Sabato 6 febbraio 2016
Nella sede dell’Associazione comboniana servizio emigranti e profughi (Acse) a Roma si è tenuta il 12 dicembre 2015 l’assemblea dei soci. Dall’assemblea del 19 settembre 2015, l’associazione, per volontà dei soci, era gestita da un consiglio direttivo formato da due comboniani e due comboniane. L’assemblea aveva dato mandato al consiglio direttivo di costituire una commissione di comboniani, comboniane e laici per verificare la situazione dell’Acse, preparare una nuova assemblea e presentare 3 laici per la loro elezione nel consiglio direttivo. L’assemblea, di oltre 2 ore, si è svolta in un clima aperto e positivo. Sono stati eletti i 3 consiglieri per cui il consiglio direttivo risulta così composto: P. Venanzio Milani, presidente [nella foto], Sr. Maria Rosa Venturelli, vicepresidente, Sabino Minervini, segretario, Analita Colungi, tesoriera, P. Giovanni Munari, Sr. Rosangela Fasto, Flavien Nduwumuremyi, consiglieri. I migliori auguri di un buon cammino.
Il 28 ottobre 2015 ricorreva il ventennale della costituzione dell’Acse in associazione, “che assumeva come obiettivo principale – come recita lo statuto – la continuazione dell’esperienza pluridecennale svolta sotto altra veste a Roma (1969) e in altri parti d’Italia (Milano), in favore degli immigrati e profughi meno avvantaggiati e dei carcerati extracomunitari” (art. 3). Un’esperienza definita “vera iniziativa di frontiera e scuola di operatori sociali, che, a loro volta, avrebbero ispirato altre iniziative analoghe”. In un secondo tempo nacquero la Caritas, la Comunità di S. Egidio e il Centro Astalli come espressione evangelica della fantasia della carità (S. Giovanni Paolo II).
I firmatari dell’atto costitutivo erano 11, di cui 6 ancora viventi, 5 dei quali presenti ancora oggi come soci. Qualche nome: P. Bresciani, P. Marra, P. Milani, Sr. Calabria, due Suore scalabriniane e 5 laici. Ci si augura che l’Acse assolva sempre meglio i suoi impegni a beneficio degli immigrati in una situazione nuova della società e dell’immigrazione.