Laboratorio di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC) a Pesaro

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Martedì 26 marzo 2019
La commissione di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC) della provincia comboniana italiana ha realizzato dal 18 al 20 marzo 2019 a Pesaro il laboratorio di GPIC sul tema “Ricerca di alcuni strumenti di analisi della realtà. E la svolta dell’enciclica Laudato si’ per una conversione ecologica”. Undici comunità comboniane erano rappresentate. Il lavoro è stato facilitato da Francuccio Gesualdi, direttore del Centro “Nuovo modello di sviluppo” e autore di numerosi studi e sussidi intorno al sistema mondiale neoliberista.

Dentro l'abisso ecologico e sociale: cercando speranza

Immersi nelle vene aperte di questa nostra umanità ferita al cuore, una ventina di comboniani che lavorano nel settore di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC) in Italia si sono riuniti dal 18 al 20 marzo a Pesaro. I missionari, appassionati al sogno di Dio, hanno provato a condividere la sottile speranza di un mondo radicalmente “altro”.

Francuccio Gesualdi, direttore del Centro “Nuovo modello di sviluppo”.

Nella complessità del sistema imperialista in cui ci troviamo a vivere, Francuccio Gesualdi – direttore del Centro “Nuovo modello di sviluppo” e autore di numerosi studi e sussidi a sostegno di gruppi e movimenti che lavorano per il cambiamento del sistema neoliberista – ha tracciato, la mattina del primo giorno, le chiavi di lettura delle due crisi che il nostro mondo attraversa: quella politico-economica e quella ecologica. Ha ripercorso in profondità le dinamiche di asservimento forzato al dominio della finanza e al paradigma unico della crescita economica. Ha poi delineato alcune piste di liberazione dal meccanismo perverso del dio profitto lungo la strada della rottura con l'assoluto della crescita, sfidando il mondo della finanza e le sue terribili conseguenze sulle spalle degli impoveriti e dell'ecosistema.

P. Alex Zanotelli, missionario comboniano.

In serata, P. Alex Zanotelli ha condiviso la sua lettura sapienziale dei segni dei tempi. Partendo dalla lettura contestuale della Parola di Dio e dal volto del Gesù storico, ha riproposto con forza la revisione nel profondo dell'impegno missionario dentro la storia: la denuncia del sistema neoliberale che uccide, il rapporto con il denaro, lo stimolo per la Chiesa locale, il sostegno di campagne per creare giustizia, la sobrietà di vita, la pratica della nonviolenza, il sostegno ai migranti, la scelta di una Chiesa povera con i poveri.

La preghiera della sera è stata scandita dai testi dell’enciclica Laudato si’ e accompagnata dalla presentazione di esperienze missionarie in Ciad e Sud Sudan oltre che da una riflessione sulla terribile crisi del Venezuela e della minaccia nucleare globale.

“La svolta dell’enciclica Laudato si’ per una conversione ecologica”

P. Domenico Guarino, missionario comboniano.

La mattina del 20 marzo, partendo dall’enciclica Laudato si’, P. Domenico Guarino ha aiutato l’assemblea a cogliere l’importanza della conversione ecologica di ogni persona, delle nostre comunità e dell’intera società per il cambiamento del sistema neoliberista.

Alla comunità di Pesaro, va il nostro grazie sentito per l’accoglienza e l’organizzazione logistica.

Di seguito, pubblichiamo la sintesi finale del “Laboratorio GPIC”, fatta da P. Fernando Zolli, nella quale presenta anche le proposte concrete emerse nella plenaria dopo il lavoro di gruppo.

P. Fernando Zolli, missionario comboniano.

1. Temi trattati

Durante i giorni dedicati alla ricerca è stata data la possibilità di comprendere la complessità della realtà economica, sociale, politica e ambientale, mettendo in evidenza la necessità di un cambiamento del sistema, che punta ad una crescita illimitata, depredando la limitatezza dei beni comuni, distruggendo progressivamente la biodiversità, disturbando gli equilibri ecologici, senza preoccuparsi del futuro dell’umanità e della stessa casa comune.

Il laboratorio ha anche aiutato a leggere i segni dei tempi, attraverso la lettura sapienziale ed evangelica. P. Alex Zanotelli ha spiegato che l’impegno di Giustizia, Pace e Integrità del Creato non può essere un ministero delegato ad alcune persone, bensì l’asse trasversale di ogni attività ministeriale, alla luce del progetto di Dio nella creazione, nelle relazioni fraterne tra le persone e tra i popoli.

Infine, partendo dall’enciclica Laudato si’, P. Domenico Guarino ha aiutato l’assemblea a cogliere l’importanza della conversione ecologica di ogni persona, delle nostre comunità e dell’intera società per il cambiamento del sistema neoliberista. La conversione deve essere visibile in un nuovo modo di relazionarsi con gli altri e con la stessa natura, sapendo che tutto nella casa comune è inter-legato: la dimensione sociale e quella ambientale; la natura e l’umanità; gli esseri del cielo e quelli della terra.

