Venerdì 27 luglio 2018
A Roma, nel quartiere Ardeatino, zona Colle Ameno, c’è una chiesa dedicata ai Santi Martiri dell’Uganda. Quando Paolo VI° andò in Uganda nel 1969, la fede e l’entusiasmo dei tantissimi ugandesi accorsi a Namugongo, posto dove i martiri vennero uccisi, impressionarono molto il Papa. Di ritorno a Roma volle che la prima chiesa che veniva costruita fosse dedicata ai Martiri dell’Uganda. La chiesa, con questo titolo, fu consacrata da Papa Giovanni Paolo II il 26 aprile 1980. Il padre comboniano Torquato Paolucci ci racconta come la vita dei martiri ugandesi abbia dato vitalità pastorale a entrambe le omonime parrocchie a Kampala e a Roma.
Fin dagli inizi della vita parrocchiale l’aspetto missionario fu fortemente voluto dai vari parroci. Negli ultimi dieci anni, grazie al parroco attuale, Don Luigi D’Errico, e la collaborazione dei Comboniani della Curia Generalizia, la dimensione missionaria è cresciuta sempre di più ed è diventata il centro motore della formazione e attività pastorale. E’ nato un bel gruppo missionario, sempre sensibile a tutte le realtà missionarie e si è creato un legame molto forte con la diocesi di Lira (Uganda), consacrata ai Santi Martiri, guidata dal vescovo comboniano Mons. Giuseppe Franzelli.
Per avere un legame più forte e concreto, da diversi anni alcuni parrocchiani, guidati dai sacerdoti della parrocchia, si sono recati nei mesi estivi in Uganda a Lira per alcune settimane. Questi viaggi hanno aiutato la comunità a vivere più intensamente e concretamente la visione missionaria della chiesa. Oltre 30 persone hanno fatto questa esperienza. Al loro ritorno i nostri “missionari” hanno contagiato tutta la parrocchia e sono nate iniziative per approfondire la nostra fede e per sostenere alcuni progetti importanti. La dimensione missionaria è diventata molto importante e ha aiutato molti a vivere meglio la fede. Diversi assicurano che il contatto diretto con la missione ha fatto cambiare tante cose nella loro vita. Tutto questo ha creato e aiutato in parrocchia progetti e sensibilità verso Gesù presente nei nostri fratelli, specie i poveri, i disabili e i rifugiati. La partecipazione alla vita parrocchiale è molto cresciuta.
Anche quest’anno alcuni sono stati in Uganda e sono stati particolarmente colpiti dalla figura del catechista africano, la loro formazione e il lavoro nelle varie cappelle e il problema della disabilità. Questi valori saranno al centro della riflessione, preghiera e cooperazione nel mese missionario del prossimo ottobre. Durante tutto il mese ci sarà in chiesa una mostra di foto e video, incontri con i ragazzi del catechismo e vari gruppi parrocchiali. Abbiamo fatto stampare un libretto (edizioni Velar) sui Martiri dell’Uganda e il libro sarà distribuito ai ragazzi perché i martiri diventino vivi nei cuori di nostri ragazzi.
L’esempio dei martiri, quasi tutti giovani, il loro sacrificio per rimanere fedeli al Vangelo, colpisce molto ed è oggetto continuo di riflessioni nelle omelie e nei vari incontri. Ci sono stati esempi bellissimi di generosità. Qualche ragazzo ha rinunciato ai regali della prima comunione per aiutare ragazzi disabili o ammalati in Uganda.
Al centro del mese missionario ci sarà la Giornata missionaria mondiale (Gmm). Qualche membro della parrocchia sta già collaborando per la preparazione dei testi e delle testimonianze della Veglia Missionaria Diocesana a S. Giovanni in Laterano, in ottobre, come preparazione della Gmm.
Il mese missionario si aprirà il giorno 30 settembre con la presenza di un missionario comboniano e si concluderà domenica 28 ottobre. Coloro che hanno fatto una esperienza in Uganda daranno la loro testimonianze tutte le domeniche nelle messe, incontreranno i vari gruppi parrocchiali, e verranno organizzati anche incontri specifici sul rapporto tra la parrocchia e la diocesi di Lira. Ci saranno anche varie iniziative per raccogliere fondi. La parrocchia dei Martiri dell’Uganda è una bella realtà missionaria.
P. Torquato Paolucci, missionario comboniano