Sabato 26 ottobre 2024
L’assemblea provinciale di Egitto e Sudan, tenutasi dal 16 al 19 ottobre al Cairo, si è aperta con un ritiro di mezza giornata predicato da Mons. Claudio Lurati. Prima che scoppiasse la guerra in Sudan, di solito si convocavano un’assemblea zonale in Egitto e una in Sudan.
Questa volta, invece, si è cercato di collegare online i confratelli del Sudan e del Libano con quelli riuniti nell’accogliente Casa Comboni delle suore missionarie comboniane, sulle colline di Moqattam al Cairo. Purtroppo, le sfide poste dalla guerra, sia in Sudan che in Libano, hanno messo in crisi i nostri piani: la comunità di Kosti è stata offline dal 12 ottobre, e la comunità di Beirut è stata impegnata nella pianificazione annuale, dopo che i recenti eventi in quel paese avevano messo in discussione l’inizio dell’anno formativo.
Per coloro che hanno partecipato, tuttavia, è stato un momento di fraternità e di condivisione di opinioni e preoccupazioni. Tra le principali questioni sul tavolo, la nostra risposta alla guerra in Sudan, la riqualificazione della nostra presenza ad Assuan, e la nostra risposta al vescovo di El Obeid, che ci invita ad aprire una comunità sui Monti Nuba. (Padre Diego Dalle Carbonare, mccj)
Libano – Inizio dell’anno formativo a Maad
La tensione in Libano si è acuita nelle ultime settimane di settembre, soprattutto dopo l’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, il 27 settembre. Da allora la situazione è peggiorata, con bombardamenti quasi quotidiani nel sud, intorno alla Bekaa Valley, nei sobborghi di Beirut, e ora quasi in tutto il paese. Questo nuovo conflitto ha provocato circa 1,5 milioni di sfollati in sole tre settimane, secondo le Nazioni Unite, e oltre 2.000 morti, secondo il Ministero della Sanità libanese.
La Provvidenza ha Dio ha voluto che la nostra comunità risieda in un’area che non è stata bersaglio degli attacchi aerei. Maad è un villaggio della regione di Jbeil, situato a nord-est della capitale Beirut.
La tensione in tutto il paese, tuttavia, sta peggiorando la già difficile situazione socioeconomica della popolazione. Gli sforzi per fermare la guerra appaiono scarsi e nulli. Anzi, l’intera regione è sull’orlo di una guerra totale, se non già del tutto dentro.
Apprezziamo gli sforzi compiuti dall’amministrazione dell’Université Saint-Espirit de Kaslik (Usek), dove gli scolastici frequentano i corsi di teologia, per tenere aperta la facoltà anche in tempi difficili. Dopo un posticipo di una settimana, le lezioni sono iniziate il 7 ottobre, e da allora non ci sono state interruzioni. Un grande segno di speranza, in un contesto tanto fragile! Che San Daniele Comboni interceda sempre per noi! (La comunità di Beirut)
Il Cairo – Varato l’anno accademico a Dar Comboni
L’anno accademico a Dar Comboni è iniziato lo scorso 23 settembre, con 15 studenti del primo anno e 5 del secondo. Quest’anno, tra loro ci sono 4 scolastici comboniani, due dei quali (Felix Gama dal Malawi e Fiston Muhindo Muhiwa dalla RD Congo) svolgeranno il loro servizio missionario imparando l’arabo, mentre gli altri due (Bien Hereux Tokolet dalla Rep. Centrafricana e Solomon Eshun dal Ghana) si stanno preparando per andare a Beirut il prossimo anno. Si prevede l’adesione di altri studenti, ma potrebbero esserci dei ritardi a causa di difficoltà burocratiche. Quest’anno, come negli anni precedenti, la fondazione cattolica Aiuto alla Chiesa che Soffre ha sponsorizzato un numero significativo di clero diocesano e di religiosi provenienti da paesi africani perché potessero partecipare al corso. (Padre Simon Mbũthia, mccj)