Lunedì 2 marzo 2020
Ieri mattina il cardinale comboniano Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ha presieduto la Santa Messa conclusiva dell’incontro della Direzione Generale con tutti i Superiori delle circoscrizioni comboniane, presso la Casa Generalizia dei Missionari Comboniani a Roma. Il Card. Ayuso, commentando le letture della prima domenica di Quaresima, ha incoraggiato i superiori maggiori ad “avere fiducia in Dio” e a proseguire il loro ministero “sulla via del dialogo e della conversione personale”.
«Il nostro Santo Fondatore San Daniele Comboni – ha detto il Card. Ayuso nell’omelia della Santa Messa – scriveva così nel luglio 1881 da El-Obeid al Padre Giuseppe Sembianti: “l’unico labaro, rifugio e fortezza è mettere tutta la propria fiducia in Dio, che è un galantuomo, e l’unico galantuomo, che ha testa, cuore, e coscienza, e che da noi può far miracoli; ed ho sperimentato che la piena fiducia negli uomini non ci assicura affatto, fossero vescovi, santi (che mangiano) cardinali, principi, re, potenti etc., insomma fiducia piena nell’uomo, va soggetta a disillusione”. Anche lui, pertanto, ci invita a mettere le nostre vite con totale fiducia nelle mani di Dio».
Dopo il commento alle tre letture del giorno e, in particolare, alle tre tentazioni subite da Gesù nel deserto, ha affermato: «Lieto di celebrare questa Eucaristia a conclusione dell’incontro fraterno del Consiglio Generale assieme a tutti i Superiori Provinciali, è mio desiderio e mia preghiera che sappiamo tutti, come comboniani, trovare la strada giusta per una conversione personale, per un rinnovamento nella sequela del nostro Fondatore San Daniele Comboni, e per approfondire a livello personale e comunitario quali siano le sfide che il mondo e la Chiesa ci pongono, perché per mezzo della cultura del dialogo, dell’incontro, della tenerezza, coi nostri sforzi e sacrifici, sappiamo portare questa fiducia in Dio di cui il mondo oggi ha sete. Sappiamo anche quanto stia a cuore a Papa Francesco la “cultura del dialogo” così importante per il nostro mondo di oggi e del futuro. Rinnoviamoci con speranza, perché la nostra missione, la nostra responsabilità come Superiori non perda mai di vista questa cultura del dialogo che richiede tanta pazienza, comprensione e ascolto.
In ogni Eucaristia, il Signore rinnova la sua Alleanza. Gesù è sempre stato fedele tanto al Padre come a ciascuno di noi. Rinnoviamo perciò il nostro servizio al Signore, nelle molteplici forme in cui si manifesta nelle nostre vite e nella nostra missione. Lasciamoci penetrare dalla sua presenza perché con il Suo Amore e la sua forza possiamo percorrere le strade di Dio».