2. Una spiritualità incarnata

Il laboratorio ha vissuto anche alcuni momenti celebrativi forti, attraverso la condivisione della Parola e la celebrazione dell’Eucarestia, articolando la fede e la vita, la lotta e le speranze, le fragilità e le vittorie dell’umanità nel mistero pasquale di Cristo.

Spesso è stato ripetuto che la speranza e il coraggio sono le virtù che sostengono l’impegno per la trasformazione del sistema attuale, prendendo ad esempio il martirio dei discepoli missionari di Gesù Cristo, consacrati e laici. In modo particolare abbiamo ricordato don Peppino Diana, prete scout ucciso dalla camorra a Casal di Principe, per difendere la libertà del suo popolo; e padre Ezechiele Ramin, ucciso a Cacoal, in Brasile, dove era impegnato nella difesa della madre terra e degli indios, proclamato patrono del prossimo Sinodo sull’Amazzonia (Roma, 6-27 ottobre 2019).

3. Esperienze di vita come processo di cambiamento

La sera del 19 marzo, i partecipanti hanno condiviso alcune esperienze di impegno di GPIC, dando quella spinta necessaria per continuare fiduciosi nel processo del cambiamento. P. Filippo Ivardi, recentemente ritornato dal Ciad, ha condiviso l’importanza del dialogo e il coinvolgimento dei giovani cristiani e musulmani ad Abeché, con iniziative di promozione del bene comune per la gente dei villaggi. P. Daniele Moschetti ha sottolineato l’importanza dell’inserimento in situazioni di conflitto come in Sud Sudan; l’importanza di curare le ferite delle persone – anche quelle psicologiche – che hanno bisogno di accompagnamento e di rigenerazione. Infine, il dramma del popolo venezuelano è stato messo in evidenza da P. Claudio Zendron, come occasione per fare chiarezza sulle cause e sugli interessi nascosti di potenze straniere verso le ricchezze petrolifere e minerarie di questo paese.

4. Valutazione e proposte

I partecipanti hanno apprezzato molto questo laboratorio; per i nuovi confratelli arrivati in Provincia, è stata un’occasione per comprendere meglio la complessità della realtà da prendere in considerazione per la missione in Italia. Il tempo è stato poco per approfondire e permettere un maggiore scambio e coinvolgimento. Per un prossimo laboratorio sarà necessario pensare a due giorni completi. Qualcuno ha lamentato l’assenza di molte comunità (erano presenti 12 su 23). Molta apprezzata è stata la partecipazione dei due postulanti della comunità di Padova.

Grande, il desiderio di continuare fiduciosi in questo processo di conversione ecologica e di cambiamento del sistema neoliberista.

Alla commissione di GPIC e a tutte le comunità, i partecipanti hanno dato i seguenti suggerimenti.

  1. Fare in modo che ogni comunità della provincia italiana elabori il progetto comunitario di presenza missionaria, indicando i momenti di formazione sui temi di GPIC; la condivisione di vita con i poveri del territorio e la denuncia delle ingiustizie, attraverso l’adesione a qualche campagna di lotta nazionale. Adottare i nuovi stili di vita che rispettano l’ambiente.
  2. Dare qualità al lavoro con i giovani e i ragazzi, specialmente nelle scuole, elaborando dei laboratori sulla mobilità umana, sul saccheggio dei beni comuni e la salvaguardia della casa comune.
  3. Promuovere la ri-conversione della casa madre di Verona, facendone un centro di formazione sui temi e le problematiche di GPIC, la preparazione di sussidi e la diffusione sul territorio nazionale per una maggiore visibilità e una policy di presenza missionaria dei Comboniani in Italia.
  4. Continuare ad articolarsi con altre forze, missionarie e laiche, per un lavoro fatto in rete. Preparare un testo comune, specificando la posizione degli Istituti Missionari su temi specifici (per esempio le migrazioni; la crescita selvaggia e l’economia dello scarto; la salvaguardia della casa comune…), in vista delle prossime elezioni politiche in Europa.
  5. Programmare la partecipazione delle comunità alle attività previste a margine del Sinodo sull’Amazzonia, a Roma, nel prossimo mese di ottobre.

5. Per approfondire l’impegno di GPIC

Il materiale del laboratorio e gli approfondimenti fatti sono condivisi con i partecipanti e con le comunità in una serie di allegati, preparati da quanti ci hanno aiutato nel lavoro.

Il materiale è stato elaborato in una forma didattica in slide e pps perché possa essere utilizzato negli incontri di formazione permanente delle comunità e con i gruppi missionari, le scuole secondarie e altri gruppi di impegno.

La commissione di GPIC della provincia ribadisce la disponibilità a collaborare con tutti coloro che richiedono sostegno sia nelle comunità sia in incontri con operatori di GPIC.

Ecco la lista del materiale che trovate in allegato:

  • Programma del laboratorio
  • La complessità della realtà (F. Gesualdi)
  • Conversione Ecologica (D. Guarino)
  • L’altra Via (F. Gesualdi)
  • Percorsi di Economia con la famiglia della Consolata (F. Gesualdi)
  • Impronta maldistribuita (Centro Nuovo modello di sviluppo)
  • Schede della Laudato si’. Commissione di GPIC dell’Italia