Risvegliare nei confratelli un nuovo interesse per la Regola di Vita

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Roma, lunedì 31 maggio 2011
La Commissione per la Regola di Vita (RV) – nominata dal Consiglio Generale durante la consulta di marzo 2011 – si è ritrovata, per la prima volta, la mattina del 26 maggio, a Roma (casa generalizia).
Foto: I membri della commissione.

La Commissione per la Regola di Vita (RV) – nominata dal Consiglio Generale durante la consulta di marzo 2011 – si è ritrovata, per la prima volta, la mattina del 26 maggio, a Roma (casa generalizia), con la presenza di tutti i membri: i padri Venanzio Milani (coordinatore), Carmelo Casile, Danilo Castello e Manuel João Pereira Correia.

Prima di tutto, la Commissione ha cercato di prendere visione del compito ad essa assegnato dal XVII Capitolo Generale del 2009, come si può leggere negli Atti Capitolari (AC): “Una riflessione qualificata sulla RV, tale da aiutare a familiarizzarci con essa come strumento di crescita, in fedeltà al carisma comboniano” (AC 31.4).

In un secondo momento, ha preso visione della situazione mettendo in risalto:

Una constatazione: c’è una assai diffusa “disaffezione” riguardo alla RV, diventata “un documento qualunque”, poco conosciuto e spesso svalutato. Affrontare questo “ostacolo maggiore” sarà essenziale per arrivare a “coltivare una maggiore familiarità con la RV” (AC 31).

Una convinzione: d’altra parte, quelli che conoscono la nostra RV manifestano apprezzamento e stima per questo documento. Essa appare come un “tesoro nascosto” che non abbiamo saputo sfruttare, per cui qualcuno diceva che “non ci meritiamo la RV che abbiamo”. Il Capitolo ha preso coscienza di questa realtà e ha invitato l’Istituto a “recuperare la RV” (AC 31).

Una priorità: nell’approccio alla RV, sembra importante sottolineare la dimensione di “strumento di crescita” carismatica (AC 31), evocata nel suo collegamento con la “vita” e il Vangelo, più che quella “normativa” richiamata dalla “regola”.

In un terzo momento, la Commissione ha elaborato alcune proposte di lavoro da presentare al Consiglio Generale. Particolarmente quella di affidare ad un gruppo di confratelli una “rilettura trasversale della RV” partendo da tre “filoni”: identità (carismatica), spiritualità e missione (i tre documenti capitolari in cui è stata convogliata la riflessione della Ratio Missionis).

Sempre sperando che l’iniziativa contribuisca a risvegliare nei confratelli un nuovo interesse per la RV, come auspicato dal Capitolo.