Venerdì 27 settembre 2024
Il 23 settembre 2024 è iniziato ufficialmente la 21ª edizione dell’Anno Comboniano di Formazione Permanente (ACFP) 2024-25. Diciotto Missionari comboniani, sedici padri e due fratelli, provenienti da dodici Province, cammineranno insieme per circa otto mesi “verso più vita”, come recita il motto del corso di quest’anno. Preghiamo per questi confratelli perché possano vivere pienamente questa esperienza di crescita e di rinnovamento. [Da sinistra nella foto: Fr. Alberto Degan e P. Alberto Silva, coordinatori dell’ACFP]
Nella messa che ha inaugurato questo cammino, padre Tesfaye Tadesse, Superiore Generale dei Missionari Comboniani, ha ricordato l’importanza di questa iniziativa, cui sono invitati a partecipare i missionari dopo 10-15 anni di missione, per rileggere la loro esperienza missionaria – alla luce della Parola e del carisma comboniano – per poi tornare in missione con più forza ed energia. Padre Tesfaye ha sottolineato che questo cammino è un dono e un privilegio, considerando che anche tanti laici vorrebbero potersi fermare per un tempo così lungo, per rinnovare le loro forze, e non possono farlo.
Nella settimana iniziale i due membri della Commissione di Formazione Permanente – P. Alberto Silva e Fr. Alberto Degan – hanno presentato la carta formativa che, dopo una panoramica sulla storia dell’Anno comboniano, spiega la proposta formativa del corso, che si concentra su quattro ‘pilastri’: l’approfondimento della relazione con Dio e la sua Parola; un rinnovato incontro con san Daniele Comboni e con il nostro Istituto, la revisione della propria esperienza missionaria e un approfondimento delle sfide della missione di oggi; e una maggior conoscenza di sé nella verità, accettazione e integrazione.
Un elemento fondamentale di questo cammino sarà la condivisione esperienziale fra i diciotto partecipanti, che già in questa prima settimana hanno avuto l’opportunità di condividere le loro aspettative riguardo al corso. Ecco quello che ha detto un partecipante riguardo al cammino che li aspetta: “Mi auguro di riuscire a ri-connettermi con me stesso, per rapportarmi più profondamente con la persona di Comboni e con Cristo, il maestro della Missione”.
La prima settimana dell’Anno comboniano terminerà con una messa celebrata nella Basilica di San Paolo fuori le mura. La seconda settimana inizieranno le conferenze. L’Anno Comboniano conterà sulla collaborazione di circa 30 conferenzieri, alcuni comboniani e altri no.
Ci sono tre parole che riassumono il significato di questo periodo sabbatico: dono, diritto e dovere. L’Anno Comboniano è prima di tutto un dono, cioè un periodo di grazia, offerto a tutti i Missionari Comboniani che si trovano nella tappa della “metà della vita”; è un diritto, nel senso che tutti i comboniani hanno diritto a partecipare a questo cammino per rinnovare la loro motivazione e le loro energie; ed è un dovere, nel senso che i partecipanti sono chiamati a vivere questo cammino con un atteggiamento partecipativo e responsabile per poi tornare in mezzo alla loro gente con rinnovato impegno.