quindi puntato il dito contro gli attori politici locali e internazionali complici di questa guerra, invitandoli con forza a cambiare prospettive e atteggiamenti. Non ha esitato a dire che il paese soffre della mancanza di buon governo e dell’assenza di personalità di spicco capaci di agire nell’interesse di tutti.

Ha ripetutamente incoraggiato tutti a ringraziare Dio per le ricchezze e i beni presenti nel suolo e nel sottosuolo congolese, e a «prendersi cura della nostra casa comune e a impegnarsi a costruire una fratellanza universale». L’icona del diamante insanguinato, utilizzata dal Papa per descrivere l’attuale situazione del Congo, ha toccato molte coscienze, trasformandosi in un accorato appello alla conversione per agire e restituire al Congo la sua dignità.

Parlando ai religiosi e ai sacerdoti accorsi in cattedrale, il Papa li ha esortati a essere seri nel loro apostolato, evitando la mediocrità spirituale, il conforto mondano, la superficialità e la ricerca del proprio comodo. La visita di Papa Francesco ha ricordato a tutti noi le nostre responsabilità, e ci ha incoraggiato a vivere i nostri impegni cristiani, la nostra consacrazione religiosa e missionaria con particolare attenzione ai poveri.

Un totale di 79 missionari comboniani (sacerdoti, fratelli e scolastici) hanno partecipato alla grande Messa celebrata dal Papa e all’incontro con i religiosi nella cattedrale di Nostra Signora del Congo.

Presso l’Aeroporto “Ndolo” dove Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa il 1 febbraio 2023.

Assemblea provinciale

Dopo il momento di grazia rappresentato dalla visita del Papa, i missionari comboniani hanno celebrato la loro assemblea provinciale post-capitolare, durante la quale hanno “accolto” gli Atti dell’ultimo Capitolo, promettendosi di attuarli nel contesto della loro missione in Congo. Abbiamo ascoltato, dialogato, fatto discernimento e scelto le nostre priorità per il prossimo sessennio alla luce del XIX Capitolo generale, ossia la sostenibilità della vita economica, la formazione ad intra e ad extra, e la missione nella sua forma specifica dell’animazione missionaria e dell’impegno per la Giustizia e Pace e Integrità del Creato (GPIC).

Colpiti da una situazione di insicurezza e di ingiustizia, di povertà e di sfruttamento illegale della nostra terra, sentiamo il bisogno di impegnarci con maggiore determinazione per la giustizia, pace e integrità del creato. Da qui, l’opzione per la creazione di un osservatorio GPIC nella nostra provincia. Insieme, attraverso diversi workshop, abbiamo cercato di fare spazio allo Spirito e di lasciarlo parlare per illuminarci nel nostro discernimento.

Durante l'assemblea, siamo stati onorati della presenza di P. Elias Sindjalim, Assistente Generale responsabile dell’Africa francofona. La sua presenza è stata un segno della nostra comunione con l’Istituto e della fraternità comboniana. Lui ci ha incoraggiato ad andare in profondità per dare qualità alla nostra presenza missionaria in Congo, dando priorità alla comunione fraterna e alla fedeltà al carisma comboniano.

Il cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, ha visitato i comboniani durante l’assemblea provinciale.

Al termine dell’assemblea, è stata scattata una foto di gruppo, che ritrae tutti i partecipanti con un foulard con l’immagine di Comboni, per celebrare il giubileo d’argento della fondazione della casa editrice Afriquespoir. Jean Claude Kobo, il direttore della rivista, ci ha esortato ad una maggiore responsabilità nella distribuzione della rivista nei nostri vari ambienti di apostolato, fortemente convinti che si tratta di un valido mezzo di animazione per far crescere la chiesa locale nella sua dimensione missionaria e di autosostentamento. Per non parlare poi della sua capacità di ampliare sempre più la nostra rete di amicizie.

L’assemblea provinciale ha registrato una grande partecipazione di confratelli provenienti dalle nostre diverse missioni e case di formazione.

Nel parco della nostra foresteria di Kimwenza, abbiamo un piccolo cimitero per i confratelli che ci hanno lasciato per tornare alla casa del Padre. Vi è sepolto anche Fratel Ivan Cremonesi. L’8 febbraio 2023 abbiamo commemorato il primo anniversario della sua morte. I confratelli presenti all’assemblea hanno pregato le Lodi intorno alla sua tomba in segno di riconoscimento e gratitudine per il servizio da lui reso alla missione in Congo.

Ritiro annuale

Al termine dell’assemblea provinciale, i confratelli si sono trattenuti per il ritiro annuale guidato dalla Reverenda Suor Josée Ngalula, Suora di Sant’Andrea, teologa e membro della Commissione Teologica Internazionale. Il tema del ritiro è stato: “Sospinti insieme dallo Spirito Santo per la missione”. Attraverso meditazioni bibliche, la suora ci ha portato a prendere coscienza delle molte grazie di Dio che ognuno di noi porta con sé, non per sé stesso, ma per la missione – una missione che deve essere compiuta nella comunione fraterna e in un profondo radicamento in Cristo.

La nostra gioia più profonda non deve essere radicata nei risultati esteriori – che a volte sono casuali – bensì nel fatto che abbiamo compiuto la volontà di Dio e che il nostro nome è scritto nel regno dei cieli (Lc 10,17-41). In breve, il nostro merito non sta in quello che facciamo, ma nella nostra capacità di vivere e trasmettere al mondo, con gioia, l’esperienza dell’incontro con Gesù Cristo, sia personale che comunitario. Fatto questo, possiamo dire: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare» (Lc 17:10).

La Circoscrizione comboniana del Congo ringrazia il Signore per questi momenti di molteplici grazie che abbiamo sperimentato. Esse ci hanno rafforzato nella nostra vocazione missionaria, ci hanno permesso di consolidare una comunione fraterna più vera e autentica, e ci hanno rinvigorito per ripartire in missione con gioia, mossi dallo Spirito di Dio e dalla passione di San Daniele Comboni.

Le linee principali del nostro programma sono state definite alla luce degli orientamenti del XIX Capitolo generale. L’applicazione del “approccio apprezzativo” nello sforzo di programmare il nostro piano sessennale ci ha aiutato a lavorare su uno schema chiaro: a) fase di ascolto della nostra realtà sociale, ecclesiale e comboniana; b) fase di discernimento, che ha portato alla scelta delle priorità e di impegni precisi da concretizzare nel sessennio 2023-2029. Alla fine, abbiamo affidato questo nuovo inizio al Signore, per l’intercessione di San Daniele Comboni.

La nostra missione è difficile, sì, ma bella ed entusiasmante, e vogliamo viverla pienamente “insieme”, come un cenacolo di apostoli, come una famiglia.

Padri Sisko Barin e Léonard Ndjadi Ndjate